FinX, il motore marino che copia il movimento dei pesci

il motore pinna

FinX è il motore elettrico che s’ispira al movimento dei pesci. L’idea che si annuncia rivoluzionaria, ma è tutta da testare in acqua, arriva da Paris Nautic dove la star-up francese FinX ha esposto il suo motore definito a membrana.

Il fondatore dell’impresa si chiama Harold Guillemin, ha meno di 30 anni, ed ha rilasciato un’intervista al sito di AFBE (l’associazione dei costruttori di barche elettriche francesi) che lo ha ospitato nello stand del salone francese.

Tecnologia da pompe industriali 

Con Alberto di Monaco
Harold Guillemin , al centro, mostra il motore FinX al principe Alberto di Monaco

Vediamo cosa propone questo ragazzo che ha maturato un’esperienza industriale in un settore diverso da quello nautico: “La tecnologia deriva da quella delle pompe industriali e mediche che abbiamo adattato, su licenza, al settore nautico. Sostituiamo l’elica con una membrana che ondeggia come una pinna e fa risparmiare fino al 30% di energia ”. Questa, in estrema sintesi, la spiegazione del prodotto. Ma vi consigliamo di vedere il video qui sotto.

https://youtu.be/bvX1eY_7tCo

I primi motori FinX a giugno 2020

https://youtu.be/AnNh1gEUIAw

La startup è incubata presso Centrale Suppelec in Francia e l’imprenditore ventenne annuncia la produzione delle prime serie per giugno 2020. Insomma, ci siamo quasi. “Il nostro primo motore è comparabile come potenza ad un 5 CV (2 kW) e funziona così: inala il fluido nella parte anteriore del motore e lo scarica nella parte posteriore. Un motore semplice che richiede una manutenzione minima“. Qui una scheda tecnica da scaricare con alcune indicazioni sui dati. E qui il link alla pagina descrittiva.

Il prezzo? Sui 3000 euro per 2 kW 

Lo schema
Lo schema di funzionamento del motore

Uno dei temi più discussi nella nautica elettrica è il prezzo dei motori, ancora troppo alto per i piccoli diportisti. Con FinX siamo sui 3 mila euro – nel sito aziendale è possibile il pre-ordine – e se viene usato spesso  dovrebbe portare ad un risparmio sulle spese per il carburante quindi a recuperare una parte dell’investimento. Il motore è pensato per tender e barche a vela fino a 3 tonnellate.

L’obiettivo FinX? Motori da 150 CV (110 kW)

Si parte con piccoli motori, ma le ambizioni sono alte. “Possiamo fare di più. Nella seconda metà del 2020 vorremmo lanciare, in collaborazione con professionisti del settore, una gamma di potenza più elevata. Circa 150 CV ”, annuncia Harold Guillemin. L’obiettivo è far produrre su licenza i motori per avere la più ampia distribuzione possibile.

Superare l’elica con il motore a “pinna”

La natura l’ha capito. Per navigare, non hai bisogno di un’elica”. Lo ripetono e lo sottolineano spesso da FinX, anche se non si tratta di una novità assoluta e la propulsione senza elica esiste da tempo (qui una recente proposta italiana).  “Ci siamo ispirati a ciò che la natura ha creato milioni di anni fa: sostituiamo l’elica con una membrana compatta che ondula e imita il movimento dei nostri animali marini. Il pesce spada può arrivare a nuotare alla velocità di 110 km”.

https://youtu.be/TSoptvvV44Y

Le promesse  di FinX sono alte, naturalmente da verificare sul campo, e sono state presentate agli addetti ai lavori in alcuni appuntamenti dedicati alla nautica come il Monaco Solar & Energy Boat Challenge.

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Visualizza commenti (1)
  1. Alberto Spriano

    Articolo molto interessante, un plauso all’autore.

    Come si legge nel link, il principio di funzionamento è analogo a quello delle pompe di aspirazione dei liquidi Wavera e della pompa per insufficienze cardiache CorWave. In queste due applicazioni la membrana è un disco forato al centro.

    Nel FinX la membrana è cilindrica ed è bucata al centro, ha un’anima rigida costituita da un anello metallico che i magneti ad impulsi fanno traslare per repulsione ed attrazione. Praticamente è un motore elettrico lineare. L’aspetto interessante è che l’anello annegato nella membrana non ha attrito meccanico in quanto resta sospeso nel liquido e non tocca la camera in cui si muove.

    Bisogna attendere i risultati nel mare per verificare se e come i sedimenti sospesi nell’acqua incrosteranno questa camera in cui si muove il cilindro a membrana, che potrebbe nel tempo toccare l’angolo usurandosi nel movimento, oltre a diminuire l’esculsione del movimento ondoso. Inoltre, le dimensioni del FinX da applicare lungo l’asse baricentrico sono importanti rispetto allo scafo e l’ingombro subacqueo è profondo e voluminoso. Praticamente un enorme motore elettrico lineare con un anello metallico di grande diametro e magneti importanti. Per le altre parti ad eccezione della membrana, dovranno ricorrere a materiali compositi per renderlo il più possibile leggero.

    La forma poco affusolata e idrodinamica non lo candida alla sostituzione del bulbo della deriva delle barche a vela a chiglia fissa.

    Wavera e CorWave
    https://vimeo.com/199836988
    https://www.youtube.com/watch?v=OmA9ubj-DUI&feature=emb_logo

    Motore elettrico lineare
    https://www.youtube.com/watch?time_continue=127&v=0_QBl6-_jJU&feature=emb_logo

    Chissà a che punto sono con il DeepSpeed?

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