Home Vaielettrico risponde Fine della mia favola elettrica (con una Twingo)

Fine della mia favola elettrica (con una Twingo)

113
Leandro si dice costretto a vendere per un guasto la sua Twingo ZE con quasi 57 mila km.

Fine della mia favola elettrica: riparare la Twingo (acquistata usata) da Leandro è troppo costoso e così, a malincuore, l’interessato passa ad altro. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it 

Fine della mia favola “Andava tutto bene, spendevo poco ricaricando a casa…”

“Vi scrivo per farvi conoscere la storia con la mia Renault Twingo elettrica ZE comprata usata a giugno 2024, di cui sono un felice possessore ed estimatore Ma che purtroppo si conclude oggi con la fine della favola elettrica. Acquisto l’auto per 8.700 euro a giugno con ancora un mese di garanzia e 47.000km . Mia moglie fa circa 3 mila chilometri al mese, che con il diesel significavano una relativa spesa di circa 280 euro. Cifra che vediamo ridursi immediatamente a 40 euro di ricariche casalinghe miste a fotovoltaico. Tutto bello, comprensivo anche dei parcheggi gratuiti in riva al mare a Senigallia, con un conseguente bellissimo risparmio anche sull’assicurazione e il bollo. Poi ieri la vado ad attaccare alla ricarica e non va. Non si carica. Spia rossa e segnalazioni varie sul cruscotto.

Fine della mia favola Fine della mia favola: “Si è rotto il caricabatterie e mi hanno chiesto 4 mila euro: la venderò così…”

Portata in concessionaria, mi dicono che si è rotto il caricabatterie. Dopo tre mesi dalla fine della garanzia, è scontato del 50%, per una promo della Renault, e la spesa è circa 4.000 euro per poterla sistemare. Una cifra che non mi posso permettere e che, dopo l’acquisto stesso della macchina, manderebbe in crisi l’economia della mia famiglia. Per cui dovrò vendere la macchina come guasta. Ho scritto una PEC a Renault servizio clienti e aspetto una risposta sperando che possono aiutarmi. Ma se un’auto che viene promossa come manutenzione zero e pochi pezzi, ha dei pezzi che (anche se sono sei o sette) costano 5/6 o 7 mila euro l’uno come possiamo permettercela? Qui finisce la mia favola in elettrico dopo soli 4 mesi. Leandro Riggi

Fine della mia favola Fine della mia favola… / Il problema non è il guasto, ma il costo

Risposta. Premessa: quando pubblichiamo storie come questa, c’è chi ci accusa di essere contro l’auto elettrica, addirittura arrivando a dire che siamo prezzolati. Ovviamente non è così: ai media in genere scrive chi ha qualcosa di cui lamentarsi. Chi è contento della sua auto (e nell’elettrico per fortuna è la stragrande maggioranza) si gode la sua auto e basta. Se noi pubblichiamo questi sfoghi, è perché pensiamo che i problemi si risolvano non mettendoli sotto la sabbia, ma affrontandoli per capire i possibili rimedi. In questo caso qual è il problema? Ci sta che un’auto usata con un certo numero di km e fuori garanzia si guasti. Il tema da affrontare, già segnalato da altri lettori, è il costo abnorme delle riparazioni e dei ricambi. Su questo stiamo raccogliendo documentazione per affrontare il problema al di là del singolo caso. E, naturalmente, se Renault vorrà dire qualcosa in proposito, saremo lieti di pubblicare.

YouTube player
Apri commenti

113 COMMENTI

      • Non credo proprio. Finiamola di dire stupidaggini solo per difendere l’indifendibile. La sostituzione di un intero motore di una panda costa meno di 2000 euro.

        • che è esattamente quello che ha speso la mia vicina che ha fuso la panda… mentre io per sostituire il motore della zoe ho speso… toh, anche io ho speso 2000! Ma lei ha speso 10.000 euro di metano (senza contare olio filtri, freni,…) mentre io… toh, col fotovoltaico a parità di km ne ho spesi 2000!

    • Il grosso problema è che non si ripara, ma si sostituisce. Un caricatore elettrico non sarà (immagino) completamente distrutto, ma noi abbiamo ancora meccanici e pochi elettronici… È come se il tuo meccanico ti avesse detto: “Guardi, deve cambiare il motore perché s’è rotta la frizione”. Ho l’impressione, (non me ne vogliano) che essendoci un cambio generazionale nel mondo delle auto, questo non sia accompagnato da un cambio altrettanto importante nel mondo dell’assistenza. È la logica del “la TV non funziona – la cambio”. Io sono un tecnico elettronico e posso dire che aprendo un alimentatore è possibile vedere al suo interno molti componenti. Possibile che adesso si cambia tutto? Alla faccia dell’ecologia!

  1. La sensazione è che i costruttori calcolino un ricarico spropositato su auto elettriche e ricambi . Impossibile che un caricatore costi così tanto alla produzione ! L’auto elettrica dovrebbe costare molto meno di una endotermica!

  2. Potrei consigliare a questo amico, di battere in lungo ed in largo gli autodemolitori più grandi, che ritirano e triturano auto incidentate di ogni tipo. Loro, che conoscono bene il mercato dei ricambi usati, hanno degli ottimi magazzini anche per le auto elettriche. Per cui, prima di buttare la tua auto, cercherei attraverso questa soluzione.

    • Confermo, ho trovato motore per Zoe con 60.000 km, completo di caricabatterie e inverter in Sicilia, acquistato e consegnato a Bologna 1500 euro spedizione inclusa (pagato in 3 rate con paypal). Montato da riparatore locale che se ne intende un po’, e con 2000 euro la nostra Zoe con 200.000 km è tornata in pista!

  3. Mi dispiace molto per il sig.Leandro, purtroppo (non deve ma) può succedere…

    Se ricordo bene, tempo fa un problema simile (o il solito?) capitava ad alcune e-2008.

  4. Purtroppo abbiamo vissuto lo stesso inconveniente con lo stesso modello. Alla fine abbiamo deciso di ripararla con lo sconto offerto da Renault, ma la prossima dubito sarà ancora elettrica.

  5. Salve a tutti uno dei tanti motivi perché l’elettrico fatica a partire specialmente in Italia è proprio la spada di damocle che si ha la sensazione d’avere quando si acquista un’auto elettrica tanto è vero che molti si tutelano con assicurazioni di terze parti o estensioni di garanzia ovviamente a pagamento proprio per la paura di doversi trovare nelle condizioni del nostro amico che si trova a dover un pagare un pezzo il 50% del valore d’acquisto dell’auto. Con tutti i commenti che leggo ma è meglio spendere 4 k nel carica batterie o in carburante? Ovviamente conti alla mano no ma chimi dice che non mi capi altro primo e poi 4k gli devo tirare fuori subito e nel carburante diluiti nel tempo. Abbiamo ancora tanta e tanta strada da percorrere perché l’elettrico diventi appetibile per il grande pubblico e purtroppo i numeri del presente non vedono un futuro prossimo roseo per l’automotive elettrica in Europa e tanto meno in Italia.

  6. sicuramente saranno saltati o i condensatori o i finali di potenza, un qualsiasi elettricista con un minimo di esperienza potrebbe risolvere il problema…

    • Elettricista direi di no, ingegnere o perito elettronico forse.
      Ci sono però diverse difficoltà:
      – la mancanza di schematici delle schede elettroniche
      – la necessità di avere un setup di test, altrimenti anziché spedire il solo OBC occorre spedire tutta l’auto
      – la responsabilità in caso di incidenti provocati dalla riparazione

      In ogni caso con questi prezzi delle parti di ricambio mi auguro che sorgano sempre più centri di riparazione, e che la UE obblighi i costruttori a rilasciare gli schematici

      • hai ragione, ma bisogna partire da una UE che impone apertura di schematici E accesso al software (sempre più le schede elettroniche sono “intelligenti”, senza SW non fai niente..) per permettere agli “indipendenti” di calmierare il mercato dell’assistenza.

        senza “garanzie” di questo tipo, chi aprirebbe un centro di assistenza non affiliato ad una marca? solo pochi “entusiasti” come adesso..

        ma che garanzie possono dare a loro volta ai clienti? sostanzialmente nessuna

  7. Ma cosa intende per caricabatterie!?!?

    L’inverter integrato nell’auto immagino

    Renault ha perso un’altra buona occasione per fare bella figura e dare una mano all’elettrico.

    A proposito, il pezzo su e bay parte da eur 3.000 e rotti.

    Possibile che Renault non riesca a fare un prezzo migliore di e bay!?!?!?

  8. Purtroppo è un problema ricorrente nelle Twingo e appunto non è coperto da garanzia come l’accumulatore . Avere tante parti integrate in pochi elementi porta a dover sostituire gli elementi completi. Obiettivamente il costruttore si tutela installando un componente nuovo su cui può garantire il funzionamento, le riparazioni fatte da officine esterne non possono offrire le medesime garanzie. Forse serve che il legislatore entri nel merito e si stabilisca quali metodi produttivi debbano essere messi in atto per costruire pezzi riparabili , altrimenti il rischio di gettare auto nuove ( siamo obiettivi poco più di 50000 mila km e 2-3 anni é una vettura nuova) , con grande spreco di denaro da parte del proprietario e anche ambientale è concreto e inaccettabile. Ed proprio il mio timore da quando osservo questo nuovo mercato dell’auto, non solo elettrica. La sensazione è che da una decade si stiano costruendo auto usa e getta con un grande spreco di risorse , quando invece la via per essere davvero ecologici è cercare di non costruire nuovi oggetti..Certo questo cozza con il bisogno dei produttori di vendere, ma il nocciolo della questione sta lì.

    • allora: quando arrivarono i primi TV LCD, o LED, bisognava buttare tutto se si rompeva qualcosa.
      Adesso vado in Via Padova (Milano) nei negozi dei Cinesi e “ti smontano anche la madre” in modi che nemmeno la Sony è capace di farlo.
      Quando arrivarono i primi monopattini elettrici o le prime biciclette a pedalata assistita fu lo stesso.
      Adesso i negozi dei Bangla ti tirano fuori una Ducati da una bici elettrica.
      Sarà così anche per le auto elettriche? Lo spero.

  9. Premessa: Chi mi ha letto ogni tanto sa che non sono mosso da sentimenti ambientalisti particolarmente radicati ma… Posto che comunque inquinare meno credo/spero non faccia schifo a nessuno, dove pensiamo di andare se ogni volta in cui si rompe un pezzo, la soluzione dalla casa madre è sempre sostituirlo?

    • Nei sistemi tecnologici sempre più complessi, non si può pretendere che il tecnico riparatore finale abbia tutte le competenze e/o tutti gli strumenti per effettuare una riparazione e una ricalibrazione di precisione, sulle quali poi la Casa madre deve offrire una ulteriore garanzia.

      Non tanto per la incapacità o la non volontà del tecnico finale di farlo, ma perché le soluzioni tecnologiche sono così volatili che il gioco non vale la candela.

      Così il tecnico riparatore finale sostituisce tutto il pezzo, perché è più facile e rapido, e quello guasto o ritorna a casa per essere riparato da tecnici esperti e ricondizionato “come nuovo” per altre sostituzioni in garanzia, oppure viene riciclato, se non riparabile.

      • Il perché alla casa madre convenga sostituire mi è chiaro, rimane il rammarico del non poter riparare pezzi che spesso potrebbero essere sistemati perché per la casa madre è antieconomico mentre alla piccola officina mancano le competenze.
        Girala come vuoi ma anche supponendo un ripristino o un riciclo del pezzo, la sostituzione completa rimane comunque uno spreco di risorse

        • Infatti, andrebbero create queste competenze ma ci vuole tempo. Dovrebbero per il momento farsene carico loro (le case automobilistiche), riparando i pezzi danneggiati/difettosi ove possibile a prezzi accessibili

  10. “Ci sta che un’auto usata con un certo numero di km e fuori garanzia si guasti.” State scherzando? Si sta parlando di un auto fuori garanzia da 3 mesi con poco più di 50.000 km che accusa un danno da 8k €, a me non sembra accettabile per niente. Ne avesse avuti 200.000 ok ma non in questo caso. Il mio non è un attacco all’auto elettrica, è la risposta della redazione che mi sembra assurda.

  11. Ma della mia Audi A4 2011 che nel 2019 si è rotta la pompa alta pressione 7000 euro di danni… dopo mille ricerche ho scperto che era un problema comune alle audi del periodi e non solo… per bmw invece si rompevano tutte le turbine…. per cui dai 5000 ai 7000 di danni…. mentre le mercedes… srmpre di quel periodo purtoppo il problema erano le centraline… dai 3500 ai 5000 di danno… Per riassumere non mi sembra un problema dell elettrico ma un problema generale….troppo spesso le garanzie non sono sufficenti per un acquisto di migliaia di euro… poi tra patentesi sfido tutti esperti copresi a riflettere su cosa sia effettivamente un ricambio al giono d oggi…. possibile non si riescano a riparare senza costi cosi proibitivi?

    • Da ex radiotecnico e possessore di auto elettrica ti dico che la cosa si è complicata parecchio, la casa madre non dà nessuna info (le officine non ti sanno neanche dire l aggiornamento firmware che hanno appena fatto cosa va a sistemare) … Per riparare bisogna avere delle conoscenze e delle attrezzature che le officine non hanno né possono permettersi … Riparare significa smontare, trovare il problema e rimontarlo… Quindi se le officine non ne sono capaci va spedito in un centro di riparazione, macchina ferma per quanto? In Italia ci sono questi centri?

    • Sui gruppi facebook è pieno di utenti che si lamentano della stessa cosa. Servirebbe un bell’articolo per evidenziare che il problema è di progettazione e non di usura. Il converter dc dc si trova anche su ebay riparato a meno di 1000 euro.

  12. Carissimo Leandro
    ho avuto un problema simile al tuo con la mia piccola Twingo con tre anni di vita e 25000 km, ma mi è stato risolto con una spesa di 100 €
    A giugno l’auto non ricarica più. Prima cosa che faccio disconnetto e riconnetto la batteria 12volt per azzerare gli errori del sistema (come si fa con i pc e gli elettrodomestici – stacchi e riattacchi la spina). L’auto ricomincia a caricare. Dopo circa un mese il problema si ripresenta ma l’operazione svolta i precedenza non funziona più.
    Ho interpellato tre concessionarie Renault ma nessuno aveva tempo di diagnosticarmi il problema in breve tempo (eravamo nel mese di luglio) e mi hanno rimandato tutte a fine agosto raccomandandomi di non utilizzarla e addirittura di fagliela recapitare con un carro attrezzi.
    Sono andato dal mio meccanico di fiducia, non esperto di auto elettriche ma desideroso di metterci le mani. Attacca il suo tester ed emette la diagnosi: batteria 12 volt da sostituire. Batteria sostituita, auto ad oggi perfettamente funzionante.
    Prova anche tu…
    Massimo

    • LOL! Meccanico con tester batte rete ufficiale 1-0. La crisi del settore automotive si vede anche da questo.

      • ok, ma non traiamo facii conclusioni. Nel caso del commentatore la diagnosi ufficiale non c’è stata. Forse anche la rete ufficiale avrebbe sostituito la 12v nel suo caso.

        Nel caso della lettera, la rete ufficiale ha diagnosticato il problema.

        Semmai fa riflettere che un problema di batteria 12V non sia diagnosticato dall’auto ma vabeh, sappiamo che i firmware della maggiorparte delle BEV sono fatti con i piedi.

    • Tempo fa, scrissi a commento di un altro post che la rete di assistenza che dovrebbe supportare logisticamente la mobilità elettrica, al di fuori delle concessionarie ufficiali (i cui tecnici, a volte, manco niente ci capiscono) è praticamente INESISTENTE.
      D’altronde, se uno dei motivi che spinge voi “adopters” delle BEV a comprarle è il fatto che queste auto, in pratica, non hanno bisogno di manutenzione (per alcuni marchi, non è obbligatorio neanche il tagliando), non vedo come si possa pretendere che il meccanico sotto casa investa migliaia di euro per riconvertire la sua officina al fine di offrire assistenza a macchine che, quando si rompono al di fuori del periodo di garanzia, risultano puntualmente di non conveniente riparazione o, a fronte di spese esorbitanti, necessitano dell’intervento della casa madre per “resuscitarle”.

  13. Un collega qualche anno fa acquistó una golf benzina col cambio DSG. Il venditore gli disse xhe in caso di problemi al cambio avrebbe fatto prima a buttare la vettura che a ripararla. A me a 55000 km si ruppe il cambio della Touran TDI. Concessionario propose riparazione (in realtà sostituzione con cambio rigenerato) per oltre 3000€ con l’auto che ne valeva 9000. L’amico meccanico smonto il cambio lo aprì cambió un ingranaggio totale 600€. La vettura fece altri 30000km. Non c’entra l’elettrico in se, se ti capita un guasto fuori garanzia le reti ufficiali ti ammazzano. Il fatto è che per ovvi motivi per le vetture tradizionali trovi un sacco di riparatori fuori dalle reti ufficiali che ti risolvono il problema.

    • ho una Sportage con cambio DCT usata prevalentemente in città. a circa poco più di 100.000km e 4 anni di vita, nel 2022, non mi inserisce più le marce dispari.
      Non sapendo che fare, e non fidandomi per un problema così grave del meccanico sotto casa, sono andato in KIA ufficiale.
      2500€.
      Auto di Ottobre 2018 pagata all’epoca 27.500€

      Le BEV hanno molti meno componenti meccanici che possono rompersi, ma queste notizie che leggo su guasti tipo Twingo mi “perplimono” un po’.

  14. Vaielettrico, ma una risposta più paracula no? Aspettiamo cosa dice la Renault. Ma siete ridicoli… almeno dite cosa ne pensate. Onestà intellettuale zero proprio…

  15. Io ho una 500e del 2021 che non si ricarica più in DC. La garanzia è scaduta e la cifra che mi hanno preventivato (in officina autorizzata), per la sostituzione della centralina ad alta tensione e di atri componenti insieme a della cavetteria, è esagerata secondo me. Continuerò ad usarla caricando solo in AC. Per fortuna, per i lunghi viaggi ho tenuto una vecchia ICE a gpl.

    • Buongiorno, non hanno sempre detto che le batterie di trazione sono garantite 8 anni? se si rompe il caricabatterie non dovrebbe essere anch’esso in garanzia per 8 anni. Che fanno! danno una garanzia di 8 anni sulla batteria ma di due sul caricabatteria? Possiamo dire che queste garanzie sono ridicole ed evitare di tranquillizzare le persone dicendo che le batterie sono garantite 8 anni?

  16. Quello che credo sfugge a molti è che nessuno al momento dell’acquisto ti informa di questi imprevisti. Inoltre non stiamo parlando di comprare un’auto da 4000 euro ma di un auto di 4000 euro + quello che si riuscirà a recuperare dalla vendita e non ne viene fuori proprio un rottame ma piuttosto un auto di cui si può trovare sempre i pezzi anche non originali o allo sfasciacarrozze perché piu diffusi per effettuare riparazioni che difficilmente supereranno i 1000 euro. Comunque detto questo se conoscete qualcuno in grado di effettuare una riparazione del genere ben venga.

    • Mi spiace molto per il pessimo trattamento ricevuto da Renault.
      ti consiglio di chiedere aiuto a https://evclinic.eu/
      loro sono specializzati nella riparazione di auto elettriche fuori garanzia: con un po’ di fortuna possono farti risparmiare molti soldi 🍀
      L’azienda è un pò lontana ma mi sembrano MOOLTO competenti

      • Sono a Zagabria che non è proprio dietro l’angolo ma mi hanno già fatto un preventivo iva inclusa per un problema che a loro è ormai noto sulla Twingo di 1800 euro iva inclusa già più accettabile

  17. Un disastro per le tasche per l ambiente e per i posti di lavoro questa e’ l auto elettrica ….e siamo solo all inizio .

  18. Con riferimento a vari commenti di questo articolo in particolare a quello interessantissimo dell’amico Luca Fabbriani: capite perché dico che l’auto elettrica è la truffa commerciale del secolo? Commerciale eh? Non tecnica.

    4000 euro (con sconto 50% mi raccomando) per un caricabatteria?
    E ci crediamo?
    Ma siamo su scherzi a parte? 😂

    • Caro sig. Leandro, purtroppo sono inconvenienti da mettere in conto quando si ha a che fare con certe tecnologie ancora acerbe, lei a pagato 8700€ un’auto per utilizzarla 4 mesi? Le costava meno affittarla! E quanto pensa di prendere a rivenderla in quelle condizioni? Chi la vorrebbe?
      Come le ha già suggerito qualcuno, provi ( con un po’ di sbattimento) a farla riparare da qualche specializzato con la speranza che poi non si guasti qualche altro componente…
      Più che una favola, mi pare l’ennesimo inconveniente di una tecnologia ancora troppo immatura!
      Quando il periodo delle cavie sarà finito (🤔🙄) passerò all’elettrico, per il momento, guido termico senza pensieri e con costi di riparazione decisamente più “umani” proprio come sta facendo il 97% di chi guida ancora termico.

  19. Per un semplice rotore rotto all’interno del motore della Zoe la Renault mi ha chiesto 5700 euro per motore, caricabatterie, inverter, trasmissione e, già che c’erano, anche mia nonna in carriola. Ho trovato un riparatore generico che se ne intende e che mi ha contattato proprio tramite vaielettrico. Ho trovato un motore identico in Sicilia, completo di tutto, inverter, caricabatterie ecc. Mi è avanzato l’inverter che ho messo da parte. Ho fatto arrivare tutto a Bologna e il riparatore me l’ha montato. Totale sui 2000 Euro, Zoe con 200.000 km salvata, ora ha un motore di 60.000 km, E pensare che alla Renault mi avevano detto che tutti i componenti sono codificati col telaio e non sarebbe stato possibile sostituirli con altri usati. Riparare si può e si deve. Mi sono sbattuto parecchio ma era una questione di principio. Al diavolo le case automobilistiche disoneste!

    • Che poi, visto il trattamento “di riguardo” nei confronti dei propri clienti, spariscono anche tutti i dubbi se comprare cinese o meno, che per fare di peggio dovrebbero anche impegnarsi. 🤦

      • Considerata la loro modalità costruttiva, ovvero quella di integrare il più possibile molteplici funzioni in un unico componente per risparmiare sui costi di costruzione ed assemblaggio, le premesse sull’economicità delle riparazioni sulle paccottiglie cinesi sono tutt’altro che rosee. Se poi consideriamo la nomea sulla qualità della loro produzione, aiuto…

        • Dal punto di vista ingegneristico, integrare non significa che le cose non siano riparabili. Purtroppo il problema è che le case madri non vogliono riparare ma sostituire, e quel che è peggio non forniscono le informazioni a laboratori indipendenti su come riparare le unità. Comunque non sarei così certo che i cinesi performino peggio delle nostre case perché avranno bisogno di farsi un nome e se procedono pigramente come i nostri marchi saranno massacrati dal mercato.

          • capisco la profonda diversità dei dispositivi, ma anche i monopattini elettrici sembrvano irreparabili.
            Adesso vai in Via Padova, a Milano, ed i negozi Cinesi sono più avanti degli stessi produttori: somntano, fanno, disfano, saldano, riparano e migliorano!
            Anzi, per gli appassionati di Tuning, ci sarà anche quello, in futuro!

          • Anni addietro vedevi gruppi ottici anteriori separati, c’erano le frecce separate dagli anabbaglianti e magari dagli abbaglianti, se un sasso ti scheggiava la freccia cambiavi solo quel vetrino o quella plastica, a sua volta separata dal portalampada. Adesso le tre funzioni sono integrate, se ti salta il led della freccia cambi tutto il gruppo. Poi certo che sì, tutto è riparabile, anche il pianale di una Tesla stampato con la GigaPress… il punto è quanto costi quest’operazione e, come correttamente detto, che alle case madri ed alle assistenze convenga sostituire che riparare: il cliente considera pesantemente il prezzo del nuovo al momento di scegliere l’auto, prezzo che paradossalmente si abbassa anche grazie all’incremento dei costi di riparazione.
            Che i cinesi performino peggio delle nostre case lo do per molto probabile se non scontato vedendo la storia: se giapponesi e coreani hanno aggredito i mercati con la leva del value for money e dell’affidabilità, i cinesi usano l’arma del prezzo stracciato, lo si vede già ora con le varie auto termiche nonché con le due ruote che già da qualche anno vengono vendute nei nostri mercati: magari accattivanti esteticamente, dotazioni appariscenti, prezzi molto contenuti ma contenuti tecnici tutto sommato datati ed affidabilità tutt’altro che invidiabile, se ci metti le mani è un continuo “ma che caz…”. Non è più l’epoca del prodotto durevole, costruito per durare e per essere facilmente riparabile, anzi.

    • Componenti codificati col telaio? Simile alle cartucce delle stampanti per evitare l’utilizzo di compatibili?
      Queste sono pratiche odiose, dovrebbero essere rese illegali.
      Così come dovrebbe essere ampliata per legge la garanzia dell’auto: minimo 7 anni/150mila km, cosa che alcuni già danno (Kia, cinesi, Hyundai da 5 anni…).
      Ma magari anche di più: bisogna OBBLIGARE i produttori a investire sull’affidabilitá e a farsene carico. Sarebbe un bene anche per il pianeta – un’auto a 100mila km non sarebbe più da rivendere perché “o mio dio, chissà ancora quanti ne farà, meglio che me ne liberi prima”…
      L’auto, nel 2024, dovrebbe durare almeno 15 anni e 200 mila km (fatti salvi, ovviamente, i componenti soggetti a normale usura)

  20. Sig. Leandro,
    lei ha comprato un’auto con 200 km di autonomia (in condizioni ottimali, non certo autostradali) per farne 35.000 all’anno?
    Un’auto che ha la caratteristica di avere una parte del convertitore AC/DC che è costituito dal motore stesso (ne viene usato l’avvolgimento come secondario, mi pare) e che quindi, in proporzione al costo dell’intera macchina, ha il più alto costo possibile di ricambio tra qualsiasi altra BEV esistente?
    Non può permettersi di pagare 4.000€ per ripararla perchè incide troppo sull’economia della famiglia ma… può permettersi di cambiare auto?
    In base alle informazioni che ci ha dato, ci sono parecchie incongruenze, non sembra anche a lei? Certo, ognuno sa della propria reale condizione, ci mancherebbe. Però risulta illogico tutto il discorso: compreso tornare alle ICE visto il risparmio annuale che lei stesso ha dichiarato.

      • 5 anni fa sicuramente ci riuscivi, ora con 4000 euro prendi un rottame. Però sicuramente se riesce a vendere la twingo a 2-3 mila euro, e ci aggiunge i 4 del caricabatterie, riesce a prendere una panda terza serie o auto similari con chilometraggi decenti.

        • sto veden ora i cisti delle panda usate per la mia seconda figlia, con 8000 euro o poco più trovi una panda euro 6 (2017)con 50000 km… poi con 1100 euro gli metti un impiano GPL con 20 euro fai 400-450 km senza bisogno di cercare colonnine e se hai problemi puoi portarla da qualsiasi meccanico di fiducia che di sicuro ci sa metter le mani

          • E sti c…?

            Abbiamo avuto tutti auto termiche. Non cerchi colonnine ma cerchi distributori. Vai a GPL inquinando l’aria che respiriamo in ogni caso.
            Quindi? Zero sbatti, è lei?

        • Esattamente, ripassare ad una ICE significa di nuovo fare un investimento medio basso, con un variabile che con quei chilometraggi diventa altissimo…

  21. In effetti il timore di grosse spese di riparazioni, di tempi abnormi di fermo auto in caso di guasti anche in garanzia e la preoccupazione per preservare la batteria (non oltre 80%, preferenza alla ricarica lenta) sono elementi che non incoraggiano il passaggio all’elettrico. A mio parere la soluzione migliore sarebbe il noleggio a lungo termine (anche di auto usate) con garanzia di auto sostitutiva. Le stesse case costruttrici dovrebbero spingere in questa direzione con costi accessibili naturalmente.

    • Prova a contattare EVclinic. Sono iperspecializzati nelle riparazioni e conoscono tutti i difetti dei modelli in circolazione. Spesso riescono a riparare i componenti evitando la sostituzione, con costi decisamente più bassi.
      L’unico problema potrebbe essere trovare un’officina il più vicino possibile

  22. Mi occupo di elettronica di potenza da 30 anni, il guasto al caricabatterie potrebbe non essere così grave da richiedere la sostituzione. Il pezzo rotto come sempre costerà pochi euro, il grosso del lavoro è trovarlo! Consiglio vivamente di evitare meccanici concessionari e elettrauto che trattano l’elettrico come tecnologia aliena e andare direttamente da un riparatore di prodotti elettrici/elettronici.
    Se il caricabatterie è stato resinato all’interno per impedire la riparazione è evidentemente una pratica commerciale poco corretta che andrebbe “denunciata” almeno sui social. Per la cronaca il costo industriale di un caricabatterie di quella potenza è di poche centinaia di euro.

    • È un difetto noto di questa macchina, ne hanno già parlato.
      Poi vorrei capire che cosa significa “carica batteria”, sicuramente ti fanno cambiare un blocco unico di componenti con diverse funzioni, che sicuramente un solo blocco di queste è danneggiato (e in casa madre sanno già cos’è), cambiando solo la parte danneggiata sarebbe molto meno costoso ed alla portata di tutti riparatori.

  23. Se fosse il caricabatterie mi rivolgerei ad un’azienda che ripara raddrizzatori di potenza che magari con poche centinaia di euro sono in grado di ripararlo. Se il carica batterie fosse integrato con l’inverter le cose si complicherebbero un po’ ma comunque niente di impossibile.
    Faccio un’esempio anche OT. L’inverter del mio impianto fotovoltaico si era guastato, interpello il produttore e questo mi dice che non fanno riparazioni perché sono antieconomiche. A questo punto trovo un riparatore plurimarca che mi ha fatto un preventivo che equivaleva ad 1/5 rispetto al nuovo, ovviamente l’ho fatto riparare e compresa nel prezzo cera pura la garanzia di qualche mese, il tutto fatturato regolarmente.

  24. Di fondo c’è un problema che è il fatto che i sistemi elettronici non vengono progettati e prodotti per essere anche riparati con facilità. Anzi, il contrario. Costringendo alla sostituzione di tutta l’unità in caso di anomalie. Occorre tornare ai tempi in cui negli apparati veniva allegato lo schema elettrico e le procedure di riparazione. Come per esempio faceva la Mivar con i suoi TV e come ancor prima faceva la Philips! Ma i legislatori dove sono? il governo cosa fa’? C’è ne freghiamo?

  25. Dubito che renault dia una risposta. Da ex possessore di megane elettrica posso dire che il vero problema delle ev sta nei concessionari sia a livello di assistenza tecnica che di rientro del usato. Di Renault ho apprezzato il prodotto ma del concessionario posso solo dare un giudizio negativo

  26. Prendo atto che solo oggi sembrate accorgervi che chi si ritrova una BEV rotta con la garanzia scaduta, è praticamente FO###TO!
    Così come solo oggi vi accorgete che l’assistenza qualificata su questo tipo di auto afflitte da problemi è praticamente ZERO!
    Non ho capito “…la raccolta di documentazione per affrontare il problema al di là del singolo caso…” in cosa consiste e a cosa servirà.
    Attendo vostri lumi in merito.

    • Il problema della garanzia scaduta riguarda tutte le auto, non solo le elettriche. Quanto al non capire quel che abbiamo scritto, è un problema Suo, non nostro.

      • certo i problemi a garanzia scaduta ci sono per tutte le auto però per una endotermica si trovano molti bravi meccanici senza essere spellati dai concessionari della casa madre … sulle elettriche a oggi forse non è così facile … lei che ne dice?

      • mi scusi, ma non può spiegare meglio cosa intendeva con “la raccolta di documentazione per affrontare il problema al di là del singolo caso”, anziché perculare il povero utente? Non capisco il vostro atteggiamento scostante a priori.

        • Glielo spiego io, visto che non ci arrivate da soli: si raccolgono le lamentele e le segnalazioni di guasti e problemi vari per ogni modello di auto per poter creare una documentazione corposa che faccia statistica e possa fare da base ad una eventuale segnalazione alle case madri o addirittura come base per eventuali class-action.
          Cosí è piú chiaro?

          • e chi è che raccoglie queste benedette segnalazioni e lamentele? Vaielettrico? o Altroconsumo?
            Chiedo per ignoranza.
            Che poi, anche lei, esordire con “visto che non ci arrivate da soli”… altra risposta scostante.
            Ma lei non ha mai chiesto, in vita sua “Scusi, può ripetere, per favore?” oppure “Mi scusi, non ho capito, può rispiegare?”

    • Il mio collega con la Opel di 3 anni e meno di 20000 km ha dovuto cambiare il motore… Rotto in autostrada al rientro dalle vacanze, totale della spesa sui 9000 euro… E non scrivo quello che ha avuto problemi con l’audi perché ha qualche anno in più

  27. i pezzi di ricambio ed il service sono uno dei maggiori problemi e/o cause del poco interesse che le EV hanno.
    ci vuole un mercato di concorrenza “ufficiale” e garantito da normative EU (come la “right to repair” che in EU obbliga Apple a permettere la riparazione della batteria degli iPhone a “service” indipendenti).
    io parlo per interesse personale visto che guido da quattro anni una VW egolf ed oggi assisto all’apparire di Cinesi che propongono batterie potenziate a costi ragionevoli, vedi questi di MTG che parlano di 6k$ per una 58kWh quando la VW mi propone il ricambio originale a 24k$ (si trova online da vwparts.com)
    https://mtgbattery.com/volkswagen-e-glof/

    ora io mi domando: come faccio a “fidarmi” ? dove trovo l’officina che mi fa il lavoro? quali procedure di omologazione ci vogliono per questo componente? quali garanzie di successo? quali garanzie in caso di “problemi”?

    ecco, prima ancora di capire se “funziona” sta batteria di concorrenza, si tratta di dare risposte ufficiali, credibili e positive a queste domande.
    vogliamo portare questi temi nel dibattito pubblico?

  28. Ma perchè questo racconti mi puzzano sempre???
    Sarò io fatto male?

    Mi puzzano le tempistiche (il problema è nato ieri e già ha la diagnosi con preventivo e decisione presa? Ma come le concessionarie non ci impiegavano settimane e mesi prima di capirci qualcosa?), mi puzza la cifra se davvero il problema è il caricabatterie (ma qui è una mia sensazione che può essere benissimo sbagliata visto che non sono un tecnico) ma soprattutto mi puzza la decisione presa….
    Fatemi capire non ha i soldi per la riparazione quindi la butta per tornare a motorizzazioni “tradizionali”? E con meno di 4K € (perchè se nonnli ha per la riparazione non li ha neanche per acquistare l’auto alternativa) che auto “decente” (visto che parliamo di percorrerci 35K km l’anno dubito che si cerchi un catorcio) pensa di acquistare?
    Ma soprattutto rinuncia ad un risparmio certificato, perchè già provato sulla sua pelle di 3K € all’anno di solo rifornimento che con aggiunta dei altri risparmi citati nella lettera stessa vuol dire che in 1 solo anno ha già recuperato la spesa per la riparazione, in 3 anni ha recuperato anche quella per l’acquisto dell’auto stessa….
    Sarà che io sono abituato a prendere decisioni che abbiano un minimo di logica ma a me decidere di buttare un auto che sai che in 3 anni ti si ripaga da sola (compresa anche la riparazione che sicuramente non era prevista ne fa piacere ma comunque i numeri dichiarati bella lettera stessa questo dicono… in 3 anni recupera la spesa di acquisto+riparazione) per spendere in un’altra auto meno sicura (perchè con 2-3K € ci compri solo auto a fine vita…) è che sai che ti farà spendere come prima mi sembra totalmente illogico e questo mi fa puzzare tutta la vicenda riguardo la veridicità…

    • Invece a me puzza leggere risposte come queste, premesso che avendo anche esperienza di Renault elettriche la sostituzione del caricatore interno potrebbe avere quelle cifre…..il brutto vizio di farsi i conti nella tasche degli altri non passa mai, elettrico o no, la sua macchina vale 6/7 Mila euro, con un danno di 4000 euro, significa che un danno del 70/80% del valore dell auto, diciamo che quasi tutti in queste condizioni operano come segue….vendi la macchina come pezzi di ricambio se possibile o rottami per direttissima, reputo alquanto folle l idea di riparare la macchina (4000 euro), per recuperare la riparazione in 3 anni…. Cioè se in 3 mesi ha avuto questo danno ci può stare che il lettore possa non fidarsi? Questo discorso vale per auto termiche , elettriche ecc ecc, qualche volta provate ad usare il cervello prima di scrivere queste risposte

      • Peccato che il lettore ha espressamente dichiarato che non la ripara perchè non ha soldi e non per i motivi che hai ipotizzato tu…

        Io ragiono in base a ciò che il diretto interessato dichiara e ribadisco che non è logico buttare un auto perchè non si può spendere 4K € quando l’alternativa costa di più (fra spesa iniziale per acquistare il nuovo mezzo e mantenimento nel tempo).
        Qui non si tratta di fare i conti in tasca agli altri, ma tutto il contrario… io rispetto il fatto che uno può non avere soldi a tal punto che reputo non realistico che se non li hai decidi consapevolmente, perchè lo hai già provato sulla tua pelle, di spenderne di più inutilmente.

        • Mettere in dubbio un articolo corredato con foto e dettagli significa non voler vedere il problema. Inoltre far fronte ad una spesa improvvisa di 4000 mila euro dopo averne spesi più di 8000 mila da poco non è assolutamente strano! Se l’utente si è rivolto all’usato significa che la disponibilità economica per quel bisogno era limitata.Assurdo leggere invece come vengano fatti ( male) i conti in casa altrui.

        • non ha mica detto che ricomprerà istantaneamente una ICE.
          Magari andrà in giro in bicicletta o monopattino o con i mezzi pubblici per i prossimi 10 anni, ma non l’ha scritto.

    • Nel caso in questione (dando per scontata la buona fede di chi ha scritto l’articolo) il preventivo potrebbe essere stato sparato “un tanto al kg” (a occhio)senza vedere nel dettaglio il problema, immaginando un prezzo massimo per la riparazione di quel problema qualunque ne sia la causa. In ogni caso se fossi nel lettore farei, come altri hanno suggerito, un giro presso altre officine e fare valutare con attenzione il problema n(ed i costi relativi alla riparazione).

  29. sempre io , ho trovato questo ! provare e’ meglio che buttare la macchina o svenderla ! il post diceva questo : Utilissimo senza perdita di tempo, a tutti gli Zoesti sono felice di condividere con Voi tutti;
    Con la Zoe molti gli si è accesa la spia con la dicitura “RICARICA IMPOSSIBILE” ho sentito commenti in cui staccavano il cavo batterie aspettando 20 minuti o anche 4 ore, ma non risolvevano, alcuni in Concessionaria Renault a farsi risettate per far sparire la spia, anche perchè non si ricarica più…. Ma oggi finalmente sono riuscito a capire come si toglie la spia subito, senza farsi venire gli attacchi di panico:
    Si apre il cofano, chiave del 10 in mano , si stacca un cavo della batteria, io ho staccato il meno è molto più semplice, si apre lo sportello della ricarica, si lascia spegnere il led azzurro sopra la spina, 10 secondi è spento, agganci e avvii la ricarica, rimane tutto spento ovviamente , ma inserisci il cavo batteria, in questo caso il meno, come d’incanto sparisce la spia e inizia a ricaricare@@@ avete capito bene, ci vuole di più a scriverlo che a farlo. Buona ricariche a tutti gli Zoeisti. Ciao da Cesare

    • Mettere mano ad un’auto BEV (ma anche HEV e PHEV) senza competenze e protezioni individuali adatte è pura follia. Il rischio di folgorazione è in agguato, ci penserei due volte prima di dare certi suggerimenti.

      Scaricatevi almeno l’app EURO RESCUE, in uso alle forze dell’ordine, protezione civile e VVFF, vi indica le procedure d’emergenza e i punti a rischio per la vostra vettura (ICE comprese)

      My two cents

    • Non mi è molto chiaro il senso di non spendere 4k euro per poi buttarsi su un altra auto da comprare. Non costa di più un altra auto nel medio lungo periodo rispetto allo spendere 4k adesso? Sono perplesso

      • il senso è chiaro perchè di questa macchina non ha piu’ fiducia, poi non parla di spendere solo 4k per la nuova macchina, probabilmente si prenderà una termica usata..

        • In effetti è anche una questione di fiducia, fra l’altro il componente in questione è noto per la sua affidabilitá non ottimale.. Bisogna sperare in miglioramenti nella qualitá costruttiva degli EV o quanto meno in un atteggiamento piú collaborativo da parte dei rivenditori (e relative Case), anche nel loro stesso interesse.

      • ma l’ha scritto da qualche parte che comprerà subito una ICE?
        Magari per i prossimi 10 anni andrà in giro in bici, o con il monopattino, o con i mezzi pubblici…

Rispondi