Fine corsa per Machina, l’auto a idrogeno francese

Fine corsa per Machina, l’auto a idrogeno francese. Doveva essere la rivale della Tesla Model S, ma il progetto è definitivamente naufragato. 

Fine corsa per Machina, l’ennesimo flop

Fine corsa per Machina

Un altro colpo per i difensori della “neutralità tecnologica“, tra cui spicca il governo italiano. I progetti legati all’auto a idrogeno crollano uno dopo l’altro, mentre l’elettrico aumenta le vendite in tutto il mondo. Ora è la volta di Machina, prototipo presentato in pompa magna al Salone di Parigi 2022 in attesa di una commercializzazione che ora è stata definitivamente accontonata. Il sito francese Automobile Propre spiega che il progetto era nel 2019 da Olivier Lombard di Hopium. E aveva sedottto diversi investitori concentrati sull’innovazione tecnologica. Stampa e pubblico avevamo celebrato il fatto che il futuro dell’auto fosse made in France. Ma ben presto sono iniziate le difficoltà finanziarie, che ora hanno indotto l’azienda a continuare a lavorare sui mezzi a pile e combustibile. Ma concentrandosi su aeronautica, marittimo e mezzi pesanti. Machina addio.

Veicoli non ce ne sono, ma da noi si finanziano nuovi distributori

Fine corsa per Machina
La mappa dei distributori di idrogeno in costruzione, con fondi europei: per servire chi?

Morale della favola: l’azienda ha alzato bandiera bianca, indicando a chi aveva prenotato la Machina con anticipo la procedura per ottenere il rimborso. Anche questa notizia in arrivo dalla Francia apre nuovi, inquietanti interrogativi sulla decisione del governo italiano di finanziare la costruzione di 36 stazioni di rifornimento di idrogeno. I soldi arrivano dalla UE e i primi distributori dovranno essere operative entro il 2026. Già, ma per rifornire chi? Mezzi a idrogeno in circolazione non se ne vedono e, soprattutto, non se ne vendono. Nei primi 8 mesi del 2025 risulta immatricolata una sola auto, una Toyota Mirai, verosimilmente un veicolo dimostrativo. E non si ha notizia di nuovi lanci, dato che la Toyota stessa ha ammesso che per il momento non è cosa. Qualcuno se ne accorgerà nel governo? Stiamo sprecando 230 milioni di fondi pubblici?

  • Auto a idrogeno, perché è un flop: guarda il VIDEO

Visualizza commenti (10)
  1. INCREDIBILE, proprio oggi durante una gita sul passo del Gottardo in Svizzera ho visto nel parcheggio la Toyota Mirai, nuova, con targhe della Svizzera tedesca. È anche carina, ma non so come possa essere utilizzata e il perché di tale scelta, anche in Svizzera, intendiamoci

    1. Forse l’avevano portata lì per buttarla giù da qualche scarpata, l’unica fine di cui questi bidoni sono degni.

  2. La nuova stazione di rifornimento di idrogeno vicino a Milano quanti mezzi ha rifornito? Ci lavora qualcuno? E’ tutta automatica? Se non produce reddito è avviata al fallimento? Chi è il proprietario e chi paga le spese di mantenimento?

  3. I 250 milioni stanziati dal governo erano per mettere delle bandierine ideologiche contro l’elettrico. Quelli sulla cartina sono dei totem della stupidità umana. Tanto nessuno gliene chiederà conto.

  4. L’auto a idrogeno è un no sense.
    Perché dovrebbe avere senso produrre idrogeno, trasportarlo ad un distributore, spingerlo in un auto, per produrre elettricità da utilizzare nel motore elettrico della medesima auto?
    Ogni volta che sposti l’idrogeno, perdi efficenza. Ora che arriva alle ruote dell’auto sei appena sopra alle ICE, per efficenza.

  5. Meglio che non mi esprimo per evitare querele! Una gran rabbia vedere soldi nostri buttati in questo modo! In teoria la classe dirigente dovrebbe rappresentare il meglio di un paese, in Italia funziona al contrario purtroppo.

    1. E la cosa peggiore di tutte è che questa classe politica è stata eletta dal 50% degli italiani nel disinteresse del restante 50%…e delle due non so qual è peggio! 😭😭😭

  6. Stiamo sprecando 230 milioni di soldi pubblici? Risposta breve: purtroppo sì. Non capisco questo accanimento su una tecnologia fallimentare in partenza come l’idrogeno, anche alla luce degli sviluppi dei tempi di ricarica, ormai sotto ai 10 minuti e tendenti ai 5, facendo venire meno l’unico reale vantaggio dell’idrogeno sull’elettrico puro, ovvero i tempi di ricarica. Ormai resta solo l’ultimo dei giapponesi (Toyota) e poco altro (Hyundai Nexo e BMW futuribile)

  7. Senza distributori non puoi vendere auto a idrogeno, ma ci vogliono centinaia di distributori per avere una rete come minimo funzionale.
    Le auto a GPL e Metano le potevi trasformare in retrofit e il doppio carburante ha sempre sostenuto le vendite, le elettriche le carichi sotto casa.
    L’idrogeno è oggettivamente inutile per le auto, tempo 3-4 anni anche per i mezzi pesanti.

  8. Sprecando? Giammai, semmai finanziando gli amici degli amici . E’ sotto gli occhi di tutti che la mobilità ad idrogeno è un assurdo. Solo il presupposto di usare energia elettrica per produrre idrogeno che a sua volta servirà a produrre energia elettrica. Il trasporto dello stesso dalla produzione alla distribuzione. La pericolosità dell’idrogeno in quanto altamente esplosivo. La complessità del rifornimento, l’idrogeno liquido è a oltre 200 gradi sotto zero.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

Scania ricarica i camion a Piacenza: hub Ewiva con 6 prese da 400 kW

Articolo Successivo

Quanto danneggio la batteria se ricarico al 100%?

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!