Home Auto Fiat e Citroen, amici-nemici nelle piccole EV

Fiat e Citroen, amici-nemici nelle piccole EV

20
Il concepì Fiat Centoventi, a cui dovrebbe ispirarsi la Panda elettrica-

Fiat e Citroen, amici-nemici nelle piccole elettriche. Mentre altri costruttori cancellano i modelli dei segmenti bassi, marchi Stellantis rilanciano, ma…

fiat e Citroen
La Citroen Oli, concepì che prefigura una futura piccola elettrica.

Fiat e Citroen verso una  competizione interna

Il fatto che la Ford abbia deciso di terminare la produzione di un modello popolare come la Fiesta già il prossimo anno è considerato in Fiat “un’opportunità“. E lo stesso ragionamento vale per l’ipotesi, data per molto probabile, che la Volkswagen dismetta la Polo. Torino le piccole continuerà a farle e saranno soprattutto elettriche. Lo ha confermato il capo della marca Olivier Francois in un’intervista alla testata inglese Autocar. Spiegando con un’immagine colorita che restare in costi accettabili (vista l’incidenza delle batterie) sarà possibile proprio grazie alle sinergie con Citroen:Quando si innescano le sinergie è come essere bambini a Natale, perché tutto diventa meno spaventoso”. Ma non è detto che il clima sarà così natalizio, perché è normale che tra i due marchi mass market si innesti una sana competizione interna. Insaporita dal fatto che Francois è francese ed ha un lungo passato proprio in Citroen.

Fiat e Citroen
Olivier Francois con la Fiat 500 elettrica.

Tre modelli in arrivo: la nuova Punto, la Panda e la piccola Ami in versione Fiat

Sarà una competizione che partirà finalmente (per la Fiat) alla pari. I costi di progettazione e produzione saranno gli stessi, la differenza la faranno il design e il marketing. E in quest’ultimo campo Francois ha dimostrato più volte di saperci fare, guidando tra l’altro la rinascita del marchio Chrysler negli Stati Uniti. Anche con piccoli capolavori come gli spot commercial con Eminem e Clint Eastwood. Il futuro prossimo per la Fiat è fatto di tre modelli in rampa di lancio e tutti e tre saranno disponibili in solo-elettrico. Il prossimo anno arriverà un’auto del cosiddetto segmento B, a dieci anni dall’uscita di scena della Punto. Non si sa se il nome sarà proprio Punto, ma è certo che la base tecnica sarà quello della Peugeot e-208 e della Opel Corsa-e. Seguirà nel 2024 la Panda elettrica, ispirata dal concept Fiat Centoventi. Ancora da decidere, invece, la data di arrivo di una piccolissima derivata dalla Citroen Ami, la macchinetta che si guida già a 16 anni.

fiat e Citroen
La piccola Citroen Ami avrà una versione Fiat.

Costo delle batterie “ancora orribilmente alto”

Queste tre vetture elettriche andranno ad affiancare la 500e, che anche in ottobre è stata l’EV più venduta in Germania e la terza in assoluto in Europa. E altri due modelli elettrici Fiat arriveranno entro il 2027. Ma in una prima fase non saranno vetture primo-prezzo, visto il costo ancora proibitivo delle batterie: “L’unico modo semplice e super redditizio per passare all’elettrico è renderlo super premium. Perché incorpori il costo orribilmente alto delle batterie in qualcosa che è comunque remunerativo“, ha detto Francois in un’altra intervista. Ma la strada ormai è tracciata: con le nuove normative Euro 7,  anche produrre auto a benzina sarà sempre più costoso. La scelta dell’elettrico, in vista anche del 2035, sarà praticamente obbligata. E la stessa Fiat ha più volte ribadito che comunque entro la fine del decennio tutta la gamma sarà fatta solo di EV. Se nel frattempo sarà calato il costo delle batterie, come tutto lascia pensare, tanto meglio.

Apri commenti

20 COMMENTI

  1. Si potrebbe cominciare ad estrarre il litio presente nel suolo Europeo ovviamente in modo green e circolare, in modo che quando le miniere torneranno a non esser più utilizzate siano ad impatto zero.
    Ovviamente poi tutto deve esser lavorato da aziende europee e in Europa, in modo da non dipendere dagli Stati extra europei.

  2. Vedo continui annunci di fabbriche di batterie da gigawattora all’anno in tutte le nazioni tranne che l’Italia… Italvolt non penso partirà mai visti i problemi di Britishvolt
    Ci credo che le batterie costano ancora tanto… Finché continuano a comprarle anziché fare in casa sarà così.
    E raffinerie di minerali? Il litio c’è anche nell’acqua salata di mare, e l’Italia ha migliaia di km di coste.
    Chissà se la classe politica batta un colpo

    • Il litio è nell’acqua di mare… In quantità talmente basse che costerebbe tot volte più che il litio estratto da miniera, non è che son tutti fessi, lo sa qualunque studente di chimica che c’è 😅

  3. Mettete nelle auto batterie piccole ed economiche che però si possono ricaricare velocemente. Per rendere le piccole auto elettriche più economiche bisogna puntare sulla velocità di ricarica ed offrire la possibilità di una facile sostituzione della batteria, in modo che quando nel futuro le batterie costeranno meno e saranno più capienti sarà conveniente fare l’upgrade. Anche perché la vita di un’auto elettrica, sostituendo la batteria, si misura in milioni di km (con pochissima manutenzione), non centinaia di migliaia (con molta spesa per manutenzione) come quelle a motore termico.

    • Caro Mario, quello che dici è talmente vero che le case faranno in modo di non permettere il cambio batteria in favore di una più capiente con tecnologie nuove a distanza di 10 o 20 anni dall’acquisto, per noi utenti finali sarebbe la cosa migliore in assoluto, soprattutto per quella fetta di popolazione che non vive per la propria auto… Ma hai idea di cosa vorrebbe dire per le vendite del nuovo? Vendono un cavolo con iper incentivi figurarsi quando potrai prendere una batteria sostitutiva a mille euro e tener l’auto altri 10 anni.
      Purtroppo credo potrà essere realtà solo tramite obbligo di legge, ma non lo faranno finché non ci saranno quasi solo elettriche nuove per non rallentare il mercato

  4. Un vantaggio dell’elettrico e’ che si puo’ spingere, e’ il messaggio della nuova abarth. Sia perche’ 1 kWh equivale circa a mezzo litro di benzina, sia perche’ vicino a fonti di elettricita’ robuste ricaricare per ore ferme d’obbligo non e’ problema, a differenza del carburante oramai raro e problematico.

  5. E con queste affermazioni l’Italia è ancora assente nella filiera, comunque la batteria non è il costo maggiore di un auto se mettiamo in parallelo una termica, diciamo che stanno ancora marciando sulle batterie, ci sta fino a quando non saranno industrializzate in Europa, sarebbe meglio in Italia per convertire i costruttori di parti automotive, ma vedendo che i governi precedenti e quello attuale punta sul non abolire motori a combustione, quando questo dovrebbe essere il punto di svolta visto i costi assurdi dei carburanti, ma con la neutralità loro se ne lavano le mani ( che poi non è assolutamente vero visto che sono di parte ) .

    Detto questo tutti i disastri ambientali che continuiamo a vedere perché non fanno cambiare idea ai molti contro la transazione, è mai possibile tutta questa gente che non frega nulla della vita altrui, ma sempre in prima linea per porre le condoglianze. 🤬

  6. > anche produrre auto a benzina sarà sempre più costoso

    In realtà no. Le stime parlano di poche centinaia d’euro, anche dando corpo alle paure più grandi dei produttori difficilmente si arriverà a 1000 euro di costo in più. L’importante per i costruttori è avere anche tante elettriche a listino così da abbassare la co2 mediamente emessa dal parco auto vendute in un anno, evitando così multe della UE.

    • Ma infatti non so più cosa ascoltare.

      Tavares parla di problemi socio-economici che potrebbero sfociare in robusto malcontento per non dire peggio, Francois invece si gongola nel dire che fare auto elettriche suoer-premium è “L’unico modo semplice e super redditizio”

      Che si sentissero fra di loro su whazzap prima di rilasciare interviste no eh? 🧐

  7. Due sono le possibilità x avere “batterie meno costose” x le city-car

    Fare pacchi batterie più piccoli. 30kwh costano sempre la metà di 60kwh !! 🙂

    Produrre taaaante batterie x ammortizzare macchinari e r&d su volumi più ampi (sperando che la materia prima resti allo stesso prezzo o magari cali)

    Le due cose si possono fare insieme ma bisogna decidere.. la speranza, da sola, non “funziona”, come strategia di un manager

    Poi magari hanno già deciso, ma non ce lo vengono a dire.. ci sta, ovviamente!

    • O si può fare come BYD con le batterie blade, i pacchi batteria sono tutti da pochi Wh, hanno una forma standard (sono fondamentalmentedelle barre di 1 m per pochi cm), e a seconda della capacità se ne installano tot nell’auto. Esattamente come i blade server a cui sono ispirate.
      E permettono anche riparazioni facili e veloci perché si sfila una lama difettosa e si inserisce quella nuova in poco tempo.

  8. -“L’unico modo semplice e super redditizio per passare all’elettrico è renderlo super premium. Perché incorpori il costo orribilmente alto delle batterie in qualcosa che è comunque remunerativo“

    Se nel frattempo sarà calato il costo delle batterie, come tutto lascia pensare, tanto meglio. –

    Speriamo. Che proprio tutto lo faccia pensare proprio non direi, però speriamo.

    Perchè se nel frattempo non cala ci sarà da ridere. 🙄🙄🙄

    • Effettivamente si continua a sentire che i prezzi delle batterie caleranno, qualcuno ha dati recenti su questo calo?

      • Purtroppo un po’ tutti i costruttori non si aspettano cali a breve. Luca De Meo, ad di Renault, dice che i costi resteranno alti almeno per tutto il 2023.

        • Il problema, secondo me, è proprio nel basarsi solo sulle dichiarazioni dei grandi costruttori, mi piacerebbe pensare siano tutti in ottima fede, ma andare a indagare direttamente le varie Panasonic etc a quanto vendono le batterie sarebbe sicuramente più utile.
          Soprattutto perché si possono aprire vari scenari per i costi finali alti, al di là del “faccio il piangina per tenere alti i margini” a cui tutti pensiamo, banalmente potrebbero scaricare i costi di ricer a e sviluppo del proprio bms tutto nel costo della batteria e cose del genere, quantomeno si capirebbe il perché i prezzi delle auto continuano a salire (parlando dello stesso modello) quando comunque oggi le batterie costano parecchio meno del pre pandemia. Quantomeno uno si aspetta che essendo state estremamente costose, il calo compensi ampiamente l’aumento di costi per il resto della chipperia che lamentano continuamente (stranamente i grossi marchi di processori ram schede video etc han smesso di segnalare il problema da più di un anno e pure i prezzi son tornati quasi alla normalità), su aliexpress vendono hub usb 3.1 a pochi euro, se gli mancano da mettere sulle auto come succedeva possono comprare quelli e smontarli e pagare una licenza ridicola e magari nemmeno quella

          Quello che ho notato cmq è che c’è la tendenza a mettere quel 10% medi in più di capacità, ma è una stima molto a naso potrebbe essere una mia impressione

  9. Ma manager italiani non ce ne sono più in Stellantis? Io sento solo nomi francesi che parlano di fare nuove auto in Bosnia o Polonia o India.

    • Olivier François è un manager ex-FCA riconfermato nel suo ruolo (accresciuto) dopo la fusione che ha portato alla nascita di Stellantis. Il fatto che sia di nazionalità francese non significa che venga da PSA.

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: