Parte il Salone di Detroit e anche i costruttori più riluttanti, come Fiat-Chrysler, annunciano investimenti sull’elettrico. Per Ford è solo un’accelerazione di programmi annunciati, mentre Sergio Marchionne rivede in parte lo scetticismo iniziale. Ma puntando più sull’ibrido che sull’elettrico puro.

16 elettriche pure per Ford
Partiamo dalla Ford, che ha definitivamente rotto gli indugi: il presidente Bill Ford e il numero uno operativo James Farley hanno annunciato che l’Ovale Blu spenderà 11 miliardi di dollari di qui al 2022, per portare in gamma 16 modelli solo elettrici e altri 24 ibridi, tra plug-in (con la spina) e mild-hybrid. Si tratta di un aumento importante degli investimenti inizialmente previsti. Buona parte di questi modelli saranno prodotti in Cina e destinati prevalentemente a quel mercato, di gran lungo il primo al mondo per i veicoli con propulsione a batterie. <Da questa prima ondata di prodotti elettrificati abbiamo imparato che i clienti vogliono veri prodotti elettrici>, ha commentato Farley, sancendo l’uscita dell’elettrico dalla prima fase pionieristica, spinta soprattutto da curiosità per il nuovo, alla fase della piena maturità. Probabile che sulla decisione abbiano influito l’enorme numero di prenotazioni raccolto dalla Tesla Model 3 (guarda l’articolo) e anche il successo di vendite della Bolt, prodotta dallo storico concorrente General Motors.
Marchionne e l’auto che cambia i connotati
Ma è chiaro che in Italia interessano soprattutto le parole del gran capo di FCA/ Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne, che in un’intervista all’agenzia Bloomberg (leggi qui) ha in parte corretto il tiro rispetto a quanto affermato a inizio ottobre all’Università di Rovereto. Allora parlò dell’elettrica come di <un pericolo per il pianeta> e <un’arma a doppio taglio per i costruttori>. Il manager italo-canadese ha ammesso invece che in sei-sette anni fenomeni come l’elettrificazione, la guida autonoma e il ride-sharing (l’auto condivisa) rivoluzioneranno le scelte dei consumatori. Nel 2025 Marchionne prevede che solo la metà delle auto vendute nel mondo saranno a sola combustione interna, lasciando il restante 50% alle ibride e alle elettriche.

E l’automazione alla guida arriverà al livello 4, con un larghissimo uso di mezzi senza pilota soprattutto in aree circoscritte delle grandi città. <L’elettrificazione non sarà necessariamente con veicoli solo-elettrici, ma in combinazione con altre motorizzazioni. Andiamo verso tempi molto interessanti>. Morale: nell’immediato il capo di FCA vede per il suo gruppo solo ibride soft. A Detroit è stato presentato un pick up ibrido del marchio Ram, mentre la Jeep Wrangler avrà la sua prima versione ibrida tra due anni. Per parecchio tempo la Fiat 500 resterà l’unico modello del gruppo ad avere una versione elettrica. Ma Marchionne tra un anno lascerà e sarà il suo successore a delineare meglio questi progetti fino al 2025.