Finalmente e100 Vario. Sarà possibile ordinare il trattore elettrico di Fendt – abbiamo scritto spesso, già dal 2017, del prototipo – tra poche settimane. Italia compresa. Oltre il trattore, in diverse configurazioni, in vendita c’è pure la wallbox e colonnina dedicata.
Trattore elettrico versatile: per il verde pubblico, l’orticoltura e la zootecnia
Fendt lancia e100 Vario – in attesa da anni – dopo che amministrazioni pubbliche e aziende agricole, come sottolineano in una nota, hanno investito nella autoproduzione di energia pulita.
Energia a buon prezzo che apre le porte ai veicoli elettrici da lavoro.
Il modello compatto Fendt e107 Vario, con una larghezza esterna di 2,16 metri, nonché un’altezza a partire da 2,64 con pneumatici di serie, ha una dimensione comparabile a quella del Fendt 200 Vario.
I dati di motore e batteria
Il motore elettrico può sfruttare tre modalità  da declinare secondo le diverse esigenze. In modalità eco il trattore ha a disposizione 50 kW (68 CV), con la Dynamic sono disponibili fino a 55 kW (75 CV) e come potenza di picco la macchina è in grado di fornire brevemente fino a 66 kW (90 CV) in modalità di funzionamento Dynamic+.
La scheda
La coppia massima è di 347 Nm e dall’azienda sottolineano: «Garantisce una forza di trazione ottimale e una sensazione di guida dinamica». La capacità della batteria è pari a 100 kWh.
L’autonomia? «Durante lavori a carico parziale, come la gestione meccanica delle infestanti o la piantumazione, raggiunge un tempo di impiego di circa 4 – 7 ore. Gli impieghi con carico intenso, come ad esempio con un rimorchio da trasportare, riducono il tempo di impiego».
C’è meno necessità di manutenzione «grazie all’eliminazione delle tecnologie di post-trattamento dei gas di scarico, filtri motore e olio motore riducono ulteriormente i costi di esercizio della macchina».
In questi ambienti i trattori diesel possono danneggiare la pellicola presente nei tunnel come ricordano dalla casa: «Fendt e100 Vario lavora senza tubo di scarico e con temperature chiaramente ridotte, questo pericolo è solo un brutto ricordo».
Un altro vantaggio della scelta elettrica è la silenziosità che permette di prolungare i lavori nelle zone sensibili all’inquinamento acustico come zone residenziali o parchi urbani.
Omologato per una velocità fino a 40 km/h può essere utilizzato anche per il trasporto su brevi distanze nei comuni e nelle aziende agricole.
Ricarica anche nelle colonnine pubbliche
Fendt e100 Vario è dotato di una presa CCS2 ed è compatibile con Wallbox commerciali o colonnine di ricarica pubbliche. La spina di tipo 2 consente la ricarica a corrente alternata fino a 22 kW. Il modello Fendt e107 può essere ricaricato con una presa industriale da 32 A, ampiamente utilizzata, in combinazione con un caricatore mobile da 22 kW. Con questa potenza di carica, la batteria può essere ricaricata completamente in circa 5 ore.
E’ possibile dotarlo di una spina CCS per ricarica rapida DC e può fruire di una potenza di ricarica pari fino a 80 kW. La batteria si ricarica dal 20 all’80% in circa 45 minuti. Ricordiamo che con il bando agrisolare ci sono a disposizione fino a 30mila euro di contributo per la colonnina. Un’azienda agricola medio grande può, quindi, dotarsi della stazione di ricarica fast e ottimizzare il tempo di lavoro con ricariche nella pausa pranzo o rabbocchi veloci.
Colonnina e wallbox made in Fendt
Fendt offre anche un set di cavi per la ricarica rapida da 22 kW, comprensivo di staffa a muro, tramite la divisione AGCO Parts. Il cavo di ricarica è dotato di adattatori per 16 e 32 A, in modo da poter essere utilizzato per diverse condizioni.
Non è finita qui: disponibile anche un wallbox a marchio Fendt. Il software integrato consente la ricarica con 11 o 22 kW oppure una stazione di ricarica rapida Fendt.
Si può risparmiare con la funzione Start-Stop che riduce il consumo, l’energia viene poi recuperata grazie alla funzione di rigenerazione, gestita tramite un apposito pulsante a pedale. Le tre modalità operative: Eco, Dynamic e Dynamic+, per regolare l’utilizzo di energia in base al tipo di lavoro da svolgere.
La Eco è indicata per le operazioni a basso fabbisogno energetico, come lo spargimento di sale sulle strade in inverno oppure la piantumazione di verdure, mentre la modalità Dynamic è utilizzata per le operazioni che richiedono più energia, come la falciatura. Per un breve tempo, la modalità Dynamic+ è in grado di rilasciare energia aggiuntiva, utile ad esempio per oltrepassare delle salite.
Un elemento interessante è «la gestione termica integrata che assicura che la batteria funzioni sempre alla temperatura ottimale, indipendentemente dalla stagione o dalle condizioni atmosferiche. Questo protegge la batteria e ne prolunga la durata».
Se il timer viene attivato il giorno prima, la macchina raggiunge la temperatura di esercizio in tempo per l’inizio del lavoro.
Pneumatici pensati per l’elettrico
Fendt e Trelleborg hanno sviluppato insieme il pneumatico TM1 Eco Power appositamente per questa serie. Si punta all’equilibrio tra prestazioni ed efficienza energetica, e oltre il 65% dei componenti proviene da fonti rinnovabili.
«I pneumatici presentano una resistenza al rotolamento particolarmente bassa per conservare l’energia e prolungare così la durata della batteria».
Via agli ordini
Fendt e107 V Vario può essere ordinato a partire dall’autunno 2024 e sarà prodotto nello stabilimento di Marktoberdorf a partire dal secondo trimestre del 2025. Oltre ai mercati pilota di Germania, Norvegia e Paesi Bassi, se ne aggiungono altri: Austria, Svizzera, Danimarca, Svezia, Italia, Spagna
Tra l’altro il trattore elettrico toglie dalla circolazione anche l’autobotte che trasporta il gasolio per rifornire la cisterna dell’azienda agricola che a sua volta serve per fare il pieno al trattore diesel.
Vi lascio questo link 🤣
https://youtu.be/8XoTuL01_-8?si=GH3TIC4msRE-mb0d
..peccato che in 30 anni ho “perso” la traduzione dal tedesco… le canzoni son carine e divertenti… molto “bucolico”
però il bel trattore è a gasolio….
Il Fendt vario 200 parte dai 120k€ , se questo è equivalente come dimensione e potenza la differenza di costo dovrebbe non essere sopra i 10-20 k€ per renderlo appetibile
anche una Lamborghini (o un Lamborghini 🚜 ) diventano appetibili a 20k € …
ne prenderei subito uno per quando vado in campagna …
Sarà un successone
Eppure non mancano gli agricoltori interessati all’elettrico https://www.vaielettrico.it/post-alluvione-si-riparte-in-elettrico-ristori-per-le-termiche-fuori-uso/
Secondo me.. viste certe modalità operative del trattore (come l’ aratura…o il taglio erba .. linerari e a bassa velocità ) andrebbe studiato un piccolo veicolo con batterie aggiuntive…che segue il trattore negli spostamenti e ne prolunga l’ autonomia di esercizio… Nulla di diverso da quanto già fanno con le.piccole trebbiatrici ed il carrello di carico a fianco…
Una spesa in più…ma ne prolunga tanto le.ore di lavoro ed il carico sulla batteria di trazione e lavoro incorporate al trattore…
Ci sono sperimentazioni in tal senso oppure questa combinazione trattore – robot https://www.vaielettrico.it/zilus-il-robot-che-lavora-con-il-trattore-elettrico/
Grazie Gian Basilio… questo articolo non lo ricordavo…
Sicuramente è un veicolo perfetto sia per le coltivazioni vitivinicole.che anche le nuove in olivicoltura (in maremma stanno sperimando cultivar ibridati tra specie toscane e piccoli olivi bassi ..come fanno in Spagna..per gestire la cura e la raccolta con mezzi meccanici).
Io penso che con veicoli elettrici il vantaggio ambientale e di costi nel medio-lungo periodo diventi importante.
Se poi vengono assicurati sistemi di alimentazione (fissi e mobili…o un sistema di batteria sostituibile..tipo NIO) l’ operatività diventerebbe h.24…spesso importante per sfruttare le migliori condizioni ambientali ..o nelle emergenze climatiche, quando occorre anticipare le raccolte prima che arrivino grandinate o gelate …
Sì, ma sono comunque lavori di nicchia, o che comunque fai in prossimità della cascina.
Cito: “raggiunge un tempo di impiego di circa 4 – 7 ore” in estate, in agricoltura, si lavorano almeno 10 ore al giorno, in alcuni casi, ben oltre, ed è impensabile dover usare un mezzo che a metà giornata deve stare fermo tutto quel tempo per la ricarica.
Invece per lavori pesanti come arare, trainare il carro che raccoglie il trinciato, e cose simili, ne deve passare ancora di acqua sotto i ponti.
Ci sono anche delle pause e con la ricarica veloce si fa presto, si arriverà anche ai lavori pesanti
Ha mai fatto il trattorista in piena estate? Dalla sua risposta direi di no …
Cito dall’articolo:
– L’autonomia? «Durante lavori a carico parziale, come la gestione meccanica delle infestanti o la piantumazione, raggiunge un tempo di impiego di circa 4 – 7 ore. Gli impieghi con carico intenso, come ad esempio con un rimorchio da trasportare, riducono il tempo di impiego».
– Fendt e100 Vario si utilizza anche per la raccolta di ortaggi e frutta E’ possibile dotarlo di una spina CCS per ricarica rapida DC e può fruire di una potenza di ricarica pari fino a 80 kW. La batteria si ricarica dal 20 all’80% in circa 45 minuti.
Quindi, per poter usare la carica veloce, “Durante lavori a carico parziale”, bisogna tenere la carica dal 20 all’80%, potendo quindi usare solo il 60% del suo potenziale.
Provo a fare 2 conto, correggetemi se sbaglio.
L’autonomia si riduce del 40%, dunque tra 2 e 4 ore. Se si stanno facendo “lavori a carico parziale”, ogni 2/4 ore ti devi fermare per 45 per riportare l’autonomia all’80%.
Naturalmente, devi anche essere vicino alla cascina, cosa per niente scontata, altrimenti devi anche aggiungere il tempo per tornare dal campo alla cascina e viceversa.
Lasciano perdere i terzisti, ci sono cascine con campi a 10/15 km dalla cascina, e questa non è nemmeno una cosa strana.
Se per i lavori leggeri le condizioni sono queste, per quelli pesanti è inutilizzabile
Fate fare una prova sul campo ad un trattorista qualsiasi in piena estate, e poi riportate qui i suoi commenti
Allora riprendo le parole che ha miscelato sbagliando: “Quindi, per poter usare la carica veloce, “Durante lavori a carico parziale”, bisogna tenere la carica dal 20 all’80%, potendo quindi usare solo il 60% del suo potenziale”.
Confonde la velocità di ricarica, ma nessuno le impedisce di caricare al 100%. Dalle 4 alle 7 ore si tratta di lavoro continuo, quando si è fermi non consuma e si allunga il tempo. Quindi deve rifare tutti i conti. Lei inizia a lavorare al 100% e secondo che lavori svolge ha fine a 7 ore di autonomia in continuo, ma ci sono anche pause e quindi si riesce a coprire un turno di lavoro. Si lavora 12 ore di seguito? bisogna includere una pausa.
Ci sono aspetti negativi e positivi. Ognuno fa i suoi calcoli. Non c’è scritto e non lo dice l’azienda – che elenca le funzioni che può svolgere – che è idoneo per i lavori pesanti.
Sicuramente negli spazi chiusi si dovrebbero usare solo quelli elettrici visto che gli altri sono cancerogeni
ma nessuno sperimenta un “battery swap” ?