Il biglietto da visita della Hongqi S9, hypercar ibrida plug-in sino-americana made in Motor Valley, sarà molto presto il record assoluto del Nurburgring per le auto stradali. Non ne ha fatto mistero Roberto Fedeli, chiamato dalla joint venture Silk-Faw a guidare il progetto Hongqi per la gamma di auto sportive ibride e full electric S, nelle veste di responsabile tecnologia e innovazione.
Hongqi S9: 1.400 cavalli per 400 km/h
Parlando a Milano all’anteprima mondiale della nuova vettura disegnata dal guru Walter De Silva, Felisa ha detto che le simulazioni «hanno dato risultati molto, molto interessanti». Cos’altro aspettarsi, del resto, da un’auto che scarica sull’asfalto 1.400 cavalli complessivi (920 Cv da motore V8 termico di 4.000 cc e 530 dai tre motori elettrici), può toccare una velocità massima di 400 km/h e sfoggia un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 1,9 secondi?
Non bastasse questo, ha aggiunto Fedeli, un certosino lavoro su flussi aerodinamici e Cx condotto nella galleria del vento della pamense Dallara, e sulle caratteristiche strutturali della scocca «tutta in fibre di carbonio lunghe, come quelle usate in F1» ha tenuto a specificare, e di conseguenza sui pesi, ha consentito «di aumentare del 30% la velocità in curva».
Nel mirino il record del Nurburgring
In breve: la Hongqi S9 si annuncia come l’auto di serie più veloce al mondo. Ricordiamo che i record del mitico circuito tedesco, quello vecchio di 20 km, appartengono alla Porsche 911 GT RS MR Hybrid Evo per le stradali (6′,40″) e alla Porsche Taycan per le stradali full electric (7′,42″).
Le linee già si conoscevano, e anche la filosofia stilistica con cui l’ha disegnata De Silva (leggi). Il designer le svelò a Reggio-Emilia come si vede in questo filmato che risale al luglio scorso:
De Silva le ha ribadite ieri, sottolineando in particolare la minuziosa ricerca condotta dal suo team sui flussi aerodinamici.
In mostra alla Milan Design Week
Per la prima volta, tutti gli appassionati potranno ammirarla dal vivo a Milano nell’ambito della Disgn Week, da domani 5 settembre al 10, nella spettacolare installazione allestita da Silk-Faw nello Spazio Quattrocento di via Tortona 31. Arriverà sul mercato globale nel 2023, prodotta in due stabilimenti “gemelli”, uno a Gavassa di Reggio-Emilia, l’altro nel quartier generale del colosso automobilistico di Stato Faw in Cina.
In italià Silk-faw produrrà le ibride S9 e S7, in Cina le full electric S5 e S3. Ma design, engineering, sviluppo della piattaforma resteranno saldamente in Italia, nel cuore della Motor Valley. Dove Silk-Faw sa di poter trovare competenze strategiche e una filiera di partner uniche al mondo, hanno sottolineato John Krane e Katia Bassi, rispettivamente presidente e managing director della joint venture.

Tanta Motor Valley nella Hongqui S9
La ricerca sarà frutto di un programma condiviso da talenti di tutto il mondo che Silk-Faw recluterà grazie ad accordi con atenei italiani e stranieri e metterà al lavoro con contratti di ricerca triennali presso il nuovo mega stablimento di Reggio-Emilia. L’impianto di 360 mila mq comporterà un investimento di 1,3 miliardi di euro.
Comprenderà, oltre alla fabbrica vera e propria, un campus per i circa 200 nuovi talenti (ingegneri e tecnici saranno 400 in tutto, su oltre mille dipendenti) e un fgruppo di selezionate start up, un albergo a 5 stelle per i clienti e una pista di prova. I motori elettrici saranno innovativi, di derivazione aerospaziale a 30.000 giri al minuto contro i normali 15.000, e saranno prodotti internamente. Così come i pacchi batteria e tutti il sistema di gestione e controllo.
La scheda tecnica

Qui di seguito i principali dati tecnici di Hongqi S9
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0 300 km/h in meno di 11 secondi. Autonomia in full Electric di 20 km, quindi batteria minuscola. Il peso non è dichiarato ma in curva arriva a 1.8g. Valori sufficienti a battere il record? Secondo me senza alettone al posteriore non ce la fa. In altre foto invece si vedeva un alettone al posteriore e il record lo proveranno con quello: con questa configurazione se la può giocare, ma sarà comunque dura, il ‘ring richiede enorme esperienza, se l’auto non è progettata specificamente per il record al ‘ring avrà vita dura
Sono d’accordo con te. Sulla carta sembra avere performance assurde, ma la resa dei conti sarà in pista.
Quando vedo le spettacolari dichiarazioni di chi costruisce nuove supercar, penso: bella sulla carta, vediamo se tra 10 anni il marchio ci sarà ancora e sarà profittevole. Il mondo è pieno di brand di supercar esotiche nati e poi spariti. Di fronte a dichiarazioni come “+35% more efficient than any other existing ICE unit on the market” viene da sorridere, dichiarazione un po’ spaccona.