Una stazione di ricarica in ognuno degli oltre 15 mila parcheggi dei punti vendita di Federdistribuzione. Ovvero, colonnine distribuite in gran parte degli oltre 500 mila posti auto dei loro parcheggi privati. Ricaricare l’auto facendo la spesa o durante le due ore dello shopping potrebbe così diventare la norma. E l’automobilista elettrico in transito avrebbe un punto di ricarica raggiungibile a colpo sicuro. L’obiettivo è ambizioso, ma con l’accordo fra Enel e Federdistribuzione, annunciato oggi, la speranza di raddoppiare o triplicare in tempi brevi la rete di ricarica italiana diventa concreta.
Niente burocrazia nelle aree private: tempi dimezzati
Installando le proprie stazioni nei parcheggi di supermercati, centri commerciali e gli altri esercizi della grande distribuzione Enel bypassa la farraginosa burocrazia delle autorizzazioni comunali. Utilizzerebbe infatti aree private anzichè strade e suoli pubblici di pertinenza dei comuni.
Come spiegano in Enel i tempi potrebbero dimezzarsi (resterebbero solo quelli tecnici per i lavori di installazione e quelli per l’allaccio alla rete). Senza considerare che la quasi totalità di quelle aree sono già servite da potenze sufficentemente elevate, con collegamenti diretti alla media tensione. Soprattutto nella grande distribuzione alimentare che richiede grandi quantità di energia per la refrigerazione.
L’accordo, firmato lo scorso dicembre, sta già concretizzandosi nei primi progetti. Enel è convinta di poter installare le prime stazioni di ricarica entro la prima metà dell’anno.
Mix di quick e fast: tutte con l’app JuicePass
Il protocollo d’intesa stabilisce le “regole d’ingaggio” tra associati e il principale operatore della ricarica. Dal lato Enel, apre un filo diretto con tutte le realtà affiliate a Federdistribuzione. Anche se poi ogni intervento sarà il frutto di accordi stipulati caso per caso. Enel installerà nei parcheggi un mix di stazioni quick, fast e ultrafast variabile a seconda della posizione e degli accessi alla rete elettrica. Di recente, però, Enel sta puntando soprattutto sulle due ultime tipologie, intenzionata com’è ad innalzare la quota nazionale di ricariche veloci in corrente continua (da 50 kW a salire), oggi pari a meno del 4%.
Per l’utente elettrico le nuove stazioni saranno stazioni pubbliche a tutti gli effetti, attivabili con gli strumenti di Enel JuicePass e delle reti di ricarica con essa interoperabili, e alle tariffe applicate in tutte le altre stazioni.
Federdistribuzione: prove tecniche di sostenibilità
Da Federdistribuzione sottolineano invece che questo protocollo d’intesa è solo il primo tassello di un disegno molto più ampio. Si parte dalla mobilità elettrica, ma a breve arriveranno altri accordi con multiutility e operatori energetici finalizzati all’efficientamento energetico, all’economia circolare e alla sostenibilità in senso lato. I
l primo passo è stato compiuto nella mobilità sostenibile avendo constatato un aumento della richiesta da parte della clientela. E degli stessi associati, sempre più orientati all’utilizzo di flotte elettriche per la logistica interna.
Così l’Ev entra nella quotidianità delle persone

Come si sa da alcune settimane la mobilità elettrica è uscita dal perimetro di Enel X ed è diventata una divisione globale della casamadre Enel. Il respinsabile per l’Italia è ancora Federico Caleno che ha dichiarato: «Attraverso l’accordo con Federdistribuzione puntiamo ad ampliare ulteriormente nei prossimi anni la nostra rete che conta più di 14mila punti di ricarica su tutto il territorio nazionale»,.
«Pensiamo che la mobilità sostenibile sarà davvero una realtà quando entrerà nella quotidianità delle persone» ha aggiunto Alberto Frausin, Presidente di Federdistribuzione. Dopo aver ricordato che ogni mese entrano nei punti vemdita degli associati oltre 60 milioni di clienti-cittadini ha concluso: «Grazie alla tecnologia di Enel e alla nostra rete di negozi, possiamo puntare alla creazione di una vera e propria dorsale di stazioni di ricarica lungo tutta la Penisola».
Con una rete di 15.600 punti vendita e un’offerta di parcheggi auto che spazia da diverse centinaia fino ad arrivare a 3mila posti per le strutture di grandi dimensioni, le aziende associate a Federdistribuzione possono contare su un potenziale di oltre 500mila posteggi disponibili. Le stazioni di ricarica di Enel, grazie alle diverse potenze, permetteranno di creare una rete che soddisferà le esigenze di ciascun cliente e daranno un ulteriore impulso alla crescita dell’e-Mobility in tutto il Paese.
Redazione buongiorno
Una curiosità
Ma siete mai stati coinvolti da qualche politico o amministratore riguardo tutte le problematiche inerenti la transizione energetica e la trasformazione della mobilità cittadina?
Vedendo le ultime mosse dei ministri interessati,cioe Cingolani e Giovannini,sembrerebbe proprio di no.
Poche idee ma confuse, sembrano proprio non sapere di cosa parlano,cosa grave essendo due presunti tecnici.
Magari adesso arriverà il solito commento del tipo
” e perché non vai tu che sei più bravo”….
Va bene che in Italia non si usa interpellare quelli competenti ma la speranza e l’ultima a morire
Massimo buongiorno la ringrazio per la inchiesta, peccato non poter postare delle foto.
In questi giorni appena sarò in po’ più libero proverò a fare un giro più aporofondito.
Saluti
Grazie Luca.
Decisamente buone notizie, ma bisogna studiare anche una soluzione, non teorica, che colpisca coloro che stazionano negli stalli con auto termiche.
Commenti dei no vatt 3…2….1…
Ahahahah
Buonasera comunque qui a Piacenza tutta questa farraginosa burocrazia non c’è anzi.
In tutti i centri commerciali ci sono bizzeffe di colonnine certo essendo ambiti privati ci sono meno problemi, però in tantissimi parcheggi pubblici hanno installato ultimamente decine di colonnine ed altre ne programmano.
Ottimo ed abbondante vai cosi
Abbiamo chiesto ai nostri lettori di raccontarci la ricarica nelle loro città. A Reggio Emilia, che non è tanto distante da casa sua, le cose sembrano andar peggio https://www.vaielettrico.it/citta-elettriche-1-la-ricarica-a-reggio-emilia/. Perchè non ci scrive qualcosa su Piacenza?
Premesso che non ho mai ricaricato nella mia città, Fano, per il semplice motivo che ricarico a casa la sera e quindi le colonnine le uso solo in viaggio, devo dire che la situazione è buona. Ho contato almeno 8 colonnine doppie da 22 Kw e una Enel AC/DC da 50 Kw. Generalmente libere da occupanti abusivi. Quello che ancora manca per avere un buon servizio: 1) copertura in caso di pioggia 2)adeguata segnalazione luminosa: di notte potresti girare un bel pò senza vederle, specie nei grandi parcheggi.
Tutto vero e condivisibile
Pensando e riflettendo, si trovano soluzioni!
Mi raccomando facciamo in modo che:
1) Le colonnine siano SEMPRE accessibili 24 x 7
2) Sia comunque SEMPRE possibile la rimozione forzata delle auto “parcheggiate abusivamente”
3) Venga sempre istallata una colonnina in AC da 22 kW per permettere la ricarica di Twingo, Spring, Smart
Ottima idea da perseguire in tutto il paese ,
adesso però ; andrebbero abolite anche le leggi e la burocreazia idiote ,
per facilitare l’installazione delle pensiline fotovoltaiche in questi parcheggi
Concordo in pieno, più fotovoltaico ovunque, anche x smetterla di subire aumenti di taeiffe dovuti a situazioni estere
Diciamo che si potrebbe anche pianificare un bel impianto fotovoltaico con accumulo di tutti questi parcheggi sai che sbalzo di produzione green
I Agree 100%
Una cosa alla volta, a mio parere pensiline fotovoltaiche e colonnine andrebbero a braccetto, se poi venissero sfruttati tali parcheggi per le ricariche lente di notte dei veicoli che non possano accedere a box auto si potrebbe pensare anche all’accumulo che al giorno d’oggi non regalano.
Non subito ma pianificare un piano di fattibilità e pianificare l’installazione, non ho detto domani ma nei prossimi 5 anni sarebbe il top
ci sono leggi comunali regionali provinciali
mafiofasciosovietichefantozziane sull’installazione delle pensiline
sulle pensiline fotovoltaiche anche un pò tafazziane
io per metterne una sul piazzale del MIO ufficio ho dovuto pagare un geometra
ma soprattutto 900 euro di tasse al comune per l’accattastamento di una tettoia/pensilina fotovoltaica di 30 mq
secondo me , dove non ci sono vincoli paesaggisti e/o archeologici
tipo il parcheggio in cemento o asfalto di un supermercato o abitazione
LA PENSILINA/TETTOIA FOTOVOLTAICA DEVE ESSERE LIBERA
in tutta Italia !
libera tettoia fotovoltaica in libero stato !
😀