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FCA Group: “Sull’elettrico il governo faccia la sua parte”

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Pietro Gorlier responsabile delle attività di Fca in Europa.

FCA Group chiede al governo di fare la sua parte per favorire la transizione all’elettrico. È stato Pietro Gorlier, capo per l’Europa del Gruppo automobilistico, a dirlo, parlando a Pomigliano nella festa i 40 anni della Panda.

FCA Group: “Noi stiamo facendo il possibile, però…”

Gorlier ha rivendicato che FCA Group “sul fronte dei veicoli elettrificati sta facendo la sua parte. E non soltanto con gli investimenti sulle produzioni e sulla formazione delle persone. Ma anche con partnership e servizi in grado di accompagnare i nostri clienti nelle trasformazioni in atto nell’industria dell’auto“.

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La festa in fabbrica per i 40 anni della Panda a Pomigliano d’Arco (Napoli)

Ma il top manager torinese ho subito aggiunto che “‘per sostenere il drastico aumento del numero di auto elettriche o ibride servono politiche pubbliche che ne accompagnino l’introduzione sul mercato“. FCA si appresta a presentare la nuova 500 elettrica al Salone di Ginevra, il 3 marzo (qui la nostra-anteprima). L’auto sarà nei concessionari da settembre e la Fiat conta di immatricolarne un buon numero già quest’anno. Anche per abbassare la media del venduto 2020 e attenuare l’impatto delle sanzioni previste dalla UE per chi sfiora la soglia dei 95 grammi di CO2/km.

Colonnine, bisogna semplificare le procedure

Gorlier ha riassunto quel che sta facendo FCA Group: “La nostra visione della e-Mobility continua a svilupparsi e a diventare sempre più articolata. Con team dedicati che si occupano solo di queste attività. Continuiamo a firmare accordi e a offrire soluzioni per semplificare la vita di chi acquisterà e userà una nostra auto elettrica o ibrida“, ha aggiunto.

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La nuova Fiat 500 elettrica secondo l’anticipazione del designer Francesco Valletta.

E stiamo prevedendo l’installazione di oltre 12.000 punti di ricarica, presso i nostri siti produttivi, nei parcheggi per i dipendenti, nei nostri Leasys Mobility Store e presso i nostri concessionari“. Ricordando le partnership siglate, da Enel X a Engie, da Terna a Generali. Gorlier esorta dunque “politiche pubbliche che accompagnino l’introduzione dell’elettrico sul mercato. In particolare agendo su due leve:

  • il sostegno alla domanda, sostenendo la rottamazione dei veicoli ante Euro 4 per sollecitare il rinnovo del parco circolante,
  • la riduzione dei costi di ricarica, pubblica o privata, in modo da rendere competitivo il costo totale di possesso del veicolo elettrico.

In particolare, secondo FCA, sarebbero necessarie misure come il sostegno alla diffusione delle colonnine. Con la semplificazione delle procedure per l’installazione, ad esempio con l’istituzione di uno Sportello Unico Nazionale. E anche con strumenti di detrazione fiscale.

— Leggi anche: su Panda e 500 arriva l’ibrido

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3 COMMENTI

  1. Forse Pietro Gorlier deve un filo aggiornarsi relativamente agli incentivi nazionali, regionali, detrazioni per WB domestiche prima di fare certe affermazioni… FCA anche in questo caso fa la figura del pagliaccio nei confronti di altre case automobilistiche. Peggio della volpe e l’uva…

  2. dopo tutto quello che hanno depredato FCA (ex Fiat) e poi darci il benservito quanta credibilità hanno per continuare a ricattarci? Spero che i ns. governanti sapranno intervenire ed aiutare coloro che seriamente s’impegneranno per la vera riduzione d’inquinanti derivanti dall’autotrazione.

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