L’Italia pianifica di risolvere entro il 2030 i suoi problemi energetici con il mini nucleare, anche se non esiste al mondo un solo prototipo funzionante dell’osannato mini reattore modulare (SMR); tutti parlano di Terre Rare senza spare cosa siano e a cosa servano. Prendendo spunto da queste “favole metropolitane” ripetute allo sfinimento da tutti i media negli ultimi giorni, la nostra rubrica di video interviste flash “Fuoco Amico” ha nuovamente chiamato in causa lo scienziato del CNR Nicola Armaroli per un puntuale “fact checking”. Ecco i risultati.
Il mini nucleare fra sogni e realtà

Secondo Nicola Armaroli gli Small Modular Reactor di quarta generazione che il governo italiano ha scelto per rilanciare l’atomo nel nostro Paese sono una tecnologia promettente che vale la pena di sviluppare. Si tratta di reattori con capacità fra 30 e 200 MW, prodotti in serie in fabbrica e successivamente trasferiti sul luogo d’impiego. I reattori tradizionali, con capacità superiori a 1000 MW, sono progettati invece uno ad uno e realizzati in cantieri che durano almeno un decennio.
Ma i tempi per avere il primo SMR operativo non saranno compatibili con l’urgenza di decarbonizzare la generazione elettrica italiana entro il prossimo decennio. E ad oggi non abbiamo nessun elemento per ritenere che consentiranno di abbattere il costo dell’elettricità.

L’unico progetto arrivato alla fase esecutiva, quello dell’americana Nuscale, è stato abbandonato perchè nell’utilizzo reale avrebbe avuto costi di produzione elettrica doppi rispetto ai grandi reattori tradizionali e comunque superiori a quelli da fonte rinnovabile.
La via italiana di Newcleo: quando e quanto?
E’ ancora embrionale, viceversa, la tecnologia proposta dall’italiana Newcleo per SMR raffreddati a piombo fuso. Esistono studi teorici, prevalentemente russi, che enfatizzano la sicurezza intrinseca: in caso di interruzione della reazione nucleare il piombo si solidifica trasformandosi in un sarcofago che protegge dalle radiazioni. Ma i tempi per superare i nodi tecnologici ancora irrisolti sono un’incognita. Così come ogni stima dei costi.
Terre Rare: nè terre, nè rare. E che c’entra l’Ucraina?
Venendo alle Terre Rare, Nicola Armaroli puntualizza subito che non si tratta di “terre” e non sono affatto “rare”. Sono 17 elementi della tavola periodica degli elementi che nulla hanno a che fare con litio, cobalto o graffite, più volte citate a sproposito dai media quando parlano della possibile merce di scambio nell’accordo di pace proposto da Donald Trump a Volodymyr Zelensky.
Nessuno sa di quante riserve disponga l’Ucraina, che non compare fra i primi 50 produttori al mondo. Il valore ipotizzato di 500 miliardi di dollari è inverosimile (tutto il mercato mondiale ammonta a soli 11 miliardi di dollari annui). Non un grammo è utilizzato per produrre le batterie al litio delle auto elettriche. Di sicuro risorse consistenti si trovano in Afghanistan, dove pure gli Stati Uniti sono rimasti vent’anni, senza mai pensare di sfruttarle.
Rispondendo alle domande di “Fuoco amico” Armaroli spiega poi in dettaglio cosa sono le Terre Rare, come si estraggono, che proprietà ottiche e magnetica hanno e perché sono indispensabili nello sviluppo di moltissime tecnologie d’avanguardia. Dai chip agli schermi touch screen, dai motori elettrici a magneti permanenti (l’85% circa del totale, in tutti gli impieghi) ai generatori eolici. Ma per questo rimandiamo alla visione del video.
Ultima considerazione: è molto probabile che imponenti riserve di minerali strategici, terre rare comprese, siano presenti anche in Groenlandia, oggetto degli appetiti trumpiani, e in Antartide. «Ma speriamo che non venga mai il giorno in cui potranno essere sfruttate – conclude Armaroli -: significherebbe che si sono sciolti tutti i ghiacciai e l’acqua defluita negli oceani avrà già sommerso Venezia e la gran parte delle città costiere nel mondo».
[…] Terre rare e mini-nucleare, il grande bluff smontato dallo scienziato Nicola Armaroli: articolo + VIDEO […]
mi pare di ricordare di ever letto che quando si trattano i minerali per riuscire a estrarre e separare le terre rare, le terre rare del tipo utile a fare magneti sono presenti in quantità molto più abbondanti rispetto alla altre terre rare (più abbondanti in senso relativo, perche come conventrazioni assolute sono comunque molto diluite nei minerali, da cui il termine “terre rare”)
che quelle magentiche siano di più in quantità di peso aiuta perché, come accennato, nei magneti permanenti usati in molti tipi di motori e generatori elettrici, se ne usano quantità non simboliche (ettogrammi o kilogrammi), mentre le terre rare con proprietà particolari chimiche o elettro-ottiche sono usate in quantità minori in peso e talore persino sono sufficienti usate in tracce (piccole quantità)
Ma l’impianto in Cina a Shidao Bay non viene calcolato come SMR funzionante?
Penso hai ragione, ma anche che è un esempio che conferma le criticità:
– annunciato inizio progetto SMR raffreddato a gas nel 2005,
spesso ci si scorda di conteggiare la fase di progetto, finanziamento, autorizzazione, predispozione del sito, che precede la costruzione vera e propria
– prima pietra fase di costruzione materiale nel 2012
– primi test di accensione parziale 2021
– funzionamento commerciale a dicembre 2023
voglio dire, come li conteggiamo gli anni?
– dal 2012 al 2021 (9 anni)
– dal 2012 al 2023 (11 anni)
– dal 2005 al 2023 (18 anni)
PS: reattore raffreddato a gas e che lavora ad alta temperatura, oggetto di studio tecnologico notevole ma per quello che ho capito un poco fragile (le temperature sono critiche anche per i metalli dell’impianto)
sicurezza e convenienza economica da valutare; considera che nello stesso sito i Cinesi hanno in programma di fara centrali di tipo convenzionale, cioè grosse e ad acqua; forse il “nuovo” non è così conveniente
e rimane che da loro le centrali costano molto meno che da noi sono diversi gli stipendi, poi molte meno norme di sicurezza, e hanno una diversa capacità-costi nel costruire grandi strutture); poi la filiera civile ha un po’ di sovrapposizione con gli obiettivi di crescita del loro nucleare per usi bellici (aumento scorte plutonio, che ora comprano ancora dalla Russia, mentre in Europa e Usa di plutonio ne siamo già pieni tanto da avere il problema di dove conservarlo in sicurezza da furti e incidenti)
giusto per precisare che penso gli impianti cinesi non siano un conto economico esportabile pari pari in Europa o in Usa, dove i costi del nuculare sono circa tripli; e i Cinesi stessi stanno investendo 100 volte di più in rinnovabili..
l’atomo per usi bellici sopravvive, mentre per usi civili è tecnologia del secolo passato, a spanne direi epoca tra gli anni 1960 e 1990, di fatto sono centrali termiche con turbine a vapore, come le centrali a carbone
ad essere precisi, le centrali nucleo-vapore erano già stato rese obsolete dall’avvento delle centrali a metano (generatori a turbo-gas, non solo a vapore), cioè ancora prima dell’arrivo delle rinnovabili
ora abbiamo la spinta a decarbonizzare, abbandonare il metano, ma non si capisce perchè proprio in Italia ora dovremmo svenarci finanziariamente per camminare all’indietro puntando su robacosi tanto fuori mercato solo perché bombardati da campagna pubblicitaria sui social, quando le rinnovabili e gli accumuli hanno già ora ottimi prezzi e prospettive di altro notevole miglioramento
1987 c’è stato un referendum che ha parlato chiaro, fine di qualsiasi inutile discorso. Sul resto dell’articolo stendiamo un velo pietoso perché quando la mattina si fa colazione con pane e volpe questi sono i risultati. Immagino che il signor Massimo farà carte false per avere direttamente nel giardino di casa sua una centrale nucleare e ben disposto a seppellire sotto il suo letto le scorie radioattive ☺️. Altrimenti è troppo facile fare la startup con il popò degli altri 😘. Maledetto sei politico, questi sono i risultati! 🤦🏿♂️
Spero che tradurrà questo delirio in un ragionamento di senso compiuto
Deducendo ciò che cosa ci ha proposto il governo? Una favola del buon lupo cattivo (smr) che mostrandosi buono ci farà da guardia (economica) senza ingoiarci?
penso ci sia un andamento tecnologico chiaro che smentisce con i numeri il pompaggio della bolla mediatica-pubblicitaria per il nuculare
– rinnovabili andiamo verso 1000-1300 GW nuova potenza aggiunta mondialmente ogni anno
– nuculare è stabile a circa 2-5 GW aggiunti all’anno (compresa Cina), che se poi togli le centrali che chiudono, sono ancora meno, anzi il trend storico è di leggera diminuzione
Un grafico che secondo me spiega bene questo
https://www.pv-magazine.com/wp-content/uploads/2025/01/thumbnail_Picture1-2048×1518.png