Home Nautica Fausto Colombi, il pioniere della nautica elettrica italiana

Fausto Colombi, il pioniere della nautica elettrica italiana

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Crea barche potenti e resistenti, “ma scordiamoci lo sci nautico”. Fausto Colombi, imprenditore nautico, ha la passione per la mobilità elettrica che con Ecoline Marine. Hybrid & Electric Boat è diventata un cantiere all’avanguardia. 

Ha iniziato nell’azienda di famiglia, settore gomma, ma il suo pallino era la nautica: vende gli stabilimenti alla multinazionale Parker Seals per dedicarsi esclusivamente alle barche. Trent’anni abbondanti di yacht. Inizia con la fondazione dei Cantieri di Sarnico dove sforna i modelli Maxim 40/45/55 ed il Montecarlo 32 con il quale partecipa alla Venezia – Montecarlo. Una  sfida a mare aperto che vince. Vende il cantiere ed entra nei mitici Riva come direttore di stabilimento, altre grandi barche. 

Nel 2005 fonda DALLA PIETA’ OFFICINE NAUTICHE dove produce come terzista imbarcazioni con marchio DP YACHT. La svolta elettrica arriva  quando fonda ECOLINE MARINE,   la mission è molto chiara: “L’obiettivo principale è il perseguimento dell’eco-sostenibilità e della qualità nell’ambito della mobilità acquea”.  Dalle parole ai fatti e sforna una serie di barche prima ibride, e poi elettriche.  

Dal brevetto alla barca

Render Eco Lux 850

Fausto si mette sotto pur di dare forma al sogno nautico elettrico: “Nel 2009 deposito un  brevetto per un’ imbarcazione ibrida che viene accettato nel 2011. Erano tempi diversi, pochi parlavano di barche ibride. Solo dei pionieri.  Ho iniziato a lavorare su questo fronte e mi sono trovato di fronte a difficoltà enormi – ci racconta l’imprenditore/inventore –  le auto venivano prodotte  tranquillamente, ma le barche dovendo navigare in acqua, quindi vincere una forte resistenza, erano  penalizzate”. 

Fatica e sudore, il brevetto “ormai superato”, e due anni fa l’incontro con due aziende “con cui collaborando abbiamo realizzato un sistema diesel elettrico e ottenuto ottimi  risultati. I primi modelli, sia delle imbarcazioni ibride che elettriche, sono stati presentati al Festival de la Plaisance di Cannes, il Green Mobility Show di Venezia, il Salone Nautico Lode Na Vode di Praga, il Navigami Expo di Milano, L’Electric & Hybrid Marine Word di Amsterdam“.  

La sinergia con Huracan Power

L’ultimo evento nei giorni scorsi a Locarno per presentare l’ultima creatura. La ECO 900 Electric: “E’  full-electric con due motori da 15Kw,  sono della Huracane di Franco Moro che sta studiando anche la versione 30 Kw e con loro abbiamo studiato a fondo la propulsione. I risultati sono eccezionali perchè sono barche progettate per essere elettriche”. Queste le caratteristiche principali, ma Colombi ci tiene anche a parlare di sicurezza: “I due motori sono su due linee separate. Se c’è un problema in uno, entra in funzione l’altro. Ho l’ossessione per la sicurezza, la barca deve assolutamente  tornare a casa. Per questo, in dotazione,  forniamo anche un piccolo generatore diesel  da 5 kw, da usare in caso di emergenza”.

L’autonomia e il prezzo

L’autonomia? “Dipende dalla velocità: con due nodi abbiano 48 ore, a 3  si arriva a 30; con 5  sono 10   e a 7 nodi si naviga per 8 ore. La curva degli assorbimenti si impenna in modo esponenziale, siamo riusciti a trovare un equilibrio ottimale alla velocità di crociera di 5 nodi – dà le misure Fausto -. Sono anche  barche da lavoro,  nella laguna di Venezia non si possono  superare i 3 nodi; ad Amsterdam la velocità massima nei canali  è di 2. L’elettrico e l’ibrido  permettono di lavorare tranquillamente nei canali urbani. Anche il diportista può godere la barca, ma  scordiamoci lo sci nautico“.

Se Eco 900 è più da lavoro, “un po’ taxi veneziano”, sta per arrivare ECOLUX 850. “E’ un modello di lusso, molto elegante e bello. Se Eco 900 è 9 metri x 2,35 di larghezza perchè deve navigare anche in passaggi stretti e incrociare altre imbarcazioni, Eco Lux è 8,13 x 2,70 ovvero  più larga e quindi più comoda”. Il prezzo? “275mila euro“. Per quanto riguarda “le barche ibride alcuni esemplari stanno già navigando sul Danubio, sul Reno, sulla Senna, ad Amsterdam,  utilizzati quali “tender” di navi fluviali  per portare i croceristi ed i visitatori dove  è proibita la navigazione con i normali motori a scoppio”.

 

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