Il vino è il prodotto capace di attrarre più investimenti per la realizzazione di macchine agricole elettriche. Lo abbiamo visto con i trattori a batteria di Monarch in California, ma anche in Italia con Vitibot, nato in Francia per lo champagne e diventato italiano grazie anche all’interesse dei produttori di Prosecco. Ora arriva la novità di New Holland del gruppo CNH, presente nel capitale di Monarch, con la nuova serie di robot autonomi R4: unità ibride e full electric.
Il Robot R4 in versione elettrica con batteria da 40 kWh
New Holland ha svelato ad Agritechnica il suo robot a guida autonoma: come è evidente dalla foto qui sotto, si gestisce a distanza. Anche per l’azienda italiana, la necessità di sviluppare un robot nasce dall’esigenza di rispondere alle sfide della viticoltura e della frutticoltura, tra cui la carenza di manodopera e la crescente domanda di produzioni sostenibili. Particolarmente significativa è la versione elettrica, che elimina tutte le emissioni, i gas di scarico nocivi e la possibilità di sversamenti sul terreno.

R4 Electric Power è alimentato da una batteria da 40 kWh. È stato progettato, come sottolineano dall’azienda, “per i vigneti stretti di alta gamma”. Il robot è compatto (1,38 m di altezza, 0,7 m di larghezza, peso di una tonnellata), può operare in spazi di 1,0–1,5 m e sollevare fino a 500 kg grazie a un attacco ultra-compatto. Totalmente privo di cabina, è gestito via app e guidato da GPS, LIDAR e telecamere di visione.
E con l’agricoltura di precisione si riduce anche la chimica
Le funzioni del robot riguardano attività ripetitive e a basso valore aggiunto, dove precisione e sicurezza non dipendono dalla presenza umana: falciatura tra i filari, lavorazione del terreno e irrorazione. In questo contesto, l’abbinamento con l’agricoltura di precisione è particolarmente interessante: grazie a dispositivi come sensori e sistemi di rilevamento, è possibile calibrare gli interventi in base alle reali esigenze di piante e suolo. Un approccio che consente di ridurre l’uso di sostanze chimiche, a beneficio del vigneto e della salute dei consumatori.
Thierry Le Briquer, global manager per uva, olive e caffè di New Holland, sintetizza così la filosofia commerciale di R4: «Le colture ad alto valore hanno un enorme potenziale di mercato, ma i produttori affrontano sfide produttive, tra cui la carenza di manodopera qualificata per lavori altamente ripetitivi durante i picchi stagionali». L’autonomia? Si tratta di un prototipo, si stima l’introduzione sul mercato tra due anni, e quindi non è stata diffusa una scheda tecnica.
Per i frutteti si propone la versione ibrida
R4 Hybrid Power, versione ibrida, è progettato per frutteti e produttori di frutta e offre maggiore potenza e più autonomia. Con un peso di 1.400 kg e una larghezza di 1,2 m, la macchina è ottimizzata per spazi tra le file di 1,5 metri e oltre. La potenza è fornita da un motore diesel da 59 hp/44 kW, compatibile con carburanti a base di oli vegetali. Questo alimenta un pacco generatore elettrico per la trasmissione e la potenza agli attrezzi.

R4 Hybrid Power può funzionare in modalità completamente elettrica, grazie a due batterie da 4 kWh che alimentano la macchina. È dotato di presa di forza meccanica da 540 rpm (540 giri al minuto) con frizione progressiva intelligente – l’innesto della presa di forza non è brusco, ma avviene in modo graduale e controllato – e lavora con attrezzi standard, oltre a una presa e-PTO da 48V/12kW. In sintesi, è una macchina progettata per operare sia con attrezzi tradizionali (meccanici) sia con quelli elettrici, garantendo versatilità e sostenibilità.
Il robot è anche frutto del Made in Italy. Risultato del lavoro degli ingegneri del CNH R&D Centre di Modena, e del New Holland Centre of Excellence for Specialty Harvesting di Coëx, in Francia, insieme a colleghi da tutto il mondo. Uno sforzo globale per iniziare a decarbonizzare l’agricoltura.
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