E’ la storia di un ingegnere che scomette sull’elettrico con un sito di e-commerce dedicato a motori marini, pannelli, batterie e altri accessori per il diportista. Per ora non monetizza, ma Gianluca Tempesta è sicuro del futuro della mobilità ad emissioni zero anche in acqua.
Se l’automotive elettrico e le e-bike stanno tagliando importanti traguardi, la nautica a emissioni zero procede a passo più felpato. Siamo nella piena sperimentazione. Sotto traccia quella delle grandi aziende che poco fanno trapelare, ma alcuni piccoli marchi come Torqeedo sono riusciti a farsi imbarcare in gruppi di dimensioni maggiori; poi c’è tutto un mondo fatto da geniali sperimentatori. Alcuni li abbiamo intervistati nelle settimane scorse da Napoli a Venezia o nei cantieri del Lago di Como. Un’avanguardia elettrica dove non mancano anche i coraggiosi che tentano l’avventura commerciale anche se per il momento si vende ancora poco.
L’ingegnere che iniziò con i trimarani
Uno dei pionieri commerciali della nautica elettrica è Gianluca Tempesta, 38 anni di Sezze in provincia di Latina, una laurea in Ingegneria dei materiali nel 2003. Nel 2004 inizia il lavoro nell’impresa di famiglia: la Allufer Tempesta, azienda che dal 1972 si occupa di produrre soluzioni su misura, equipaggiamento marittimo, accessori di coperta e accessori per yachts e super yachts. Nel sangue di Gianluca scorre la passione per la navigazione, ma si innamora anche di quella elettrica. Merito dell’incontro, nel 2016, con un ingegnere italiano che vive e lavora in Francia da più di 20 anni: “L’ho conosciuto a Riga, in Lettonia, dove stavo lavorando ad un progetto di 2 trimarani da 56 metri a propulsione ibrida“.

In questo primo lavoro nel campo elettrico Gianluca scopre che c’è un problema ovvero “Si lavora con prodotti non a catalogo. Ci sono pochi progetti per gli yacht, io ho provato a stringere patti e sinergie con operatori come Transfluid che ha dei prodotti tarati in funzione della commercializzazione, prodotti a catalogo”. Insomma studiata la situazione Gianluca apre un sito di e-commerce, lo chiama Forward Energy e così lo definisce: “Una start-up che vende prodotti per l’industria navale e civile. Da marzo 2016 rappresentiamo un’azienda primaria che progetta e produce propulsione elettrica e ibrida”.
Cliccando sul sito si scoprono batterie, pannelli solari e motori elettrici: “Dai modelli più piccoli, quelli per le barca vela per esempio, a quelli per eletric yacht, fino ad arrivare a sistemi più grandi con potenza massima da 1650 cavalli a 300 giri, coppia di motori elettrici che sprigiona 150 kw di potenza”. Il menù è decisamente ricco di portate.
Il futuro sarà elettrico
All’ingegner Tempesta dal suo punto di osservazione privilegiato abbiamo chiesto cosa vede nel futuro della nautica elettrica: “Ci sarà un allargamento del mercato, l’ Italia seguirà i trend del mercato europeo. Per gli yachts però sarà un percorso difficile, e in Italia si producono soprattutto yachts; però ci sono buone prospettive per pescherecci e traghetti. Saranno fondamentali i bandi pubblici, per esempio dell’Unione Europea, per convertire le barche da lavoro”.

Sui traghetti invece l’Italia deve “recepire ancora la direttiva europea che permette di andare solo in elettrico, per ora è possibile l’ibrido ovvero ci deve essere almeno un motore diesel di sicurezza anche se non si usa. Poi abbiamo tante Aree Protette, ma la legislazione non è stringente”. Le opportunità di sviluppo della nautica elettrica non mancano, ma c’è da aspettare. “Io con il sito non ho ancora monetizzato“. Ma Gianluca ci crede e si attrezza a tempi più elettrici.
potresti inviarmi un email a gianluca.tempesta@fwdenergy.eu
Grazie
Posso avere informazioni e/o preventivo per dei pannelli solari pieghevoli e calpestaboli da barca per 100 watt ciascuno (2).
Grazie
Jaboli Stefano