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Fake news e auto elettrica: un caso a Ivrea

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La foto inviata a Obiettivo News da una lettrice, con l'Audi bloccata nella corsia centrale.
Fake news e auto elettrica: screditare le EV con notizie false sembra essere ormai uno sport nazionale. Da Ivrea un lettore ci segnala l’ennesimo caso.
L’articolo pubblicato on-line da Obiettivo News.

Fake news e auto elettrica: una Audi appiedata, ma non era EV…

“Sono un lettore di Vaielettrico di Ivrea (TO), nonché “EV driver”.  Un quotidiano della mia città ha pubblicato un articolo che dice che un’auto elettrica ha ostruito il traffico di una delle vie principali della città perché si era scaricata la batteria. E l’articolo è corredato da numerose foto. Peccato però che l’auto ritratta sia un’auto a combustione: un’Audi Q8! L’auto non è rimasta senza corrente, ma forse senza benzina o gasolio (cosa che molti detrattori dell’elettrico pensano non possa mai accadere)! Oppure, più probabilmente, si tratta di un semplice guasto. Fra l’altro, ci sono in ogni caso stazioni di ricarica ad appena 1.000 metri dal punto in cui sono state scattate le foto. Questa è l’ennesima testimonianza delle fake news gratuite e messe in giro, persino sui giornali (per fortuna un giornale locale, in questo caso). Pur di denigrare i veicoli a batteria. Ruben Comitini.

Bufale contro le elettriche? C’è di tutto…

Risposta. I colleghi di Ivrea hanno trovato modo di scherzarci anche sopra: “Può sembrare una barzelletta, ma non per lo sfortunato (o sbadato) conducente, che non ha potuto far altro che chiamare un carro-attrezzi“. E invece non era una EV. Ed è veramente un caso-limite quello di un’auto elettrica che si ferma perché il pacco-batterie è completamente scarico.  Quando il display di bordo, dopo ripetuti alert, indica “carica zero” e zero km di autonomia, in realtà resta ancora una “riserva nascosta” con cui fare qualche km. Solo un incosciente può restare a piedi, come ha dimostrato anche il test  del nostro amico Matteo Valenza. Eppure l’idea che in elettrico viaggi con il rischio di restare a piedi da un momento all’altro, senza energia, è ancora diffusissima. Assieme a decine di fake-news, tipo la bufala che un’auto a gasolio alla fin fine è più sostenibile. Già tre anni fa la Volkswagen compilò un elenco delle fake news più diffuse. Ce n’è per tutti i gusti, a partire dalla leggenda metropolitana secondo cui le EV si incendiano facilmente. I dati dicono il contrario, ma chi le legge le statistiche? Più comodo sparare nel mucchio con dei “sentito dire” o, peggio, con invenzioni di sana pianta.
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11 COMMENTI

  1. Se parliamo di fake news la più grossa è quella che i diesel euro 6.2 inquinano … quando è appurato che emettono meno pm10 dei benzina … ma li vanno bene le fake news però

    • Ma via, Roberto, si informi meglio. E’ appurato il contrario. I filtri Fap o Dpf trattengono il psaticolato, ma poi lo bruciano e lo scaricano periodicamente con la cosiddeta “rigenerazione”. E non ci sono solo le Pm10: ci sono le Pm5 e le Pm2,5, gli ossidi di azoto e la Co2. Con l’auto elettrica siamo a zero su tutto il fronte.

  2. Dal momento che l’ articolo giornale e il giornalista di sana pianta pubblicano una fake, andrebbero resi noti testata e autore, così da soppesare la loro credibilità.

  3. Se si tratta di un ” giornale quotidiano”, proprio perché in quanto tale di libera diffusione, non capisco perché non debba essere citato per esteso. Così i lettori ne capiscono l’ affidabilità delle notizie.
    CITARE!

  4. La nota ridicola dei pregiudi più comuni sulle EV è che le persone che polemicizzano sugli incendi spontanei dei pacchi batterie, sono le stesse che noleggiano e sfrecciano (spericolatamente aggiungerei) sui monopattini elettrici. Fare notare loro che, statistiche alla mano, è molto più probabile che le batterie dei loro amati monopattini possano avere problemi, è inutile perché non vogliono veramente avere un dialogo ma solo prendersela col nemico del momento: le elettriche.

  5. Non stupiamoci del giornalismo (il noto giornalista-debunker Paolo Attivissimo definisce certi suoi colleghi “Puttane del click”, si vendono per la pubblicità calpestando la deontologia) ma nemmeno degli utenti, circola una foto, non fake, dove una signora americana tenta di capire dove si infila il tubo di rifornimento (la pistola) presso una pompa di benzina dopo avere aperto lo sportellino di ricarica di una Model S….

    Quella notizia poteva anche essere vera, non è che avere una EV ti rende esente dall’essere idiota…

  6. Tra l’altro rimanere a piedi nella corsia centrale per esaurimento carburante con una EV è praticamente impossibile. Anche ignorando l’albero di natale che si accende prima e dopo essere arrivati a vedere autonomia zero, ogni auto ha qualche km ancora a velocità tartaruga…. non penso che se l’auto rallenta la sua velocità uno continui il viaggio nella corsia centrale.

  7. Quando si ha paura del ignoto viene fuori il peggio, ma oramai siamo abituati alle fake news dei giornali e dei giornalisti.
    Per fortuna non di tutti, ma comunque di troppi .

    • Io invece non andrei proprio a dare visibilità a questi mentecatti mendicanti di click. È proprio quello che vogliono con una notizia palesemente falsa come questa.

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