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Faccio il pieno tutte le sere? O solo…? Vaielettrico risponde

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Faccio il pieno tutte le sere? O ricarico solo quando serve? Simone ha scritto a Vaielettrico con questa domanda, per gestire al meglio la sua Volkswagen e-Up.

Faccio il pieno (all’80%) nella mia VW e-Up?  

“Ciao, volvevo avere un parere da voi, non l’ho trovato sul sito. È corretto caricare ogni sera l’auto elettrica? Ovviamente ho messo il limite massimo all’80% anche se non sarebbe male il 75%. P.S. posseggo un’e-Up consegnata a fine novembre 2020. Grazie. Cordiali saluti, Simone Pederzolli.

faccio il pieno
I dubbi si Simone: ricarico tutte le sere? Come preservare al meglio le batterie? (foto: Volkswagen AG).

La Risposta. Caro Simone, il suo dubbio è più che lecito. Con le auto termiche siamo abituati al concetto di “pieno” e utilizzo per almeno due terzi del serbatoio prima di tornare a rifornire. Ma l’auto elettrica la possiamo ricaricare a casa. Ha senso quindi aspettare di aver consumato i due terzi dell’energia stoccata prima ricaricare? Nel caso in cui stessimo facendo un viaggio probabilmente si. Sappiamo infatti che, presso le colonnine FAST, la ricarica avviene più velocemente quando lo stato di carica è basso.

Faccio il pieno? Sentiamo che cosa dice il produttore

Frank Blome, responsabile VW per le batterie, con la cella di una batteria ad alto voltaggio (foto: Volkswagen AG).

Che cosa si stima per le batterie al litio, considerando una preferenza per le ricariche lente come da consiglio del costruttore? Si ritiene che in media il numero di cicli di carica completi possibili prima che la capacità scenda sotto l’85% sia di:

  • 12.000 cicli se lo stato di carica resta sempre compreso tra il 75% e il 65%
  • 10.000 cicli se resta sempre compreso tra il 75% e il 45%
  • 7.000 cicli se resta sempre compreso tra il 75% e il 25%

Ovviamente si tratta di dati medi. La chimica di ogni pacco batteria e l’eventuale gestione termica possono influenzare i risultati finali. Immaginiamo di caricare sempre il pacco batteria fino al 100% per poi scaricarlo fino 20%. Il numero di cicli possibili prima che la batteria raggiunga un livello di usura pari al 15% sarebbe di circa 2.000 cicli.

Come lavora una batteria al litio
ll grafico mostra come lavora una batteria agli ioni di litio, tra ricariche e scariche (fonte: Volkswagen Group)

Questo, soprattutto nel caso di una citycar, dovrebbe tranquillizzarla. Se il suo dubbio è se caricare o meno ogni sera, parto dal presupposto che lei percorra pochi km al giorno. Stimiamo, a titolo di esempio, che lei percorra circa 30 km al giorno. Il numero di cicli completi di carica che effettuerà in un anno sono circa 50. Quindi, prima di arrivare a un livello di usura pari al 15%, anche caricando sempre al 100% e scaricando fino al 20%, la sua auto invecchierebbe molto prima del pacco batteria.

Può essere una buona soluzione, ma…

In definitiva quindi, la mia risposta è: per lei è importante limitare in ogni caso al massimo l’usura della batteria, e ne ha la possibilità? Colleghi l’auto in carica (limitando la carica massima all’80%) ogni sera. Ma sia consapevole del fatto che, indipendentemente dal suo comportamento, difficilmente potrà rendersi conto di un decadimento della batteria dovuto al suo comportamento negli anni.

Ricarica e-Up
La ricarica della e-Up, la citycar elettrica della VW (credit foto: Volkswagen Newsroom)

Consideri anche che il costruttore, nel caso di e-Up, proprio per limitare al massimo l’usura del pacco batteria, effettua dei blocchi a livello software. I 36,8 kWh del suo pacco batteria non sono completamente utilizzabili. Quando la batteria indica lo 0% di carica, in realtà ha ancora circa 3 kWh di energia (inutilizzabile). Quando indica il 100% in realtà potrebbe caricare ancora circa 1,5 kWh di energia. Quindi se lei carica fino all’80% segnalato, sta in realtà caricando fino a circa il 76%. Non si preoccupi quindi troppo delle sue abitudini. Escludo che nel suo caso possano influenzare le performance della batteria nel tempo.

 

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33 COMMENTI

  1. mi approccio solo da poco tempo ai problemi riguardanti le auto elettriche, non sono percio’ al
    corrente se la domanda e’ gia’ stata posta. come si fa a confrontare il costo della ricarica rispetto all’autonomia? una volta si diceva che si faceva un tot di km con un litro, valutando il costo della benzina e ora?

    • Per le elettriche si può parlare di quanti km percorre con un kWh (equivalente del km con un litro), oppure di quanti kWh sono necessari a percorrere 100 km (equivalente dei litri per 100 km).
      Il costo del kWh è molto influenzato da dove vengono effettuate le ricariche. Tendenzialmente, a meno di contratti flat con i gestori, il costo per kWh più basso lo si ha quando si ricarica a casa ed è attorno a 0,20 Euro.
      Non so se ho capito bene la domanda. Eventualmente mi chieda ancora, se non ho capito.

  2. Invece altre informazioni sulle batterie si hanno? Esempio aldilà dei cicli, il degrado in base agli anni? E in base alla temperatura a cui la batteria si trova (proprio condizioni ambientali, uno che fa viaggi corti non ha il tempo di scaldarla)? Perché se ricarico sempre 25-75% ad esempio (poi una volta fai di più, altra di meno, ma l’uso quotidiano vedo mi porta a fare così per sfruttare al meglio i tempi morti dato che comunque carico a casa ma con contatore da 3 kW).

    Chiedo perché avete una fonte che lavora nel campo (pura curiosità….oramai ho già due EV e non ho timori, difatti una delle due è una leaf 40 kWh, che molti scartano per via della batteria)

  3. Io leggo di tante seghe mentali. Troppe.
    L’auto è un mezzo di trasporto, non un essere vivente che si sciupa se prende freddo o salta un pasto.
    Leggi di migliaia di cicli con efficienza residua dell’80% – volete vivere da malati per buttare una macchina sana? Sì ricarica quando e quanto serve e se dopo 200.000 km e 10 anni farà 250 km invece di 280. Urca che tragedia.

    • Ha ragione Andrea. Nessuna tragedia. Le auto vanno utilizzate, non conservate. Ma non c’è nulla di male se, senza scendere a compromessi nell’uso, riusciamo a mantenere intatte le performance fino al momento di sostituirle, no?

      • Io ho il serio timore che nell’approcciarsi al cambiamento ci si faccia prendere da una smania di accortezza esagerata.
        Ci sono tantissime altre variabili per tenere in efficienza un’auto e magari non vengono considerate. Per dirne una, magari buttiamo del tempo prezioso per stare attenti al singolo kWh immesso in batteria e poi giriamo con gomme da 4 soldi comprate su internet, che un giorno potrebbe farci fare una frenata più lunga del previsto e farci investire un animale selvatico. Reputo corretto non instillare paure ingiustificate nella testa di chi passa oggi all’elettrico (chi ci ha già fatto 2-3 anni di esperienza sa che vale la regola “non sfondare la macchina di Fast”) per non fargli maturare dei problemi che non esistono. Potrebbe essere controproducente ai fini della diffusione del mezzo tra amici-parenti-conoscenti…

  4. Scusate ma se il mio percorso mi porta ad utilizzare 80/90 %della batteria, come posso fermare ad 80 % la ricarica, con il rischio di non tornare a casa?

    • Se il suo percorso la porta a utilizzare l’80/90% della batteria carichi tranquillamente fino al 100%. Non può fare diversamente.

  5. Buonasera,
    Ho una VW e-up da agosto e finora mi sono trovato bene. Da circa un mese, però, non si ricarica mai oltre i 200 km quando prima arrivavo a 260 km. In concessionaria mi hanno detto che dipende dal freddo, ma io la ricarico in garage, e non fa eccessivamente freddo,non credo proprio sia quello il problema. Ho anche pensato che in qualche maniera si sia impostato iil limite di carica ma non saprei come sia potuto succedere. Infine ho notato che sempre da un mesetto ricarica gli stessi km in più tempo. Voi cosa mi consigliate di fare? Intanto grazie mille e a presto Victor

    • Victor buon giorno,
      i km di autonomia residua dell’auto sono calcolati sulla base dei consumi recenti. La batteria si ricarica sempre allo stesso modo. Ovviamente sotto una certa temperatura non è possibile utilizzare tutta l’energia stoccata nella batteria. Inoltre in inverno, con il climatizzatore acceso, si consuma di più che in estate. Questo è il motivo per il quale anche a carica piena l’autonomia indicata non supera i 200 km. Non si preoccupi. All’aumentare delle temperature, a parità di stile di guida, noterà che l’autonomia indicata tornerà quella precedente.

    • Salve Paolo, si gli addebiti sono tutti di 64Kw. Nell’ultima ricarica la colonnina segnava oltre il 100%. Non credo che dipenda dalla mia macchina e,comunque, se dovessi andare a ricaricare partendo da una dotazione iniziale di 30kw arrivando al 100%,mi addebitano anche i miei 30kw. A me sembra proprio una truffa. Ti posso garantire che ho fatto le foto dello stato di ricarica della macchina prima di attaccarla alla colonnina e quelle delle colonnine prima di iniziare la ricarica dove di vede benissimo che partono dalla carica iniziale della macchina. Però alla fine della ricarica non fanno la differenza e ho dovuto pagare come se fossi arrivato con 0kw. Assurdo

  6. Buonasera
    ho un problema con le colonnine fast di enelx . Praticamente le ho usate 3 volte partendo rispettavimente da una carica iniziale di 17kw – 12 kW e 8 kW e ricaricando sino al 100%.La mia macchina è una E Niro da 64Kw. 3 colonnine diverse ebbene mi hanno fatturato le ricariche non considerando i kW di partenza e quindi ho pagato per ognuna 64kw. Ho inoltrato un reclamo ma dopo diversi solleciti hanno risposto in modo assurdo, dicendo che era colpa del freddo… le ricariche sono di ottobre e non era freddo. Comunque adesso ricarico da casa, ma è fastidioso sapere che usando quelle colonnine ti stanno truffando. Ho le prove fotografiche dello stato della macchina prima e dopo le ricariche. Volevo sapere se è successo a qualcun’altro. Grazie

    • Buona sera Paolo,
      quello che racconta, se verificato, sarebbe un fatto grave.
      L’addebito è stato tutte e tre le volte di 64 kWh esatti?
      La corrente prelevata non va tutta stoccata nella batteria. Anche nel caso della ricarica FAST, più efficiente rispetto alla ricarica in corrente alternata, c’è un minimo di dispersione. Inoltre una parte dell’energia potrebbe essere stata utilizzata per la climatizzazione dell’abitacolo e/o del pacco batteria.

  7. Io ho un impianto fotovoltaico e la corrente che non uso la immetto in rete e mi viene pagata +/- 10 centesimi al KW.
    Se devo invece acquistare la corrente per ricaricare l’auto l pago circa 22 centesimi , il doppio.
    Ho acquistato una ID3 che arriverà a fine Febbraio 2021 ed ho deciso di far fare alle sue batterie da accomulatore.
    Di giorno quando sono a casa farò in maniera che tutta la corrente prodotra dal fotovoltaico e non utilizzata vada a finiture nella ID3.
    Sarà una carica a basso amperaggio simile a quella che ai ha in fase di frenata con la automobile

    • Bene Gianberto, ancora più bello sarebbe poter poi prelevare dalla sua ID.3 energia per la casa (V2G). Purtroppo non è ancora possibile, ma ci si sta lavorando.

  8. Buon Giorno a tutti , non ho nessuna auto elettrica ma sono un elettrotecnico . Non converrebbe ai costruttori di auto frazionare in 3 le batterie ? Anziché 1 da 300 km meterne 3 da 100 ? separate ma che si attivano automaticamente appena se ne scarica una ? Così anziché caricare una da 300 km ogni sera parzialmente quindi effettuando 1 ciclo di ricarica , ne carica 1 da 100 ogni 3 sere così che ogni batteria facesse 1 ciclo ogni 3 giorni TRIPLICANDO il ciclo del pacco batterie ?? Non ci hanno mai pensato ? Oppure sarebbe controproducente per loro perché venderebbero meno batterie ??

  9. Ciao a tutti anche mio padre ha una e-up , mi dite che posso impostare che si carichi fino al 80% . grazie infinite. Ciao alessio

  10. Possiedo anch’io una Skoda Citigo e la carico sempre quando raggiungo il 50-60% per portarla al 75-80%, quando non mi serve il 100%.
    Per esperienza di 5anni e varie prove fatta con una Peugeot iOn ho visto che questo è il modo migliore per ridurre il degrado.
    Per questa vettura esiste un’app che permette di leggere su una schermata lo stato della batteria.
    Ovviamente sulla iOn capitava spesso di avviare la carica con il 20-30%.
    La cosa che mi è sembrato danneggiare maggiormente la batteria sono le accelerate profonde quando la batteria é ad un livello basso di carica (es. < 25%). Le celle tra loro tendono a sbilanciarsi molto e quelle con la tensione inferiore vengono sollecitate di più.

  11. Anch’io carico fino all’80% tutte le notti. Per quanto possa provare a prevederlo non ho mai la certezza di quanti chilometri dovrò fare il giorno dopo, quindi meglio che sia carica.
    Un altro fattore che fa la differenza in termini di vita utile della batteria è anche lo stile di guida. Se ne parla poco ma di fatto se hai una guida tranquilla e non tiri troppo consumi di meno e quindi fai fare meno cicli alla batteria. Se hai una macchina con un motore brillante (come nel mio caso che ho una Peugeot e208) ti viene voglia di avere una guida sportiva.. è una tua scelta se vuoi divertirti o se vuoi far durare di più la macchina. È un discorso che vale anche per le auto a combustione interna: la macchina usata dal vecchietto che andava in giro a 50 all’ora è il top sul mercato dell’usato..

    • Occhio, il vecchietto ha due difetti:
      – parte a razzo e poi va a 30 km/h;
      – prende le grosse rotonde al contrario.

      • …hai dimenticato la frizione usata come variatore di velocità alle partenze, nelle svolte e durante le manovre in retromarcia. 😁

        • Dai, su, che prima o poi invecchiamo tutti 🙂
          Almeno noi da anziani probabilmente non dovremo più nemmeno sapere cosa sia una frizione 😉

          • Quello si, ma la frizione in vecchiaia limita il danno dell’eccesso di pressione sull’accelleratore.

            Dovrebbero inserire una modalità di guida in più: dopo “economy, sport, track” ecc. anche “rimba”.

    • Stx buon giorno!
      Ha ragione. E’ un aspetto del quale si parla poco. Non solo lo stile di guida influenza i consumi e di conseguenza il numero di cicli di carica a parità di km. Lo stile di guida può avere un impatto sulla durata della batteria in quanto ad esempio le continue accelerate a fondo implicano uno scaricamento rapido delle celle, paragonabile per effetto in termini di usura alle ricariche rapide. Ovvio che parliamo di effetti che in molti casi possono considerarsi trascurabili. Ma se vogliamo analizzare a fondo la questione, è corretto saperlo.

  12. Articolo interessante, alla fine vale la pena collegarla tutte le sere con il limite all’80%.

    Una domanda: quando ci si reca alle colonnine autostradali che hanno la possibilità di caricare anche 150kw all’ora, il proprietario dell’auto ha la possibilità di abbassare il limite (portandolo a livello inferiore a quello della propria auto)?

    In sintesi, quando attaccavo la Model 3 alla presa domestica, sul tablet dell’auto impostavo il limite più basso (5 ampere) in quanto non avendo wall box ho voluto eliminare totalmente il rischio di eventuali “salti” del contatore, questa modifica è possibile anche ai supercharger/colonnette a tensione continua?

    • Con la ricarica in AC, come quella domestica o le colonnine Quick, diciamo quelle fino a 22kW di potenza, la ricarica è gestita dall’OBC dell’auto e tramite il software dell’auto si può limitare la potenza di ricarica.
      Con la ricarica Fast, ovvero in DC, la ricarica non è più gestita dal caricatore di bordo (OBC) dell’auto, bensì dall’elettronica della colonnina. E c’è un perché, perché sono FAST, ovvero veloci, devo ricaricare velocemente per ripartire.
      Quindi no, con la ricarica fast si ricarica alla massima velocità supportata dalla macchina, compatibilmente con altri fattori, tipo livello di carica della batteria, temperatura della stessa, ed altri.

      Ciao

    • Buon giorno Nicola,
      alcuni modelli di auto permettono di limitare la potenza di ricarica massima anche utilizzando le colonnine FAST. Tuttavia, nel momento in cui si utilizza questo tipo di colonnine normalmente l’obiettivo è quello di limitare al massimo il tempo di ricarica. Quindi generalmente non si sceglie di limitare la potenza di ricarica.

      • Buonasera Paolo,
        si, sicuramente.. ma se dovessi restare sul posto per più tempo potrei anche permettermi il lusso di rallentare la velocità di ricarica stressando meno le batterie.

        • No, alla Fast si carica in fretta e si lascia il posto ad altri.
          Se vuoi caricare piano vai ad una colonnina AC.

          L’unico motivo valido che avrei per tagliare la potenza di una colonnina DC è quello di una Leaf non raffreddata, ma la casa madre non dà questa possibilità all’utente.

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