L'incontro di giugno 2023 tra Giorgia Meloni e Elon Musk (foto dal profilo Twitter di Giorgia Meloni).
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Fabbrica Tesla in Italia: si può fare davvero? Il ministro Adolfo Urso ha detto che l’ipotesi c’è. E comunque i governo vuole un altro produttore oltre a Stellantis.
Il ministro Adolfo Urso alla carica, con tanto di…caschetto.
Fabbrica Tesla in Italia? Che cosa ha detto il ministro Urso
Vediamo anzitutto che cosa ha detto Urso nel question time alla Camera. Secondo il ministro delle Imprese il governo ha iniziato un’interlocuzione con produttori di auto di vari paesi, tra cui “orientali” e la statunitense Tesla. Obbiettivo: avere in Italia una seconda casa automobilistica. “Stiamo lavorando per creare le condizioni affinché un nuovoinvestitore possa localizzarsi nel nostro paese. Così da avere almeno una seconda casa automobilistica che possa far carico dell’esigenza di contribuire a salvaguardare e rafforzare l’indotto“.
Nei giorni scorsi era trapelata l’ipotesi di un insediamento di BYD. Mentre la stessa Stellantis non ha escluso che a Mirafiori si possa installare un altro marchio cinese, Leapmotor, partecipata al 20% dal gruppo guidato da Carlos Tavares. Urso ha aggiunto che “l’ecosistema nazionale è molto favorevole” in termini di componentistica, design, ricerca e tecnologie.
La fabbrica tedesca di Elon Musk non si può espandere per resistenze locali
E Tesla allora? Secondo Urso, l’Italia potrebbe approfittare dell’impasse che si è creata in Germania per le resistenze a un ingrandimento della fabbrica del Brandeburgo, che produce le Model Y. “Sapete anche voi che i residenti della città di Gruenheide, nell’est della Germania, hanno respinto a larga maggioranza un piano di espansione massiccia dell’unico impianto di assemblaggio europeodi Tesla.
E questo comporterà certamente una revisione dei piani del gruppo statunitense, con il quale dialoghiamo da mesi“, ha spiegato. “Stiamo avendo riscontri molto positivi, ma si tratta di un processo ancora in corso, che richiede prudenza”. È noto che Giorgia Meloni si sta spendendo personalmente per convincere Elon Musk a scegliere proprio l’Italia. Puntando anche sul fatto che la UE dovrebbe presto varare misure che vadano a penalizzare la concorrenza del made in Cina, considerata scorretta. E la Tesla Model 3 importata in Europa è prodotta proprio nella Gigafactory di Shanghai.
Potremmo garantire la libertà d’azione che chiedono queste aziende?
Non solo: è noto che Tesla lavora al progetto Model 2, un’auto più piccola di Model 3 e Model Y. È da escludere che la produzione per l’Europa avvenga a Grunheide e l’occasione è ghiotta per tutti, visti i numeri che potenzialmente un’auto del genere potrebbe sviluppare.
Ma l’Italia ha buone carte da giocare, al di là del feeling tra la premier e Musk? La concorrenza è molto agguerrita, a partire dalla Spagna, molto più attrezzata nell’attrarre grandi investimenti automotive, e dai Paesi dell’Est. Fabbriche del genere richiedono grandi spazi, non facili da reperire nella Penisola. E anche, secondo lo stile Tesla, una libertà d’azione che qui difficilmente l’ambiente esterno, tra politica locale, sindacati e comitati vari, ti concede.
Quel che può mettere in campo l’Italia è una componentistica di prim’ordine. Settore che peraltro è in stato d’allarme per i propositi di Stellantis di trasferire all’estero parte della catena di fornitura. Insomma, la partita è difficile, ma per il governo sarebbe un grande successo portare qui un nome di questa caratura. Che riporterebbe la produzione ben sopra la fatidica quota di un milione di vetture/anno.
Come ci si fa a fidare di un paese dove la neo eletta della Sardegna (espressione della sinistra !) come primo provvedimento chiede una moratoria di tutti gli impianti di energie rinnovabili ? Milioni di investimenti in balia dell’ultimo politico che arriva….per giunta di sinistra! Ormai non ci sono più speranze siamo un paese da cui scappare.
“Todde, l’ambiente nell’agenda di governo: moratoria sull’eolico e avanti con il gas
SARDEGNA. In conferenza stampa pronuncia il suo no anche al deposito di scorie nucleari. Ma sullo stop alle pale arriva la replica di Greenpeace: «Meglio un’equa distribuzione dei benefici»”.
Certo che è curioso vedere la nostra attuale classe politica dirigente spremersi per cercare di portare in Italia colossi come Tesla, BYD e compagnia cantante e poi in campagna elettorale sputare veleno sull’auto elettrica da parte di uno dei loro personaggi più rappresentativi, quello che indossa spesso le felpe e idolatra un personaggio come Vannacci, altro personaggio no-watt. Questi individui non hanno nessuna credibilità e non credo che possano creare le premesse affinchè riescano ad attrarre investimenti importanti in campo automobilistico. Spiacente per il mio tono avvelenato ma non credo ai miracoli. Poi sarò felicissimo di essere smentito…
Non sarebbe male ma nei benchmark tra paesi Europei l’Italia risulta sempre un paese estremamente complesso dove investire: costi elevati, incluso energia, tassazione sulle aziende, rigidita’ del mercato del lavoro, lentezza dei processi decisionali, poca stabilita’ sulla regolamentazioni (Nazionali/Regionali/locali) nel medio/lungo termine.
Non mi spiacerebbe per niente ma credo che abbiamo a che fare con dei banali chiacchieroni.
Contento di essere smentito… coi fatti però non a parole.
E non regalando a Tesla intere finanziarie come si fece per Fiat.
Immagino : titoloni ( su certi giornali e giornaloni) trasmissioni tv con veri e propri speciali nei quali si spiega quanto sia semplice infilare il connettore nella presa esattamente come il ferro da stiro ecc…ma quali problemi di autonomia e possibilità di ricarica che sarà disponibile in ogni parcheggio e senza vincoli…la rete del metano, a confronto, sarà poca cosa e…i video di Paolo Mariano, a confronto, faranno sorridere: anche vaielettrico chiuderà i battenti perché non avrà più motivo di esistere………
mi chiedo quale sia il reale motivo di questa iniziativa da parte di Tesla.
A livello di costi, organizzazione, burocrazia, tasse, l’Italia è piazzata piuttosto male. E hanno già una fabbrica a Berlino e una a Tilburg in Olanda (che ho visitato molti anni fa).
Inoltre, a quanto mi risulta (ma magari le cose sono cambiate?) in realtà queste “fabbriche” sono officine di assemblaggio di parti già assemblate negli USA, create allo scopo principale di evitare le alte tasse di importazione per le auto già assemblate completamente all’estero. Molto diverso da una fabbrica come quelle FIAT, in quanto il valore aggiunto e il livello di robotizzazione sono molto diversi.
cercando per curiosità, a Tilburg avevano una logistica magazzino e faceva anche da “fabbrica cacciavite”, assemblavano Model X / S spedite a pezzi dagli USA
non vedo informazioni recenti, forse quella “fabbrica” in Olanda la hanno chiusa/ridotta quando si è espansa Berlino ?
Berlino invece è una fabbrica “vera”, e potrebbero anche esserci un po’ di video on-line dei reparti al lavoro
attenzione però che sono stabilimenti ben diversi: a Tilburg (che forse non è nemmeno più operativo), come dici tu, fanno (facevano?) solo operazioni di assemblaggio, mentre quella di Berlino è una “gigafactory” vera e propria, come quelle di Fremont e Shanghai per intenderci.
Si, vero. Ho letto che le cose sono molto cambiate da allora. Ora Tesla fabbrica veramente all’estero. Quell’impianto di Tilburg fu la prima mossa di Telsa al di fuori dalla California.
Faccio notare, con un certo orgoglio, di essere stato il primo( forse non solo su vaielettrico) a pensare a Tesla( almeno dichiarandolo pubblicamente)…ho visto subito un certo feeling tra i due ( Meloni/ Musk)…e faccio i complimenti associandomi…F.I.A.T. Veramente interessante e…originale……
Lo sostengo da quando Tesla cercava il posto dove impiantare la fabbrica in Europa; i terreni delle ex Acciaierie Falck a Sesto S. Giovanni. Collegamenti con ferrovie per tutte le direzioni, ed anche accessi autostradali.
Su vaielettrico non ti ho letto…probabilmente è colpa mia…resta il fatto che tutti ( o quasi) si prenderanno il merito…immagino anche Formigli che farà Roma/Reggio Calabria in persona…ma quale asciugacapelli…e magari ci dirà…questo è il futuro…senza nessuna esitazione anche se lui non riesce a concepirlo
Ma sai che risate se poi alla fine effettivamente Cinghialone e Sciaquetta Nera tra BYD e Tesla riescono a combinare qualcosa?
Sarebbe un colpo di scena notevole.
Sarei felicissimo che tu avessi ragione, ma temo che queste boutade (ieri byd, oggi tesla, al totonomi chi manca da nominare? Fabbrica catl di batterie? Piattaforme SpaceX per lanciare i razzi direttamente da Piazza Venezia?) resteranno tali.
“Privi di scafandri, respiratori ed altri inutili orpelli moderni, i nostri pugnaci camerati, armati solo di volontà littoria e di imperativi categorici, guoidati dal prode Gaetano Maria Barbagli, proseguono tenacemente nell’impresa di dare a Roma un nuovo e più prestigioso ‘posto al sole’. Il pianeta rosso è bolscevico è finalmente conquistato”
Ma fulgido resta l’esempio d’un manipolo d’uomini che seppero regalare all’Italia un regno nuovo: Muschio, Salvini, Meloni, Giorgetti e Tajani. Oggi la storia sta finalmente per rendere onore a questi eroi. Credano lorsignori a quel che vogliono. Lo si ritenga anche un artefatto della cinematografia pel diletto di bimbi e donnine. Per quel che concerne noi, fortissimamente affermiamo un puro, mero, meravigliuoso eppure incontestabile fatto storico. Che intiero s’annunzia e si rapprende in questa semplice eppur trasvolante frase: alle ore 15 del 28 Giugno 2024, Marte è Elonista!
Caricamento...
Una fabbrica Tesla in Piemonte o in Lombardia sarebbe uno smacco enorme per la famiglia Agnelli Elkann ed uno schiaffo in faccia a Francia e Germania. Ho sempre pensato che in Germania Tesla non si sarebbe trovata a suo agio visti i comportamenti precedenti dei tedeschi e dei loro governi ed un sistema paese tedesco che fa acqua da tutte le parti, dal sistema bancario decotto alle industrie automobilistiche diventate fabbriche cacciavite che assemblano pezzi prodotti in Cina. Tesla potrebbe, sottolineo potrebbe, rivoluzionare l’industria italiana perché il nostro ecosistema è super flessibile come piace a Musi e le regole si piegano alle esigenze dei produttori come in Texas. Produrre la Model 3 prima ( visto che la model 3 mic verrà respinta con dazi e tariffe) e dopo la model 2 o model IT sarebbe super
Ovvio che un’azienda che tiene fuori i sindacati ed è stata condannata negli USA per discriminazione razziale (vedi Owen Diaz) si sarebbe trovata male in Germania. La i sindacati sono seri.
I tedeschi sono nazionalisti e tendono a fare i furbi (vedi diesel gate) e quindi avendo la propria industria che è in difficoltà potrebbero diventare non più tanto collaborativi con Tesla.
Per contro in italia ci sono da ostacolo storiche amicizie che non gradirebbero la cosa.
La vedo dura, fossi in Musk ritornerei a pensare alla Spagna oppure al Portogallo.
“fossi in Musk ritornerei a pensare alla Spagna oppure al Portogallo.”
Concordo. La Spagna produce già molte più auto di noi (2.200.000 contro 800.000 nel 2022 – https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_motor_vehicle_production ) per cui non si può dire che non abbia un’ecosistema industriale, anche se certamente non marchi sportivi e tutto l’indotto relativo. Inoltre sono veramente bravi a “vendere” il paese, anche se poi la realtà una volta che ti hanno accalappiato è un po’ meno rosea (lavoro in Spagna, pesantemente coinvolto nel settore costruzioni).
Se dovessi scommettere francamente direi che le promesse di Musk alla Meloni si risolveranno in un nulla di fatto, ma vediamo come va a finire.
i sindacati italiani sono uno scandalo!!
solo mere propaggini di partito la cui presenza serve solo loro stessi.
infatti le tessere/iscrizioni calano di anno in anno.. per fortuna.
e non mi si venga a parlare di 50 anni fa: la gente era un filo più seria, anche se un Bertinotti lo si è partorito lo stesso..
Bene. Se avessero voglia, a Torino si sono appena liberati gli spazi di Maserati.
Non gli cambiamo nemmeno le vecchie scritte F.I.A.T.
Fabbrica Italia automobili Tesla
Sarebbe molto bello se una volta tanto fossimo scelti come sistema-paese per impiantare uno stabilimento produttivo che esalti le competenze nel settore automotive a noi tanto caro …. (dopo la delusione del fallimento del progetto Silk Faw nella nostra motorvalley in E.R.).
Spero solo che serva a tutelare anche una gran parte di lavoratori che magari attualmente sono in cassa integrazione o proprio disoccupati …. Non vorrei che anche gli altri OEM prendessero l’esempio di Tesla , riempiendo le linee di montaggio di automi Optimus 🤖🤖🤖🤖
Buongiorno Damiano, il dubbio non sarà se ma quando. Più ignoriamo il fatto che questa realtà è sempre più vicina e meno saremo pronti a gestirla quando arriverà. In IItalia abbiamo un ottuagenario a capo del team che valuta l’impatto delle IA nel nostro paese, la dice lunga su come si sappia gestire il cambiamento. La vedo grigia. il concetto di “operaio” inteso come colui che lavora in fabbrica e ogni giorno ripete le stesse azioni ha poco spazio/senso nell’evoluzione che ci attende, la puoi ignorare per quanto vuoi ma che ci cadrà addosso nel breve.
anni fa Tesla ha rischiato il fallimento proprio perché avevano puntato troppo su automazioni; leggevo di migliaia di macchine prodotte in Texas che non superavano i controlli qualità in vari reparti (sia assemblaggio -p.es. paraurti che si staccavano o verniciature difettose, vado a memoria). Una volta messe a punto le corrette tempistiche, una forte automazione … e il contributo (anche italiano, con Idra) di giga-cast per sottogruppi stampati non assemblati, ha portato al vantaggio di tempi e costi.
In Italia troverebbe molti operai forse con maggior cultura automobilistica rispetto a “cow boy” texani (esagero un po’ 😉😂) che potrebbero contribuire ad una partenza veloce di un nuovo stabilimento… Forse non occuperebbero tutti i lavoratori desiderati … ma l’indotto complessivo ne beneficerebbe tantissimo… pur con tutte le “agevolazioni” fiscali e normative concesse.
Il fatto poi che in Italia ora ci sia “il Grande Frate” a dirigere gli studi su IA … credo sia un problema minore … siamo talmente lenti ad implementare le leggi alle nuove situazioni che prima che intervenga a regolamentare la futura Model 2 sarà un’auto d’epoca…
Come ci si fa a fidare di un paese dove la neo eletta della Sardegna (espressione della sinistra !) come primo provvedimento chiede una moratoria di tutti gli impianti di energie rinnovabili ? Milioni di investimenti in balia dell’ultimo politico che arriva….per giunta di sinistra! Ormai non ci sono più speranze siamo un paese da cui scappare.
Gio, la fonte di quanto afferma, per cortesia?
Il programma della neo-presidente Todde dice l’esatto contrario di quanto riporta lei.
https://www.alessandratodde.com/wp-content/uploads/programma/Alessandra-Todde-Presidente-Sintesi-Assi-programmatici.pdf
A titolo di esempio riporto Il Manifesto:
“Todde, l’ambiente nell’agenda di governo: moratoria sull’eolico e avanti con il gas
SARDEGNA. In conferenza stampa pronuncia il suo no anche al deposito di scorie nucleari. Ma sullo stop alle pale arriva la replica di Greenpeace: «Meglio un’equa distribuzione dei benefici»”.
Certo che è curioso vedere la nostra attuale classe politica dirigente spremersi per cercare di portare in Italia colossi come Tesla, BYD e compagnia cantante e poi in campagna elettorale sputare veleno sull’auto elettrica da parte di uno dei loro personaggi più rappresentativi, quello che indossa spesso le felpe e idolatra un personaggio come Vannacci, altro personaggio no-watt. Questi individui non hanno nessuna credibilità e non credo che possano creare le premesse affinchè riescano ad attrarre investimenti importanti in campo automobilistico. Spiacente per il mio tono avvelenato ma non credo ai miracoli. Poi sarò felicissimo di essere smentito…
Non sarebbe male ma nei benchmark tra paesi Europei l’Italia risulta sempre un paese estremamente complesso dove investire: costi elevati, incluso energia, tassazione sulle aziende, rigidita’ del mercato del lavoro, lentezza dei processi decisionali, poca stabilita’ sulla regolamentazioni (Nazionali/Regionali/locali) nel medio/lungo termine.
Non mi spiacerebbe per niente ma credo che abbiamo a che fare con dei banali chiacchieroni.
Contento di essere smentito… coi fatti però non a parole.
E non regalando a Tesla intere finanziarie come si fece per Fiat.
Immagino : titoloni ( su certi giornali e giornaloni) trasmissioni tv con veri e propri speciali nei quali si spiega quanto sia semplice infilare il connettore nella presa esattamente come il ferro da stiro ecc…ma quali problemi di autonomia e possibilità di ricarica che sarà disponibile in ogni parcheggio e senza vincoli…la rete del metano, a confronto, sarà poca cosa e…i video di Paolo Mariano, a confronto, faranno sorridere: anche vaielettrico chiuderà i battenti perché non avrà più motivo di esistere………
mi chiedo quale sia il reale motivo di questa iniziativa da parte di Tesla.
A livello di costi, organizzazione, burocrazia, tasse, l’Italia è piazzata piuttosto male. E hanno già una fabbrica a Berlino e una a Tilburg in Olanda (che ho visitato molti anni fa).
Inoltre, a quanto mi risulta (ma magari le cose sono cambiate?) in realtà queste “fabbriche” sono officine di assemblaggio di parti già assemblate negli USA, create allo scopo principale di evitare le alte tasse di importazione per le auto già assemblate completamente all’estero. Molto diverso da una fabbrica come quelle FIAT, in quanto il valore aggiunto e il livello di robotizzazione sono molto diversi.
cercando per curiosità, a Tilburg avevano una logistica magazzino e faceva anche da “fabbrica cacciavite”, assemblavano Model X / S spedite a pezzi dagli USA
non vedo informazioni recenti, forse quella “fabbrica” in Olanda la hanno chiusa/ridotta quando si è espansa Berlino ?
Berlino invece è una fabbrica “vera”, e potrebbero anche esserci un po’ di video on-line dei reparti al lavoro
attenzione però che sono stabilimenti ben diversi: a Tilburg (che forse non è nemmeno più operativo), come dici tu, fanno (facevano?) solo operazioni di assemblaggio, mentre quella di Berlino è una “gigafactory” vera e propria, come quelle di Fremont e Shanghai per intenderci.
Si, vero. Ho letto che le cose sono molto cambiate da allora. Ora Tesla fabbrica veramente all’estero. Quell’impianto di Tilburg fu la prima mossa di Telsa al di fuori dalla California.
Faccio notare, con un certo orgoglio, di essere stato il primo( forse non solo su vaielettrico) a pensare a Tesla( almeno dichiarandolo pubblicamente)…ho visto subito un certo feeling tra i due ( Meloni/ Musk)…e faccio i complimenti associandomi…F.I.A.T. Veramente interessante e…originale……
F abbrica
I taliana
A utomobili
T esla
ci spero … ma non ci credo un gran ché 😔
Lo sostengo da quando Tesla cercava il posto dove impiantare la fabbrica in Europa; i terreni delle ex Acciaierie Falck a Sesto S. Giovanni. Collegamenti con ferrovie per tutte le direzioni, ed anche accessi autostradali.
Su vaielettrico non ti ho letto…probabilmente è colpa mia…resta il fatto che tutti ( o quasi) si prenderanno il merito…immagino anche Formigli che farà Roma/Reggio Calabria in persona…ma quale asciugacapelli…e magari ci dirà…questo è il futuro…senza nessuna esitazione anche se lui non riesce a concepirlo
Ma sai che risate se poi alla fine effettivamente Cinghialone e Sciaquetta Nera tra BYD e Tesla riescono a combinare qualcosa?
Sarebbe un colpo di scena notevole.
Magari riuscissero a sorprendermi con una cosa del genere!
Temo invece che gli interessi di chi li sostiene, vadano in evidente conflitto.
Sarei felicissimo che tu avessi ragione, ma temo che queste boutade (ieri byd, oggi tesla, al totonomi chi manca da nominare? Fabbrica catl di batterie? Piattaforme SpaceX per lanciare i razzi direttamente da Piazza Venezia?) resteranno tali.
-SpaceX per lanciare i razzi direttamente da Piazza Venezia?-
La tentazione potrebbe essere irresistibile… e del resto anche il Divino punta a Marte… 😂😂😂
https://i.ytimg.com/vi/nYE9EZ8yJRM/hqdefault.jpg
https://www.dagospia.com/img/foto/07-2023/x-musk-meme-sul-nuovo-nome-di-twitter-by-emiliano-carli-1867219.jpg
“Privi di scafandri, respiratori ed altri inutili orpelli moderni, i nostri pugnaci camerati, armati solo di volontà littoria e di imperativi categorici, guoidati dal prode Gaetano Maria Barbagli, proseguono tenacemente nell’impresa di dare a Roma un nuovo e più prestigioso ‘posto al sole’. Il pianeta rosso è bolscevico è finalmente conquistato”
Ma fulgido resta l’esempio d’un manipolo d’uomini che seppero regalare all’Italia un regno nuovo: Muschio, Salvini, Meloni, Giorgetti e Tajani. Oggi la storia sta finalmente per rendere onore a questi eroi. Credano lorsignori a quel che vogliono. Lo si ritenga anche un artefatto della cinematografia pel diletto di bimbi e donnine. Per quel che concerne noi, fortissimamente affermiamo un puro, mero, meravigliuoso eppure incontestabile fatto storico. Che intiero s’annunzia e si rapprende in questa semplice eppur trasvolante frase: alle ore 15 del 28 Giugno 2024, Marte è Elonista!
Una fabbrica Tesla in Piemonte o in Lombardia sarebbe uno smacco enorme per la famiglia Agnelli Elkann ed uno schiaffo in faccia a Francia e Germania. Ho sempre pensato che in Germania Tesla non si sarebbe trovata a suo agio visti i comportamenti precedenti dei tedeschi e dei loro governi ed un sistema paese tedesco che fa acqua da tutte le parti, dal sistema bancario decotto alle industrie automobilistiche diventate fabbriche cacciavite che assemblano pezzi prodotti in Cina. Tesla potrebbe, sottolineo potrebbe, rivoluzionare l’industria italiana perché il nostro ecosistema è super flessibile come piace a Musi e le regole si piegano alle esigenze dei produttori come in Texas. Produrre la Model 3 prima ( visto che la model 3 mic verrà respinta con dazi e tariffe) e dopo la model 2 o model IT sarebbe super
Ovvio che un’azienda che tiene fuori i sindacati ed è stata condannata negli USA per discriminazione razziale (vedi Owen Diaz) si sarebbe trovata male in Germania. La i sindacati sono seri.
I tedeschi sono nazionalisti e tendono a fare i furbi (vedi diesel gate) e quindi avendo la propria industria che è in difficoltà potrebbero diventare non più tanto collaborativi con Tesla.
Per contro in italia ci sono da ostacolo storiche amicizie che non gradirebbero la cosa.
La vedo dura, fossi in Musk ritornerei a pensare alla Spagna oppure al Portogallo.
“fossi in Musk ritornerei a pensare alla Spagna oppure al Portogallo.”
Concordo. La Spagna produce già molte più auto di noi (2.200.000 contro 800.000 nel 2022 – https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_motor_vehicle_production ) per cui non si può dire che non abbia un’ecosistema industriale, anche se certamente non marchi sportivi e tutto l’indotto relativo. Inoltre sono veramente bravi a “vendere” il paese, anche se poi la realtà una volta che ti hanno accalappiato è un po’ meno rosea (lavoro in Spagna, pesantemente coinvolto nel settore costruzioni).
Se dovessi scommettere francamente direi che le promesse di Musk alla Meloni si risolveranno in un nulla di fatto, ma vediamo come va a finire.
i sindacati italiani sono uno scandalo!!
solo mere propaggini di partito la cui presenza serve solo loro stessi.
infatti le tessere/iscrizioni calano di anno in anno.. per fortuna.
e non mi si venga a parlare di 50 anni fa: la gente era un filo più seria, anche se un Bertinotti lo si è partorito lo stesso..
Bene. Se avessero voglia, a Torino si sono appena liberati gli spazi di Maserati.
Non gli cambiamo nemmeno le vecchie scritte F.I.A.T.
Fabbrica Italia automobili Tesla
Questa non è male.
Questa è talmente bella che potrebbe scriverla su X direttamente a Musk, magari resta folgorato dall’idea
Sarebbe molto bello se una volta tanto fossimo scelti come sistema-paese per impiantare uno stabilimento produttivo che esalti le competenze nel settore automotive a noi tanto caro …. (dopo la delusione del fallimento del progetto Silk Faw nella nostra motorvalley in E.R.).
Spero solo che serva a tutelare anche una gran parte di lavoratori che magari attualmente sono in cassa integrazione o proprio disoccupati …. Non vorrei che anche gli altri OEM prendessero l’esempio di Tesla , riempiendo le linee di montaggio di automi Optimus 🤖🤖🤖🤖
Buongiorno Damiano, il dubbio non sarà se ma quando. Più ignoriamo il fatto che questa realtà è sempre più vicina e meno saremo pronti a gestirla quando arriverà. In IItalia abbiamo un ottuagenario a capo del team che valuta l’impatto delle IA nel nostro paese, la dice lunga su come si sappia gestire il cambiamento. La vedo grigia. il concetto di “operaio” inteso come colui che lavora in fabbrica e ogni giorno ripete le stesse azioni ha poco spazio/senso nell’evoluzione che ci attende, la puoi ignorare per quanto vuoi ma che ci cadrà addosso nel breve.
anni fa Tesla ha rischiato il fallimento proprio perché avevano puntato troppo su automazioni; leggevo di migliaia di macchine prodotte in Texas che non superavano i controlli qualità in vari reparti (sia assemblaggio -p.es. paraurti che si staccavano o verniciature difettose, vado a memoria). Una volta messe a punto le corrette tempistiche, una forte automazione … e il contributo (anche italiano, con Idra) di giga-cast per sottogruppi stampati non assemblati, ha portato al vantaggio di tempi e costi.
In Italia troverebbe molti operai forse con maggior cultura automobilistica rispetto a “cow boy” texani (esagero un po’ 😉😂) che potrebbero contribuire ad una partenza veloce di un nuovo stabilimento… Forse non occuperebbero tutti i lavoratori desiderati … ma l’indotto complessivo ne beneficerebbe tantissimo… pur con tutte le “agevolazioni” fiscali e normative concesse.
Il fatto poi che in Italia ora ci sia “il Grande Frate” a dirigere gli studi su IA … credo sia un problema minore … siamo talmente lenti ad implementare le leggi alle nuove situazioni che prima che intervenga a regolamentare la futura Model 2 sarà un’auto d’epoca…
ti sbagli,si è dimesso qualche settimana fa(5 gennaio),oggi al suo posto c’è un persona tra le più competenti in Italia..un certo Benanti
infatti … Benanti … è un frate .. ecco perché ho scritto “il Grande Fra’ ” 👁
https://www.paolobenanti.com
tu ti riferisci a Giuliano Amato
così ci saranno flotte di auto a completa disposizione degli automi.. che se le potranno permettere.
gli “umani” saranno tutti a carico statale..