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EZ-POD, il robot-veicolo per la micromobilità di Renault

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Prosegue l’impegno della Losanga per rivoluzionare il settore dei trasporti. Dopo EZ-FLEX (qui l’articolo), è il momento di EZ-POD. “Una piattaforma robotizzata e automatizzata, progettata come complemento per il primo e l’ultimo miglio del trasporto persone e declinabile anche in versione consegna merci“.

Piccolo è bello

Costruito sul telaio della Twizy, il veicolo massimizza l’utilizzo dello spazio in relazione alle dimensioni (2570 mm x 1260 mm, pari a un’impronta a terra di circa 3 metri quadrati). Proprio la compattezza è l’elemento di forza del piccolo quadriciclo. Infatti, potrebbe essere adoperato in molteplici contesti del prossimo futuro, quali aeroporti, centri commerciali e urbani, complessi residenziali e campus universitari. La convivenza con pedoni e altri attori del panorama cittadino non risulterebbe un problema per EZ-POD, grazie alla limitata velocità (pari a 6 km/h). Al contrario, i progettisti della Casa francese ritengono che sia ideale per il trasporto di persone a mobilità limitata, cariche di bagagli, bambini, e merci, sposando il concetto di “design inclusivo”.

Controlla l’ambiente circostante

La tecnologia ricopre un ruolo essenziale per fornire una movimentazione autonoma sicura e inclusiva dell’autovettura. EZ-POD è equipaggiato con una camera e un sensore Lidar posti sul frontale, in modo da esaminare la scena. Ci sono anche radar a corto e lungo raggio implementati sul retro delle fasce anteriori e posteriori di colore nero brillante. Infine, il tetto integra due antenne e il GPS per la localizzazione in tempo reale e i servizi di connettività. L’intelligenza artificiale offre anche la funzione follow me mediante applicazione, adatta specialmente per il trasporto di beni. Non ultimo, la ricezione di feedback da parte di singoli utenti, flotte private e pubbliche, può aiutare i software di bordo a migliorare i servizi erogati dal mezzo.

La forma segue la semplicità

Il volume squadrato e le proporzioni mirano a ottimizzare il rapporto tra ingombro esterno e abitabilità interna. Il sistema di guida autonoma e l’adozione della piattaforma elettrica (con batteria inserita nel pianale) donano uno spazio abbondante ai due occupanti di EZ-POD. Inoltre, il grande portellone laterale consente di entrare e uscire agevolmente dal veicolo. La razionalità senza fronzoli si riscontra anche nell’ambiente del monovolume, semplice e colorato, ideato per essere resistente e facilmente lavabile in caso di uso condiviso. Le sedute sono le stesse della Twizy, con materiali plastici strutturati o più ecologici, come accade per i tappetini in lino lavorato. I passeggeri sono accolti da schermi che forniscono informazioni sul tragitto e luci interne riconfigurabili, capaci di modificare l’atmosfera a bordo e indicare lo stato di EZ-POD (in attesa di utilizzo, prenotato e in viaggio).

Un nuovo segmento

Frédéric Auzas, Program Manager del Gruppo Renault, spiega: “Se saremo capaci di proiettare gli utilizzi di oggi sul veicolo autonomo di domani, ad esempio come veicolo da turismo, è certo che questi nuovi oggetti genereranno nuovi utilizzi e applicazioni che emergeranno in funzione delle sperimentazioni“. L’opportunità di EZ-POD, quindi, è quella di andare oltre la logica dei percorsi predefiniti coperti dalle navette, arrivando a coniugare elementi in apparente contraddizione, quali l’esigenza di mobilità su misura e la condivisione di automezzi. Renault dimostra così la possibilità di percorrere una strada verso il trasporto dolce nelle aree pedonali e urbane, grazie ad autonomia, flessibilità e inclusione sociale.

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