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Ewiva, Atlante, FastWay: la ricarica accelera

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Prima lamentela dei gestori di flotte: insufficiente la rete di ricarica.

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Ewiva, FastWay, Atlante: la ricarica accelera. I tre network aprono nuove stazioni e introducono innovazioni per migliorare l’esperienza degli utenti elettrici.

la ricarica accelera

La ricarica accelera/ Ewiva punta a quota 3.000

Ewiva, joint venture di Enel X e Gruppo Volkswagen, continua il suo percorso di crescita per raggiungere l’obiettivo di 3.000 punti di ricarica in più di 750 siti in tutta Italia.

Oggi con più di 330 siti, per un totale di oltre 1.150 punti di ricarica installati, Ewiva è presente in tutte le regioni italiane. A partire dal lancio, nel dicembre 2022, sono state oltre 550.000 le ricariche effettuate.  Hanno permesso di percorrere più di 100 milioni di km agli e-driver.

L’impegno del CPO (Charging Point Operator) è proseguire il percorso puntando sulla capillarità della rete ad alta potenza. Il focus è sulle aree con elevata domanda di mobilità e situate in prossimità di servizi e punti di interesse.

Per garantire la massima versatilità sia ai partner che ospiteranno le stazioni, sia agli e-driver che le utilizzeranno, Ewiva si impegnerà su:

  • ampliamento della varietà di soluzioni offerte, con l’installazione di alcune stazioni di ricarica “ibride”, ovvero dotate di colonnine capaci di erogare energia anche a potenze fino a 400 kW, sempre assicurando la ricarica ultra-veloce;
  • realizzazione di siti multi-colonnina, dotati di innovativi sistemi in grado di semplificare l’azione della ricarica;
  • introduzione di nuove tecnologie, tra cui le innovative colonnine con sistema di accumulo per garantire la ricarica ad alta potenza anche laddove non sarebbe tecnicamente possibile;
  • maggiore utilizzo di pensiline dotate di pannelli fotovoltaici per rendere l’esperienza di ricarica più confortevole contribuendo alla produzione di energia rinnovabile;
  • adozione di sistemi di monitoraggio e analisi dei dati di utilizzo dell’infrastruttura sempre più evoluti per migliorare le performance della rete e per sviluppare la presenza di Ewiva sul territorio in linea con le esigenze di mobilità degli e-driver;
  • estensione del numero di Mobility Service Provider abilitati alla rete Ewiva (ad oggi già circa 70).

Pagamenti senza App e Plug & Charge

Nell’ultimo anno, Ewiva ha dato vita a una serie di progetti che fanno da apripista per l’evoluzione della rete di ricarica in Italia. Tra questi, l’introduzione su tutte le sue stazioni di ricarica del Plug&Charge, la funzionalità che consente alla colonnina di dialogare direttamente con la vettura e avviare immediatamente la ricarica, senza necessità di autenticarsi tramite app o tessere.

Inoltre, il CPO ha implementato la possibilità di pagare la ricarica direttamente alla colonnina in modalità contactless con carte di credito e bancomat. Questa innovazione ad oggi interessa più di 70 siti in tutta Italia. Verrà ulteriormente estesa nel 2024.

Per Federico Caleno, CEO di Ewiva «i traguardi raggiunti rappresentano un punto di partenza». Per il nuovo anno, prosegue Caleno «prevediamo un aumento della potenza del parco infrastrutture, con l’obiettivo di abilitare la ricarica anche ai nuovi modelli di auto elettriche capaci di accettare livelli sempre più elevati di potenza di ricarica e in coerenza con i requisiti dei finanziamenti europei ottenuti».

la ricarica acceleraLa ricarica accelera/ Da FastWay altre 9 stazioni DC

Con 9 nuove installazioni, sale a 15 il numero di stazioni di ricarica per veicoli elettrici installate da FastWay in tutta la Provincia di Brescia. L’operatore, tra i principali Charge Point Operator (CPO) indipendenti italiani nel settore della ricarica ad alta potenza, ha dotato ben 9 Comuni bresciani di infrastrutture di ricarica rapida, portandola in territori precedentemente privi.

Delle nove stazioni di recente installazione quattro sono già operative H24/7: Darfo Boario Terme (in Via Giorgio Gaioni), San Gervasio Bresciano (in Piazzetta del Rinascimento) e Castegnato (in Via Trebeschi) tutte con una potenza da 120 Kw, ed una a Pontevico, in Via Foppa, in una configurazione ideale per i residenti che desiderano una ricarica in qualche ora, composta da una colonnina Quick da 22 kW e una Fast da 50 kW.

Altre 5 stazioni, tutte Ultra-Fast da 120 kW più adatte a soste rapide, sono state già installate e saranno attivate a breve: una nella piazza principale di Pontevico (P.za Mazzini), due a Orzinuovi (una in Via Martiri delle Foibe e una in Piazzale Aeronautica) e due a Rovato (una in Via Toscana e una in Largo Cattaneo).

Tutte le colonnine FastWay sono accessibili tramite le app per smartphone dei principali fornitori di servizi di ricarica.

La stazione Atlante di Fiumicino.

La ricarica accelera/Atlante cresce in Europa: altri 4.400 siti in pipeline

Fore crescita nel 2023 per il network di ricarica Atlante del gruppo NHOA (NHOA.PA, già Engie EPS). Oltre 3.600 i punti di ricarica online e in costruzione, di cui oltre 1.800 già operativi a servire la ricarica dei veicoli elettrici in Sud Europa. Oltre 4.400 nuovi siti in pipeline

«La rete ultra-rapida per veicoli elettrici di Atlante ha chiuso il 2023 con più di 3.600 punti di ricarica in Italia, Francia, Spagna e Portogallo, di cui oltre 1.800 già online: tra questi circa 90 sulle autostrade francesi, oltre all’iconica stazione di CityLife, a Milano», ha commentato Carlalberto GuglielminottiCEO del Gruppo NHOA.

Free2move eSolutions, la joint-venture tra il Gruppo NHOA e Stellantis ha chiuso invece con questi risultati:
-Ricavi per 65 milioni di euro, in aumento del 467% rispetto al 2022
-Oltre 19.000 dispositivi di ricarica residenziale per veicoli elettrici in Europa
-3.000 dispositivi di ricarica ultra-rapida negli Stati Uniti, di cui circa 2.300 presso la rete Stellantis
-Portafoglio ordini sul 2024 di oltre 24 milioni di dollari.

A livello di Gruppo la guidance e tutti i target sono stati raggiunti: i ricavi superano i 273 milioni di euro, in aumento del 65% rispetto al 2022: L’EBITDA 2023 a livello di Gruppo, è positivo per 3,8 milioni di euro, perimetro di Atlante escluso.

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23 COMMENTI

  1. Tutti ACCELERANO sul numero di colonnine, e va bene.
    Ma vogliamo parlare dei prezzi al kWh?
    C’è per caso anche qualcuno che FRENA sui prezzi al kWh?
    (Nessuno risponda Semm Iscat e le sue 3 – tre! – stazioni di ricarica in Piemonte, grazie…)

  2. È un bene che aprano sempre più punti di ricarica… Ma fin tanto che non abbassano le tariffe sarà molto difficile che le EV si diffondano… Lo dico da possessore di una fantastica ioniq 5… E da residente in Francia… Li le tariffe sono più ragionevoli (per il momento).

  3. Ho vicino casa una colonnina FastWay che uso quando mi serve fare rabbocchi in poco tempo senza dover andare al centro commerciale per caricare con Evviva.
    È comoda, mostra anche i prezzi aggiornati sullo schermo.
    Spero che anche loro introducano il bancomat per caricare senza dover scaricare una App, e possibilmente a prezzi decenti..

    • Luca, posso chiederle che potenza ha quella colonnina, operatore utilizza e quanto spende al kWh? Per avere un’idea dei prezzi, perché i siti di Ewiva, Fastway e Atlante rimandano ai vari fornitori… Grazie!

      • Certo, carico a 120 kwh e uso Repower a 0.60
        Sullo schermo ho visto anche che c’è in promozione l’abbonamento di BeaglePlug intorno a 0.40, ma non ho intenzione di fare abbonamenti per le colte che mi serve

  4. Personalmente non ho tutta questa idiosincrasia per le tessere e gli abbonamenti e fintanto che permettono di risparmiare sul costo al kWh sono entrambi benvenuti.
    Inoltre non esiste un “plug and charge alla maniera dei distributori di carburante” e il plug and charge richiede necessariamente la sottoscrizione di un abbonamento: sotto quest’ aspetto il plug and charge, se non disabilitabile alla bisogna, finirebbe per essere un sistema captive che obbliga a utilizzare le tariffe previste dal relativo abbonamento.

    • Sul P/C esatto.

      Sul POS… se vogliono pagare in contanti a prezzo pieno per poi lamentarsi del prezzo sarà solo l’ennesima scusa…

    • Concordo al 1000%!
      Se avessi una termica e scoprissi che una marca di carburante tramite la sua app mi permette di rifornirmi a 1,5 €/l (o anche meno) e anche presso altre marche, non ci penserei un femtosecondo a mollare carta di credito, bancomat, ecc. e a fare rifornimento tramite quell’app! Ma che, scherziamo?

  5. Quello che mi viene in mente è che: a Palermo e dintorni di colonnine ce ne sono poco e niente, per questo tanta gente che non ha il box per caricare, ci pensa più volte prima di comprare un auto elettrica

    • Signor Giovanni, le colonnine non si contano su quel che le viene in mente. Sono tutte segnalate sulle App. In provincia di Palermo sono 168. Quasi 100 solo in città

  6. Vedo con piacere che comincia ad esserci qualcuno che sta RINSAVENDO e che ha deciso di offrire i Kw SENZA ALCUNA APP, SENZA NESSUNA TESSERA e consentendo sia il plug and charge che il pagamento immediato alla maniera dei distributori di carburante e quindi direttamente con Bancomat e Carta di Credito (tutte cose che vado dicendo da tempo),

    Auguro ad EwIva una forte crescita dei suoi incassi ed invito tutti colori che possono DISERTARE le colonnine che non offrono la facilità di ricarica DI FARLO IL PIU’ DELLE VOLTE POSSIBILE e di premiare invece al massimo chi invece ha deciso di venire incontro alle vere esigenze dei possessori di BEV.

    In quest’articolo non sono stati riportati i prezzi praticati da Ewiva e dagli altri gestori indicati nel titolo e mi auguro che essi abbiano anche valutato quanto importante è offrire i Kw a buon prezzo; e qualora non ci avessero già penstato, li invito, a tener ben presente anche questo aspetto.

    Se saranno anche altri a seguire questa strada, il futuro delle BEV è assicurato e ben presto esploderà anche in Italia la corsa verso la trazione elettrica a tutto vantaggio dell’ambiente, degli utenti e anche proprio dei distributori di Kw.

    • Guarda che non è che se una cosa è più comoda per te allora lo è per tutti.
      Disertare cosa?

      Che noia….

    • Ma ‘dde che?
      Finché il plug & charge non permetterà di abbassare il folle prezzo al kWh permettendomi di scegliere il fornitore più conveniente su quella colonnina, oppure riconoscendo automaticamente l’abbonamento che ho sottoscritto (ahimè, in numero sempre minore…), grazie ma io passo.

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