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Everrati esagera: 500 cavalli per la sua Porsche 911 elettrica

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everrati porsche 911
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Con 500 cavalli sotto il cofano, tutti elettrici, Everrati Signature è una hypercar che dell’originale Porsche 911 Coupé 964 ha soltanto la pelle (e pure rifatta). Tuttavia la britannica  Everrati chiede ai suoi clienti un pezzo originale da cui prendere le mosse per realizzare un  retrofit che è in realtà una ricostruzione completa.

Il conto? 291 mila euro, originale escluso

Dal powertrain elettrico, due volte più potente dell’originale termico, alle ruote e ai freni, dagl interni a gran parte della carrozzeria, per la quale sono previsti inserti in materiali ultraleggeri, tutto viene sostituito ex novo. Il conto finale sarà di 291.400 euro, al lordo delle tasse e del veicolo “donatore”. Le prenotazioni sono aperte, le prime consegne saranno a fine 2021.

Restano solo telaio monoscocca e trazione posteriore

L’ultimo progetto dell’azienda britannica con sede nell’Oxfordshire specializzata nel “restauro” di importanti classici dell’automobilismo mondiale conserva dell’originale soltanto il telaio monoscocca e la trazione posteriore. Ma è’ così che lavora Everrati. Anche sugli altri progetti in cantiere, che sono la Porsche 911-Targa, la Land Rover Series IIA, la Mercedes 280 SL Pagoda. Si faccia avanti, se vuole, chi ne ha una vecchia in garage.

La Porsche 911 Coupé 964 sarà la prima ad arrivare sul mercato. Offerta in due versioni, sarà anche la più performante della gamma. Nella versione Signature con power pack da 291.400 euro, il motore da 500 cv e 500 Nm di coppia permetterà di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 4 secondi. L’autonomia è striminzita (240 km al massimo) per via di una pacco batterie da appena 53 kWh. Ma con la ricarica fast in corrente continua può fare il pieno, sostiene Everrati, in meno di un’ora. Il peso complessivo e la sua distribuzione, aggiunge l’azienda, è «molto vicino all’originale» quindi la guidabilità dovrebbe restare la medesima. Comunque la trasformazione è reversibile, nel caso in cui il proprietario si dovesse pentire.

everrati porsche 911

Il kit widebody comprende gran parte della carrozzeria, con ali anteriori e posteriori in fibra di carbonio che sostituiscono l’acciaio. Idem per i paraurti e le prese d’aria. Il tettuccio in carbonio è invece optional. I cerchi da 17 o 18 pollici sono personalizzabili, i freni Brembo sono di serie, ma si pò optare per una versione potenziata nei dischi e nelle pinze, con la possibilità anche di guida “one pedal” abbinata alla frenata rigenerativa.

Tutto nuovo “ma l’anima è intatta”

Tutti nuovi gli interni,  ma tutti replica degli originali Porsche. Gli indicaori del cruscotto tengono conto delle nuove funzionalità elettriche ma sono “ispirati” allo stile Porsche; è proprio autentico l’ infotainment Porsche Classic Communications Management touchscreen con DAB+ e supporto Apple CarPlay.

«Utilizzando moderne tecniche di ingegneria e integrando propulsori EV avanzati – ha commentato Justin Lunny, CEO di Everrati _ miglioriamo ulteriormente le prestazioni di ogni vettura, assicurando tuttavia che abbiano una “sensazione” di guida simile con distribuzione del peso che rispecchiano quello dell’originale, consentendo a icone automobilistiche come la Porsche 911 (964) di rinascere per la prossima era della mobilità a emissioni zero, ma con l’anima intatta».

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8 COMMENTI

  1. Ogni volta che leggo di trasformazioni di questo tipo, mi convinco sempre di più che chi ci capisce di automobili sportive non capisce niente di motori elettrici, chi capisce di motori elettrici non capisce niente di automobili sportive e infine quei pochi che ci capiscono sia di motori elettrici sia di automobili sportive non capiscono niente degli appassionati di automobili sportive. Una volta che avremo fatto pace con questi tre problemi, sono più che convinto che vedremo dei mezzi favolosi e veramente divertenti.

    • La 911 è fantastica, non vedo l’ora di vedere quella elettrica che uscirà non prima del 2030 😉 quando le batterie saranno molto più leggere di quelle di oggi. Tanto sognare non costa niente!

  2. Salve, spiegatemi il senso di questa vettura: costo sproporzionato, prestazioni inferiori al termico, autonomia ridicola. Perché la formula E non è paragonabile alla F1 ne in prestazioni ne in km di gara. Perché tutti sti fenomeni in primis Tesla non partecipano alla 24 ore di Le Mans? Perché non partecipano alla Pavia Venezia con una barca elettrica insieme ai motori endotermici? La verità è che per via dell’efficienza energetica la benzina è imbattibile, la stessa vettura per avere un’autonomia uguale peserebbe quasi il doppio, questo si traduce per via della forza centrifuga in, grande problema soprattutto nelle curve veloci. Forse in accelerazione si ha qualche vantaggio, per il resto è un bagno di sangue. Il perché? Semplice, mentre nella vettura elettrica man mano che si percorre il circuito la batteria si scarica, scaricandosi scende di tensione, meno tensione = meno numero di giri motore, quindi, meno velocità stesso peso = vettura sfigata. Viceversa la stessa vettura a benzina man mano che si svuota il serbatoio si alleggerisce, senza penalizzare le prestazioni anzi, meno peso stessa potenza = più velocità soprattutto in curva. Rimango del parere che l’elettrico va bene per gli spostamenti urbani, il resto sono solo buffonate per chi vive la vettura come fosse un videogioco roba da nerd che, di vetture non ne capisce niente. La prova è che di tutte le vetture elettriche non ce ne una in grado di competere nella stessa gara con le endotermiche, solo brevi rettilinei e accelerazione, per il resto il vuoto. Sono convinto che in una gara endurance, usando due vetture uguali ed originali, esempio una fiat 500 endotermica base, riuscirebbe senza problemi ad umiliare la 500 elettrica. Non ci credete? Fate una sorta di 24 ore con le due 500 e vedrete che il beneficio dell’elettrico rimane il ciclo urbano, il resto è aria fritta come la 911 tutto fumo niente arrosto, quattro accelerazioni e poi finisce il divertimento.

  3. Enzo “con 1000 km di autonomia e 0-100 in 1.1″ .. ? magari !
    prova a fare accelerazioni come riporti tu o sostiene i marketing, li voglio proprio vedere quanti km fa… purtroppo ad esempio con l’ultimo mezzo che elettrico che ho provato (l’ultima volta una moto zero ) il concessionario si stava mettendo a piangere quando ha visto la percentuale di carica residua, ahi che peccato (e peccato che non ho scommesso) e non mi ero accorto che ero andato pure il protezione termica, a sua detta ciò accadeva solo in casi rari in salita sotto sforzo, e io ero da solo in pianura, mi son sentito anche a disagio ma non bisognerebbe esagerare con il marketing. Poi che i mezzi elettrici abbiam tanta coppia a bassi giri e accelerazione, abbiam capito e ne siam felici ma io non cerco una giostra. Insomma secondo il conce potevo usarla in centro, bello, allora mi compero un simil vetrix, no una stradale da 16k, boh. Attendiamo fiduciosi ssd et simila

    • Concordo. Le elettriche di oggi sono giocattolini che vanno benissimo per una certa fascia della popolazione con esigenze limitate ma non sono per tutti. Concordo anche sul finale, attendiamo fiduciosi le evoluzioni: stato solido e tutto ciò che serve.

  4. Spendere oltre 300000 euro per 200 km di autonomia e 0-100 in 4″ per essere sverniciati da una Tesla Roadster da 200000 euro con 1000 km di autonomia e 0-100 in 1.1″ non ha prezzo … un po’ come buttare i soldi nel caminetto e respirare quell’odore buono di inchiostro bruciato …

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