Home Mondo elettrico Protesta EV driver ai cancelli di Mediaset: “La nostra verità sull’auto elettrica”

Protesta EV driver ai cancelli di Mediaset: “La nostra verità sull’auto elettrica”

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Paolo Del Debbio, conduttore di punta dei talk politici di Rete 4.

L’appuntamento è per domani alle 19.00, davanti agli studi Mediaset di Cologno Monzese. Questo il messaggio che circola fra numerosi gruppi di automobilisti elettrici intenzionati a dimostrare la loro solidarietà a Vaielettrico per la “censura” sul nostro video di risposta al servizio “Il viaggio di Natale Nord-Sud in auto elettrica” mandato in onda dalla trasmissione Diritto e Rovescio condotta da Paolo Del Debbio. 

L’obiettivo? «Dimostrare il nostro dissenso – scrivono gli organizzatori – nei confronti della superficialità con cui alcune trasmissione affrontano temi importanti legati alle nuove tecnologie ed offrire il nostro supporto alla redazione di Vaielettrico che per prima ha smontao punto per punto le inesattezze di quel servizio televisivo».

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L’autore del servizio trasmesso su Rete 4 per “Dritto e rovescio” di Paolo Del Debbio.

«Non si vuole polemizzare o politicizzare – precisano -, ma raccontare la verità delle nostre esperienze come utilizzatori e sostenitori di una mobilità sostenibile».

La manifestazione sarà pacifica e ordinata. I partecipanti, alcune decine in rappresentanza di numerose community della Lombardia, parcheggeranno le loro auto elettriche in buon ordine, a lato del viale che porta agli studi televisivi Mediaset, poi si raduneranno di fronte ai cancelli di ingresso.

Qui ciascuno esprimerà il proprio parere sui temi della transizione elettrica e della libertà di stampa, ma esigendo correttezza e onestà intellettuale «senza mai mancare di rispetto al lavoro altrui ma esigendo correttezza e onestà intellettuale». Il tutto sarà documentato da video che saranno poi diffusi sui social dei diversi gruppi.

Ovviamente non mancherà la videocamera di Vaielettrico.

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11 COMMENTI

  1. Secondo me l’iniziativa è stata poco pubblicizzata dagli influencer di tutta italia ed io ne sono venuto a conoscenza quasi per sbaglio solamente ieri sera; un po’ tardi non so se riesco a riorganizzare le mie attività lavorative.

    Secondo me per avere un buon numero di partecipanti serviva qualche personaggio di tendenza e maggiore iniziativa di marketing; perchè è vero che siamo dalla parte del “giusto”, ma anche la pace nel mondo lo è, ma senza i “poteri forti” che lo vogliono veramente non si va molto lontano.

    Speriamo cmq in una buona affluenza!

  2. L’importante sarà NON intonare lo slogan: Viva la Resistenza! (elettrica). La schedatura delle forze dell’ordine in tal caso sarà automatica.

    • In effetti invece di nominare la resistenza (che per il riscaldamento è una soluzione superata 😉 ) sarebbe meglio inneggiare alla PDC, con l’articolo femminile per evitare doppi sensi politici 😉

  3. Pensate di convincere gli automobilisti a passare all’elettrico con queste iniziative?
    Magari spiegate come fate a ricaricarle le vostre belle macchinine, carbone gas, gasolio?
    Sempre che non si incendiano prima.

    • Lo spieghiamo da sette anni e in più di 13 mila articoli. E lei? Dove si è bevuto le sue bufale?

  4. Sono solidale con questa iniziativa..
    Basta con le falsità di chi è “conservatore” nell’accezione più negativa per motivi meramente ideologici….
    Del resto l’ignoranza e la mistificazione non hanno mai abbandonato il genere umano

  5. Ho comprato un’auto elettrica conscio di entrare nel club dei reietti, ma se rete 4 parla male di noi mi convinco sempre più della bontà della mia scelta; naturalmente in second ordine rispetto all’ oggettivo risparmio.

  6. Bravi. Forse qualche “giornalaio” lo trovate in quella zona e magari farà eco alla manifestazione.. vediamo se sapranno fare un articolo anche stavolta

  7. State attenti che rischiate l’arresto e la chiusura del sito.

    Quelli sono da regime totalitario (o sei con me o sei contro di me).

    • Devono avere una buona scusa per farlo.
      Se nessuno danneggia o inneggia in modo scomposto, e ci sono decine di telefoni pronti a filmare, difficile che accada l’arresto di massa.

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