Non era mai accaduto: in Europa, nei primi sei mesi dell’anno, le rinnovabili hanno superato i combustibili fossili per elettricità prodotta. Sono i dati dell’ultimo rapporto del think tank Ember. In questo modo le emissioni di CO2 sono calate rispetto a un anno fa del 31%
Era solo questione di tempo: in Europa, per la prima volta le energie rinnovabili hanno superato i combustibili fossili. Nei primi sei mesi dell’anno, eolico e fotovoltaico hanno coperto il 31% della domanda di energia contro il 27% di gas e carbone. E tutto questo in una fase di domanda di energia in crescita (+0,4%).
Sono i dati contenuti nell’ultimo rapporto dal think tank energetico Ember, in cui si sottolinea come i fossili abbiano toccato il loro minimo storico. In particolare colpisce il crollo del carbone (-27% rispetto a un anno fa). Ma anche il gas naturale ha visto calare la sua produzione (-14%).
Se aggiungiamo anche l’idro, in Europa la quota di produzione da rinnovabili supera il 50%
Il dato non ha solo una ricaduta importante sul fronte della produzione. Il sorpasso delle rinnovabili sui fossili ha portato a un calo della emissioni inquinanti non indifferente.
La quota di CO2 prodotta è calata del 31% rispetto al periodo gennaio-giugno di un anno fa. E anche questo, si legge nel report di Ember è un record storico in un periodo così breve.
A testimonianza del boom del solare degli ultimi tempi, gli impianti fotovoltaici sono cresciuti per produzione del 20%, mentre quella eolica del 7%. E va detto che nel mix bisogna aggiungere anche una ripresa della produzione nucleare (+3,1%, soprattutto per la riattivazione delle centrali francesi), che ha contribuito al calo delle emissioni di CO2.
Ma se al mix produttivo aggiungiamo l’idroelettrico (in ripresa in tutta Europa), la quota di rinnovabili supera il 50%, rispetto al 44% dei primi sei mesi del 2023.
Al risultato positivo in Europa ha dato il suo contributo anche l’Italia: “nei primi sei mesi dell’anno la produzione da fonti rinnovabili (+27,3% rispetto al primo semestre 2023) ha superato per la prima volta la produzione da fonti fossili, -19% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una ancor più marcata riduzione della quota di produzione a carbone (-77,3%)“.
Fate una bella ricerca su “pale eoliche sottomarine + Brasile” …
con piccole pale eoliche da 3mt diametro (contro i 180mt di quelle normali off-shore) si produce la stessa corrente… giorno e notte .. estate ed inverno … ovunque ci siano correnti marine “mappate” per costanza ed intesità si trovano collocazioni ottimali ed a basso costo (e nessun impatto visivo dopo l’installazione).
Si può fare in Sardegna (lo segnalo volentieri al bravissimo @Gian Basilio Nieddu) ed in tutta Italia.. visto che ha 8000km di costa + relative acque di competenza nazionale ed isole minori… oltre alle fortissime correnti dello stretto di Messina … una vera centrale NO-nucleare sott’acqua….
Ricordo anni fa anche di esperimenti in bassi fondali dell’Elba (mi par di aver visto un servizio su “TG Leonardo” Rai3 anni fa) ma mi sa che è stato “strozzato” dalla solita mancanza di fondi per la sperimentazione… tipico fenomeno italiano.
scusate se posto questo mio pensiero su vari articoli del sito…. ma vorrei raggiungere più persone possibile per farle riflettere…. visto il momento storico delicato e la particolare predisposizione dell’Italia… ringrazio la Redazione se mi consente l’aritificio… o se magari vorrà fare un articolo di approfondimento .
Ottimo! Avanti così 💪
Sarebbe interessante sapere a quanti milionesimi di grado di variazione della temperatura media del pianeta corrisponde questa imponente riduzione della co2, ma magari non è misurabile e lo scopriranno solo i nostri pronipoti se avranno ancora memoria di tutta questa costosissima storia.
Perché è facile tagliare di qua e di la, ridurre, fare sacrifici ecc. ma se poi non c’è un dato oggettivo che la tendenza si sta invertendo, a me pare di essere un po’ preso per il culo e di stare pure pagando cara la presa per il culo.
=== ad oggi non è detto sia un costo
a partire dal 2019, le rinnovabili sono scese di costo sotto alle energie fossili, è diventato sciocco non installarle, visto che fanno risparmiare decine di miliardi all’anno a una nazione, oltre a tagliare le emissioni, ed avere anche un indotto industriale
Spagna 5 anni fa era allineata ai nostri prezzi energia; con aumento rapido delle sue rinnovabili oggi ha prezzi energia più che dimezzati e sta rilanciando l’intera economia; e buona parte dell’europa sta facendo altrettando
=== a quanto corrisponde?
ogni singola riduzione di emissioni può essere quantificata anche in denaro, in un danno economico futuro evitato da aggiungere al conto, oltre che in frazioni di gradi termici, in pratica danni agricoltura, acqua, migrazioni, guerre, etc
ma è roba complicata per gli scettici.. tipo “teoria dei giochi”.. o Leonardo mi pare accennasse alla teoria della “tragedia dei beni comuni”
resterei più sul risparmio economico e l’indipendenza energetica,
per chi ragiona a breve termine, cioè investimenti che devono far risparmiare già in 3-6 anni, cioè energie rinnovabili
comunque a spanne, almeno finché non si arriva a punti critici:
ogni 1000 GigaTonn di Co2 immessa in atmosfera fa alzare la temperatura di circa 0,5 gradi
già ,
buttiamo una lattina vuota in strada ,un mozzicone di sigaretta ..
tanto una in più una in meno , un pò di CO2 ;
cosa vuoi che cambi …
facciamo un po come c. ci pare cit. C. Guzzanti
https://www.youtube.com/watch?v=u-NRmT0R5eg
Maurizio
se ti scappa un focolare in casa (chessò… si incendia una presina da pentole accanto al fornello a gas) … tu che fai ? stai li ad aspettare che prenda fuoco il mobile cucina? i pensili .. le tende ed il tavolino?
oppure cerchi di fare tutto il possibile (anche se non hai certezza dell’esito) per cercare di spengere l’incendio?
Io sento le discussioni sui cambiamenti climatici sin dagli anni ’70 … è stata negata l’evidenza scientifica perché “ai più” (dei nostri comodi paesi in zone “temperate”) qualche grado in più non dispiaceva… giorni più belli… ferie più lunghe… case meno da scaldare … trascurando tutte quelle popolazioni che con solo 1 grado medio in più finiscono in un deserto di polvere senza terra coltivabile, o in qualche sperduta isoletta dell’oceano che finisce sotto il livello del mare, accresciuto dallo scioglimento delle calotte polari (poi magari ti lamenti perché si è sciolto il ghiacciaio e non riesci più a sciare neppure a 3000 metri a gennaio….).
Qui su Vaielettrico si discute (prevalentemente) di tecnologie su auto elettrificate (purtroppo altri argomenti passano più inosservati … almeno a livello di dibattito qui su blog) e la domanda “vale la pena passare a costose auto BEV per diminuire un po’ la CO2 ? ” è ricorrente….
Intanto basta ricordare che (CO2 a parte) tutti gli altri inquinanti fanno ammalare di patologie gravi/gravissime (talvolta mortali) e son legati alla filiera idrocarburi (dal momento della ricerca – e fracking- estrazione, raffinazione, trasporto e combustione finale nelle “comode” vetture ICE così veloci da rifornire…). Basta fare un giro in pianura padana… non dico in centro a Milano o Torino, per sentire la fetida differenza d’aria che c’è con zone dove il traffico è minimo e le industrie assenti…
Ovviamente i settori di intervento sono tantissimi, complessi e da fare “tutti insieme” per arrivare al risultato apprezzabile dai più (oltre che misurabile strumentalmente).
Poi tra pochi anni “i più” scopriranno anche che la mobilità elettrificata è anche più soddisfacente, da soddisfazioni anche prestazionali ed i problemi di autonomia saranno quasi un ricordo lontano (un po’ come il mio primo cellulare che stava in stand-by appena 6 ore … adesso uso uno smartphone super potente che però sta acceso 2 giorni pur con uso intenso… e pure i problemi di copertura segnale – ora 5G – in via di risoluzione pure in Italia).
Ricorda poi che la vera “presa per il c****” ce la stanno piazzando nel convincere che le vetture termiche vanno bene così … che benzina e gasolio “ci costano meno” e che una Pandina può costare le assurde cifre che hanno messo a listino negli ultimi anni…. sempre un “chiagni e fotti” (chiedi incentivi…aiuti statali , cassa integrazione …. e poi tutti presentano bilanci con utili moltiplicati….)
Se vuoi saperlo, ebbene si ! hai ragione. Se domani non ci fossero più emissioni di gas serra i primi miglioramenti li vedremmo comunque tra non meno di 50 anni per tutti i danni che già abbiamo fatto. In compenso però se non ci fermiamo i peggioramenti (ulteriori !) li vedremo tra nemmeno 5 anni. Se ti degni di leggere qualche giornale, noterai che mezza italia non ha più acqua. Noterai che negli ultimi 10 anni la produzione agricola nazionale sta calando in molti settori con conseguente aumento dei prezzi. E potrei andare avanti giorni con questo elenco come ben sanno le persone di buon senso.
Secondo me è importante come abbassamento dell’inquinamento ed è una strada da perseguire, la domanda è se contribuiscono le auto elettriche a questo impegno e la risposta è, a giudicare dai dati della Norvegia, no.
In Norvegia a fronte del 92.4 % di vendite di elettriche nuove e nonostante siano oramai un quinto le auto elettriche immatricolate, la richiesta di petrolio è scesa solo del 4%, uno sforzo che ha dissanguato le casse dello stato (che stanno in piedi perché la Norvegia vende petrolio…) ma che è servito a ben poco. Quattro miliardi all’anno per un paese con quel numero di abitanti avrebbero potuto portare a ben altri risultati se investire su tecnologie diverse dalle auto.
Motivo del mancato calo?
Chi ha un’elettrica si è tenuto il diesel e lo usa più della BEV
(Se volete la fonte cercate gli studi di Leigh R. Goehring e Adam A. Rozencwajg e prendet vela con loro)
Peccato che i due signori in questione non sono eminenti scienziati, ma membri di un’azienda che specula in materie prime.
Lei prende per oro colato un accozzaglia di fake news messe insieme da due “esperti” improvvisati. Prendetevela con loro? Fatto: https://www.vaielettrico.it/quanto-fake-news-sullauto-elettrica/
Posso chiederle a cosa le serve questa informazione, Davolio?
Deve aprire un parcheggio ecologico o allungare l’indigeribile brodo statistico che il nostro R.S. già produce in abbondanza?
..brodi statistici e anche balle varie c’è ne sono già sul web
per me un esercizio, un divertimento, è provare a estrarre le informazioni rilevanti, quelle che aiutano a visualizzare la situazione, anche dove il tema è complesso.. o almeno ci provo
tu continua pure con il tuo di passatempo, esibire complessi di superiorità-inferiorità, ne parlavamo già circa 10-15 tuoi diversi nick-name fa, e scommetto non hai letto niente di psicologia sul tema, era un consiglio non richiesto ma sincero; ci sta che poi le battute invece di comiche ti vengono acidelle da suocera
e lei sig. Goffredo?
che ci fa qui su Vaielettrico?
solito trollatore ?
è un dato interessante… visto lo stop all’agrivoltaico, vedere come in Francia aumentano le coperture F.V. con una intelligente legge di rapida applicazione
i nostri “geni della lampada – a petrolio” dovrebbero solo copiarla…
Indigeribile perché non é in grado di confutare quei numeri?
E’ un articolo su come va il mondo ..
primo semestre 2024 produzione elettrica in Europa
RS produce commenti precisi e puntuali
ma i commenti di RS ,con tutto il rispetto, purtroppo
hanno meno probabilità di finire sulla rassegna stampa di qualche politico illuminato o illuminabile ,
o a cui piace leggere di tutto anche per sbaglio ..
my 2 cent
Hai sicuramente ragione, Nello… ma vuoi mettere il piacere di leggere i dati e le elaborazioni di R.S.?
I nostri politici non sanno cosa si perdono (letteralmente, nel senso che, se anche li leggessero, non li capirebbero…).
Goffredo, una annotazione prima di risponderle.
Rispondere ad un commento non sotto di esso (tasto “Rispondi”) ma aprendo un nuovo commento è tipico dei troll. Ora, io sono certo che lei non sia un troll (anche se “brodo statistico” non depone molto a suo favore…), per cui si ricordi di rispondere come indicato se non vuole passare da troll.
Vengo alla sua domanda.
La situazione generata dalla legge francese 175-2023, entrata in vigore il 1° luglio 2023, è interessante da seguire perché l’obbligo di coprire con pannelli fotovoltaici almeno il 50% dell’area dei parcheggi entro il 2028 è un modo spettacolare, molto veloce e quanto mai economica per aumentare la potenza installata di una fonte rinnovabile di una quantità pari a quella di 6-7 centrali nucleari – le stime fatte in fase di preparazione della legge, quando l’area minima dei parcheggi toccati dall’obbligo era di 2.500 m², prevedevano a regime una potenza installata di almeno 11 GW, numero da elevare di un bel po’ perché in fase di approvazione della legge l’area minima dei parcheggi venne ABBASSATA a 1.500 m² per quelli esistenti e 500 m² per quelli nuovi.
Il perché sia quindi molto, molto opportuno seguire l’evoluzione in Francia è presto detto: non possiamo fare lo stesso anche in Italia? 🤩🤩🤩
infatti io non ci ho capito nulla ..
pensavo si riferisse all’articolo
e ho commentato a cavolo
chiedo scusa
shit happens
speriamo che questi sistemi per immagazzinare energia (impianti di pompaggio, sali fusi riscaldati ecc) vengano sponsorizzati in modo pesante im modo da trasformare queste ondate di energia solare ed eolica in un flusso costante su cui può fare affidamento un ambiente civile e industriale per i propri bisogni energetici
Per le capacità umane, il flusso di energia (dalla Stella più vicina a noi) è “pressoché costante” verso la Terra.
È il nostro pianeta che gira – come direbbe Galileo sconsolato – facendoci sembrare l’energia solare (e tutte le forme in cui si trasforma quando ci colpisce: termica, chimica, eolica, idroelettrica, fotovoltaica) “discontinua”.
Prova a guardare la TV seduto su una sedia girevole, con qualcuno che la fa girare in continuazione. Esclamerai: eh, ma qui la trasmissione va a singhiozzo, è discontinua!
Adesso che gli investimenti in rinnovabili sono praticamente dati per scontati (eccetto l’Italia che fa sempre gara a se), il nuovo fronte mi sembra sia quello degli accumuli stazionari. Con il costo delle batterie che si è dimezzato negli ultimi 2 anni ( con previsione di ulteriori cali) è interessante capire quanto velocemente si diffonderanno. Per me questo è il tema interessante del prossimo futuro.
rispetto al 1° semestre 2023, nel 1° del 2024:
+ 44 TWh di energia prodotta da FT ed Eolico
+ 33 TWh di energia idroelettrica (nel 2024 valori leggermente sopra la media, nel 2023 erano sotto la media)
+ 9 TWh di energia nucl Francese (ritorno verso livelli produzione normale dopo le riparazioni urgenti inziate a primavera-estate del 2022)
NB: Spagna, Portogallo, Italia, Francia progetti in corso e aste in arrivo per aumentare accumuli idroelettici
Portogallo anche prime aste pubbliche per aquisto da privati di produzione di biometano e idrogeno verde; in Germania prime aste per installare accumuli a batteria ed elettrolizzatori per idrogeno verde
========
intensità carbonica del kwh medio europeo – dati Ember:
2022 – 280 gr Co2 x kwh
2023 – 240 gr Co2 x kwh
2024-H1 – 210 gr Co2 x kwh
2024 – 200 gr Co2 x kwh stima a fine anno
ogni Tool e dato pubbicato on line nel 2021-2022 è già obsoleto, i dati di decarbonizzazione reali sono più rapidi delle previsioni semi-recenti
è tipico con le rinnovabili, le continue riduzioni del loro costo accelerano le installazioni e fanno risultare troppo conservative molte analisi e previsioni precedenti
R.S., tu che conosci fonti di dati che noi umani…, riusciresti a scovare dove poter avere informazioni sull’applicazione della legge francese 175-2023 sulla copertura fotovoltaica di almeno il 50% dei parcheggi con superficie maggiore di 500 (nuovi) o 1500 (esistenti) m²? Grazie!
https://www.apexenergies.fr/ombriere-photovoltaique/obligation-ombriere-parking/
un po’ veloce leggo questo 🙂
– inzialmente per parcheggi oltre 2500 m2 (100 posti auto), poi criterio è diventato “oltre 80 posti auto” (2000m2) e stimavano 11 GW di fotovoltaico
– attivata a luglio 2023 (con obblighi progressivi sino al 2028 a seconda se parcheggio nuovo/vecchio piccolo/grande), il criterio è tornato in metri quadri, e scesi di taglia, 500 m2 quelli nuovi e 1500 m2 quelli esistenti, come hai scritto tu; aumentando la platea che dovrà installare pannelli
– in quanti hanno già oggi installato, mi arrendo troppo difficile 🙂
forse c’è un conteggio, ma su un sito-registro statale che non conosco;
a fine anno penso sarà più facile trovare dati
– hanno accompagnato con una legge-regolamento con obbligi di intsallzione anche per i tetti dei capannoni, uffici, nuove case e edifici pubblici, cioè altri GW previsti
=== nelle news di fotovoltaico per la sezione “Francia”, parlando senza dati, solo a “sensazione”, le installazioni stanno funzionando
>> su un quotidiano francese avevo visto una rubrica intitolata:
“la installazione fotovoltaica di oggi è… ” come fosse un fatto di costume
>> è girata come notizia il caso della catena di supermercati Carrefour, nei suoi parcheggi in Francia sta già ora installando 350 MW di pannelli, avranno produzione annua 450 GWh, praticamentre come una piccola centrale termica a metano
=== emulatori in Italia
un esponente Ms5 aveva provato a proporre una legge simile in Italia, ottenendo buona visibilità sui social
però andando a vedere i dettagli della proposta, a me non piaceva, più che un obbligo sembrava un regalo statale inefficente, era previsto un incentivo e secondo me era pure sproporzionato nei massimali (faceva riferimento a tariffe di un altro provvedimento già datato), ci pagavi i pannelli e saresti stato spinto anche a sovrafatturarli, per pagare pure parte del pergolato
se rivista in questi aspetti (non marginali), con incentivi assenti o più ragionevoli, diventerebbe un’ottima proposta (sempre a opinione personale)
Grazie R.S., ho apprezzato comunque il tuo commento e continuerò anch’io a tenere monitorata l’evoluzione francese.
Intanto qui da noi continua invece la guerra contro l’agrivoltaico alzando muri infiniti di richieste di verifiche e certificazioni di tutti i tipi… leggere l’articolo per credere 😤
https://www.voce.it/it/articolo/1/territorio/agrivoltaico-pavesi-solar-a-novi-15-pagine-di-osservazioni-del-sindaco-enrico-diacci