In Europa, l’energia elettrica più pulita di sempre: nel primo semestre dell’anno le rinnovabili hanno battuto un nuovo record, coprendo oltre il 50% della domanda. Se ci aggiungiamo il nucleare che ha contribuito per il 24% della domanda, i combustibili fossili hanno coperto solo il 26 per cento della domanda
Giusto per smentire chi pensa che i combustibili fossili abbiano ancora un grande futuro davanti: in Europa, nel primo semestre dell’anno, le rinnovabili hanno corso come mai in precedenza. Hanno coperto poco più del 50 per cento della domanda di energia elettrica, battendo ogni precedente record.
Nel record delle rinnovabili, l’eolico è la prima fonte in Europa per produzione di energia
Se ci aggiungiamo il 24% della domanda coperta dalle centrali nucleari, arriviamo a un 74% complessivo da parte delle fonti a bassa emissione di carbonio (contro il 68% dello stesso periodo di un anno fa. Un dato che restringe ancora di più il ruolo dei combustibili fossili, ridotti a rappresentare solo il 26% della domanda.
I dati sono appena stati pubblicati da Eurelectric, l’associazione europea dei produttori che hanno così spiegato quanto accaduto: “Le ragioni principali alla base di questo risultato straordinario sono state un afflusso senza precedenti di energie rinnovabili sulla rete combinato con la stabilizzazione della flotta nucleare“.
In sostanza, l’aumento delle nuove installazioni di eolico e fotovoltaico, connesso con lo sviluppo delle altre rinnovabili (dal biogas all’utilizzo dell’idrogeno, oltre all’idroelettrico storico) consente di utilizzare sempre meno carbone e mantenere solo il gas naturale (nei Paesi dove non c’è nucleare) come fonte che garantisce la stabilità della rete.

Il nucleare verrà messo fuori gioco non appena si svilupperanno i sistemi di accumulo
Ma tutto questo fino a quando non si svilupperà anche il mercato dei sistemi di accumulo e delle batterie, il quale – sulla scorta di quanto sta già avvenendo in America – permetterà di mandare fuori mercato anche nucleare e gas naturale come stabilizzatori della rete.
Anche l’Italia ha dato il suo contributo al nuovo record europeo dell’energia pulita. A maggio – secondo i dati comunicati da Terna – le fonti rinnovabili hanno coperto oltre il 52% della domanda.
Per tornare all’Europa, le rinnovabili nel 2024 hanno prodotto 696 terawattora di energia elettrica (pari al 50,38%). Il nucleare 325 TWh (23,51%), le fonti fossili si sono fermate a 361 TWh (26%).
Ma perchè il prezzo dell’energia elettrica in Italia non cala nonostante l’aumento di quella prodotta con l’eolico i cui costi sono sganciati dalle fluttuazioni del mercato del fossile?
l’effetto di calmierazione del prezzo grazie alle rinnovabili secondo me c’è anche da noi, solo che è limitato, diciamo circa -2 cents sul prezzo PUN medio che si avrebbe determitao dal solo metano, perchè:
A) le quantità di rinnovabili installate non sono ancora massice come in altri paesi
B) nella borsa energia il meccanismo del “prezzo orario marginale” tende a diminuire l’effetto sul PUN medio delle fonti più economiche (diminuire, ma non annullare)
a livello europeo si va verso il superamento del prezzo marginale, che non è più adatto ai mix energetici recenti, ma non si sà quando verrà modificato
per ora mi pare sono stati potenziati mercati di scambio energia paralleli al “mercato del giorno prima ( quello che determina il PUN)”, ma credo ne giovano le industrie (contratti di aquisto diretto di energia da fornitori rinnovabili, sganciati dal prezzo PUN influenzato dal metano), non ancora le utenze domestiche
===== verifica effetto calmierazione
>> nei tracciati orari del PUN anche italiano si vede che quando entrano più rinnovabili il prezzo PUN orario scende (abbassando il PUN medio mensile)
https://energy-charts.info/charts/price_spot_market/chart.htm?l=it&c=IT&week=24&legendItems=0x6vu
>> effetto positivo dell’eolico sui prezzi che era stato notato a Novembre 2023
https://www.repubblica.it/economia/2023/12/13/news/bollette_prezzo_energia_rinnovabili-421642483/
>> discussione più tecnica (e interessanti anche i commenti sotto), illuminante su quanto ancora ci stiano marciando sul prezzo le centrali a gas in italia:
https://it.linkedin.com/posts/donato-leo_03112023-pun-a-soli-77-mwh-perche-activity-7126157512038318081-MSU9
===== effetti contrari
>> se ci sono tensioni sul prezzo del gas, che lo fanno rialzare, o in generale momenti della giornata di poca concorrenza tra i fornitori energia a gas e le rinnovabili, questo ha un effetto al rialzo sul PUN medio, opposto all’effetto positivo delle rinnovabili
specialmente nelle ore in cui a comprire i consumi vengono chiamate anche delle centrali a metano a ciclo semplice (meno efficenti e più care delle centrali che hanno anche gruppi di generazione a ciclo combinato)
in teoria andrebbero sostituite progressivamente dall’uso degli accumuli a pompaggio idroelettrico ( che abbiamo già in quantità, ma servono più rinnovabili per ricaricarli di energia a basso prezzo) e dagli accumuli di rete a batteria; un po’ alla volta succederà, solo che siamo lenti ad aumentare le quantità di rinnovabili, che guidano l’evoluzione dell’intero sistema
=== se aumentiamo la quota delle rinnovabili
in tal caso la distorsione data dal prezzo marginale si attenua e i prezzi PUN scendono, anche se in modo non esattamente proporzionale
l’effetto sarebbe poi maggiore se usassimo anche alcune accortezze, come installare inialmente per primo il fotovoltaico utility ( grandi parchi, grande produzione di kwh a prezzi stracciati e in tempi brevi), il contrario di quanto sta facendo il governo che invece lo ostacola, e idealmente altro eolico (su terra non è facile, mentr esu mare ci vorranno ancora alcuni anni)
vedi gli effetti clamorosi sul PUN spagnolo a meno di 4 censt, nonostante anche loro abbiano ancora un poco di metano e il meccanismo del prezzo marginale, però hanno quasi 70% di rinnovabili, in molte ore su 24 il prezzo viene determinato dalle rinnovabili
E la Marine CRETINE Le Pen di Francia ha già dichiarato che disinstallerà anche l’eolico già installato.
Anche oltralpe le destre vendono i fondoschiena dei cittadini ai poteri fossili.
https://www.qualenergia.it/articoli/energia-presidenziali-francesi-le-pen-vorrebbe-smantellare-anche-eolico-gia-installato/
Per le destre il fotovoltaico e l’eolico sono come l’aglio x i vampiri, speriamo vengano emarginate
prima che facciano danni irreparabili.
Chissá di cosa hanno tenuto conto per calcolare costi e ricavi dello smantellamento dell’eolico 🤔
Peccato però che in Italia il prezzo del PUN non sia più di tanto influenzato dalle rinnovabili come invece accade in altri paesi del continente. D’altronde cosa potevamo aspettarci dagli stessi gestori che alzano i prezzi alle colonnine quando il prezzo dell’energia cala. È una questione di coerenza. Ma possiamo stare tranquilli, non temete, il governo dice che entro 6 anni l’11% del fabbisogno nazionale sarà coperto dal nuovo nucleare. Hanno anche detto che entro il 2030 l’obiettivo è di avere 4 milioni e mezzo di veicoli elettrificati circolanti. Ma come, non ci credete???
=== 2018
la corsa in massa alle rinnovabili è partita circa nel 2018, anno in cui sono scese sotto il costo di metano e carbone; il prezzo favorevole è stato un argomento decisivo, che si è aggiunto alle motivazioni ambientali
la progressione in europa anno su anno dal 2018 si vede in questo grafico:
https://energy-charts.info/charts/renewable_share/chart.htm?l=it&c=ALL&interval=year
=== Paesi europei che sono già vicini al mix 100% rinnovabili
i primi ad arrivarci hanno più idroelettrico, ma in seguito ci arrivano anche gli altri:
https://energy-charts.info/charts/renewable_share_map/chart.htm?l=it&c=ALL&interval=year
=== Cambiare parametri mentali
significa che con le rinnovabili possono bastare pochi anni, e investimenti contenuti, che si ripagano velocemente, per installare e ottenere quantità enormi di energia e modificare il mix energetico; Spagna e Portogallo sono l’esempio più facile;
la possibilità di una velocità estrema è un concetto nuovo a cui non siamo abituati, tanto da auto-limitarci nelle aspettative ( “..ma figurati se si può fare..” )
a parte la botta di inflazione nominale del 2022-2023, i prezzi delle rinnovabili stanno ancora scendendo anno su anno, e lo stesso fanno i sistemi di accumulo
=== Aggiornare i dati e le previsioni ogni 12 mesi
qualunque discussione che usi dati più vecchi di 1 anno (!!) può essere già in parte obsoleta, e completamente ingannevole se usa dati più vecchi del 2020
lo sanno i nostri decisori politici? che pubblicano decreti con i prezzi come nella bozza di 2-3 anni prima? e che sognano di spartirsi le maxi-opere dei costosissimi bollitori radioattivi del secolo scorso dei piazzisti senza scupoli su youtube?
Concordo al 100% i prezzi dei pannelli fotovoltaici ormai sono irrisori… Si trovano 420watt su 1,7 mq a 90€ ed anche meno per grandi quantità.