Europa elettrica 2023: le vendite sono salite del 14% in gennaio, con un rallentamento nel trend di crescita. Tesla resta prima, seguita da Spring e ID.4.
Europa elettrica 2023: Model Y sempre più leader, male la Fiat 500e
In tutto si sono vendute 92.700 auto elettriche, il 12% delle immatricolazioni totali (907 mila). Ma da tutta Europa non arrivano segnali positivi per l’anno appena iniziato: “Senza opzioni convenienti da parte dei produttori o incentivi più allettanti da parte dei governi di tutta Europa, sembra che la domanda possa essere prossima a raggiungere un picco“, spiega Felipe Munoz, analista di Jato Dynamics. Pesa soprattutto la frenata della Germania, il mercato continentale di gran lunga più importante anche nell’elettrico. Tesla mantiene sempre la testa della classifica con il Model Y, che chiude gennaio con 7.174 immatricolazioni. Ottimo risultato per la Dacia Spring, che ha finalmente risolto gran parte dei problemi di consegne e si piazza seconda a quota 4.242. Seguono le due Volkswagen, ID.4 e ID.3, rispettivamente con 3.812 e 3.348. Solo quinta la Fiat 500e, che chiude il mese in negativo con solo 3.248 auto vendute, nell’anno in cui la produzione dovrebbe arrivare a quota 100 mila.
Plug-in a marcia indietro: -6%
I dati elaborati da Jato confermano poi che in tutta Europa si sta spegnendo l’interesse per le ibride plug-in. Qui le vendite hanno segnato in gennaio un -6%, a quota 66.873 immatricolazioni. Un trend opposto a quello italiano: siamo l’unico mercato in cui l’auto col doppio motore continua ad essere preferite alle elettriche pure, per la famosa “ansia da ricarica“. Solo la Ford Kuga tra le plug-in supera le 3 mila immatricolazioni in gennaio (3.174), seguita dalla Volvo XC 40 (2.757) e dalla cinese Link & Co. 01 (2.629). La Jeep Compass, che guida la classifica delle vendite in Italia, non va oltre l’ottavo posto a quota 1.952. Quanto alla classifica assoluta (sotto), con tutte le motorizzazioni, al primo posto troviamo una low cost come la Dacia Sandero, seguita da VW T-Roc e Toyota Yaris. La Fiat 500 (versione a benzina) è prima tra le italiane, a 13.042. Nessuna elettrica tra le prime 25.
- La Tesla Model Y è sempre più regina d’Europa: guarda la VIDEO-PROVA di Paolo Mariano sul nostro canale YouTube
A me piace tanto usare il fuoristrada ma non ne fanno elettrici al momento quindi al cambio sono rimasto fedele alla vecchia scuola; scocca su telaio longheroni e traverse , motore 3l benzina cambio zf8 marce con ridotte e blocchi differenziali bull bar e winch per la mia sicurezza e ruote alte per parcheggiare su aiuole e marciapiedi , consegna a marzo
Bravo! Marca? Modello?
Granadier allestimento autocarro N1 officina mobile
Beh, il mezzo è notevole, ci mancherebbe. Anche se forse non in sintonia con lo spirito del tempo. 😂 ma tutto è relativo. A me in linea di massima piace. 👍 Mi auguro che lo usi davvero per come va usato, girarci solo in città sarebbe uno spreco. 😉 Detto questo, al netto del fatto che siamo lieti della sua soddisfazione… cosa le rende irresistibile il voler rendere noto in termini un filo appuntiti il suo pur ottimo acquisto ai lettori di un sito che parla di mobilità elettrica? 😉 le anticipo che pure io ho due motociclette addirittura euro 0…
Guarda Alessandro (ti do del tu) sto usando anche un Toyota Proace elettrito (quello più lungo tra i tre modelli disponibili) molto meglio del Nissan EV 200 ma comunque parliamo di un veicolo da 300 km max di autonomia che non mi permette di portarmi su posti che non siano asfaltati e che implica comunque essere legato a tempi di attesa per la ricarica e colonnine che non ho disponibili ; facendo manutenzione a mezzi d’opera spesso questi si rompono in mezzo ai “campi” o lungo l’autostrada o in posti impensabili quindi per un buon 80% della mia attività devo avere un mezzo che sia il massimo della polivalenza e che possa arrivare dappertutto . Sono sincero mi piace da morire l’hummer EV e se fosse presente un veicolo elettrico adeguato all’uso che ne faccio lo prenderei subito (Il toyota devo dire è ottimo ma va bene per i giretti in zona) . Non stanno pensando a produrre ai mezzi da lavoro come sarebbe utile, c’è un buco di offerta speventoso considerato che la stra grande maggioranza di furgoncini, camioncini ecc entro le 3,5 T circolanti sono ancora euro 0 e ridotti in pessimo stato .
“ruote alte per parcheggiare su aiuole e marciapiedi” …a questo servono i fuoristrada.
Bravo. I bambini all’asilo vanno portati in sicurezza. Sia mai che uno di loro decida di attraversare improvvisamente, ma tu hai il bull bar (che è illegale) e così non corri il rischio di ammaccare il paraurti.
Tutto regolarmente omologato tüv messo a libretto
Assolutamente necessario al 99% degli italiani direi
Non mi meraviglia che nella classifica assoluta non compaia neanche una elettrica. Nei primi 9 posti ci sono solo vetture da meno di 30 mila euro, le restanti dipende dagli allestimenti ma difficilmente oltre i 40 mila euro.
Nella classifica delle BEV sette modelli su 10 superano i 40 mila euro, le altre 3 sono utilitarie cittadine
mia figlia il 3 gennaio ha ritirato dal concessionario la 500e un km zero di Giugno 2021 il contratto l’ha firmato ad inizio ottobre 22 ma il venditore ha detto che tutte le 500e km zero non potevano essere consegnate se non nel 2023. non so il motivo ma non credo che sia stata l unica a fare questo tipo di acquisto su spoticar ce ne sono molte in vendita dal 2023.
Così a naso credo per gli incentivi statali. Se un concessionario acquista l’auto con gli incentivi e la rivende troppo presto come km 0 allora lo stato potrebbe chiedergli gli incentivi indietro. Probabilmente per non rischiare ha preferito attendere almeno 18 mesi … Legalmente il vincolo di proprietà del mezzo per almeno 12 mesi è scattato solo da novembre 2022 ma forse i concessionari temevano di farla troppo sporca e hanno preferito non dare nell’occhio …
-Senza opzioni convenienti da parte dei produttori o incentivi più allettanti da parte dei governi di tutta Europa, sembra che la domanda possa essere prossima a raggiungere un picco“-
Che è un po’ quello che vado sostenendo da tempo. E cioè che in questa prima fase si arriverà a un punto, sicuramente non definitivo ma non per questo meno reale, in cui chi vuole una vettura elettrica e può permettersela a un certo punto quando l’ha comprata non ha più bisogno di comprarne un’altra. In pratica, con le attuali condizioni di mercato, si sta un po’ esaurendo la platea di gente che da un lato è interessata alla spesa e dall’altro effettivamente può permettersi di affrontarla. ( attenzione: le due condizioni appena esposte viaggiano strettamente correlate. Perché c’è anche quella quota di persone che una macchina elettrica potrebbe permettersela ma che non la vuole vedere neanche dipinta… situazione che ad esempio parrebbe del tutto aderente al caso italiano)
All’estero questa percentuale di persone con ogni probabilità è più alta. vuoi per una maggior disponibilità economica, vuoi per incentivi più ricchi e meglio calibrati. Ma per quanto possano essere di più, stante l’attuale tipologia di offerta e di prezzi non è che non si arriva anche alla fine di quel numero. E anche all’estero non è che sono tutti milionari.
Quindi la considerazione dell’ omino della jato dynamics è assolutamente condivisibile. Ma vale anche la dura constatazione che siamo ancora in presenza di un mercato che se non è pesantemente incentivato non riesce a reggersi sulle proprie gambe. Far finta che non sia così non giova ad una seria discussione. ( chiaramente lungi da me direi che qui dentro non si fanno discussioni serie, sto parlando in generale)
Detto questo, al di là delle opzioni più convenienti o degli incentivi più allettanti, secondo me ci vorrebbero anche dei prodotti un po’ più interessanti. Perché queste auto elettriche, per quanto possano essere piacevolissime da guidare, alla fine si assomigliano un po’ tutte.
E poi, ultimo ma non ultimo, finché l’elettrico non riuscirà a “sfondare” verso le parti basse del mercato… Ma questo lo si può fare soltanto con prodotti convincenti e che in sede di acquistano costino così tanto più cari di eventuali controparti a pistoni. Vedremo…
Detto questo, la Ford Kuga plugin è una macchina fenomenale ☝️☝️☝️☝️😇😇😇😇
Ehi Gringo! La Dacia Spring vavavuma! 🤟
La dacia spring è una macchina per uomini veri. ☝️
A guidare le macchine fighe son capaci tutti. ☝️☝️☝️
giusto, sono capaci tutti con auto che hanno 5 stelle nel crash…
Bravo Mauro! Questo è lo spirito giusto! 👍👍👍😂😂😂⁸
Ale stiamo portando anche Mauro sulla cattiva strada del pub … e dire che qualcuno voleva proporlo per il dopo Mattarella per il suo aplomb istituzionale …
Uno di noi! Mauro uno di noi! Uno di noooooiiiiii! Mauro uno di nooooooiiiii!
Si continua a piangere per gli incentivi.
Onestamente io gli incentivi al mondo dell’auto non li concepisco, 30 anni fa non esistevano e le auto si vendevano lo stesso.
Quei soldi dovrebbero essere utilizzati per migliorare la mobilità:
-Aumentare colonnine e infrastruttura
-Migliorare la produzione di energia verde
-Rifare le strade che soprattutto in Italia sono penose.
-aumentare il trasporto pubblico a discapito delle auto.
L’auto se te la puoi permettere la compri con i tuoi soldi, non con i soldi della comunità. Stesso dicasi per bollo, strisce blu etc etc. Uno che ha una Model S il parcheggio è il bollo può pagarli.
“Si continua a piangere per gli incentivi.” verissimo.
Nel decennio 2011-2020, sono stati dati “a pioggia” incentivi verso i combustibili fossili (sotto tantissime differenti forme) pari a 136 miliardi di €, con una media di 13,6 miliardi di € all’anno. Per i combustibili fossili.
Però darne un ventesimo alla mobilità elettrica pare brutto.
Quanto fotovoltaico si sarebbe fatto con 136 miliardi? Conti della serva, con tariffe per il singolo MW (ma se ragioni in GW cambiano, verso il basso), circa 170 GW di installato. Quanti ne abbiamo oggi? 25 in tutto. Con quei soldi, avremmo SESTUPLICATO l’installato.
Dato che per ogni kWp installato si producono oltre 3MWh annuali, fanno 510TWh annuali. Il consumo italiano è di 320TWh.
Saremmo energeticamente indipendenti. Completamente. Perchè di notte basterebbe l’idroelettrico e l’eolico. Con la sovraproduzione giornaliera alimenti tutti i bacini idrici che vuoi, con la stessa acqua, in ricircolo perenne.
Sono scelte. E vediamo, come scelgono, oggi.
Nello stesso lasso di tempo lo Stato ha incassato dalle accise sui prodotti energetici circa 225 miliardi di euro, con un saldo attivo di 90. Quindi non mi pare questo gran favore alla filiera.
L’Astuto
Se vogliamo entrare nel merito, 13 miliardi sono stati dati come incentivo a nuove trivellazioni, 14 miliardi alla produzione, 15 miliardi per esenzioni (proprio le accise stesse!), 9 miliardi per contributi a centrali termoelettriche, quasi 13 miliardi per esenzioni sugli oneri di sistema a chi consumava di più (cosa che favorisce, come intuibile, la ricerca sul risparmio…), 3 miliardi su crediti ETS. Questi soldini, che sommati fanno solo loro 67 miliardi di €, appartengono al settore “produzione di energia con combustibili fossili” per le quali NON ci sono accise.
Poi c’è il settore trasporti: 16,5 miliardi in accise REGALATE (alla faccia del “ha incassato accise”, qui parliamo proprio di accise non riscosse per agevolazioni)
In pratica, ci sono circa 85 miliardi di € che sono state erogate senza ritorno sulle accise, anzi, consistono in larga parte per ESENZIONI sulle accise.
Quindi mi pare un gran favore alla filiera che più di tutti ha contribuito a rendere necessario il Fit55.
Egregio sig. baccarini, non è corretto guardare solo i lati negativi della rivoluzione ce il petrolio ha portato nella nostra società. Io in modo certamente più obiettivo vedo anche i tanti lati positivi. Ino ogni caso il saldo è quello che ho dato io. Punto.
Certo le ho scritto che 85 miliardi non hanno portato consumo di carburante con accise ma il saldo rimane il suo che fa una sottrazione dove uno dei due fattori sono le entrate per accise, inappuntabile come sempre.
Condivido al 100% l’analisi. Il rallentamento della curva di adozione lo si vedeva a vista d’occhio già prima. L’avevo scritto in un commento e la risposta di MdE è che non sapevo far di conto e facevo confusione. Vabbè …
Condivido anche le conclusioni: la curva è destinata a risalire non appena variano le condizioni, ovvero non appena usciranno le attesissime Renault 4/5, VW ID.2 (ora Golf), Tesla Model 2, Cupra Born, Fiat Panda elettrica (centoventi), etc.
Quando si sarà raggiunto il pareggio dei costi tra elettrico e benzina o addirittura il sorpasso con l’elettrico più conveniente del benzina (tra molti anni ma comunque un po’ prima del 2035) allora sarà interessante valutare il tasso d’adozione e la quota residua dei “resistenti” (non per motivi di faziosità ma di praticità/utilità come viaggi lunghi e assenza colonnine in zona). Se dovessi stimarla oggi, direi uno zoccolo duro che va dal 15% al 35% ma molto dipenderà da tassazione, nuove tecnologie, etc.
E’ solo un mese e come tale “non fa primavera”, però trovo significativo che a livello mondiale la quinta auto più venduta in assoluto tra tutte le motorizzazioni nel 2022 sia una BEV (la solita Model Y) e a livello EU non compaia nemmeno tra le prime 25.
Questo come lo spiegano coloro che continuano a dire che è solo l’Europa che punta all’elettrico e il resto del mondo se ne sta fregando?
Tutto il mondo sta andando verso l’elettrico Guido, semplicemente nessuno ha imposto il ban a benzina o diesel (a parte UE + UK) o quando l’ha fatto ha lasciato la porta aperta a ibride o plugin.
Il successo della Model 3/Y si deve all’eccezionale rapporto qualità/prezzo che non si riscontra con altri modelli per cui è un asso pigliatutto. Nel campo delle auto a benzina non c’è un equivalente modello che distacca in modo netto la concorrenza, anzi, c’è una marcatura molto stretta sul listino.
L’elettrica nel mondo continua a crescere ma con minore velocità, tutto qui. Ma non è uno stop, solo un rallentamento: appena usciranno le elettriche intorno ai 25000 euro, manca poco ormai, assisteremo ad una nuova impennata delle vendite. Credo che in molti stiano anche oggi posticipando l’acquisto dell’elettrica in attesa di questi modelli.
Enzo,
quello che ho scritto è la dimostrazione logica del perchè abbiamo un obbligo in EU. Perchè a livello mondiale si vende, in Europa marginalmente. Se in USA è la quarta macchina in assoluto più venduta indipendentemente dalla motorizzazione, non serve alcun obbligo, molto evidente. Se in Europa la prima BEV è al trentesimo posto, è altrettanto evidente che non puoi lasciare fare al mercato.
Possibile sia così difficile da capire?
“Ho comprato uno spray anti dinosauri efficacissimo!”
“Ma non ci sono dinosauri!”
“Te l’ho detto che è efficacissimo!”
“quello che ho scritto è la dimostrazione logica del perchè abbiamo un obbligo in EU. Perchè a livello mondiale si vende, in Europa marginalmente.”
Guido è l’esatto opposto di quello che hai scritto. Secondo i dati ACEA in Europa le elettriche sono state nel 2022 il 13,9%, negli USA siamo fermi al 5.8%. Ora che fai, mi inverti la teoria, metti un “not” davanti la tua affermazione e dirai che è tutto merito della legge se in Europa si vende di più?
Il successo della Tesla negli USA lo si deve a una serie di fattori: non solo lì costa di meno che da noi ma siccome negli USA l’acquisto di un’auto nuova è mediamente più impegnativo che da noi (ti do i numeri orientativi, non ho sotto mano quelli precisi: da loro spendono mediamente 40000 $ da noi 25000 €) lì la Tesla (grazie anche agli incentivi) costa MENO del prezzo medio di un’auto nuova mentre da noi costa ancora il doppio rispetto al prezzo medio che noi spendiamo. Chiaro che se vai in Germania invece il dato torna. Sempre negli USA c’è meno scelta che da noi (non c’è la 500e, non c’è la Spring, non c’è la ID.3, non c’è la e208) e nel mondo dei suv, se si esclude Fisker che però ha debuttato da poco, le principali alternative sono più costose (ad esempio Rivian): quindi essendoci poca scelta le vendite si concentrano su un unico modello che emerge poi nella top ten delle vendite, nonostante il suo segmento, l’elettrico, complessivamente fa peggio.
E, anche se dai noi c’è più scelta, è un po’ quello che succede anche qui: Model Y è il modello più venduto in assoluto in Europa ma VW, come gruppo, vende più elettriche di Tesla.
Dati ev-volumes:
Quota mondiale di BEV+PHEV nel 2022 (nuove immatricolazioni): 13%
Quota China: 27%
Quota EU: 13,9%
Quota USA: 6,8% (tu hai preso il dato delle sole BEV)
Gli USA sono un mondo a sè stante per composizione: il 20% di tutti i modelli venduti è rappresentato da Pick-up, di cui il 14% (assoluto!) è di pick-up da oltre 5 metri, poi ci sono i furgoni e le monovolume, in quantitativi che in Europa ci sogniamo. Semplicemente non esistono alternative elettriche (ancora, CT still waiting). Dove esistono (la Model Y), è la più venduta in assoluto nel segmento. In USA.
China è al doppio dell’Europa.
VW come gruppo vende largamente meno di Tesla, anche includendo le PHEV.
Io non ho detto che è merito della legge che si vende di più: questo è quello che vuoi capire tu.
Io ho scritto che si è dovuto imporre, dato che non si vende quanto ci si dovrebbe aspettere. L’EU è in media mondiale ma la media è pesantemente fatta sostanzialmente da 5 paesi, gli altri europei sono PESSIMI (e l’Italia è la peggiore).
Sul mercato US, in base a quanto si legge to Automotive News, Tesla era spinta da una speculazione dovuta alla scarsita’ di vetture, che rendeva possibile acquistare e vendere con profitto, ed avere costi di leasing molto bassi (perche’ e’ questa la forma di vendita principale). Da fine 2022 il valore delle Tesla usate e’ crollato, il costo dei leasing e’ raddoppiato (meno valore residuo) e Tesla ha abbassato i prezzi. Vedremo come andra’ ma sembra che la domanda sia adesso inferiore all’offerta.
“sembra che la domanda sia adesso inferiore all’offerta”, assolutamente no. I tempi di consegna della Model Y variano tra 2 e 5 mesi, non hanno nulla sul pronto. Basta andare sul sito USA e simulare un ordine. Solo la Model Y Performance e la Model 3 (per cui è previsto uno stop produttivo per rifacimento linea produttiva per lieve restyling) ha consegna 1 – 2 mesi.
Mi riferivo alla domanda dell’usato, valore residuo ed possibile effetto sul nuovo per i costi leasing.
Per informazione anche sul mercato UK valori usato Tesla in forte perdita, model 3 tutto 2022, model Y da fine 2022, fonte Car delares magazine.
AntonioR
Ah, l’usato. Certo, essendo drasticamente calato il prezzo del nuovo è altrettanto calato il prezzo dell’usato, inevitabile. Chi pagherebbe poche migliaia di dollari in meno per comprarne usato rispetto a nuovo? Tra settembre e gennaio i prezzi sono crollati, solo ora l’usato si sta stabilizzando.
Tutto il mondo eccetto, tutto il mondo. A parte poche realtà insignificanti, da nessuna parte nel pianeta le PHEV vendono più della metà di quanto vendono le ICE. Chi replica il contrario esibisca fatti circostanziati. In Nord America le BEV non raggiungono il 6% del mercato e neppure in California superano il 25% .
Ergo, il prodotto non vende perché non soddisfa le esigenze del mercato. Migliorare il prodotto per vendere di più oppure sconparire
Ssssht non rompergli le uova nella grotta!
Perchè da noi piace fare brum brum… e molti politici e imprenditori remano contro, in modo sempre più spudorato più ci avviciniamo al giro di boa.
PS: interessante anche vedere come id.3, risolti i problemi di software (dato che le nuove consegne arrivano già con sw 3.2 a bordo e le nuove ECU per eseguirlo soprattutto, peccato non si può fare retrofit…) e di approvvigionamento ha ricominciato a aumentare le vendite, segno che non tutto hanno bisogno di un SUV per circolare. Infatti ci sono buoni numeri anche della Megane, e immagino tra qualche mese di vedere anche la MG4 nella lista.