Dal primo ottobre, arriverà lo stop per oltre un milione di veicoli diesel Euro 5. Sarà vietata la circolazione in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Il provvedimento impone misure stringenti per tutelare la qualità dell’aria in Pianura Padana. Ma la Lega, con il suo segretario Matteo Salvini che è anche ministro dei Trasporti, è al lavoro per evitarne l’entrata in vigore.
Da chi pensa che il Green Deal sia una “fesseria economico-industriale” e il cambiamento climatico una esagerazione (“il caldo è un evento ciclico“), non ci si poteva aspettare nulla di diverso. La nuova crociata anti-transizione, contro la lotta al cambiamento climatico e contro un ambiente migliore si potrebbe così definire: “Diesel, liberi tutti“.
Peccato non sia un gioco. Perché Salvini fa sul serio, contando sul fatto che l’opposizione allo stop in Pianura Padana per i modelli Euro 5 è trasversale a tutto il centrodestra. E anche la posizione della premier Giorgia Meloni è ambigua nei confronti del Green Deal e delle scelte Ue sulla transizione
L’emendamento che il partito guidato da Matteo Salvini intende presentare al decreto Infrastrutture mira a ottenere una deroga o un rinvio del blocco. Citando la necessità di una copertura legislativa per tutelare le regioni interessate e i cittadini. Una mossa tattica per aprire un dibattito tra esigenze ambientali, compatibilità sociale e responsabilità politiche. Un modo come un altro per buttarla in tribuna.

Euro 5, cosa prevede la norma sui diesel, quando scattano e perché è stata approvata
Il blocco dei diesel Euro 5 è parte del Piano nazionale per la qualità dell’aria. Elaborato in risposta a una procedura d’infrazione avviata dalla Commissione Europea contro l’Italia. Per il superamento cronico dei limiti di biossido di azoto (NO₂) nelle città del Nord. Il decreto n. 121 del 2023 ha imposto alle regioni del Bacino Padano l’obbligo di adottare piani aggiornati entro tempi certi.
Nel dettaglio, la norma prevede il divieto di circolazione nei Comuni con oltre 30mila abitanti a partire dall’1 ottobre 2025 per le autovetture diesel Euro 5. Successivamente, i limiti si estenderanno anche ai veicoli commerciali leggeri e ad altre categorie, fino al 2027.
Del resto, la Pianura Padana è da anni una delle aree più inquinate d’Europa. “Con valori spesso ben oltre le soglie di sicurezza, e lo mostrano i dati dell’Agenzia europea dell’ambiente e quelli provenienti dalle centraline ARPA”. Non lo dicono attivisti e ambientalisti, ma la rivista Le Scienze. E in ogni caso i i dati sono lì da leggere.
Le Regioni chiedono alternative a Governo e Ue
Il Piemonte ha approvato il nuovo Piano regionale per la qualità dell’aria a dicembre scorso. In Lombardia il calendario è più articolato, con una graduale estensione delle limitazioni: le auto private dal 2025, i veicoli commerciali dal 2026 e 2027, nei comuni di Varese, Lecco, Vigevano, Abbiategrasso e San Giuliano Milanese.
Secondo i dati ANFIA, nel 2023 circolavano in Italia oltre 3,7 milioni di auto diesel Euro 5, a fronte di un parco circolante di circa 41 milioni. Numeri importanti, che ricordano ancora una volta l’età media elevata del parco veicoli circolanti in Italia. Anche nelle “ricche” regioni del Nord Italia.
La Lega, invece, preferisce mettere in evidenza quanto sia dirompente, sia sul piano sociale che economico. Matteo Salvini ha definito il blocco “una follia che avvantaggia altri mercati”, riferendosi ai potenziali effetti negativi su famiglie e piccole imprese.
Non ricordando, invece, i cambiamenti in atto nella società. L’Italia è l’unico Paese della Ue dove gli stipendi non sono tornati sopra i livelli precedenti alla crisi finanziaria globale del 2008 e i giovani sono sempre meno interessati ad avere un’auto di proprietà. Nel primo caso, non si aiuta chi non può cambiare auto, concedendogli di circolare anche con modelli inquinanti, ma con incentivi mirati. Nel secondo caso, favorendo car sharing, puntando su veicoli elettrici.
E gli incentivi auto dove sono finiti?
In parallelo, anche la Regione Lombardia ha chiesto al Governo e all’Unione Europea di rivedere il piano, segnalando la disparità rispetto ad altri Paesi europei. L’assessore all’Ambiente Giorgio Maione ha parlato della necessità di trovare “risorse e soluzioni condivise” per evitare una penalizzazione unilaterale.
Nel frattempo, il Governo è al lavoro su un Piano sociale per il clima da 7 miliardi di euro, finanziato con fondi europei. Il pacchetto dovrebbe includere incentivi per la mobilità sostenibile e misure per la riqualificazione energetica. In particolare, con particolare attenzione ai nuclei familiari con ISEE sotto i 20mila euro. Se ne è parlato due settimane fa, ma poi è sparito dal radar.
- LEGGI e guarda la VIDEO intervista al professor Leonardo Setti
-Iscriviti a Newsletter e canale YouTube di Vaielettrico-
Dai commenti si evince che tutti vogliono gli incentivi. Ok bene.
Ma se è più legittimo e comprensibile che gli incentivi li vogliano chi soldi non ne ha, mi fa stato (anzi, mi irrita proprio) che chi ha risparmi e accesso al credito voglia pure lui gli incentivi. E magari ha pure il garage per ricaricare l’auto di notte che è enormemente più facile e risparmioso.
Chi ha la possibilità e non cambia l’auto euro 5 è un pò ipocrita, mi spiace doverlo dire.
Inutile commentare a favore dell’auto elettrica se poi hai i soldi e non compri l’auto elettrica. Saranno tutti genovesi?
Servono incentivi generosi per chi l’auto euro 5 l’ha comprata usata meno di 10 anni fa.
Per chi ha contratti precari e non ha accesso al credito.
Non bisogna ragionare da professionisti affermati pensando che i “poveri” (termine relativo, oggi i poveri sono i lavoratori generici con stipendi fermi da decenni) in Italia non esistono come vuol far credere una certa stampa borghese.
La transizione è necessaria ma non deve essere una condanna fisica e morale (a volte sembra che qualcuno pensi che essere poveri è una colpa, e questo è intollerabile) per chi non ha soldi.
Mi sembra un affermazione equilibrata e di buon senso.
L’unico modo per far vincere gli elettricisti è impedire agli altri di giocare.
Se cerca un professionista per mettere mano al suo impianto elettrico, non è questo il sito.
ma chiuditi in garage col motore acceso ..
e vedi l’effetto che fà !
humor nero fumo
Il problema e’ che l’inquinamento lo respirano tutti, anche chi e’ gia’ passato all’elettrico. E la colpa e’ dei tanti “Mario”, che negano l’evidenza e si ostinano a far danni a se stessi, alle loro famiglie ed agli altri.
Piccolo appunto, chi ha firmato il decreto legge n. 121 del 12 settembre 2023? È stato deliberato dal Consiglio dei Ministri il 7 settembre 2023 tra i quali direi il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini in carica da ottobre 2022.
2 sono i problemi, uno è l’inquinamento l’ altro è quello economico. Salvini & co di sicuro ne sono a conoscenza, bisognerebbe trovare una soluzione per entrambi ma- forse esiste un 3° problema mantenere i voti e la soluzione potrebbe essere data con annunci ti aiuto il-la cattivo ti vuol togliere la macchina che hai pagato _ ma io son attento e ti salvo
Che dire visto che il governo attuale e Salvini in prima linea contro la transazione e gli aiuti per questo, se vuole lo spostamento del blocco si deve anche prendere l’onere di pagarsi tutte le muite tra lui e il suo governo, e anche le spese sanitarie causate dalla cattiva qualità del aria, visto che noi poveri cittadini dobbiamo pagare il ticket e aspettare anni per una visita e a pagamento non c’è la possiamo perdere.
Quini un contratto depositato dal notaio che il governo e lui pagheranno di tasca propia
Nessun problema!
Sono pratici!
Dove si firma?
Possono “restituirli” a tasso zero, in “comode rate”, in 80-100 anni, come i 49 milioni “spariti”, girando le tasse di quelli che non li votano.
Come il fotovoltaico: paghi la rata del mutuo in banca con i soldi che risparmi sulla bolletta e sul carburante.
Se cercate su Google maps Bergamo, via celadina e Gorle via celadina vedrete che si tratta della stessa strada, ma da un lato fa parte di un comune di soli 5k abitanti. Che si fa in questi casi? Si estende il divieto anche a questo comune?
Direte che è un caso limite…no…in Lombardia non è un caso limite, anche se nella maggioranza dei casi (specialmente a ridosso dei capoluoghi di provincia) a dividere due comuni c’è solo il palo col cartello….comunque senza soluzione di continuità.
Per evitare ingiustizie, basterebbe aiutare chi ha una macchina inquinante a sostituirla con degli incentivi mirati.. mettere divieti e basta non risolve i problemi.
Comunque quella dei diesel è una battaglia persa.. già non se ne vendono più. Tra 20 anni non ne circolerà più una di macchina diesel. Bisogna solo aiutare le persone meno abbienti in questa fase di passaggio.
Su questo argomento mi sembra doveroso ricordare che la responsabilità principale della situazione inquinamento da diesel è principalmente dei costruttori (in particolare quelli tedeschi) che hanno creato questa anomalia europea delle automobili diesel (la motorizzazione diesel fondamentalmente esiste solo in Europa), sfociata poi nel famoso dieselgate. Il ban 2035 bloccherà i costruttori infatti e non sarà più possibile produrre questo tipo di alimentazione altamente inquinante. Nel frattempo purtroppo la situazione in alcune zone dell’Europa (pianura padana in primis) è veramente grave. Si è pensato quindi a una serie di azioni ed incentivi per spingere i possessori di quel tipo di automobile alla sostituzione con una motorizzazione più ecologica.
-la responsabilità principale della situazione inquinamento da diesel è principalmente dei costruttori (in particolare quelli tedeschi) che hanno creato questa anomalia europea-
Segnalo sull’argomento questo video interessante, ben fatto e secondo me molto equilibrato
https://youtu.be/w8r2xnITnqA?si=AWQ2sMyWTSFzvTSc
peraltro a cura di uno youtuber a cui i motori a scoppio e la “bella meccanica” piacciono tantissimo.
Forse mi sbaglio alla grande perché non mi rendo conto dei numeri in questione, ma provo a dire la mia.
Il governo non potrebbe fare un accordo con Fiat per la vendita ad una cifra irrisoria dei suoi 2 modelli più economici prodotti in Italia (Pandina-500) a fronte di una rottamazione di un diesel euro 5 solo per le 4 regioni incriminate?
Fiat riceverebbe una grossa commessa e darebbe lavoro ai suoi stabilimenti italiani, lo stato si eviterebbe l’eventuale cassa integrazione per un po’ di tempo perché si parla di carca 1milione di vetture, dovrebbe rinunciare all’IVA ed eviterebbe le multe dall’Europa.
I fondi potrebbero trovarli il governo + le 4 regioni in questione + PNRR.
L’idea non sarebbe male, se Fiat fosse italiana e pagasse le tasse in Italia.
Poiché, però, è scappata dall’Italia proprio per evitare di pagare le tasse nel bel paese, fosse per me sarebbe la prima da escludere.
Non amo neanche io Stellantis-Fiat, il mio ragionamento era anche per aiutare i lavoratori dell’unica azienda che produce in Italia (poco).
Chissà chi non vuole l’unificazione fiscale della UE?
Noi pedoni, o gli imprenditori che piazzano le sedi legali dove fa più comodo al loro commercialista?
Come diceva Andreotti?
A pensar male, etc etc.
Si violano le regole europee sul libero commercio. Non puoi favorire con un accordo mirato un produttore. Puoi solo prevedere che tutti i produttori ricevono le stesse agevolazioni se rispettano le stesse regole per averle.
Fino ad ora le regole sono state l’anzianità delle auto da rottamare e emissioni (euro x). Regole più serie, sarebbero anche aggiungere limiti sulle emissioni delle auto che si andrebbero a comprare anche se rispettano le normative Euro. Favorendo quelle che inquinano meno e qui gruppi come Toyota vincerebbero a mano bassa. Stellantis con la sua Pandina sarebbe penalizzata (emissioni troppo alte se confrontate con le piccole toyota HEV)
Hai ragione, mi è sfuggito questo particolare.
Una famiglia di 4 persone, unica auto in famiglia, cosa se ne fa della 500? Ma poi, le auto “rottamate” dove andranno a finire? In Campania? In Romania? Comunque circoleranno
Rottamare è una cosa, radiare per esportazione un’altra.
le auto rottamate vanno a finire ROTTAMATE… e l’unica cosa che “circolerà” sono i pezzi recuperati dal demolitore.
Ad un’auto rottamata non è più possibile circolare in Italia essendo stata radiata.
Non si dovrebbe nemmeno avere la possibilità di reimmatricolarla.
La 500 attuale basta per una famiglia di 4 persone come bastava negli anni 60. Non servono i grandi SUV.
“E ma come fai ad andare al mare in 4 carichi?”
Se una famiglia di 4 persone non ha soldi per cambiare l’auto penso sia saggio evitare le vacanze in 4. Oppure andare in treno.
Le auto verranno rottamate e i materiali di cui è composta riciclati.
Chi va in vacanza “carico” si presume non vada in un resort di lusso servito e riverito…probabilmente si porta dietro l’occorrente per una economica vacanza in campeggio (per esperienza le dico che costa molto meno di un’auto). In ogni caso dove li mette quattro trolley su una 500?.
Come faranno quattro elefanti a stare in una 500? Due davanti e due di dietro (Cit. Elio e le storie tese).
Come facevano negli anni 60. La 500 vecchia era anche più piccola.
forse chi ha un diesel euro 5, lo ha scelto per spingere un grosso SUV senz sfondarsi troppo con i consumi, e gli rogna l’idea di venderlo a qualcuno del sud Italia (dove possono ancora girare) e con il ricavato potersi pagare anche 2 auto berlina a benzina usate ditaglia più piccola che anche a benzina comuqnue non consumano tanto
cioè sospetto che in molti casi non sia un problema di soldi (anche perchè c’è l’opzione MOVE-in GPS) ma di status symbol delle auto diesel di taglia “balena”
Ma a Roma, Napoli, Firenze e Palermo si respira aria fresca frizzantina che sa di primavera? Chiedo …
dai che hai capito, ma se vuoi precisiamo “nel 98% del centro sud” di Italia, esclusa Roma e qualche altra città che dovrei controllare, le auto usate definite vecchiotte secondo i divieti in pianura padana dovuti agli sforamenti dei limiti di qualità dell’aria, si vendono ancora bene perchè possono circolare
la pianura padana è un caso particolare,
per quasi assenza di vento, basta che guardi la mappa dell’inquinamento in cima a questo articolo, durante l’anno sono spesso fuori norma non solo le grandi città, ma anche le altre zone, che infatti vengono coinvolte nei divieti
E perché, nella stessa situazione della pianura padana, ci sono anche i Paesi Bassi, ad esempio? Li il vento tira…..eccome!.
questa mappa ufficiale, fa la media su tutto un anno del Pm 2.5, qui la pianura padana è messa peggio anche rispetto alle zone polacche con le centrali a carbone
https://cdn.zero.eu/uploads/2019/02/PM25.gif
in questa altra mappa (non ben specificata) invece pianura padana e centro polonia al carbone se la giocano
https://www.theguardian.com/environment/ng-interactive/2023/sep/20/europes-pollution-divide-see-how-your-area-compares
poi per il decreto che limita i diesel Euro5, dovremmo cercare mappe specifiche degli ossidi di azoto, come queste
https://i0.wp.com/ambientenonsolo.com/wp-content/uploads/2022/11/comparison-copernicus.jpg?w=900&ssl=1
https://i0.wp.com/ambientenonsolo.com/wp-content/uploads/2024/02/Screenshot-2024-02-22-alle-08.41.02.png?resize=1024%2C662&ssl=1
Ma il suo partito non è quello ossessionato dalla supposta sostituzione etnica e dalla denatalità?
Come soluzione propone il nuovo slogan “Se mi voti, ti avveleno i figli!”?
Coerenti come un raggio laser! :-O
Il blocco è da ottobre ad aprile. Domanda provocatoria: ma negli altri mesi le auto diesel non inquinano? Constatazione provocatoria: guarda un pò sono i mesi in cui sono accesi anche i riscaldamenti. Però i riscaldamenti funzionano per più ore durante la giornata. L’auto diesel di una persona che va a Milano per lavoro probabilmente rimane spenta per le 8 ore lavorative e per le due ore di pausa pranzo. Poi, per carità, ci sarà anche quello che gira tutto il giorno a Milano con l’auto diesel accesa.
Quindi? Cosa c’è di strano che quando si sommano riscaldamenti e auto aumenti il numero delle giornate con sforamento dei limiti di inquinamento?
Secondo me lo “strano” è che si blocchino le auto che girano poche ore (se non addirittura qualche decina di minuti in tutta la giornata) e che invece venga, ad esempio, consentito ai negozi di stare tutto il giorno con le porte aperte durante l’inverno con enorme spreco di riscaldamento. Inoltre c’è gente che in casa sua tiene il riscaldamento a palla, per non parlare degli uffici comunali/statali…ecc…
Molto più semplice fare il porta a porta per misurare la temperatura
Beh…non è nemmeno semplice verificare che tutte le diesel euro 5 rispettino i divieti. Del resto (parlo della mia città) di agenti della polizia locale in giro non c’è nemmeno l’ombra da anni, e anche se ci fossero potrebbero solo fare dei controlli “a campione”.
A meno che non si provveda ad installare dei sistemi che rilevino le targhe degli autoveicoli in transito…ma dubito che tutti i comuni interessati adotteranno questo sistema.
Aggiungo…oggi con 28° C ho visto un sacco di negozi con le porte spalancate e l’aria condizionata accesa all’interno. Le pare corretto dal punto di vista ambientale? A me no…
Nemmeno a me. Mi consola il fatto che buttano via una valanga di soldi. Contenti loro…
In effetti si potrebbero lasciare libertà di scelta: durante l’inverno si può usare il diesel oppure tenere acceso il riscaldamento.
La scelta coinvolge ovviamente l’intero nucleo familiare e vale h24 per tutto il periodo.
Ma è cosi che faranno il green deal? obbligando i meno abbienti a cambiare macchina?
non sono fans di slavini.. tutt’altro.
Ma come fai ad obbligare a cambiare veicolo un povero disgraziato che non arriva a fine mese , magari l’operaio (si proprio loro) che vive fuori citta e in zone dove affitti sono più accessibili per sbarcare il lunario, e che che proprio per questa ragione gli viene impossibile andare a lavoro con mezzi pubblici o car sharing.
Incentivi a uno che ha isee 20k anno.. cioè all’evasore , o al disgraziato che non arriva a sfamare la famiglia a fine mese e che piuttosto che dover sborsare 30 k per cambiare auto (ma anche 10k) preferirebbe prendere mazzate alla Tafazzi.
Il green deal non può e non deve essere fatto sulle spalle della povera gente.
E state pure tranquilli che sono pochi che possono permettersi una elettrica o ibrida nuova e girano con un euro 5 di 10-15 anni per avarizia; soprattutto di questi tempi dove è più importante l’ apparire all’ essere.
Se il problema è la povera gente, facciamo in modo che chi compra auto più inquinanti paghi una tassa sull’inquinamento, ovvero le emissioni (CO2, CO, NOx, PM ecc…) e al valore dell’auto (più inquina e più costa, più paghi), escluderei solo auto sotto i 20.000 € + IVA sulla tassa per valore, ma la tassa per inquinamento la farei pagare ugualmente.
Con quei soldi si riempiono le casse per gli incentivi sulle auto a zero emissioni di inquinanti. Incentivi che prevederei solo per auto con prezzo inferiore ai 20.000+IVA. Attualmente chi rispetterebbe queste condizioni sono solo 4-5 BEV. La motorizzazione alternativa alle BEV, sempre a zero emissioni, è data dalle solo FCEV come la Hyundai Nexo e la Toyota Mirai, peccato che superano i 60.000 € e non siano delle utilitarie.
In poche parole tutte le auto termiche (comprese HEV e PHEV) verrebbero tassate sul principio che emettono inquinanti in fase d’uso.
sarebbe tutto giusto, anzi.. giustissimo @Bob, però considera che alla fine incentivi “italiani” finirebbero ad auto costruite fuori dall’Italia (visto che con i criteri che indichi le vetture BEV che produciamo a Melfi, Pomigliano o Mirafiori non ci rientrano… e qualche politico potrebbe non facilitare la cosa)
Quanti di quegli incentivi finirebbero all’estero se metti un tetto tra ISEE e prezzo auto? Direi veramente una miseria.
Se Stellantis vuole, può sempre produrre in Italia una utilitaria che rispecchi i criteri.
Per concludere, mi vien da ridere visto che già da molti anni i più lodano i gruppi teutonici e snobbano le auto italiane e per anni molti degli incentivi sulle termiche sono finiti in Germania, Francia, Romania, Marocco, Turchia, ecc…
purtroppo e non da ora Stellantis NON è in grado di produrre vetture piccole/economiche in Italia che possano beneficiare di incentivi basati Anche su valori bassi WLTP.
La Pandina (Pomigliano) ha un bicilindrico mildhybrid con una tecnologia che “sulla carta” potrebbe abbassare l’inquinamento Ma nella guida reale è proprio poco efficace (prestazioni misere se la guidi molto tranquillo, consumi che si impennano se provi a farla “viaggiare” ). Stesso discorso per la futura nuova 500E modificata con il solito motore, in “salita produttiva” a Mirafiori (con in più l’incognita di un peso maggiore visto che la piattaforma era nata BEV pura e ri-adattata a montare un ICE…).
Altri modelli vengono prodotti in stabilimenti extra-Italia. quindi non influiscono sui lavoratori impiegati da noi (se non in misura infinitesima)… A proposito.. in questi mesi verranno fatti “uscire” ben oltre 6/700 lavoratori dai ns stabilimenti (ma la cifra totale che ho letto sarà fino a 2400 secondo varie testate, tra italiane e straniere…
In compenso tra le auto che potrebbero rientrare nelle incentivabili come vuoi tu c’è la Leapmotor T03… ma al momento la nazione candidata a produrla direttamente in Europa pare la Spagna (invece di Tichy inizialmente ipotizzato)…
Eh già … in Italia al momento ci dovremo accontentare di auto “veramente ecologiche” di categorie superiori … le prossime DS8 e Nuova Jeep Compass BEV a Melfi… e le sempre più ritardate Nuove Alfa Stelvio & Giulia BEV di Cassino (dove mi sa che finiranno per produrre i soliti modelli “ibridati”… che finiranno per vender bene si e no 2 anni massimo 3, e poi verranno travolte dall’avanzata delle ben più tecnologiche auto concorrenti … BEV MY27-28)
Damiano I, la panda non ha un bicilindrico ma un tre cilindri mild hybrid
Si presume che se hai potuto acquistare una euro 5 nel 2012-2016 grosso modo, anche se a rate, l’avrai sicuramente finita di pagare da un bel po, non si capisce perche non puoi rinnovare l’auto a vantaggio della salute tua e di tutti, dovrebbe venire prima dei soldi. Tutti questi milioni di italiani diventati improvvisamente impossibilitati.
Salve sig.r. Stefano, forse perche’ il costo della vita e’ aumentato ” un pochino ” rispetto agli anni dell’ euro 5 nonostante gli stipendi siano gli stessi da prima di quella data ?
Forse perche’ c’e’ tanta gente che ha una euro 5 magari presa usata qualche anno fa ? Non tutti possono acquistare nuovo.
Consideri che c’e’ un mio parente che ha un’ Alfa Romeo 159 m.j. s.w. Distinctive acquistata seminuova con interni in pelle, tettino apribile tenuta in maniera maniacale che proprio in questi giorni mi diceva che non la toglie assolutamente anche perche’ una vettura equivalente gli costerebbe dcine e decine di mila euro e lui avendo 2 figli che lavorano 1 mese si ed un mese no con contratti part time o a termine deve giustamente pensare a loro.
Io non sono d’accordo. La classe media può acquistare le auto o prodotti che vuole. Per me è corretto che ci siano delle agevolazioni per le classi con minore potere d’acquisto. Gli incentivi legati all’ISEE e con limitazione sul prezzo d’acquisto sono legittimi.
L’unico modo per portare tutti ad abbandonare l’uso delle termiche è creare le condizioni. Eliminare i sussidi ai fossili (in modo da far salire i prezzi dei carburanti), estendere a tutto il territorio nazionale una limitazione alla circolazione delle termiche più vecchie di 5 anni in maniera programmata e nota già all’acquisto (esempio a scaglioni di km 5.000, 4.000, 3.000, 2.000, 1.000 km annui per auto a parità di inquinamento con black box che lo certifichi) ridurrebbe gli inquinanti. Mettendo una tassa proporzionale alle emissioni dichiarate (non solo di CO2 ma anche NOx, CO, PM ecc.) in fase d’acquisto e annuale.
Alternativa agli incentivi potrebbe essere una semplice diminuzione dell’aliquota IVA per le BEV con prezzo non superiore ai 20.000€ + IVA dal 22% al 10%.
Queste semplici azioni permetterebbero alle persone di mantenere le auto vecchie se hanno percorrenze minime e allo stesso tempo costringerebbero i produttori a proporre BEV a prezzi accettabili visto che i consumatori smetterebbero di acquistare auto (termiche e non) se non reputano il prezzo da sborsare consono a quello che viene offerto.
Scusate, ma dopo il flop ai referendum non avete capito che gli Italiani non accetteranno mai queste imposizioni? Continuate così, che la destra arriva al 70% e vi resta 20 anni.
Parto dal capitolo “nuovi incentivi”:
sono il “dirottamento” dai precedenti piani PNRR, quindi occorre concordare nuovamente l’uso dei fondi con il nuovo obiettivo; ci sono tempi tecnici tra richiesta alle competenti commissioni + la redazione del piano “incentivi “. Più o meno si saprà qualcosa a fine Giugno.
Purtroppo il solito balletto di ipotesi su cifre mirabolanti in arrivo farà bloccare tutti coloro che sono interessanti ad acquistare una vettura nuova (tranne gli “appiedati” con tanta fretta) perché magari erano intenzionati ad ordinare una vettura “normale” (quindi anche ICE o MildHybrid) MA con il possibile mega-sconto proposto potrebbero aspettare e vedere se riescono a comprare un’auto più costosa con il solito budget (anche full-hybrid o BEV).
Per quanto riguarda l’atteggiamento negazionista e menefreghista di quella compagine al governo sui cambiamenti climatici ed i devastanti effetti che ha, è una tragedia… vista la diffusa ignoranza e che quindi non comprende le motivazioni che hanno portato l’Europa ed i governi italiani a prendere certi provvedimenti, che tra l’altro hanno pure carattere di urgenza ed improrogabilità viste le motivazioni legate alla tutela della salute pubblica.. più che “cose strane” come l’ambiente ed il clima.
Vero è che al mondo stanno aumentando comunque le emissioni ed il ricorso massiccio a gas & idrocarburi nonostante una crescente quota F.E.R. che portano le menti “semplici” a pensare che è inutile fare sacrifici se gli altri non collaborano….
Peccato che gli effetti tossici dell’aria in val Padana (comunque in tutta Italia/Europa) li paga prevalentemente CHI ci abita (io no, ad esempio.. e mi sento male ogni volta che mi tocca varcare l’appennino verso nord ).
Usare auto più “pulite” (meno emissioni da scarico e freni) è un grandissimo beneficio per tutti i residenti …
Anche considerando che la produzione energetica al servizio delle ricariche non fosse ancora 100% da F.E.R. ma GNL bisogna considerare che le centrali hanno un’efficienza altamente superiore ai motori termici (che difficilmente superano il 30-35% quelli moderni e Guidate BENE ! non col piede peso di chi va sempre di corsa..) pertanto circolar con vecchie auto a idrocarburi e guidate pure senza ritegno inquina anche il 70% in più del valore WLTP Dichiarato ( e le Euro5 e Euro6 da DieselGate NON rispecchiano quanto richiesto in omologazione !!).
Molto meglio passare ad auto nuove (magari elettrificate) piuttosto che far circolare vecchie carrette e le Diesel <Euro6Final/Euro 7…. ma dovremo ancora aspettare…..
“e mi sento male ogni volta che mi tocca varcare l’appennino verso nord” …..mai pensato di munirti di una maschera antigas?
Scusa ma l’affermazione mi pare un tantino esagerata….
Massimo, non fare il timido! Vallo a dire ai coniugi, ai figli e agli amici dei 60mila morti per cause legate alla qualità dell’aria.
tu prova a scendere da Roncobilaccio … poi senti come cambia… specialmente se vai verso le zone di mare (quindi non A1 ma A11, dopo Lucca – altra zona piena di industrie e con problematiche simil-padania).
Ogni volta che torno nelle pianure interne (ove l’aria si carica di inquinanti..e adesso pure pollini) mi crea sempre problemi a respirar bene (dopo tanti anni in concessionarie in zone industriali… di “puzza” nauseante me ne intendo abbastanza 😵💫.. per non parlare dei seri problemi di tanti ex colleghi)
nb: le famigerate mascherine FFP2 eran nate per chi fa certi lavori, anche in officina… (soprattutto lavorando a certe parti, tipo i freni / frizioni etc)… prova a dire se son mai riuscito a farle usare dai meccanici….
Vivo da 52 anni nel bel mezzo della pianura padana… in città o nei comuni limitrofi. Non ho nessun problema respiratorio. Evidentemente ho sviluppato gli anticorpi. Quelli che conosco che sono morti per cancro al polmone fumavano come turchi. Altri per possibile prolungata esposizione al gas radon.
è il conceto di statistica, per fortuna una buona parte non si ammala precocemente, e per quantificare si prende un campione ampio e si cercano le eventuali correlazioni
per l’inquinamento atmosferico, credo che il grosso come numeri dei danni siano “banali” patologie infiammatorie di vario livello che ti “limano” la qualità della vita (es cuore, arterie, reni, fegato, cervello, etc), legate all’ingresso di micropolveri e gas irritanti nel circolo sanguigno passando dagli alveoli polmonari
mentre se guardi a patologie molto acute e molto gravi, il taglio dell’aspettativa di vità non è cosi evidente, ma c’è, in pianura padana se ricordo è “statisticamente” di qualche anno in meno
Il caso di poche persone non fa statistica, che per definizione va fatta su un campione molto più ampio. Personalmente di persone che hanno avuto tumori ne conosco parecchie e certi inquinanti non sono cancerogeni solo per i polmoni. Le particelle più fini sono abbastanza piccole da entrare nel cicolo sanguineo. Oltre ai tumori ci sono le patologie respiratorie come asma ed infiammazioni croniche che di certo non aiutano ad allungare la vita delle persone più fragili.
Fermate Salvini….
Ha perfettamente ragione!
Difficilmente riusciremo ad aumentare le vendite di auto elettriche che molti vogliono vedere se gli incentivi sono limitati ai meno abbienti e non estesi a tutti. Come ogni rivoluzione deve essere guidata dalla classe media, che poi imporrà fisiologicamente a Tutti un adeguamento costante ma definitivo. Se incentivi chi non ha reddito a prendere un auto che da gestire è cmq più complessa per tempistiche e costi rispetto alla panda di 30 anni fa e non riconosci gli stessi incentivi a chi invece avrebbe mezzi e capacità per iniziare a farlo non riuscirai mai a raggiungere lo scopo. Sembra che dirottare 600 milioni dalle colonnine ai redditi con isee sotto 30/40 mila euro famiglia vuol dire siamo sicuri che quel ceto sociale non vorrà e non potrà passare all’elettrico(i motivi sono diversi) così da poter riportare che loro hanno provato ad incentivare con fondi superiori al passato ma poi dimostrare che nemmeno il 10/15% dei fondi sono stati utilizzati andando a rafforzare la loro posizione anti svolta green. E cmq le imposizioni creano da sempre effetto contrario, le transizione devono essere naturali ed avvenire dall’alto.
Concordo in pieno perché sotto un certo isee le priorità sono altre non una macchina e x me lo fanno a posta x fare vedere che danno incentivi che poi non servono a niente. Io darei incentivi sotto a un certo prezzo di listino