Etriko è il nome di una nuova linea di e-scooter elettrici simil cinquantini, selezionati e distribuiti in Italia dall’azienda SKG di Parma. Tre i modelli (SK1, SK2 e SK3) con medesima motorizzazione e stessa ciclistica. E anche lo stesso prezzo di 3.490 euro per le configurazioni Base e 4.590 euro per quelle Premium.
La principale differenza sta nelle batterie: una sola, estraibile, per la Base e due, entrambe estraibili, per quella Premium. Le batterie sono collegate in serie, quindi ogni batteria al litio da 60V e 26Ah, che pesa 9 kg, può essere rimossa e ricaricata in casa separatamente. La ricarica completa dalla presa domestica richiede 6 ore. Il sistema frenante è a disco su entrambe le ruote, la sospensione posteriore è regolabile. Il peso netto è di 76 kg.
Pochi i dettagli che differenziano i tre modelli: i fregi dello scudo, il design delle luci di direzione, la copertura della sella, il dashboard analogico e digitale. Si distingue ad occhio la versione SK2 per l’importante manubrio cromato in stile retrò. Per il resto tutti i tre i modelli hanno linee sinuose, sottolineate da intarsi cromati che ricordano gli scooter anni Sessanta. Interessante ed evocativo il portapacchi posteriore.
Il motore di Etriko è integrato nel mozzo della ruota posteriore ed eroga 2 kw di potenza. L’autonomia con una sola batteria (alloggiata nel sottosella) è di 64 km. Diventano 128 con la batteria supplementare che può essere acquistata a parte per 1.150 euro. Come optional Etriko propone anche il bauletto porta casco (110 euro) e il parabrezza (69 euro).
Ma questo di Etriko è solo il primo passo di un progetto che SKG Italia ha intenzione di ampliare con una nuova gamma di e-scooter in categoria L3, quindi paragonabili a un 125 termico. Qui non si limiterà più a “personalizzare” un prodotto asiatico, ma ha intenzione di occuparsi in prima persona del design, della progettazione e in parte dell’assemblaggio.
Fondata nel 1974 come produttrice di componenti plastici, SKG è diventata negli anni un’azienda diversificata nelle lavorazioni in alluminio, nella commercializzazione di batterie e soprattutto nel condizionamento per l’automotive. Oggi è fornitore primario di componenti per la climatizzazione di auto premium tedesche, dalle valvole ad espansione ai filtri disidratatori. E sta rapidamente convertendosi alla tecnologia elettrica. Produce per esempio sistemi di managment termico per batterie.
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/// un progetto che SKG Italia ha intenzione di ampliare con una nuova gamma di e-scooter in categoria L3, quindi paragonabili a un 125 termico \\\ In occasione di Eicma 2022 è prevista la presentazione di un modello in categoria L3e, si tratta del Rapido da 6kW e 110 kmh dichiarati (vedi pagine “social” di Etriko)
Io invece non ho capito una cosa, i mezzi elettrici a due ruote possono circolare in tangenziale? Non ovviamente quelli con potenza sovrapponibile ai cinquantini ma gli altri? Io vivo tra due strade equiparate a tangenziali…
Da quello che so hanno proposto una legge per autorizzare le moto elettriche in autostrada (e quindi anche in tangenziale) ma non l’hanno ancora approvata https://www.sicurmoto.it/guida-e-sicurezza/moto-elettriche-in-autostrada-possono-circolare/
Ma com’è possibile che si possa copiare in modo così evidente il design della Vespa?
Quasi tutti gli scooter “vintage” per forza di cose si ispirano alla mitica Vespa.. Secondo me l’SKG ricorda alcuni “50ini” tedeschi giá esistenti come il Trinity Uranus e diversi modelli Kumpan