Home Auto Estrema Fulminea, l’hypercar con batterie allo stato solido

Estrema Fulminea, l’hypercar con batterie allo stato solido

12
CONDIVIDI
La prima immagine della Fulminea, l'hypercar elettrica di Estrema.

fulminea estremaEstrema Fulminea: si svela la prima hypercar elettrica con batteria di tipo ibrido, con celle allo stato solido. Costruita a Modena, nel cuore della Motor Valley.

Estrema Fulminea: 2.040 CV, autonomia di 520 km

Estrema Fulminea arriverà sul mercato tra due anni e sarà la prima hypercar con omologazione stradale ad utilizzare un innovativo pacco-batteria “ibrido”. Impiegando appunto celle allo stato solido prodotte da ABEE (Avesta Battery Energy Engineering) e ultra-capacitori. Il pacco batterie sarà progettato e prodotto in collaborazione con lo specialista IMECAR Elektronik.fulminea estrema La trasmissione sarà dotata di 4 motori elettrici con una potenza di picco di 1,5 MW (2.040 CV), che permetterà a Fulminea di accelerare da 0 a 320 km/h in meno di 10 secondi. Il pacco batterie avrà una capacità di 100 kWh, con un’autonomia prevista secondo il ciclo WLTP di 520 km. Grazie all’utilizzo delle celle allo stato solido, la batteria ibrida (costruita con la tecnologia “cell to pack”) toccherà una densità energetica da record con ben 450 Wh/kg. Equivalenti cioè a 1.200 Wh/l, con un peso della batteria di soli 300 kg e massa totale in ordine di marcia di circa 1.500 kg.

Sede e Modena, fondata da Gianfranco Pizzuto

La sede operativa di Automobili Estrema (qui il sito) sarà trasferita a breve a Modena, nel cuore della Motor Valley italiana. La produzione iniziale di Fulminea sarà limitata a 61 unità. Ma chi c’è dietro questa ambiziosa operazione? Questo nuovo costruttore di nicchia, specializzato nella realizzazione di hypercar e supercar elettriche, è stato fondata nel 2020 dall’imprenditore Gianfranco Pizzuto.

fulminea estrema
Gianfranco Pizzuto, fondatore di Estrema, nuovo brand che produrrà hypercar elettriche.

Già co-fondatore e finanziatore di Fisker Automotive nel 2007, Pizzuto è un pioniere dell’elettrico. Ha curato tra l’altro una versione potenziata della prima Fiat 500e, quella costruita in Messico per gli USA. Nel progetto Estrema viene affiancato da un management team di professionisti automotive di consolidata esperienza. Fulminea sarà la prima auto elettrica omologata stradale in assoluto a utilizzare un tipo di batteria “ibrido” che combina ultra-capacitori a celle Li-ion allo stato solido.

Apri commenti

12 COMMENTI

  1. Caro Sig. Pizzuto, complimenti per questo pezzo di tecnologia, ma, seguendo da tempo gli sviluppi delle batterie allo stato solido e gli enormi investimenti di qualche decina di aziende quotate in borsa e che trafficano con mini-celle prototipo, sono esterrefatto dall’annuncio di una produzione in serie, ancorché limitata, di batterie allo SS da 100 kWh.

    Posso chiederle il comportamento in auto-scarica e la temperatura di esercizio di questa batteria?

    Grazie e buona fortuna per la sua avventura.
    Maxwell

  2. A parte l’inutilità “stradale” di questa auto, sarebbe interessante sapere i costi di questo sistema ibrido e come si ricarica

    • Se non ci fossero le “inutilità stradali” non ci sarebbe progresso tecnologico… comunque grazie alla nostra “inutilità stradale” diamo da lavorare ad una dozzina di famiglie italiane e stiamo sperimentando una batteria che nemmeno i più blasonati nomi dell’automotive hanno avuto il coraggio di provare… Per sua informazione la nostra batteria quando è completamente carica arriva a 840V di tensione e la possiamo caricare fino ad un massimo di 350 kW a 420A. I costi sono ancora da “inutilità stradale”, d’altronde è come pretendere che un 12 cilindri Ferrari costi quanto il bicilindrico turbo della 500…

      • Io non critico questo sistema ibrido, critico l’ inutilità di fare una macchina da 2000 cavalli che obiettivamente non si guida su strada, non è forse più semplice e redditizio provare tale sistema su un’auto con potenze normali?

        • Fabrizio forse lei non ha ancora capito che la nostra vettura è in relatà un banco di prova, un laboratorio su ruote per testare (cosa che ad oggi non ha ancora fatto nessuno!) i limiti di diverse tecnologie tutte insieme e che sono in fase di sperimentazione solo in laboratorio per il momento. Il prototipo di batteria ibrida di Estrema Fulminea avrà queste caratteristiche:
          1- structural embedded cell to pack
          2- solid state Li-ion pouch cells
          3- hybrid battery packed with ultra capacitors
          Mi scuso per l’inglese ma in italiano non mi vengono in mente i termini tecnici. Con potenze “normali” sappiamo già che la cosa funziona, non sappiamo però fino a che punto ci possiamo spingere. Come già si può evincere dal nome che abbiamo dato alla nostra società, Estrema, a noi il “normale” non piace.

          • Già di capisce di più col tuo messaggio, a livello costi è già possibile inserirla in un commercio di massa ? Al di là dei rincari che le case ci apioppano

          • La sperimentazione (R&D) ha costi sicuramente elevati e da qui il prezzo alto sui primi modelli dopo la fase del prototipo. Quello che potrebbe essere utile ad Estrema é l’applicazione di riduzione dei costi utilizzando tecnologie gia’ esistenti e portando una hypercar ad un entry level cost molto inferiore rispetto ai 2 milioni di Euro della Pininfarina Battista o della Rimac Concept 2. Inoltre, se non mi sbaglio, la tecnologia delle batterie non é proprietaria, questo significa che IMECAR Elektronik puó rivendere questa tecnologia alla concorrenza. Io suggerirei di guardare al mercato tra due anni, quando la Rimac Concept 2 e la Tesla Roadster 2.0 saranno sulle strade, la novita’ sara’ il full self driving e 520 km di autonomia saranno la norma. Estrema ha possibilita’ che gli automaker affermati non hanno. Puó inventare qualcosa che non esiste (certo le batterie con integrazione di super capacitors adesso é una novita’ ma credo che la Roadster 2.0 utilizzera’ questa tecnologia per raggiungere lo 0 a 100 in 1.1 secondi), Estrema puó sorprendere con una auto eccezionale che guardi alle necessita’ e bisogni del futuro, potrebbe creare quell’auto che tutti sognano e che in molti possono permettersi….. qualcosa che nessuno dei concorrenti (Tesla, Bugatti, Rimac, Pininfarina, Ferrari) ha ancora fatto. Per capire le mie ragioni basta guardare alle vendite del 2020 della Porsche. La elettrica Taycan ha venduto 1183 unita’ contro le 1097 della 911. La Taycan, in soli pochi mesi ha venduto piú della ammiraglia di questa casa produttrice in un intero anno. Sig. Pizzuto, la prego di prendere il mio come un suggerimento, oggigiorno si puó fare una hypercar a costi molto ridotti rispetto ad una Bugatti. La auto potrebbe avere questa unicita’ invece che puntare tutto sulla hybrid battery. Per essere estremi bisogna essere coraggiosi ed innovativi. Credo che sinceramente nel suo progetto e spero di vedere presto un prototipo della fulminea sulle strade della Nostra Italia

          • Sig. Pizzuto, mi scuso, leggendo il sito di Estrema mi sono reso conto che le batterie sono proprieta’ della ABEE’s
            Spero che il mio commento sia chiaro e la incuriosisca

  3. Il programmatore che è in me inorridisce davanti a quel sito web che sembra provenire dalla preistoria. L’appassionato di auto invece esulta per le batterie di tipo ibrido, forse troppo belle per essere vero. Gli ultracapacitori sono un’innovazione molto interessante, capace di accumulare e rilasciare un boost di potenza in poco tempo e credo saranno un equipaggiamento che vedremo molto più spesso sulle supercar per contenere il peso a parità di prestazioni. Lo 0 – 320 km/h in meno di 10 secondi è una prestazione stratosferica (soprattutto se abbinato ad un peso di 1500 kg, del tutto adeguato con questi livelli di potenza), ormai i livelli di potenza sono talmente alti da essere ingestibili. Credo che abbia ragione Jezza che per primo è passato dal “more power” al “too much power” (“Jezza” è il soprannome di Jeremy Clarkson, conduttore di Top Gear, il cui motto da sempre è stato quello di inneggiare a più potenza salvo dover fare un passo indietro negli ultimi anni perché le ultime supercar sono troppo potenti, quindi non gestibili e quindi non divertenti).

    • Gentile Enzo programmatore, il sito internet lo abbiamo fatto in 2 “pensionati” durante l’ultimo fine settimana (stando alzati tutta la notte) perchè abbiamo preferito investire nel progetto al quale lavoriamo senza pausa dalla scorsa estate. Abbiamo un budget limitato e l’ultimo dei nostri pensieri è di avere un sito internet tutto fuoco e fiamme ma una ciofeca di progetto automobilistico. Se ci vuole aiutare a portare il nostro sito web dalla preistoria magari anche solo alla guerra 15-18 ne sarò felice, mi scriva pure: gp61@automobiliestrema.com

    • Io nel sito non ci trovo nulla di male, anzi, su smartphone funziona molto bene, a differenza di altri. Poi è un sito web e il cms lo avranno trovato già pronto, mica lo hanno programmato. Ottimo lavoro e auto fantastica. La mia prossima auto sarà elettrica anche se non questa, temo…

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci qui il tuo nome