Estate elettrica / A Ischia in Smart #1: Gianlorenzo racconta il viaggio con famiglia sull’auto elettrica della moglie. Questi racconti sono preziosi anche per capire quanto è affidabile la rete di ricarica, in Italia e fuori. Se volete condividere il vostro di viaggio scrivete a info@vaielettrico.it.
Estate elettrica: da Lecco 4 ricariche per un’ora e mezza in tutto
“Quale occasione migliore per approfittare della prima settimana, dopo 11 anni, in cui i bambini sono tutti in vacanza contemporaneamente? Un bel viaggetto, questa volta però niente Mercedes EQB, già collaudata in lungo e in largo , ma la Smart #1 di mia moglie. Destinazione: Ischia. Partiamo con un vincolo: essere al porto di Napoli entro le 14:30, pena perdere il traghetto prenotato. Forte di quasi due anni di viaggi in elettrico, decido di non pianificare soste in anticipo: l’unica strategia è fermarsi quando serve. La rete Free To X lo consente tranquillamente con colonnine rapida in quasi ogni area di servizio. Alla fine sono bastate 4 soste, per un totale di circa un’ora e mezza: tempo sfruttato per colazione, pausa gambe e pranzo. Con il cruise control adattivo impostato a 125 km/h, ho mantenuto una media reale di oltre 100 km/h , la mia velocità di crociera standard per pianificare i tempi di viaggio.
Bene la velocità di ricarica, male consumi e navigatore
E la Smart #1? Promossa. La batteria da 66 kWh si è rivelata più che adeguata per la lunga percorrenza, grazie soprattutto a un sistema di ricarica velocissimo: dal 25% all’80% in poco più di 15 minuti. Sfido chiunque a fare pipì e prendere un caffè in meno tempo! Se potessi, questa velocità di ricarica la vorrei anche sulla mia EQB. Capitolo consumi: dolente. Anche guidando in modalità Eco e con piede leggero, non sono sceso sotto i 20 kWh/100 km, salvo tratti in coda. La mia EQB 250+ a 7 posti consuma circa 18 kWh/100 km in autostrada. Quindi, qui si paga qualcosa in efficienza. Navigatore di bordo: bocciato senza appello. L’ho usato di proposito per testarlo, ma non è stato all’altezza: decide in autonomia dove fermarti a ricaricare (sempre troppo presto). E, se superi il punto previsto, pretende addirittura che tu torni indietro. Il sistema di ricerca colonnine è macchinoso e poco intuitivo; gli orari di arrivo sono spesso fuori scala e i messaggi minacciosi non aiutano. Da rivedere, e in fretta.
Estate elettrica: spesa media con l’app Electroverse 0,77/kWh
Sul fronte comfort, nulla da dire: ottimo. Unico appunto: sterzo e assetto un po’ più rigidi rispetto al SUV a cui sono abituato, ma qui è questione di gusti. Ischia a giugno: vivibilissima. Non posso fare paragoni con l’alta stagione, ma le poche colonnine sull’isola sono bastate. D’altronde, i km da percorrere sono minimi: il problema vero in alta stagione dev’essere trovare parcheggio, non ricaricare. Il ritorno: complicato dal traffico, che ha avuto almeno il pregio di abbassare i consumi. Le soste sono state solo tre (di cui l’ultima per esigenze fisiologiche dopo ore in coda), grazie anche a pause pranzo e telefonate di lavoro che hanno allungato un po’ i tempi di ricarica. Nota tecnica per i più esperti dell’elettrico: non sono quasi mai riuscito ad avviare la ricarica con EVDC (1 volta su 7!). In alcuni casi la colonnina non veniva visualizzata, in altri risultava occupata. Ho ripiegato sulla tessera RFID di Electroverse, pagando 0,77 €/kWh: bene, ma si può fare di meglio. Ho visto, ma mi son guardato bene da usare, anche il pagamento con POS, utile solo in emergenza, finché i prezzi non saranno allineati ai migliori in roaming. In conclusione: puoi viaggiare tranquillamente con la Smart #1, anche se non è nata per i viaggi lunghi. Lo rifarei? Assolutamente sì. Provare per credere!“. Gianlorenzo Caccia
- Come si ricarica uno scooter elettrico? Guarda il VIDEO-SHORT
Ho anch’io la smart#1 e mi ritrovo in tutto e per tutto quello che ha riportato nel suo viaggio
Grazie molto interessante. I difetti che rilevi sono quelli attribuiti da molti altri proprietari in forum sia italiani che esteri e, un po’ generalizzando, rappresentano le due principali aree di crescita dei prodotti cinesi (in attesa di verificare la qualità costruttiva nel tempo).
Certo l’affermazione finale fa un specie visto che parliamo di un’auto con batteria da 66KwH!
Scordavo il discorso navigatore integrato, peccato sia così mal impostato nella Smart. Ho una Megane ed è ottimo in tutto, quasi quanto quello della Model S. Non ho molta esperienza ma leggendo ho capito che averlo già integrato con Google Maps fa la differenza.
Ottimo report, grazie per averlo condiviso. Spero che sempre più persone sfatino il mito dell’ansia da ricarica e dei sovraprezzi (anche se ancora si spenderebbe meno con un diesel, ma non esiste solo il risparmio diretto al distributore da tenere in considerazione).
Solo il consumo del suo EQB 250+ mi sembra un po’ troppo ottimistico, o forse poco circostanziato, lo dico solo per il peso elevato del veicolo, non per screditarla. Se consuma veramente così poco è davvero molto ottimizzato per l’autostrada.