Esercito ucraino in azione anche in bici elettrica, oltre ai fuoristrada e ai pick-up tradizionali. Utilizzando mezzi costruiti da aziende locali, ELEEK e Delfast.
Esercito ucraino in sella a ELEEK e Delfast
Era stato il patron d ELEEK e vice-presidente dell’Associazione ucraina dei costruttori di bici, Vadym Ignatov, a dare notizia su Facebook della fornitura (leggi anche). Lo sviluppo dei mezzi è avvenuto in questi primi mesi di conflitto in stretta collaborazione con l’Esercito: “Prendiamo in considerazione tutti i desideri dei nostri combattenti, sperimentati durante l’utilizzo al fronte delle prime unità. E, soprattutto, è stata aggiunta una funzionalità molto importante che consentirà di non prendere power-bank aggiuntivi nei raid. Le aziende hanno aggiunto l’uscita a 220 V, che consente l’uso di qualsiasi caricabatterie standard.
Dopo aver testato in condizioni di combattimento reali, i combattenti delle forze speciali hanno valutato i vantaggi delle biciclette elettriche e la loro necessità aumenterà“, aveva scritto Ignatov.
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I militari apprezzano, verso un uso sempre più esteso
Ora anche Delfast, marchio ben conosciuto in Italia, dà notizia di una sua fornitura, con un annuncio del fondatore, Danylo Tonkopiy: “Abbiamo messo in primo piano lo sviluppo di queste bici elettriche nelle prime settimane di guerra, ma non ne abbiamo parlato, alcune cose le facciamo con calma. Ora abbiamo ricevuto il permesso dal Comando e pubblichiamo le foto su dove e come vengono utilizzate per le nostre bici”. Il patron di Delfast ha citato anche l’apprezzamento ricevuto dai comandi militari di Kiev: “Apprezziamo la vostra bici, può davvero funzionare per i nostri gruppi mobili. I piani d’uso includono viaggi per ricognizioni aeree e attrezzature per lavori in box“. Secondo i media ucraini, il numero di biciclette elettriche in uso nelle Forze armate nazionali dovrebbe aumentare nei prossimi mesi.