Ernesto del cantiere Riva è la barca dell’anno nella categoria natanti. Un bel segno per la nautica elettrica che al Salone di Genova nel concorso organizzato dalla rivista Vela e Motore e UCINA – Confindustria Nautica vede salire sul podio la propulsione elettrica.
Il premio è arrivato per la qualità del “prodotto”. Un altro motivo per gioire perché si è scelto l’elettrico e la sostenibilità ma pure l’estetica, il design e la funzionalità. Il bello si sposa con l’ambiente.
Ernesto figlio del cantiere attivo dal 1771
Vedere salire sul gradino più alto del podio e nella manifestazione nautica più importante d’Italia una barca elettrica è molto positivo per l’intero settore. Un futuro a zero emissioni che in questo caso viene da lontano. Più precisamente dal 1771, anno d’inizio lavori a Laglio, sul lago di Como (guarda).
Disegnato da Mani Frers
Ernesto è la prima di una serie d’imbarcazioni full electric. Un’opera d’arte nautica firmata da Mani Frers, figlio di Germán Frers, progettista del Moro di Venezia. “Ernesto” poi è stato sviluppato da E-Concept, il centro ricerche del cantiere, ed è stato costruito in legno certificato e altri materiali rinnovabili e riciclabili.La sostenibilità ha interessato oltre la propulsione i materiali di costruzione della barca.
Ernesto premiato anche dalla FMI
Il natante è lungo 7,65 metri e porta otto passeggeri ed è stato premiato anche a Montecarlo con lo “Special Award for Sustainable Development” della Federazione Motonautica Mondiale.
Primo nella categoria natanti
Il premio Barca dell’anno è diviso in cinque categorie: Barca a motore, Barca a Vela, Natanti, Multiscafi e Gommoni. Nei natanti ha avuto la meglio Ernesto mentre il voto è stato dato on-line con i lettori che hanno scelto il modello che consideravano più innovativo, piacevole, funzionale.
Dopo Ernesto ecco Elettra
La volontà elettrica del cantiere si legge anche nella scelta del varo di Elettra. Si tratta di una “vaporina”, imbarcazione tipica della grande borghesia e dell’aristocrazia di inizio ‘900, rivista in chiave moderna. Notevole la propulsione con due motori Brushless da 100 kW, alimentati da due gruppi di batterie da 600 V 90 kW. Quest’ultimi firmati dagli svizzeri di Ecovolta.
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Solo una piccola correzione al testo senza importanza. La Union International Motonautique (UIM) è la federazione internazionale della motonautica. La FIM è la Federazione Italiana Motonautica.
Semplice te stupenda……
Il gusto classico e intramontabile italiano
Splendido instant classic wooden boat, con guida avanzata.
Le essenze utilizzate ne conferiscono l’immagine di un’opera d’arte, ma fa specie vedere Cedro Brasiliano e Mogano Sipo sacrificati per quest’opera da maestro d’ascia.
L’avrei preferito in fibra di carbonio.
Questo irresistibile E-Commuter, mi risulta che sia stato progettato anche dall’ingegnere napoletano Carlo Bertorello.
È vero che può raggiungere 30 nodi di velocità massima?
Il contributo di Bertorello lo abbiamo citato nel primo articolo dedicata alla barca nel 2017 e linkato in questo ultimo articolo https://www.vaielettrico.it/cantiere-riva-la-prima-volta-elettrica-dopo-3-secoli/ a Montecarlo l’anno scorso ha fatto 20 nodi al test https://www.vaielettrico.it/barche-belle-e-veloci-ernesto-di-riva-sul-podio-al-challenge-di-montecarlo/ ora ne dichiarano 33
La ringrazio per le risposte.
Personalmente trovo che il più irresistibile di questi E-Commuter sia il Dasher, a poppa aperta, disegnato da Michael Peters realizzato dai cantieri Hinckley.
https://www.vaielettrico.it/dasher-by-hinckley-e-yacht-da-500mila-dollari/
Chissà se mai faranno un cat elettrico prestazionale come l’MTI 340X della Marine Technology Inc. di Randy Scism?
La ringrazio Alberto è sempre un piacere leggere le sue osservazioni mai banali, poi seguo sempre le sue indicazioni