He Dreiht, il nuovo gigante offshore di EnBW nel Mare del Nord, ha prodotto il suo primo kilowattora immettendolo in rete. Un passaggio simbolico ma decisivo per quello che diventerà il più grande parco eolico marino della Germania, con una potenza totale di 960 MW.
L’avvio della prima turbina segna l’inizio di una messa in servizio progressiva che si completerà entro l’estate 2026. Secondo EnBW, sono già state installate 27 delle 64 turbine previste, tutte fornite da Vestas, nuovi aerogeneratori da 15 MW al loro debutto mondiale.
Si tratta di una “taglia” che supera nettamente quella dei parchi europei di generazioni precedenti e che dimostra quanto l’industria stia accelerando sull’aumento dell’efficienza per ogni singola macchina.

Turbine da record
Le nuove turbine Vestas presentano caratteristiche impressionanti: un’altezza del mozzo di 142 metri e un rotore da 236 metri di diametro, capace di coprire una superficie pari a sei campi da calcio. Grazie a queste dimensioni, una sola rotazione può alimentare quattro abitazioni per un giorno. Un dato che evidenzia l’enorme salto tecnologico rispetto ai progetti di appena un decennio fa.
Per dare un riferimento, il primo parco offshore di EnBW – Baltic 1, entrato in funzione nel 2010 – utilizzava turbine da 2,3 MW. Quasi sette volte meno potenti rispetto ai nuovi modelli. Un progresso che interessa da vicino anche il dibattito europeo sul repowering e sulla necessità di adottare tecnologie ad alta efficienza per ottimizzare lo spazio disponibile in mare.

Energia per 1 milione di case
Il parco è collegato tramite una rete interna completata lo scorso agosto. Cavi sottomarini che convergono sulla piattaforma di conversione operata da TenneT, dove l’energia viene trasformata da AC a DC e inviata a terra tramite due linee HVDC. Si tratta di un’architettura complessa ma indispensabile per integrare grandi quantità di rinnovabili nel sistema elettrico europeo. Una volta completato, He Dreiht sarà in grado di fornire energia a 1,1 milioni di abitazioni. Un contributo importante in un momento in cui l’Europa accelera sulla decarbonizzazione e sulla sicurezza energetica.
Un investimento senza sussidi statali
Un altro elemento rilevante è che He Dreiht viene realizzato senza finanziamenti statali, un segnale della crescente maturità economica dell’eolico offshore. Il progetto ha un valore totale di 2,4 miliardi di euro ed è partecipato per il 49,9% da un consorzio composto da Allianz Capital Partners, AIP e Norges Bank Investment Management.
La costruzione è coordinata dall’ufficio offshore di EnBW ad Amburgo, mentre l’area del parco si trova a circa 85 km da Borkum e 110 km da Helgoland, in un tratto di Mare del Nord già strategico per lo sviluppo delle rinnovabili tedesche.
Per l’Europa, che guarda con attenzione all’evoluzione dell’offshore flottante, progetti di questa scala rappresentano un laboratorio tecnologico e industriale utile per capire come gestire produzioni elevate e infrastrutture di trasmissione ad alta capacità.
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Con questi giganti ho sentito dir che fermeranno il vento! Inoltre disgustano il premio Nobel per la pace Trump
— potenza nominale
15 MW x 64 turbine = 960 MW = 0,96 Giga W
— costo
2,4 miliardi € = 2,4 Giga €
siamo sui 2400 € a KW potenza, valore abbastanza tipico di installazioni di eolico offshore a fondazioni fisse in acque del nord e non troppo profonde
per fondazioni fisse in acque più profonde, o per installazioni galleggianti, al momento (dopo la botta di inflazione finanziaria del 2022) leggo saremmo sui 3000 € (acque e costi mediterraneo) – 4000 € (acque e costi inglesi)
visto sul sito del progetto, profondità mare 38-40 metri
con le fondazioni fisse arrivano a installare anche a 60 metri ma aumentano un po’ i costi; per profondità maggiori ( 60-300 metri) diventa più conveniente e facile l’installazione su piattaforme galleggianti
Ipotizzando un fattore di capacità del 50% scarso si può confrontare con un impianto convenzionale (per non dire nuculare) da 5000 €/kW, che ad oggi costa il doppio e piu. Per pareggiare ci sarebbe quindi spazio per un ipotetico BESS di potenza pari all’impianto e 15 ore di accumulo.
Il tutto fatto e finito in molto meno tempo… Per cui veramente non capisco dove sta il confronto