Enti elettrici: si moltiplicano gli investimenti per la mobilità a batteria negli enti locali. In Emilia-Romagna manca, c’è stato in passato, l’incentivo regionale per l’acquisto dell’auto elettrica, ma ora arrivano 4,5 milioni per convertire le flotte comunali in elettrico. Anche Ancona punta sulla mobilità elettrica con 16 nuovi e-bus.
Ai Comuni auto elettriche, ciclabili, bike to work
La delibera della giunta regionale emiliano-romagnola è datata 15 febbraio 2019 ma lo stanziamento si legge nell’assestamento al Bilancio 2021 approvato dall’assemblea regionale nei giorni scorsi. Il pacchetto è ampio e come si legge nella delibera prevede una spesa di quasi 17 milioni di euro (16,9 mln) a favore di diversi interventi per la mobilità sostenibile: “Quali, ad esempio, la sostituzione dei veicoli obsoleti nella pubblica amministrazione, il potenziamento del progetto “bike to work” e la promozione delle strade scolastiche e dei percorsi sicuri casa-scuola“.
Nella manovra vediamo gli importi: “Acquisto auto elettriche da parte degli Enti locali (4,5 milioni nel triennio), piste ciclabili e mobilità sostenibile (4 milioni nel 2021 e 16 milioni nel 2022)“. Da spendere anche 197 milioni di euro per l’elettrificazione delle linee ferroviarie regionali e l’incremento del fondo per gratuità bollo auto ibride (+1,5 milioni).
Ad Ancora 16 bus elettrici
Aumentano le città che stanno puntando sulla mobilità elettrica per il trasporto pubblico locale (leggi qui). Ancona nei giorni scorsi ha annunciato l’acquisto di 16 autobus elettrici di diversa lunghezza all’interno di un pacchetto di spesa da 16 milioni di euro che comprende anche 14 bus a metano.
Questi i programmi per il futuro, ma ora sono in fase di consegna 2 autobus elettrici. Uno è finanziato dal Ministero della Transizione ecologica con il programma Mobilattivancona che prevede numerosi interventi come la promozione dell’uso della e-bike. Il secondo autobus è stato finanziato grazie al bando Iti Waterfront.
L’Emilia Romagna è così, sempre all’avanguardia! Fondi per le amministrazioni pubbliche, fondi per le nuove imprese giovani, imprese al femminile, e per loto contributi e incentivi per il fotovoltaico, per la mobilità elettrica. .. Ma per il privato nulla. Ci deve pensare lo stato. Io devo accontentarmi di essere in una delle “migliori” regioni d’Italia, ma tra accontentarsi ed essere contento c’è differenza.