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Energica riattacca la spina: “Nuovi partner per crescere”

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Livia Cevolini assicura che Energica Motor Company ha già “riattaccato la spina” dopo l’uragano Covid 19. Ripartite con le due tappe di Jerez e Le Mans le competizioni del Fmi Enel Moto-e World Cup dei bolidi monomarca prodotti a Soliera (Modena), ora Energica si focalizza sulla produzione di serie con nuovi partner.

energica ideanomics

“Ideanomics apre ad Energica un network di partner”

Entro l’anno arriveranno aggiornamenti e migliorie ai tre modelli stradali Ego, Eva e Esseesse9 (dall’anno scorso arricchiti con le versioni potenziate RS). L’ingesso nel capitale Energica del fondo tecnologico americano Ideanomics apporta risorse per l’innovazione e lo sviluppo e un network globale di partner tecnologici e commerciali.

Livia Cevolini

«Abbiamo già molti contatti in corso: ragioniamo di tecnologia ma a nche di marketing per rafforzare il nostro brand. I risultati arriveranno» ci dice l’imprenditrice.

Risultati arrivano anche dal progetto congiunto Energica-Dell’Orto E-Power. I nuovi sistemi di trazione elettrica per veicoli a due ruote di potenza media e bassa sono già al banco per i test. «Siamo molto soddisfatti _conferma Livia_: le nostre tecnologie d’avangiardia abbinate alle capacità di industrializzazione della Dell’Orto stanno dando vita a una gamma di prodotti globali di sicuro successo commerciale».

 

“Non ci snatureremo scendendo di gamma”

Questo approccio caratterizzerà tutti i nuovi progetti di Energica, che continuerà a focalizzarsi su prodotti di alta gamma e di nicchia, ma, con grandi costruttori come partner, guarderà anche a veicoli di massa. «Non vogliamo snaturarci sviluppando moto più piccole _ ci dice _. Tuttavia coglieremo ogni opportunità per condividere le nostre innovazioni permettendo di scalarle sui grandi numeri». In questo settore, conclude Livia Cevolini, «si va inevitabilmente verso soluzioni standardizzate, come dimostrano gli accordi fra costruttori per le batterie intercambiabili».

Il battery swap? “Giusto, ma non per Energica”

Ma  non è questa la strada che intende percorrere Energica: «Ha senso per veicoli di piccole o medie dimensioni, con batterie facilmente intercambiabili. Per costruttori come noi comporterebbe complicazioni non giustificate. Preferiamo sviluppare soluzioni per la ricarica veloce, ocme dimostra l’accordo appena concluso con Total».

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3 COMMENTI

  1. Per le batterie io avrei un’idea intermedia, ossia una parte fissa ed una mobile ad esempio del 30/40%. Così arrivati in un distributore di ricarica si possa scegliere tra una ricarica totale o una ricarica parziale sostituendo solo la parte removibile. Inoltre sostituendo la parte removibile bisognerebbe caricare solo una parte di tutta la batteria, concludendo ricariche più veloci.

  2. Capisco che “non vogliono snaturarsi sviluppando moto più piccole”, ma posso immaginare il successo strepitoso che avrebbe un bel scooterone elettrico tipo T-Max con marchio Energica. Pensateci…

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