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Energica mette Mavel nel motore: la potenza sale a 126 kW

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Energica lancia un nuovo motore, più leggero e potente, per le sue superbike elettriche. Si chiama EMCE ed è stato sviluppato assieme alla valdostana Mavel, azienda specializzata nei motori elettrici, con oltre 40 brevetti. EMCE è l’acronimo di Energica Mavel co-engeneering. E’ un progetto nato oltre un anno fa con l’obiettivo di equipaggiare la gamma di moto Energica da strada e da competizione. Doveva entrare in produzione l’anno prossimo. Ma le difficoltà di approvvigionamento seguite alla pandemia hanno convinto le due aziende ad accelerare lo sviluppo. E in appena sei mesi il nuovo motore è arrivato all’industrializzazione.

Energica-Mavel, il mortore elettrico si rinnova

Con una potenza di picco di 126 kW a 8.500 rpm e un peso di soli 20 kg il nuovo motore EMCE si presenta come rivoluzionario nell’ambito dei propulsori elettrici. E’ nuovo il disegno delle geometrie interne, nuovo il sistema di raffreddamento, nuovi gli algoritmi di controllo.

EMCE è più potente e più leggero

Le due aziende descrivono così le sue caratteristiche. Le geometrie innovative di rotori e statori minimizzano le perdite di energia e massimizzano le prestazioni. L’uniformità della coppia erogata e l’ottimizzazione dei pesi rendono il motore unico nella densità di potenza e coppia e consentano l’ottimizzazione dei processi produttivi.

Il raffreddamento del rotore, innovativo e brevettato, genera un flusso interno di aria che lambisce i magneti e li raffredda, consentendo al motore di sfruttare le proprie
potenzialità anche ad alte velocità. Gli algoritmi di controllo adattivi assicurano che l’inverter sia sempre in grado di far funzionare il sistema nel modo più efficiente possibile. La sensoristica brevettata è  in grado, tra le altre cose, di raccogliere ed immagazzinare i dati operativi del motore per prevedere l’insorgere di un eventuale guasto meccanico.

Dieci chili in meno per le moto Energica

Grazie al minor peso del motore la gamma Energica si alleggerisce di 10 kg, consentendo un recupero di autonomia variabile fra il 5 e il 10%. Il raffreddamento a liquido anzichè a olio permette un miglior condizionamento termico del motore e dell’inverter, che si traduce nella possibilità di lavorare con maggiori densità di coppia e potenza. Quindi, a parità di volume, aumenta l’ accelerazione e migliora l’handling.

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Il nuovo motore sviluppato in collaborazione da Energica e Mavel

Mavel è una società di ricerca, sviluppo e produzione di powertrain elettrici recentemente passata sotto il controllo di una società cinese. Alla guida resta comunque il fondatore  Davide Bettoni che in pochi anni l’ha portata nel gotha motoristico internazionale. Ha sede a Point-saint-martin, in Valle D’Aosta, in una ex centrale elettrica. Qui lavora circa la metà dei 120 dipendenti, in particolare nella progettazione e sviluppo. Gli altri fanno capo alla branch di produzione, in Cina e a quella di testing nel Regno Unito.

«Siamo orgogliosi di porre un nuovo importante avanzamento tecnologico nell’Electric Valley  _ afferma Giampiero Testoni, CTO di Energica _ che giorno dopo giorno stiamo costruendo con tanto impegno e passione». Gli fa eco Bettoni sottolinenado che «due realtà come le nostre, che investono sulla persona, contribuiscono a sostenere un futuro di modernità e sviluppo per il nostro paese».

“Così creiamo un filiera tutta italiana”


La collaborazione tecnologica di co-engeneering tra Energica e Mavel è destinata a proseguire. La società motocliclistica modenese guidata da Livia Cevolini si è infatti fortemente orientata allo sviluppo di soluzioni che ottimizzino l’efficienza del sistema e rivolte al mondo delle due ruote elettriche. Recentemente ha allargato a Reinova l’accordo di collaborazione con Dell’Orto per realizzare il motore per moto e scooter elettrici di media potenza E-Power.

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Fino allo scorso anno Mavel era controllata dal fondatore, l’ingegner Davide Bettoni con il 55%, e dal fondo Ego Venture con il 45%. In novembre Ego Venture e Bettoni hanno ceduto il 100% alla società cinese Weisa Automobile Technology che ha intenzione di farne un fornitore internazionale di motori elettrici per auto e moto. Lasciando però Bettoni alla guida della società.

Per Mavel un fornitura monstre in vista?

Davide Bettoni

Mavel ha già importanti contratti con primari costruttori di auto in Cina e nel Regno Unito. E, pare, un contratto di fornitura del valore di un miliardo per una casa auto italiana (chi altri se non FCA?). Tanto che Bettoni ha recentemente manifestato l’intenzione di quotare l’azienda in Borsa entro il 2025 per sostenere il tumultuoso sviluppo.

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