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Energica. Asta deserta, nessuno la vuole?

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L’asta per la cessione del marchio Energica è andata deserta: non sono pervenute offerte da nessun acquirente. Futuro sempre più cupo per il marchio modenese.

Dopo un anno di fatali problemi economici, ad ottobre 2024 Energica aveva ufficializzato il suo stato di crisi e poco dopo era scattata la liquidazione giudiziale. Il sogno italiano delle due ruote elettriche ad alte prestazioni si era infranto nonostante l’indiscussa eccellenza del prodotto e la superiorità tecnologica nel settore.

energica asta
Quando i bolidi di Energica sfrecciavano in pista

I primi mesi del 2025 sono stati quelli della speranza, speranza che qualcuno (impossibile dire chi) raccogliesse quel sogno e riportasse in vita il marchio. Per farlo bastava partecipare all’asta che aveva come base 4.275.000 € (3.206.250 € il prezzo minimo). Il 19 marzo alle 16.00 l’asta però si è chiusa senza che sia pervenuta nessuna offerta.

Quale futuro per Energica dopo l’asta?

Ora cosa succede? Dopo che l’asta di Energica è andata deserta, non c’è una sola strada ovviamente. La legge prevede che venga privilegiata la vendita dell’intero ramo senza dividere le varie proprietà (fisiche, intellettuali, mobili, immobili, etc…) ma saranno le autorità competenti decidere i prossimi passi. Certamente la speranza di rivedere Energica di nuovo in strada si allontana ulteriormente, se non altro in tempi brevi.

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11 COMMENTI

  1. Destino simile accadde al consorzio americano Vectrix.
    In quel caso,tuttavia,la sede di Breslavia acquistò tutti i pezzi di ricambio e gli scooter assemblati consentendo a tutt’oggi la sopravvivenza faticosa del marchio e dei modelli già circolanti.
    Oggi è tutto in mano a capitali sino-giapponesi con nuovi modelli
    A mio avviso non all’altezza del progetto originale americano , di certo datato in certi aspetti ma imbattibile in tanti altri.

  2. “indiscussa eccellenza del prodotto | superiorità tecnologica nel settore”

    mah, sono molto dubbioso, fosse stato così l’asta non sarebbe andata deserta.

  3. 4 milioni non è molto anche per la sola proprietà intellettuale (progetti, software, marchio…)
    Quello che non si capisce è quanti debiti poi si dovrebbe accollare chi compra la società, e sicuramente non saranno pochi.
    Davvero spiacevole vedere una azienda che ha fatto innovazione in Italia morire così.

  4. Spiace.
    Rimane da capire cosa ci si porta a casa per 4 mijoni e rotti.
    Perchè se è solo per il marchio, i progetti e poco altro, allora è onestamente comprensibile che l’asta sia andata deserta.

    • tutto. tranne i debiti. il prezzo di aggiudicazione, serve a ristorare i creditori, in base a percentuale realizzata.

      • Aridaje. Bisogna vedere a cosa corrisponde il concetto di “tutto”.
        E questo si può sapere con precusione solo leggendo il bando dell’asta.
        Se “tutto” identifica marchio, progetti e poco altro…

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