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Energia, solo aumenti per le bollette di gas ed elettricità in sei mesi

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bollette elettriche
Energia: negli ultimi sei mesi, le bollette per i consumatori sul mercato libero sono salite del 12,5% per le tariffe variabili del gas e dell’8,4% per quelle, sempre variabili, dell’elettricità. A dimostrazione di come il passaggio definitivo al mercato libero non abbia ancora offerto ai consumatori la possibilità di risparmiare con sconti ed offerte. Ma anzi, stia avvenendo il contrario.

Parlare di fallimento del mercato libero dell’energia, non appare al momento per nulla esagerato. Lo prova lo studio appena presentato dall’Associazione Italiana Utility Manager (Assium). La quale ha preso in considerazione tutte le offerte attive dal novembre dell’anno scorso, consultabili sul Portale offerte gestito da Arera, l’Authority che regola il settore.

Con il rialzo del prezzo del gas sul mercato europeo, a partire dall’aprile scorso, i costi per le forniture di luce e gas sul mercato libero sono salite sensibilmente. Un rincaro che ha colpito soprattutto le tariffe “variabili” del gas, che hanno seguito gli andamenti delle quotazioni della materia prima. E lo stesso è accaduto per la luce, visto che in Italia il prezzo sulla Borsa elettrica si forma prevalentemente sull’andamento delle centrali che usano il gas come combustibile.

A subire l’aumento più consistente sono i consumatori che vorranno sottoscrivere un contratto per la fornitura di gas a prezzo variabile: per attivare oggi un contratto di questo tipo, nelle principali città italiane, si paga in media il 12,5% in più rispetto a sei mesi fa. Il che equivale a 190 euro in più per una famiglia tipo. Ci sono differenze da città a città: sempre dai dati dello studio di Assium, si va dal +11,3% di Palermo al +13,5% di Trento.

Gli aumenti più consistenti per le tariffe, sia fisse che variabili per la fornitura di gas naturale

Aumenti consistenti, anche se inferiori, nel caso di chi volesse sottoscrivere una contratto del gas a prezzo fisso. La migliore offerta è pari ai 1.618 euro all’anno di bolletta complessiva a Milano, Trento e Trieste, fino a 1.825 euro a Roma. Questo rappresenta un aumento medio del 6,17% rispetto alle migliori offerte di maggio 2024. Una famiglia arriverebbe così a pagare fino a 100 euro in più all’anno per lo stesso tipo di fornitura.

Elettricità: tariffe e aumenti “simili” su tutto il territorio

Sul fronte della luce, il mercato libero pare funzionare ancora meno. Aumenti e tariffe sono sostanzialmente simili lungo tutta la penisola. Per una famiglia con una potenza di 3 kW e un consumo annuo di 2.700 kWh, la bolletta media è di circa 735 euro per il prezzo fisso, leggermente inferiore per il prezzo variabile (732,51 euro).

Rispetto a sei mesi fa, anche le bollette della luce risultano così aumentate: un +8,43% per il prezzo fisso (circa 57 euro in più all’anno) e un +7,5% per il prezzo variabile (+51 euro annui). Rispetto al mercato tutelato, dove restano i clienti vulnerabili, la spesa media per queste nuove offerte è maggiore di circa 100 euro all’anno per utenza.

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10 COMMENTI

  1. Il mercato libero in Italia è sempre stato sinonimo di essere liberi a rubare soldi agli utenti. Io ero passato al mercato libero per la corrente e dopo una sonora fregatura,dopo telefonate infinite e raccomandate con minacce di ricorsi legali sono riuscito a tornare al tutelato ed ora sono nel tutele graduali. La cosa mi tocca poco perché con tutto il fotovoltaico che ho di corrente prelevo quasi zero e ci carico pure auto e scooter. La cosa vergognosa è che avendo iniziato la pratica a giugno siamo giunti a novembre e non ho ancora l’autorizzazione per lo scambio in rete, si sono presi i soldi richiesti ma io devo continuare ad usare l’impianto off Grid. Poco male, siamo in bassa stagione solare e la batteria da 10 kWh supplisce benissimo però è una vergogna. Qui non fa freddo, siamo al mare, di giorno quando c’è il sole tengo accesi i condizionatori come riscaldamento nelle ore buone, consumando zero ( ho 5,6 kW di FV) e riuscendo a mantenere 20 gradi. In emergenza ho sempre una caldaia a metano a condensazione e poi se proprio va male caldaia a pellet connessa ai termosifoni e ancora il caminetto. Diciamo che di freddo non si muore 😄

  2. Questo anno 2024 è stato comunque un po’ “particolare” visto che è stato pesantemente condizionato da molti accadimenti; guerre ed altri conflitti in aree delicate del mondo (vedi attacchi alle petroliere nel canale di Suez), disastri climatici (tra uragani nel golfo del Messico che han rallentato / fermato sia le piattaforme di estrazione che i porti di carico del GNL verso l’Europa), incertezze legate al perdurare e peggiorare del conflitto Russia/Ucraina, rallentamenti su partenza di impianti energetici (e persino i famosi impianti nucleari, rallentati da problemi di costruzione, collaudo e messa “a regime”).
    Anche l’andamento dei tassi di interesse che ha bloccato o rallentato la realizzazione di molti impianti F.E.R. in varie aree del mondo han portato ad una stabilizzazione verso l’alto delle quotazioni dei prodotti energetici per centrali (GNL in particolare, visto che il petrolio non è molto usato nel nostro continente).
    Le quotazioni riflettono queste tendenze di crescita, e l’assenza di nuovi meccanismi nella formazione del PUN e della tassazione stanno portando a contratti sempre meno convenienti, visto che in Italia siamo ancora legati (per il collo) agli idrocarburi.
    Io ho cambiato entrambi i fornitori (metano ed elettricità) puntando sul “prezzo fisso” per almeno un anno, sperando di non andare troppo in crescita con le spese…
    Certo che la fine annunciata dello “scambio sul posto” degli impianti fotovoltaici non promette nulla di buono…. come al solito.

  3. Stufa a legna e si risolve, per altro incentivata dall’unione europea con il conto termico data l’efficienza superiore al 85% e l’utilizzo di una fonte rinnovabile (biomassa)

  4. …..una bella stufa a legna/ pellet e ti togli il problema….e io che sto pensando di cambiare la calderina a gas e metterne una elettrica….

    • Non a caso gran parte dell’inquinamento da particolato al di fuori dei centri urbani è prodotto da stufe a legna e pellet.

      • È vero… Ed ero ironico….
        Certe volte a causa delle bollette esagerate per il riscaldamento mi viene voglia di andare nei miei boschi raccogliere gli alberi secchi e caduti farmi la legna e portarmela a casa ( riscaldamento gratis…. )!!!

        • Ma è quello che faccio ogni anno , ho una piccola caldaia a metano ma quella principale messa cinque anni fa classe A++ è biomassa/legna . Tanti anni fa avevamo quelle a gasolio, poi siamo passati a metano ma solo metano per scaldare casa dovrei fare un accordo diretto con i Siberiani altrimenti mi va via un capitale. Due anni fa ho tagliato 600 Qt di legna ne ho per un bel po’ a costo 0 o quasi

          • Ho fatto fare due preventivi per una pompa di calore….
            Improponibile per chi guadagna uno stipendio da operaio…..
            Ma una domanda seria la vorrei fare a tutti…
            Qualcuno sa, se funzionano bene le caldaie ioniche? Conoscete qualcuno che l’ha installata?
            Si risparmia rispetto alle pompe di calore? Grazie

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