Home Ricarica e Bollette Enel X sbarca in Canada con 438 stazioni di ricarica

Enel X sbarca in Canada con 438 stazioni di ricarica

3

Enel X sbarca in Canada, continuando l’espansione nel continente americano. Lo fa in partnership con Catalyst Sales & Marketing, per 438 stazioni di ricarica.

enel sbarca in canadaEnel X sbarca in Canada nei grandi condomini Killam

I due partner amplieranno le soluzioni di ricarica nelle abitazioni multi-unità di Killam Apartment REIT, uno dei più grandi proprietari di network multi-residenziali del Canada. Il piano prevede appunto che Enel X installi 438 stazioni di ricarica intelligenti. L’investimento avrà il sostegno del piano ZEVIP (Zero Emission Vehicle Infrastructure Program) di Natural Resources Canada, che ha fornito finanziamenti per 730.000 dollari. Le ricariche saranno installate in 50 proprietà di Killam.  In Canada più di un terzo dei residenti vive in abitazioni multi-unità e la ricarica dei veicoli elettrici è sempre più considerata un servizio imprescindibile. L‘80% dei rifornimenti dei veicoli elettrici avviene a casa e non disporre di colonnine o wall-box condominiali rende meno attraenti i complessi residenziali sul mercato.

enel sbarca in canada
Giovanni Bertolino di Enel X.

La rete Enel nelle Americhe

Anche il Canada, come l’Europa, ha fissato al 2035 l’obiettivo obbligatorio di vendere  solo auto a emissioni zero. “Con l’aumento della domanda di veicoli elettrici in Canada, i conducenti devono poter ricaricare in modo conveniente ed efficiente dove trascorrono più tempo: a casa“, spiega Giovanni Bertolino, Head of e-Mobility, Enel X North America. Enel X in Nord America dispone di circa 4.500 clienti aziendali, in più di 35.000 siti. La società afferma inoltre di avere circa 4,7 GW di capacità a disposizione per soddisfare la domanda nel continente. Con oltre 70 progetti di accumulo di batterie operativi e sotto contratto e oltre 70.000 stazioni di ricarica intelligenti per EV. A livello globale Enel Group ha annunciato l’intenzione di effettuare uno spin-off delle attività di ricarica elettrica, ora in Enel X. Con la creazione di una nuova società che dovrebbe quotarsi in Borsa e la forte presenza nelle Americhe è un asset importante anche da questo punto di vista.

Apri commenti

3 COMMENTI

  1. In autostrada già dovrebbe esserci ma alle lobby non si può fare nulla basti guardare come sono messe con manutenzioni mancanti e ponti pericolanti, figuriamoci se a loro importa qualcosa hanno i carburanti più alti di tutto il resto del paese e vivono nella loro isola felice.

  2. “Anche il Canada, come l’Europa, ha fissato al 2035 l’obiettivo obbligatorio di vendere solo auto a emissioni zero.”. Veramente l’Europa non ha fissato ancora nulla, ha proposto il 2035 (ma la proposta ad oggi non è passata, è già stata bocciata) e ci sono paesi come la Francia che hanno fissato lo stop al 2040.

  3. Ma incrementare con velocità adeguata in Italia è impossibile? Colonnine veloci “dentro” le autostrade, lente nei condomini e nelle città.
    No! Dobbiamo spendere milioni per pompare CO2 sotto terra e cercare il petrolio in Antartide. Così ENI, che è poverella, fa ancora un po’ di cassa per pagare qualche tangente e foraggiare altre lobbies che gli permetteranno di pompare altra CO2 sottoterra e cercare petrolio nei luoghi ecologicamente più fragili.

Rispondi