Enel X chiude il business della ricarica negli Stati Uniti e in Canada: la notizia è stata comunicata ai clienti ed è effettiva da venerdì 11 ottobre. Ecco perché.

Enel X chiude, staccando la spina del software
Finisce il sogno di fare di Enel X un player globale nella ricarica: il nuovo management guidato da Flavio Cattaneo vuole concentrarsi sulle aree core, soprattutto Italia e Spagna. E il Nord America non disponeva di una base di clienti-energia su cui costruire un business profittevole. Ecco che cosa è stato comunicato nella nota ufficiale: “1) L’hardware di ricarica residenziale (JuiceBox) manterrà la capacità operativa fisica per ricaricare i veicoli. 2) Tutti i software Enel X Way saranno interrotti. 3) Le stazioni di ricarica commerciali perderanno funzionalità in assenza di continuità del software. 4) L’app Enel X Way e tutte le altre app Enel per la mobilità elettrica in Nord America saranno interrotte e rimosse dall’App Store. 5) L’assistenza clienti di Enel X Way non è più disponibile, con effetto immediato… A breve sarà resa disponibile una pagina web a cui rivolgersi per informazioni e reclami”.
L’azienda: “Non c’erano più le condizioni…”
Vaielettrico ha chiesto a Enel X un commento. Eccolo: “La decisione di sospendere le attività relative alla mobilità elettrica in USA e Canada dipende da valutazioni strettamente legate alla presenza del Gruppo in questi due mercati specifici. E non rappresenta in alcun modo un arretramento sul fronte della e-mobility, che resta un settore di forte impegno per Enel. L’approccio strategico alla mobilità elettrica persegue infatti una crescita soprattutto nei Paesi in cui il Gruppo può fare leva anche sul business retail dell’elettricità. Che consente, ad esempio, di fornire pacchetti ’bundle’ ai clienti, comprendenti anche soluzioni di ricarica private, nonché sullo sviluppo di infrastrutture di ricarica pubbliche. Condizioni non presenti in USA e Canada, dove il Gruppo non possiede né una rete di infrastrutture di ricarica, né una base clienti. E opera unicamente attraverso la vendita a terzi di stazioni di ricarica domestica. Rimane forte l’impegno del Gruppo in Nord America con investimenti nei settori in cui è leader, come rinnovabili e demand response“.
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Che mossa da farabutti… Avrebbero quantomeno potuto rilasciare open source il firmware, o permettere di cambiare il server OCPP.
Della wallbox ABB che ho preso mi è piaciuta la possibilità di cambiare proprio il server OCPP. Se mai dovessero chiudere l’app ABB potrei usarne una diversa.
Chi installa e compra da loro colonnine e wallbox è avvertito.
Meglio rivolgersi ad altri, più seri e con maggiore commitment sull’elettrico.
Per me possono chiudere anche in Italia già lunedì, anzi lo spero e glielo auguro, spiacerebbe chiaramente per i poveri dipendenti, ovvio. Enel-x e la “cugina” Plenitude rappresentano il braccio armato dell’attuale governo per fermare la diffusione dell’auto elettrica in Italia, avendo dapprima monopolizzato la concessione dell’installazione di colonnine e dopo imposto prezzi diretti e in roaming fuori di testa e insostenibili. Ormai in Italia ce la possono fare solo chi carica a casa o chi può presso un Tesla Supercharger, per colpa loro. Chiudere!
Concordo
Non riesco a capire bene le dichiarazioni di Enel: ‘il Gruppo non possiede né una rete di infrastrutture di ricarica, né una base clienti. E opera unicamente attraverso la vendita a terzi di stazioni di ricarica domestica.’
Cioè si limitavano a vendere wallbox?
Hanno fatto benissimo, ne va della pellaccia.
A provare a vendere nel Nord America il kw a 0,90 quelli là sono capacissimi di sbatterti in galera e buttare via la chiave.
Il bengodi è qua.
Se non si danno una svegliata li facciamo fallire anche qui.
Io sono per l’auto elettrica ma non sono disposto a farmi salassare senza ribellarmi, piuttosto carico ai supercharger e in futuro magari mi comprerò direttamente una Tesla.
Mi spiace soltanto dai molti che a causa loro saranno tagliati fuori dalla possibilità di passare ad un’auto elettrica.
Io ho fatto esattamente come dici.. sono passato da una pessima volkswagen ad una buona renault ad una tesla che é 5 anni avanti alla concorrenza europea
Sono contento per te.
Il problema non è per quelli come noi che si possono permettere la Tesla o nel mio caso una e-Niro che, anche se non avanti come Tesla, è un’ottima elettrica.
Il problema è chi è al potere, che si accanisce su chi non ha le possibilità finanziare di passare all’elettrico cercando di rendergli impossibile la scelta. Per essere ancora più sicuri, fanno campagne di dissuasione in modo che la massa resti convinta che il problema sia l’auto elettrica e non il motore termico che è ormai decotto.
Quando le cose si faranno veramente difficili per le auto termiche li inseguiranno con i forconi (in Italia -quasi- sempre e soltanto metaforicamente), ché quella è la fine che fanno sempre quel tipo di ideologie che si basano sostanzialmente su persuasione e inganno.
Avrei preferito che non si concentrassero troppo in Italia visti i pessimi risultati degli ultimi tempi.