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Enel X che entra in Hubject è la notizia del mese

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Francesco Venturini, numero uno di Enel X: l'azienda rileva il 12,5% di Hubject
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Enel X che entra in Hubject è la notizia del mese. Tra le tante news uscite in settembre sulla mobilità elettrica, scegliamo l’acquisto del 12,5% dell’azienda di Berlino.

Ricaricare ovunque con una sola card o app

Non ci interessano tanto gli aspetti finanziari. Anche se il 12,5 %, va detto, è una quota di tutto rispetto, visto che il capitale di Hubject è piuttosto frazionato. Ci interessa l’idea che piattaforme sempre più capillari, di diversi Paesi, si alleino consentendo agli automobilisti di ricaricare facilmente in giro per l’Europa. Hubject, da questo punto di vista, è il riferimento fondamentale. Avendo sviluppato dal 2012 una piattaforma interoperabile che consente di ricaricare in oltre 200mila punti pubblici in tutto il mondo. E questo senza dover stipulare ulteriori contratti oltre a quello con il proprio fornitore, che utilizza i servizi di eRoaming di Hubject. In sostanza: con la card o l’app di Enel X, si accede all’intera rete della società tedesca.

Enel X Hubject
Il top management di Hubject.

I clienti Enel X di Hubject, a loro volta, accedono alle 8 mila ricariche già installate dal partner romano. Francesco Venturini, responsabile globale di Enel X, spiega: “Con la partecipazione in Hubject, stiamo portando la mobilità elettrica a un livello superiore. Stiamo espandendo il ruolo di Enel X quale fornitore di servizi di e-mobility a livello globale. Con la fornitura di servizi di ricarica oltre la nostra rete. L’obiettivo generale è di offrire la possibilità di effettuare ricariche senza doversi preoccupare di chi sia il proprio fornitore o di essere all’estero. Il presupposto necessario per la diffusione della mobilità elettrica è semplificare la vita di chi decide di unirsi a questa rivoluzione”.

In Hubject il meglio del made in Germany

Nei giorni scorsi una nota dell’azienda guidata da Venturini aveva spiegato il suo approccio “open”: “L’interoperabilità, o eRoaming, è una componente strutturale nella missione di Enel X. Per creare soluzioni di ricarica per tutti i tipi di utilizzo (casa, ufficio, ambito pubblico) con un punto di accesso unico. Ovvero la app JuicePass, l’interfaccia con cui i clienti di Enel X possono ricaricare a casa, in ufficio, nonché accedere alla rete pubblica di punti di ricarica dell’azienda e dei suoi partner. E, in prospettiva, anche all’intera rete della società tedesca”. Enel X che entra in Hubject, comunque, è una buona notizia anche per l’Italia. La joint venture di e-mobility, infatti, è stata fondata sette anni fa con il meglio del made in Germany. I suoi azionisti sono BMW Group, Bosch, Daimler- Mercedes, EnBW, Innogy, Siemens, il gruppo Volkswagen e ora Enel X. Tutti con quote del 12,5%.

La joint venture conta oltre 600 partner commerciali e 200mila punti di ricarica interoperabili in Albania, Austria, Belgio, Bulgaria, Canada, Colombia, Cina, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Giappone, Lettonia, Liechtenstein, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Nuova Zelanda, Norvegia, Paesi Bassi, Perù, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica di Corea, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia e Ungheria. La sede centrale di Hubject si trova a Berlino, con unità operative negli Stati Uniti (Los Angeles) e in Cina (Shanghai).  

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