The European House Ambrosetti ed Enel hanno presentato a Cernobbio l’annuale studio sulla penetrazione dell’auto elettrica in Italia, e più in generale sull’utilizzo del vettore elettrico come risposta ai problemi energetici, all’inquinamento e ai cambiamenti climatici.
La penetrazione dell’auto elettrica in Italia si attesta oggi allo 0,04%, pari a 14.647 veicoli su un parco auto o di circa 37 milioni. Al 2030 si potrebbe realisticamente arrivare attorno a 2 milioni di auto. Questo lo scenario base (5% dello stock auto); in quello intermedio a 5 milioni (14% dell’immatricolato) e nel più ottimistico a 9 milioni (24% dello stock). Le stazioni di ricarica necessarie ad alimentarle saranno fra 30.000 e 45.000. E’ quanto emerge dall’ elaborazione di The European House Ambrosetti in collaborazione con Enel, presentata oggi a Cernobbio.
Il mercato delle moto vede in circolazione 6.211 motocicli elettrici, pari alo 0,07% dell’immatricolato; l’obiettivo al 2030 è di raggiungere 240.000, 850.000 o 1,6 milioni a seconda degli scenari. Non ci sono in Italia camion elettrici, mentre gli autobus elettrici e ibridi sono 455 (l’1% dello stock) con possibilità di crescita fra 3.307 e 10.188 al 2030.
Rispetto al resto dell’Unione europea, la situazione italiana è arretrata. Il mercato nord europeo si conferma come il migliore: la Svezia ha registrato nel 2017 una quota di mercato di auto elettriche pari al 6,3%, seguita dai Paesi Bassi (2,7%), Belgio (2,7%), Finlandia (2,6%) e Austria (2,1%). In Svezia circolano oggi circa 50.000 veicoli elettrici (l’1,1% dello stock), un numero cresciuto del 114% l’anno dal 2012. Complessivamente il numero delle auto elettriche sule strade europee supera i 300.000 veicoli con un cagr del 68,7% fra il 2011 e il 2017. Una crescita che evidentemente ancora non tocca l’Italia.
“Il tema in Italia è la disponibilità dei modelli che mancano ancora, mentre noi come Enel stiamo lavorando sull’infrastruttura e l’ultima cosa che vogliamo sentirci dire quando fra un anno o due saremo bombardati di proposte di auto elettriche è dove sono le colonnine”, ha sottolineato l’AD, Francesco Starace, nella conferenza stampa.
Francesco Venturini, responsabile di Enel X, ha poi fatto il punto sull’installazione delle colonnine di ricarica: “Dopo un avvio lento, siamo arrivati a regime per la diffusione: installiamo circa 80 colonnine di ricarica a settimana e puntiamo ad arrivare a 100-150 a fine anno”.
Quanto alla penetrazione dell’elettricità in generale, lo studio conclude che rappresenterà il vettore energetico del futuro, in quanto fattore abilitante di sostenibilità, resilienza e sviluppo economico per il Paese. La sua importanza non deriva solo dal ruolo determinante che svolge nella riduzione delle emissioni di Co2 e nella mitigazione dell’impatto complessivo delle attività umane sull’ambiente, ma anche dalla sua capacità di fare da volano per l’innovazione, l’efficienza industriale e la creazione di nuova occupazione. «L’Italia raggiunge attualmente un livello di elettrificazione, intesa come quota sul consumo energetico totale coperta dal vettore elettrico, pari al 21% – spiega lo studio- con la possibilità di raggiungere una percentuale compresa tra il 24% e il 30% entro il 2030. I settori con maggiore potenziale di crescita sono i trasporti, gli edifici e l’industria». Secondo lo studio, l’intera catena del valore della mobilità elettrica in Italia ha un significativo margine di crescita in termini di fatturato, occupazione e competenze, con il fatturato attuale di 420 miliardi di euro stimato crescere al 2030 tra ulteriori 102,4 e 456,6 miliardi di euro.
Non e’ vero che “Non ci sono in Italia camion elettrici”!
Li usa da anni Niinivirta Transport, sponsor di Evbility, stazioni di ricarica veicoli elettrici.
Ci siamo limitati a riportare quel che sostiene lo studio Ambrosetti nella sua ricerca. Prendiamo nota della sua precisazione e provvederemo a segnalarlo ai lettori. Tra l’altro ci risulta che il corriere altoatesino Fercam abbia prenotato il Semi di Tesla
Non era per mettere in dubbio quanto da voi riportato ma solamente per informare di quanto in concreto si fa da tempo anche nel nostro Paese grazie a grandi e pratici innovatori come il Signor Paolo Ferraresi di Niinivirta Transport.
Buona mobilità e logistica ultimo miglio a tutta elettricità!