Endurance 7.0: barca autonoma e motore Torqeedo (VIDEO)

Barca autonoma Torqeedo

Endurance 7.0 di SeaRobotics è la barca di superficie autonoma spinta da un motore elettrico Torqeedo, ma purtroppo deve affidarsi ad un generatore diesel.

Parliamo di una barca in alluminio di sette metri equipaggiata con motore elettrico Torqeedo Deep Blue 50i, una batteria al litio 360 VDC 30.5 kW più una VDC per DC-DC backup più il generatore diesel.

Endurance 7.0 per ricerche senza equipaggio 

A cosa serve Endurance 7.0 ? E’ stata progettata per ricerche idrografiche a lungo raggio senza equipaggio e missioni sottomarine. La propulsione è completamente controllata da computer che rendono così autonoma la barca.

Il motore elettrico per le registrazioni acustiche 

Endurance 7.0: barca autonoma e motore Torqeedo
I dettagli di Endurance 7.0: barca autonoma con sistema di propulsione Torqeedo

La scelta del motore elettrico viene spiegata dalla necessità di operare senza rumore visto che Endurance 7.0 sarà dedicata  a ricerche acustiche subacquee. Lo sottolinea Don Darling, presidente di SeaRobotics: “La barca richiede una modalità operativa silenziosa durante le operazioni di registrazione acustica“.

Ricarica automatica su Endurance 7.0 

Barca autonoma Torqeedo

Nel sistema di alimentazione “i cicli di ricarica sono completamente automatici sotto il controllo del computer”. Fa tutto da sola o quasi, ma può operare con il controllo da remoto di un operatore a terra o in modo semi-autonomo seguendo un piano con gli obiettivi.

Autonome accelerazione e virate

Tutti i sistemi di bordo sono monitorati dalla stazione base da dove l’operatore controlla e avvia la modalità di navigazione waypoint automatica. L’accelerazione e le virate sono sotto il controllo del computer. Per la navigazione in corsi d’acqua congestionati è possibile il presidio umano del timone.

In futuro la navigazione più autonoma

Barca autonoma Torqeedo
Un particolare della barca autonoma dedicata alle ricerche idrografiche

Lo sviluppo di barche ASV autonome è funzionale a tutta una serie di funzioni di ricerca, prevenzione, monitoraggio per cui la presenza dell’uomo a bordo può essere anche problematica. Ma pure per il trasporto merci. Gli armatori pensano di  incrementare il volume disponibile riducendo lo spazio per l’uomo, i costi per il personale e gli gli incidenti sul lavoro.

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