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Emilia 4 si rinnova per il deserto australiano

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La presentazione di Onda Soalre al museo Ferrari di Maranello
Training Academy Varta

Presentata al Museo Ferrari di Maranello l’auto solare Emilia 4 LT. Pronta  per il World Solar Challenge in Australia. 

Nel 2018 Emilia 4 ha percorso 2.800 km dal Nebraska all’Oregon esclusivamente con l’ energia solare, senza ricarica. E ha vinto. I ragazzi e le ragazze del team Onda Solare  si sono rimessi al lavoro,  hanno rivoluzionato il veicolo che dopo la presentazione (qui sotto il video) è stato impacchettato e infilato in un container. Tra due mesi sarà in Australia pronto per affrontare 3000 km nel deserto australiano: da Darwin ad Adelaide.

Si alza il sipario su EMILIA 4 LT 

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Studenti e docenti uniti nella ricerca 

Il team, come ha ricordato il docente Filippo Sala, è supportato da numerose aziende, tante della Motor Valley che guardano con interesse alla transizione energetica nella mobilità, ed è formato da studenti, professori e tecnici specializzati dell’Università di Bologna e della scuola Ferrari di Maranello.

Studenti e docenti con EMILIA 4 LT

EMILIA 4 è ricoperta da un pannello di 5 metri

Emilia 4 Long Tail Evolution (questo il nome completo) accoglie 4 passeggeri e sfoggia un nuovo design con particolari curati nei minimi dettagli, per quanto possibile in un’auto da corsa. I responsabili del team fanno notare, per esempio, i 4 portaborracce. Gli optional ed il design valgono ben il 20% del punteggio finale. Emilia conta su due motori elettrici alla ruota con l’elettronica di controllo ed una superficie fotovoltaica di 5 metri quadrati. Anche questa notevolmente migliorata. Un robusto intervento sulle batterie (Abbiamo dovuto quasi raddoppiare la capacità – da 326 a 570 Ah – avendo a disposizione lo stesso volume”) ha catalizzato gli sforzi degli ingegneri.

Corre fino a 120 km/h

La coda di Emilia 4 LT
La coda di Emilia 4 LT

La velocità massima è di 120 km orari, ma come dicono gli organizzatori: “consumando meno di un phon: solo 1,2 Kw”. La variabile consumo è fondamentale per salire sul podio, non basta tagliare per primi il traguardo. Sfrecciare e far mangiare polvere agli avversari però conta. Il fattore velocità è raccontato dal docente universitario Claudio Rossi: “Si tratta di una macchina estremamente leggera, si è lavorato tanto sull’aerodinamica – si è quasi creata una lunga coda posteriore, Ndr -. Certamente siamo più veloci e competitivi rispetto all’anno scorso“. Per il professore bolognese Emilia 4 LT è tra le top car che si daranno battaglia in Australia: “lL velocità media sarà superiore ai 75 km/h e la velocità di punta andrà oltre i 100“.

Leggera con il carbonio

La presentazione al museoPer correre veloci è necessario essere leggeri. Fondamentale è l’uso del carbonio. Per questo uno dei maggiori sponsor è la riminese CMS Advanced Materials (gruppo SCM), leader mondiale nelle tecnologie per la lavorazione di materiali avanzati, che ha messo a disposizione i centri di lavoro per la creazione degli stampi poi utilizzati nella realizzazione della carrozzeria in fibra di carbonio di Emilia. Un’eccellenza nazionale che guarda all’elettrico. Lucio Giavazzi, division manager di CMS, ha ricordato che le loro tecnologie “sono utilizzate da alcune delle più grandi case automobilistiche mondiali, fra le altre FCA, Toyota, BMW, Jaguar, Land Rover, la supercar messicana Vuhl “. In Australia Emilia 4 LT porterà, quindi, voglia di vincere e tecnologia italiana.

I primi modelli solari al Museo Ferrari

Mostra al Museo Ferrari
Al Museo Ferrari la Mostra dei primi veicoli solari

Al  Museo Ferrari fino al 15 agosto saranno esposti i precedenti modelli di auto solari prodotti dal team. Un chiaro segno che dalla Motor Valley si guarda al sole delle energie rinnovabili.

 

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  1. È in corso questa sfida tecnologica e affascinante, basata sulla completa sostenibilità dei veicoli che autoproducono l’energia che serve nelle competizioni.

    Un campo di sperimentazione dove i risultati conseguiti presto potranno essere impiegati nelle auto destinate a noi.

    Nuove teorie, ricerche, sperimentazione e sviluppo proseguono nel mondo grazie ai giovani impegnati a realizzare auto ad energia solare sempre più aerodinamiche e veloci ed alle industrie che credono nelle loro capacità, investendo risorse nelle corse più ecologiche e scientifiche al mondo:

    I World Solar Challenge.

    Si percorrono migliaia di miglia per giorni e giorni fermandosi al tramonto, in mezzo al traffico anche pesante, con mille imprevisti, strade che sembrano non finire mai, in mezzo ai deserti tra polvere e fuoco, attraversando città e paesi, acclamati dalla popolazione che vede finalmente realizzarsi la speranza di una mobilità per tutti senza impatti ambientali.

    Ma non è solo speranza: è innovazione.

    La ricerca delle prestazioni nell’efficienza, della leggerezza nella resistenza e della miglior forma dell’aerodinamica. 

    Sembra una sfida tecnologica fatta apposta per l’Italia, per i Politecnici di Milano, di Torino e l’Universita’ di Bologna che ha vinto con Emilia 4, l’American Solar Challenge, 2700 chilometri attraverso le Montagne Rocciose, dal Nebraska all’Oregon ripercorrendo l’Oregon trail, il primo percorso che, nell’800, consentiva alle carovane di raggiungere il Pacifico via terra.

    La tecnologia e la squadra Onda Solare dell’Universita’ di Bologna ha battuto i team delle più importanti università americane: Mit, Berkeley, Georgia tech e South California, in una gara estrema sotto ogni punto di vista.

    Emilia 4 è in grado di trasportare quattro persone alla velocità massima di 110 chilometri orari.

    Immaginiamo dove potrà portare la ricerca e la progettazione di veicoli alimentati esclusivamente dal sole, concepiti e realizzati dai giovani ricercatori del PoliMi, PoliTO e dell’Universita’ di Bologna, un network tecnologico italiano con l’apporto delle migliori società italiane e dei ministeri dell’Ambiente e dell’Innovazione e Sviluppo Economico.

    Immaginiamo in Italia la nuova Mille Miglia per auto solari nel prossimo calendario World Solar Challenge.

    “Mille Miglia nel Sole”

    Immaginiamo il futuro.

    • Ci sono già da anni circuiti italiani, anche con passaggi transnazionali, di cui abbiamo scritto dove la sfida è il minor consumo e la promozione della mobilità a emissioni zero. Ma la proposta di una “Mille Miglia del Sole” è senza dubbio affascinante. Una sfida tecnologica, un impulso alla ricerca, una socialmente utile vetrina ecologica e pure turistica.

      • Data la Sua influenza, la promuova Lei la “Mille Miglia nel Sole” presso Angelo Sticchi Damiani Presidente dell’ACI.

        Sono convinto che sia una buona idea, all’altezza dei World Solar Challenge.

        Buona fortuna.

    • Gentile lettore, Vaielettrico la pensa esattamente come lei. Legga, se crede, l’articolo che abbiamo appena pubblicato sul sito dove tentiamo proprio di raccontare come l’esperienza di Onda Solare stia già avendo importanti ricadute sulla filiera industriale della Motor Valley. Al di là delle troppe chiacchiere sull’argomento, questo progetto rappresenta un caso virtuoso, unico in Italia.

  2. Buongiorno,
    Tempo fa ho letto il vs. Articolo su Movitron Teener di Gian Paolo . Di recente ho acquistato una uguale e ho deciso di cambiare il pacco batterie in quanto PB gel oltre esaurite anche obsolete …
    Dopo alcuni accorgimenti e calcoli ho deciso di costruire il mio pacco a Ioni di litio corredato con un ottimo BMS
    Devo dire che va benissimo e dopo aver percorso oltre 4000 km e le batterie sono ancora perfette.
    Autonomia è di cca 100 km e carrica al 99% si completa in 3.5 h.
    In oltre adesso pesa 140 kg in meno e ha una spinta notevole.
    Scelte delle batterie e assemblaggio è essenziale come la gestione
    Per chiarimenti a disposizione.
    Cordiali saluti
    Sasha

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