Emergenza colonnine mutilate per rubare il rame contenuto nei cavi di ricarica: ogni giorno una segnalazione.
Emergenza colonnine mutilate: adesso è la zona milanese presa di mira

Se prima era l’area romana ad essere presa maggiormente di mira, adesso è soprattutto dal milanese che ci arrivano immagini di ricariche prese di mira dai ladri. Umberto, un lettore, ha documentato l’ennesimo blitz con una foto eloquente. Ecco il suo messaggio: “Colonnina a Bareggio con cavi tagliati, ma quanto rame possono vendere da due cavi?? Ma Enel non le rimette a posto? Meno male che ho una ibrida plug-in, se no rimanevo a piedi…. Queste cose disincentivano il passaggio al full elettrico“. Giustamente il lettore fa notare che il danno non è solo del gestore, che non può rientrare dall’investimento fatto per installare la colonnina. Ma anche di chi si trova impossibilitato a ricaricare. Enel X, avendo la rete più capillare, è sicuramente la sigla più presa di mira e sta sviluppando una serie di contromisure. Come l’istallazione di un sistema di sensori che, all’arrivo di un veicolo, verifica se è stata attivata la ricarica. O se invece si è semplicemente occupato lo spazio. In questo secondo caso viene generato un alert inviato alla Polizia Locale (la sperimentazione è in corso a Roma).
Serve uno sforzo investigativo per smascherare i committenti dei furti

Proprio la collaborazione di Enel X nell’aprile scorso ha permesso alla Polizia di Stato di fermare una banda che si era specializzata in questo tipo di furti nella zona di Roma. Si trattava di due uomini e una donna, tutti italiani, che avevano preso di mira una ricarica a Ladispoli. Una perquisizione aveva portato poi al ritrovamento di 16 cavi rubati dalle colonnine della zona. Ma ormai è evidente che le bande in zione sono diverse e dislocate in diverse parti d’Italia. Un’attività criminosa che richiederebbe un’attenzione investigativa specifica da parte delle forze dell’ordine, anche se ci rendiamo conto che in questo disgraziato Paese le emergenze si susseguono in modo impressionante. Soprattutto bisogna capire chi sono i committenti di questi blitz, dato che è evidente che ci sono reti in grado di rivendere il rame rubato a prezzi lucrosi.
L’Italia si conferma un paradiso per i ladri. Temo che anche una maggiore attenzione investigativa servirebbe a poco: in genere questi ladri, anche se beccati, dopo 24 ore sono già liberi, basta leggere i quotidiani
Visto il precedente di Bollate (https://www.vaielettrico.it/cavi-tagliati-a-bollate-verrebbe-voglia/), localitá abbastanza vicina a Bareggio, forse varrebbe la pena tenere d’occhio i “diversamente residenti” di questa zona..
Chi è il ladro, chi ha preso i contributi del pnrr per installare le colonine e poi le lascia spente (in Via Novate a Milano c’è una colonnina enel x uguale, piazzara di almeno un anno e mai attivata e con i cavi tagliati) e non collegate e poi ci chiede 0,89 euro per kwh quando loro pagano il kwk meno di 0,10? Un consiglio a chi ha un auto elettrica: usate i SUC hanno un costo di 0,35 kwh e sono affidabili.
Stessa cosa. a Cornaredo colonnina Enel X sempre non funzionante per questo andavo a Bareggio ed ora vado a portello alle Electrip lì c’è il custode si paga il parcheggio 2,50
La butto lì, basterebbe fare un locker contenente il cavo che si apre solo a pagamento effettuato e che prevede che l’utente irponga il cavo una volta utilizzato pena la continuazione dell’addebito della ricarica.
Storia della colonnina infame
Nel tempo in cui si ruba il rame a mazzo,
tra plug divelti e cavi senza onore,
Milan rivede un antico imbarazzo:
la colonnina infame torna con furore.
Non più untori con unguenti pestiferi,
ma ladri armati di tronchesi e furgone,
che lascian l’auto in crisi, senza viveri,
e il cittadino a piedi, e frustrazione.
“Qui sorgea una presa, ora è sparita!”
scriveran su targa commemorativa,
come al Mora, che pagò con la sua vita
un’accusa folle, priva di narrativa.
Così tra storia e cronaca si confonde
la giustizia: chi ruba, chi accusa, chi risponde?
Il rame usato in fili ha una quotazione dai rottamai da 5 a 7.5 Euro circa ipotizzando che la parte tagliata pesi 2-3 kg per due cavi permettono un ricavo di 25-50 Euro. E’ solo una stima per capire il perchè del fenomeno. Un rimedio potrebbe essere di aggiungere nel cavo due fili isolati che si chiudono dalla presa per l’auto poi un sistema elettronico che se si taglia il cavo e si apre questo collegamento faccia scattare un allarme sonoro o altro per scoraggiare i ladri! Ma ha un costo e non e’ detto che salvi dal furto.