Emanuela Guidi si è laureata in Economia alla Sapienza di Roma* con una tesi sulla E-Mobility e i casi di Enel X e Motus-e. Con il suo lavoro, premiato con il massimo dei voti e lode e qui illustrato, apriamo uno spazio nel canale “Student” ai lavori di laurea dedicati alla mobilità elettrica. Segnalateli al a questa mail.
di Emanuela Guidi

Viviamo in una società Smart e le nostre vite ci stanno trasformando in cittadini del mondo sempre più connessi e urbanizzati. Nel mio elaborato, “E-Mobility: la rivoluzione elettrica. Caso studio Enel X e Motus-e”, tesi magistrale in “Tecnologia e gestione dell’innovazione”, nella facoltà di Economia, La Sapienza di Roma, ho cercato di ripercorrere la crescita di questo settore. Analizzando le principali innovazioni introdotte nello sviluppo, al fine di migliorare i prodotti forniti e di rispondere in maniera più esaustiva alle richieste dei clienti e del mercato. Con il termine E-Mobility si vuole rappresentare l’insieme di tutti quei veicoli che utilizzano l’elettricità come fonte di energia. Ed hanno la possibilità di alimentarsi ricaricando la batteria semplicemente collegandola ad una rete elettrica.
Il ruolo dei media
Con l’introduzione di questo nuovo mercato, serve necessariamente che la popolazione sia al passo con i tempi. E diventi meno scettica rispetto ai cambiamenti. Ruolo importante nella società è l’informazione. Essa deve essere completa, ricca di pubblicità e comunicazione in modo da portare i consumatori ad avvicinarsi all’acquisto di nuovi veicoli. Eliminando i miti ed i pregiudizi che accompagnano questa rivoluzione.
Come si è organizzato il Gruppo Enel
In scenari sempre più mutevoli, competitivi ed innovativi, le imprese hanno la necessità di cambiare velocemente ed essere costantemente in aggiornamento. Nel contesto italiano, ruolo sempre più importante lo assume Enel. Ed è per questo che ho deciso di analizzare lo sviluppo dell’azienda, studiare le sue innovazioni e presentare le nuove divisione ed i progetti lanciati in tema di mobilità sostenibile. Grazie al supporto di dipendenti dell’azienda, sono riuscita ad analizzare dati e report al fine di creare un caso studio per il mio elaborato di tesi. Enel è un’azienda che è sul mercato dell’elettrico ormai da anni ed ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare la totalità della popolazione. All’interno di Enel vi sono diverse realtà nate in risposta alla rivoluzione elettrica. Le principali sono Enel X e Motus-E. La divisione Enel X è volta ad aiutare i clienti ad usare le tecnologie per trasformare l’energia in nuove opportunità. Essa si occupa di servizi nell’ambito dell’efficienza energetica, di e-Industries, e-City, e-Home ed e-Mobility.
Lo sviluppo del “Piano Italia”
Enel X nella Vision ha l’obiettivo di mettere al centro l’utilizzatore permettendo ad ognuno di essere sempre attivo, sempre avanti ed in grado di guidare il progresso. Ruolo importante è rivestito dalla condivisione e dalle connessioni che ovviamente possono presentarsi ogni volta in forme diverse. Ricariche veloci per EV, gestione intelligente dell’energia e software per controllare lo scambio di energia nei sistemi di autoproduzione distribuita (Demand Management & Response). La sfida lanciata da Enel X è quella di guidare la transizione energetica, poiché l’elettricità diverrà il principale vettore per realizzare una profonda decarbonizzazione. Nella realtà italiana si stanno sviluppando diversi progetti. Il Piano Italia ha l’obiettivo di creare una rete infrastrutturale lungo tutto il territorio italiano così da avvicinare i punti di e-repower, eliminare la “Range Anxiety” e servire tutta la popolazione. Tramite l’investimento di circa 300 mln di €, l’azienda si è prefissata l’installazione di 14’000 infrastrutture di ricarica entro il 2022. Affinché le infrastrutture di ricarica siano efficaci è necessario creare delle soluzioni intelligent. Ovvero sono stati creati una serie di strumenti, progettati e realizzati da Enel X che consentiranno ai clienti di usufruire di servizi semplici che rispondono alle singole necessità. Sempre in ottica di sostenibilità ambientale.
In ottica di connessione, gli EV’s sono Vehicle Grid Intégration. Ovvero le batterie dei veicoli vengono utilizzate come una scatola di stoccaggio di energia. E vengono aggregate tramite la piattaforma tecnologica di gestione delle risorse. Il cliente finale o utilizzatore apporta contributo alla rete, non inquina l’ambiente e diffonde la cultura elettrica.
I tre pilastri di Motus-e
Insieme ad Enel X per velocizzare la transizione alla mobilità elettrica è stata fondata Motus-E. Motus-E è un’associazione non-profit con tre pilastri principali, il movimento, il cambiamento e la sostenibilità. L’obiettivo è quello di riunire e rappresentare il mondo interessato alla mobilità elettrica creando una piattaforma comune di dialogo tra tutti gli attori della filiera. L’associazione svolge la figura di “interlocutore autorevole” ed oltre ad aver già numerosi soci e partner, è presente anche all’interno di università e centri di ricerca autorevoli, attraverso i quali favorirà lo sviluppo di nuove professionalità anche attraverso l’organizzazione di corsi e ricerche. La rivoluzione deve essere colta ed assecondata soprattuto dalle autorità, poiché dovrebbero essere proprio loro a dover informare, comunicare ed incentivare l’acquisto sia tramite investimenti in pubblicità, sia tramite bonus. Attraverso il mio elaborato sono riuscita a capire l’importanza dello sviluppo di tale settore, poiché la mobilità sostenibile è risultata essere la soluzione più efficiente affinché avvenga un vero e proprio processo di trasformazione sostenibile di lungo periodo.
*Relatore il prof. Roberto Ruggieri, correlatore la prof.ssa Vanessa Giannetti