Elettrico vincente, ma solo a queste condizioni: Davide, lettore di Parma, viaggia molto ed è passato dalla Lexus ibrida alla Tesla. Ecco la sua esperienza.
di Davide Del Grano
“Leggo da tempo le esperienze dei lettori di Vaielettrico, tutte interessanti, vorrei condividere anche la mia. La mia prima auto ibrida fu una Lexus GS 450h, acquistata quindici anni fa, che mi ha dato grandi soddisfazioni. A inizio 2019 ho acquistato una Tesla Model 3 LR, passando così all’elettrico puro. Secondo me oggi l’elettrico è vincente, ma solo se vi sono determinate condizioni“.

Elettrico vincente: ora ho una Tesla, ma uso poco i Supercharger
“Il mio lavoro mi porta a percorrere molto spesso distanze importanti, 600/700 km in giornata, a volte anche di più. E comunque ad un uso quotidiano dell’auto, sia per lavoro che per uso personale. Quindi percorro diverse decine di migliaia di km all’anno. Raramente uso i Supercharger Tesla, preferisco altri player che con i pacchetti di kWh in abbonamento costano decisamente meno, pur garantendo tempi di ricarica rapidi. Ma trovo i Supercharger impagabili, perché ben distribuiti, sempre efficienti e semplici da usare (a differenza delle normali colonnine). In azienda non solo io uso l’auto elettrica, ce ne sono diverse, ed abbiamo quindi a disposizione alcune colonnine di ricarica collegate all’impianto FV aziendale. Inoltre anche nella mia abitazione, seppur in condominio, dispongo di impianto FV e posso ricaricare da energia rinnovabile.
Ricarico in viaggio solo il 25% dei consumi, il resto a casa o al lavoro
Le ricariche in viaggio coprono quindi per me solo un 25% dei consumi complessivi dell’auto. L’uso dell’auto elettrica ha cambiato in parte le mie abitudini di viaggio, ma non mi ha penalizzato sui tempi di percorrenza. Ha invece migliorato il confort di viaggio e diminuito il costo chilometrico complessivo (costi di gestione più perdita di valore dell’auto). Nel mio caso non ci sono ripensamenti, tant’è che ho riordinato per il prossimo anno una nuova auto elettrica. Ma comprendo che non tutti hanno le mie esigenze e la possibilità di ricaricare sia a casa che sul posto di lavoro. E credo che molti non siano ancora pronti al cambio di mentalità nell’uso dell’auto che presuppone il passaggio all’elettrico. Fondamentalmente occorre capire che un’auto elettrica, quando non la usi, non la parcheggi, ma la ricarichi (come lo smartphone); l’auto deve essere sempre carica. In viaggio la ricarichi quando ti fermi per ristoro, lavoro o riposo.
Elettrico vincente se viaggi molto, come i diesel di una volta
Il tempo di ricarica così diventa quello di infilare e sfilare la spina. 10 minuti per un caffè e il bagno, 30 minuti per uno spuntino, e hai aggiunto 400 km. Più che sufficienti per coprire, con i 400 km già in auto la mattina, i 700 km della giornata lavorativa. Il resto si carica in ufficio al ritorno dal viaggio o la mattina successiva. Occorre (diversamente dalle auto termiche) programmarsi un minimo, sapendo dove e quando fermarsi e quali alternative ci sono se trovi la colonnina occupata, Altrimenti c’è sempre un Supercharger in aiuto. Per la mia esperienza quindi l’ibrido, anche plug-in, è ormai superato, anche se capisco che per altri, con diverse esigenze, sia un passaggio importante e necessario ancora oggi. Inoltre penso che la convenienza economica a viaggiare in elettrico cresca, sia che usi l’auto in città o per lunghe tratte autostradali, con l’aumentare dei km percorsi all’anno. Un po’ come i diesel di una volta, che costavano di più in acquisto ma erano imbattibili per chi divorava km. Buon viaggio a tutti.
In questo caso cosa c’è da dire.. L’auto è aziendale quindi non è stata pagata dalla persona.. Ricarica in azienda gratis e a casa con il fotovoltaico e qualche volta ricarica nelle colonnine.. Non credo che siano casi molto diffusi..
Inoltre consuma l’auto prima di doversi preoccupare della sua obsolescenza, io che faccio 10k km all’anno, mi son limitato alla plug-in, fra 10 anni vedremo.
le auto aziendali sono circa 3 milioni e mezzo, diciamo un 10% del parco circolante. non proprio 4 o 5.
in Italia abbiamo circa 1 milione di impianti fotovoltaici installati di cui circa 500mila con potenza superiore a 6kW e quindi riconducibili ad aziende (dati GSE 2020: 935mila impianti).
di nuovo, non proprio bruscolini
Rispondo a lei, a Salvatore Bianco e ad altri post: il mio caso non rappresenta certamente l’universo mondo. Le EV per tutti arriveranno. Ma vorrei chiarire che l’auto non é aziedale ma ricevo un rimborso km, che non ho speso 130 milioni, ma 540 euro al mese, che mi rientrano con i rimborsi kmetrici, e quindi non sono un ricco signore. Ma uno che gira molto per lavoro, si é fatto due conti e ha deciso che elettrico conviene.
La vera domanda è perché cavolo uno deve fare 700km al giorno?
È tutto sbagliato dal principio.
verissimo. verissimo.
Smart working e informatizzazione della comunicazione, queste sconosciute
ma lasciamo spiegare all’autore dell’articolo
Ma quello raccontato rappresenta un campione talmente piccolo che non è rappresentativo per la popolazione. Auto da 65.000 euro, ricarica in azienda, a casa con il fotovoltaico. Mi sembra la favola delle principessa. Uno che spende 130 milioni non puo’ fare la predica a noi che spende anche 2 centesimi per caricare. Fortunato lui
buongiorno e ben svegliato:
nel cuneese dove risiedo le aziende con fotovoltaico sul tetto sono parecchie
e parecchie sono quelle che hanncambiayo o stan cambiando le flotte aziendali esattamente come nel racconto dell’articolo.
l’articolo racconta semplicemente un fenomeno che è in corso, anche se magari poco raccontato perché fa più audience raccontare di sbarchi di immigrati.
l’articolo certifica quello che sappiamo in tanti: si può fare e non è né un dramma né una condanna.
resti pure negli anni ’90 con la lira
Nella mia azienda, a Parma, il titolare ci fa stare al buio per “ecologia”… Gli ho detto che le luci in ufficio e officina devono stare accese per legge e che se vuole fare ecologia metta i sensori e FV.
Eh ma si è offeso.
P.s. per antinfortunistica, sotto certi livelli di illuminazione naturale, ma anche con illuminazione naturale non “corretta”.
Brutta l’invidia caro Salvatore.
E che ingiustizia che Lei, così informato, ferrato e autorevole nel fare risk planning per grandi multinazionali non possa avere le stesse possibilità dell’autore!
Non conosco l’autore ma immagino si sia fatto il cosiddetto per avere i privilegi/riconoscimenti che ha. Quindi invece di invidiare il prossimo potrebbe cogliere l’occasione per capire cosa non va nella Sua vita da giustificare tanto astio nei confronti altrui.
Forse l’ossessione per il prezzo dell’energia a fine anno non le porta i risultati sperati dai suoi clienti?
Forse andare in giro al costo di 1.60 al litro non le da adeguata soddisfazione se non confrontando con l’ipotetico 1 euro/kWh?
Forse sottolineando l’ovvietà che non tutti sono nella situazione dell’autore Le da una adeguata scusante per la sua posizione?
Chissà. Ma cerchi di stare sereno. Ci saranno sempre cose che non tutti potranno permettersi. Ci saranno sempre case per vari ceti sociali, auto, barche, cibi, bevande, ristoranti…. E’ la società. E’ il mercato.
E permette di far lavorare le grandi aziende multinazionali che necessitano del suo lavoro del resto, no?
Stia sereno.
Ed ora aspettiamo le repliche dei numerosissimi che percorrono quotidianamente 1300 km all’andata e 1300 km al ritorno con auto che consumano 1lt ogni 220 km
e che in genere sono Panda acquistate (al mercato nero) per 8.000€
Ottimo contributo, pacato e ragionato. Da prendere ad esempio
…e quindi con questo articolo viene smentito,
ovviamente alle condizioni al contorno che l’autore descrive ma assolutamente normali per aziende,
chi dice che l’elettrico non va bene per chi lavora e fa tanti km al giorno
considerazione che qui su Vaielettrico leggiamo almeno una volta al giorno.
Costo dell’auto?
…direi in linea con il costo dell’auto che normalmente usa chi fa 600-700 km al giorno
Pagata 56000 nel 2019 valutata 47000 dopo tre anni. Costo 3000 euro l’anno. No bollo, assicurazione meno cara che su termico, no manutenzioni, costo energia medio nel mio caso 2 cent/ km. Credo che siano costi imbattibili. Molti km + fv e con convenzione e abbonamento pago poco energia da colonnine.
Boh, per me l’elettrico vince sempre, soprattutto con l’efficienza di Tesla.
Finalmente qualcuno che parla di condominio e fotovoltaico.
ma io aggiungo che non è sicuramente un caso isolato … io sono nelle stesse condizioni accumulo e fotovoltaico in condominio. Non è una cosa impossibile .. aggiungo non è nemmeno difficile. Ricordo a tutti che in linea di massima gli altri condomini non possono impedire al singolo proprietario di installare pannelli solari sul tetto condominiale. A tal proposito possiamo subito riferirci al corrispondente articolo 1122 bis
L’ho ribadito perché qui i pro-ICE dicono in continuazione che i condominio non posso usufruire del fotovoltaico, e qui da me ce ne più di uno , ora ci sono altre testimonianze 🤷
Bene che ci siano edifici dotati di FV, ma purtroppo soprattutto nelle strutture non nuove, dai 5/10 anni in sù, è un problema anche solo collegare il box al proprio contatore.
Ricordiamoci che nessuno può impedirtelo, ma tu non puoi negare la futura possibilità anche ad altri di farlo.
Classico esempio di condominio con una ventina di box, e nessuna traccia predisposta per portare a tutti i relativi cavi, ergo anche se potresti perchè il tuo cavo fisicamente può passare, dovendo attraversare parti comuni l’amministratore ti blocca subito.
Io rimango del idea che questo sia il primo problema della diffusione EV, la possibilità che chiunque abbia un box possa caricare l’auto. Tolti gli estremi, cioè proprietari di villette e chi il box non lo possiede proprio, la stragrande maggioranza delle persone almeno qui al nord è nelle condizioni sopracitate.
L’anomalia è che nell’urbanizzazione delle nuove costruzioni non vi sia minimamente traccia della necessità di caricare 2 auto per famiglia, anzi a volte non hai neppure un posto auto e la colonnina più vicina è a centinaia di metri.
In un quartiere nuovo, ma pure per una ristrutturazione (di quelle radicali), i parcheggi dovrebbero avere tutti una presa per ricarica, anche lenta, notturna…
Inoltre le aziende non sono incentivate (obbligate) ad utilizzare le migliaia di mq di tetti per FV. Hai 10000mq di capannone? Bene metti il FV, detrazione al 100% anche in 1 anno. Non hai utile? Prestito statale e lo stato si ripaga con l’energia prodotta (e l’azienda paga la luce allo stato a prezzo agevolato).
E lo confermo anch’io, ho mandato lettera all’amministratore informandolo che avrei installato un FV, dimensionato ai millesimi di mia proprietà.
Per evitare possibili “rotture di scatole” più che di impedimenti ho poi chiesto che raccogliesse le firme di tutti i condomini , in modo che se parlassero subito o tacessero per sempre.
Il problema è in un altro… dopo 4 mesi non me l’hanno ancora installato. 🙁
Commento molto corretto da un possessore di una Tesla, unica EV capace di lunghe distanze che può ammortizzare il costo iniziale.