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Elettrico roba da ricchi? Non direi proprio…

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Una Volkswagen ID.3 (foto: Volkswagen Newsroom).

Elettrico roba da ricchi? Non direi proprio…Lasciamo che sia un lettore a chiudere l’anno con la sua testimonianza su una polemica che si è trascinata per tutto il 2024. Auguri a tutti. La mail per scriverci: info@vaielettrico.it

              Elettrico roba da ricchidi Ambrogio Comi

“Dal 2021 ho un impianto fotovoltaico da 5.2 KWh, che mi produce circa 7000 KWh all’anno. Ho avuto per 3 anni una Citroen eC4 NLT e da 3 mesi una Volkswagen ID.3 Pro Edition Plus MY2025, ricarico quasi sempre da casa ed almeno nel 50% dei casi da fotovoltaico. Complessivamente tra casa ed auto consumo circa 5.000 KWh all’anno, di cui circa la metà in autoconsumo e la metà in scambio sul posto. Di conseguenza carico in rete un’eccedenza di circa 2.000 KWh.

Elettrico roba da ricchiElettrico roba da ricchi? Per i rifornimenti spendo un terzo rispetto a un’auto termica

Quando carico l’auto dalla rete, il costo medio effettivo di quest’ultimo anno è stato di 22 centesimi al KWh. Calcolato detraendo dalle bollette il canone TV e i costi fissi (che avrei comunque) e dividendoli per i KWh consumati. Ho un consumo medio annuale indicato dalle auto di circa 14 KWh/100 Km, ci aggiungo un 15% di dispersione di ricarica. Ed il mio costo effettivo è di circa 3,5 euro ogni 100 Km, circa 1/3 di quanto mi costerebbe una buona termica. Dunque se confronto i miei costi con quelli di una termica equivalente (es: T-Roc 1.5 TSI ACT DSG, che costa 7.347 euro in meno), prima dei 100.000 Km avrei pareggiato i costi. Calcolando solo acquisto e carburante. Considerando poi che ricarico circa la metà dal fotovoltaico, che la manutenzione costa circa 1/3 e che non pago il bollo, il pareggio arriva molto prima. Non mi dilungo a decantare le altre virtù che chi segue Vaielettrico già conosce bene (maggior confort, prestazioni, piacere di guida, e soprattutto sostenibilità ecologica).

Elettrico roba da ricchi
Il consuntivo di 11 mesi 2024: poco più di 60 mila elettriche vendute, quota di mercato  4,1%.

Queste auto sono adatte a ben più del 5% (scarso) che le sceglie ora

Sottolineo due cose: In Italia si vendono circa il 5% di auto elettriche e si considerano costo e tempi di rifornimento i due problemi principali. Oltre il 40% delle abitazioni è dotato di box: chi riesce a caricare giornalmente da casa e fa pochi viaggi lunghi, alla lunga risparmia con una BEV rispetto ad un’equivalente termica. E se si fa il conto del tempo impiegato per i rifornimenti, il tempo in più speso durante i viaggi lunghi è ampiamente compensato dal tempo risparmiato ai distributori nella quotidianità. Sulle colonnine ritengo che la diffusione sia adeguata al parco circolante, i problemi sono il costo eccessivo (3/4 volte rispetto a casa!) e lo stato di manutenzione, specialmente delle AC, a volte fuori servizio. Quanto alle trasmissioni televisive,  sulle BEV fanno più disinformazione che informazione: questo va a svantaggio loro, perdono in credibilità e dei potenziali utenti di auto elettriche. Ho il sospetto che questo sia il loro vero scopo motivato da cause geopolitiche, temo che ciò finirà per danneggiare il nostro sistema industriale anziché proteggerlo. Concludendo: le BEV non sono ancora adatte alla maggior parte delle situazioni, ma sono adatte a ben più del 5% che le sceglie ora.

  • Le vostre auto usate in vendita raccontate sul nostro canale YouTube da Edoardo. Ma potete essere voi a illustrarle mandando un breve video a info@vaielettrico.it

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114 COMMENTI

  1. Poffarbacco….
    I poveri magari non hanno una casa di proprietà, magari manco i soldi per integrare i finanziamenti per la posa di fotovoltaico, forse nemmeno i soldi per comprare un’auto elettrica (pure di “basso livello”).
    Ergo: l’auto elettrica (e la possibilità di spendere per ricaricare da fonti green) non sarà da ricchi….ma da benestanti almeno.

    • Si questo è vero, ma facendo due calcoli fatti non ad occhio ma con dati salvati per anni la mia diesel per fare 350.000 km mi è costata di solo carburante poco più di 47.000€ con un EV caricata da rete elettrica, quindi non da fotovoltaico prendendo come riferimento i 123.000km e portandoli a 350.000 km il costo per lo stesso tragitto è di 12.000€
      Non ho casa di propietà e l’auto la carico in giardino e non ho tenuto conto del bollo e del assicurazione, e tanto meno dei tagliandi.

      • Assolutamente vero, però ci sono auto che consumano molto meno : se faccio il rapporto a quanto ho speso di benzina per percorrere 56 kkm proiettandolo a 350 kkm ottengo una spesa di 27 k€ . Non sono pochi ma non sono neppure 47 k€, la differenza è quasi il prezzo di quanto mi sarebbe costato comprare l’auto a km zero ( la ho pagata nuova 28 k€). Considera che per fare 56 kkm ho impiegato quasi 7 anni quindi per arrivare a 350 kkm dovrei usarla per 40 anni. Tutto questo per dire che le condizioni sono assolutamente soggettive e non replicabili per tutti.

        • Mi perdoni Ilario ma 350k diviso 27k per 1,8 ( prezzo medio della benzina) fa 23,3 km/l, Io ho guidato auto a benzina per 26 anni, ed anche usando un piedino da fata non sono mai riuscito ad ottenere una media migliore di 18 km/lt in situazione ottimale (extraurbano a velocità fissa) , e non parliamo di macchinone, ho avuto nell’ordine fiat 600 1.200, Ford escort 1.300, Ford focus 1.600, Ford Ka 1.300, Peugeot 207 1.400, tutte a benzina, media di consumo è sempre stata intorno ai 11 km/l, lei come fa a consumare così poco?

  2. Giuro! Letto la notifica con il titolo dell’articolo “Elettrico roba da ricchi? Non direi proprio…” mi sono detto ecco il solito illuminato che scriverà “ho il fotovoltaico…ho il box”…
    In un Italia come questa sono due “cose” da benestante…finito il discorso! Ok, non il 5% ma forse forse il 10% (=evasori fiscali cioè veri “ricchi” in italia)
    … farsi dare dei ridicoli il primo dell’anno …vale per tutto l’anno!

    P.s. siamo in due (dipendenti) con bambino piccolo, 3300 euro netti al mese (ceto medio?? Magari una volta senza questo caro-vita), non ci possiamo permettere di spendere 30.000 euro per una segmento B ev, ne fotovoltaico ne box adatto…preferiamo usare quei pochi soldi che rimangono a fine mese ( da mutuo, spese, bollette e rette) per “regalare” a nostro figlio esperienze di vita (=viaggi, escursioni, libri e giochi)
    …quando gli ecologisti smetteranno di esser dei capitalisti travestiti allora si potrà parlare di bev con me…saluti e buon anno!

    • “Capitalisti travestiti da ecologisti” mi mancava!
      Temo però che lei stia sbagliando bersaglio: il suo problema è quello che viene definito “lavoro povero”, grave fenomeno purtroppo sempre più diffuso, e l’auto elettrica non c’entra assolutamente nulla.

    • “quando gli ecologisti smetteranno di esser dei capitalisti travestiti allora si potrà parlare di bev con me…saluti e buon anno!i esser dei capitalisti travestiti allora si potrà parlare di bev con me…saluti e buon anno!”

      Adesso non esageriamo. I veri ricchi l’auto di proprietà spesso neanche ce l’hanno. Io sono un convinto ambientalista, anche se contrario al greenwashing, ed economicamente sarei nel 5% più ricco se vivessi in Italia.

      La mia soluzione per adesso è:
      1) avere una piccola auto a benzina da città ed usarla il meno possibile (una Kia Picanto)
      2) comprarmi una ebike e usare quella ogni volta che posso
      3) organizzare la mia vita privilegiando bassi consumi, abitazioni vicine al posto di lavoro, evitando spese stupide, etc.

      Non posso installare FV sul tetto qui perché la casa dove vivo è in affitto (800 euro/mese, non una reggia). Ma sto mettendo da parte soldi per comprarmi una proprietà da convertire a sostenibile (pompa di calore, FV sul tetto, idroponico in giardino) il più possibile quando andrò in pensione, probabilmente in una zona rurale in modo da spendere poco per l’acquisto.

  3. Morale della favola … come già detto da molti, l’auto elettrica è ottimale per chi se la può permettere e se la può gestire come ricariche e autonomia. Per tuttj gli altri calma e gesso … per ora tenetevi la vostra e state alla finestra, se è quando ci saranno tempi migliori so faranno 4 conti e si vedrà se il cambio sarà conveniente o no … nessuno ci corre dietro, al 2035 mancano ancora 10 anni e comunque anche allora sj potranno usare anche auto nkn elettriche, magari possibilmente che non siano euro 0, 1 o 2. :-).

    • in un altro articolo hai detto di esserti fatto i conti, e in un altro ancora sostenevi di avere casa indipendente.
      quindi, questi conti? ci condividi criteri di calcolo e risultati?

      • Vedo che leggi quello che ti fa comodo, ho detto si di avere una casa indipendente con anche il fotovoltaico ma ho detto anche che nel mio box ci passa solo la lancia Y di mia figlia e la mia sportage è sempre in strada, siccome sinceramente non voglio viaggiare “in spring” la ricarica a casa non la posso fare, se non magari con una prolunga sul sul marciapiede dall’altro lato della strada (sul mio lato è divieto di sosta) quando trovo un posto libero, ma temo che i vigili non siano proprio d’accordo con questa soluzione … tu che ne pensi?

        • penso che abbia qui un altro chiacchierone che critica critica critica, piagnucola piagnucola piagnucola tutto il tempo
          e poi ha la casa indipendente con FV ma la macchina non entra in garage e quindi non la può prendere elettrica….buhahahah!
          fammi capire, predisponi per il futuro un casa, con FV e relative utenze,
          ma quella casa ha un garage troppo piccolo?

          oppure

          ti sei fatto fare una casa, ma hai tenuto il braccino corto e il garage è piccolo?

          oppure

          tanti piagnistei pelosi per gli italiani che non si possono permettere l’elettrico…da parte di una persona che ha villetta, garage, due auto di cui un suv?

          oppure

          ci dici in lungo e in largo che in Italia ben pochi hanno il garage, smentito dalle statistiche…ma poi si scopre che fai parte del 69,2% che il garage ce l’ha

          oppure

          sei un altro che blatera blatera ma poi vuole la pappa pronta e gratis,
          fammi capire, il portone del garage apre direttamente in strada? davvero? e chi ha firmato il permesso di costruire, Topolino?
          e in quella pertinenza il suv non ci sta, vero?….ah, ma se dovessi uscire con l,’altra macchina….

          ecco, quindi.

          cosa penso?
          a. che i conti non ce li hai raccontati
          b. che quel che fai e dici è legittimo
          c. che sei il prototipo dell’italiano medio
          d. che magari la prossima volta prima di propinarci il piagnisteo quotidiano magari conta fino a 100

          • Mizzega ma tu sei laureato in frasi fatte …con tesi su ipotesi strampalate… braccino corto? La xasa l’ha costruita mik padre nel 1960 (in un posto ora introvabile a 5 minuti a piedi sal centro) con il box adatto alle nacchine di allora ovvero fiat 600, il permesso per costruire ai tempi era regolarissimo, e comunque mi pare che il piagnistei lo facciate voi … sui cattivi italiani ricchi che potrebbero comprare una bev ma non lo fanno … gne gne gne

          • @antonio gobbo
            “…li facciate voi…”
            voi chi?
            sono io che ti ho risposto, è a me che hai risposto.
            sai come si chiama questa cosa in psicologia, dividere il mondo in “noi contro voi”? è molto in voga in politica, trasversalmente, e moltissimo in questo momento.

            “tesi strampalate”? io e tanti lettori (credo) siamo qui che aspettiamo da qualche giorno i tuoi conti che dici di aver fatto e che non hai mai condiviso, nei risultati almeno,
            invece non ti tiri mai indietro nello sport nazionale di insegnare agli altri come si deve vivere e perchè così non si può e cosà non si può,
            ovviamente, va da sè, per tenere in piedi le tue convinzioni che diversamente traballerebbero parecchio.

            nessuno, o per lo meno non certo io, ti dice che devi comprare un’auto elettrica: io ti dico che non è vero che nella tua situazione non si può fare con grande vantaggio e scomodità quasi assenti, ma non mi sogno di dirti “devi comprarla”, semmai ti dico “piantala di dire che non si può fare perchè sei smentito dai fatti”.

            quali fatti? boh, tra le tante descritte qui
            la mia esperienza è uno di quei fatti, molto più contorta della tua, eppure guido elettrico da 4 anni con vantaggio e soddisfazione tanto che rimpiango di non aver cominciato prima
            (vivo in affitto, carico da rete a casa dei miei genitori e lì da fotovoltaico quando ce ne sono le condizioni, caricherei a casa mia ma non mi serve e non ho intenzione di installare un’altra wallbox per ora, vediamo cosa accade con le CER)

    • Morale della favola:
      se stai ad aspettare
      la Tesla, la Microsoft, Google, Amazon
      le inventano da un’altra parte,
      le fabbriche per le elettriche le aprono in Spagna o Ungheria
      la ricerca i giovani vanno a farla in Francia o in Germania.

      perfetto. la sintesi perfetta di un Paese ostinatamente fermo e immobilizzato nel suo stato rancoroso.

      • Mario, che risposta diversamente intelligente, secondo te gli italiani dovrebbero fare debito e accollarsi scomodità con la speranza che il Musk di turno infervorato dalle vendite in aumento, costruisca la sua prossima gigagactory in Italia? O magari che BYD di turno non la faccia in Ungheria dove il costo del lavoro è assai minore per farla in Italia aspettando qualche anno solo per avere i permessi?
        Beata innocenza, ma tu prima di dormire hai qualcuno che ti legge ancora il libro delle fiabe?

        • brucia eh, sentirsi dire che l’innovazione la fanno da altre parti
          e che il nostro governo nemmeno a parole riesce a dare uno straccio di idea di futuro?
          brucia eh
          vedere le proprie granitiche certezze da anni 60
          spazzate via dai tempi che avanzano, e non potersela nemmeno prendere con il governo?
          brucia vedere che gli altri Paesi vanno avanti
          e sapere e vedersi sbattuto sulla faccia che il nostro è fermo e impantanato in balia di una generazione di benpensanti ipocriti?

          ti ho citato anche la Francia, anche la Germania, ti potrei ricordare che gli stipendi italiani sono fermi da 30 anni, TRENTA, ti potrei far notare che non è certo la mia generazione che ha creato questo disastro votando chi ha votato per trent’anni, ma è certamente quella che raccoglie ora e domani i cocci, il nuovo 1600 italiano che fu terra di conquiste e basta grazie alle scelte sbagliate di chi c’era prima

          ma tu non leggerai,
          continuerai a piagnucolare che bisogna andare coi piedi piombo e quindi l’elettrico non è la soluzione.

          umarell davanti al cantiere

          • Non brucia un bel niente, gli stipendi sono fermi da 3o anni perchè la gente non acquistano BEV? Paragoni Germania e Francia (che peraltro ora come ora hanno un sacco di problemi) a un’Italia dove la parte produttiva è matta da mkni e microaxiense dove R&D è una parola sconosciuta e la produttività pensano che si faccia abbassando j salari? Ma dammi il piacere lascia le frasi fatte e fatti un vagnk nella realtà scoprirete cose che la facile retorica non può nascondere immaginare.

          • @antonio gobbo
            “gli stipendi sono fermi da 3o anni perchè…” bla bla bla
            sono fermi da 30 anni perchè l’italiano medio accetta, anzi sposa convintamente, il dinosauro di turno, quello dei Minions, e poi quando questo fa una brutta fine, si cerca un nuovo dinosauro.
            invece di fare gruppo, comunità, in ufficio come in fabbrica (lasciamo perdere i sindacati, dinosauri anche loro)

            “Paragoni Germania e Francia (che peraltro ora come ora hanno un sacco di problemi)…” ti rendi conto che il sacco di problemi tedeschi e francesi sono ad oggi descrivibili come crisi di un’epoca, non magagne strutturali e arcaiche come le nostre?

            “… a un’Italia dove la parte produttiva è matta da mkni e microaxiense dove R&D è una parola sconosciuta e la produttività pensano che si faccia abbassando j salari?…”
            che è esattamente quel che sostiene anche l’attuale governo, e che ha sostenuto la stragrande maggioranza dei governi degli utlimi 30 anni. eppure si era comunisti a contestare queste cose….

            “… Ma dammi il piacere lascia le frasi fatte e fatti un vagnk nella realtà scoprirete cose che la facile retorica non può nascondere immaginare….”vivere?
            io un viaggio nella realtà me lo faccio in elettrico, spendo meno (ma molto molto meno!) di te, viaggio contento.
            se anche tu viaggi contento con il tuo suv
            viaggiamo contenti in due. di che cosa ti arrabbi quindi? perchè passi il tempo a sforzarti di spiegare ai lettori e a me come vivere e come non

  4. Ho la villa con un impianto fotovoltaico più accumulo da 20k ho un utilitaria da 35k ma non è roba da ricchi… Inoltre faccio notare che l’elettrico sul parco circolante è meno dell 1%, quindi sono tutti stupidi? Ho un elettrica ma non so se la ricomprerei.

    • “Ho la villa…” “…non è roba da ricchi”
      Ma sarai almeno benestante, scherzi a parte un elettrica per una persona da 1500€ al mese netti è un passo molto importante, ma per chi se lo può permettere è un ottimo investimento, anche perché sono soldi risparmiati e non investiti, sui quali si ha già pagato le tasse, e nella maggioranza dei casi ha un risparmio notevole.
      Per gli altri come me che non se la possono permettere, usare una bici (ovviamente quando si può) va benissimo, almeno finché sono giovane

  5. Scusate ma in quale paese il 40% delle abitazioni ha il box auto di pertinenza? Qui a Roma il 90% delle persone vive impilato nei palazzi e un box auto, anche volendolo, costa quanto un piccolo appartamento in provincia. E non è detto che abbia la presa di corrente.

    • il 62,3% degli italiani dispone di una casa con più di un bagno; – l’84,9% ha una stanza che svolge solo la funzione di tinello, sala da pranzo o soggiorno; – il 69,2% ha un box auto; – il 91,9% un terrazzo, giardino, balcone o altro spazio aperto privato; – il 57,3% una cantina.

      Fonte censis:
      https://www.censis.it/sites/default/files/downloads/Sintesi%20dei%20principali%20risultati%20Federpropriet%C3%A0-Censis%20-%20Gli%20italiani%20e%20la%20casa.pdf

      • Il fatto di avere un box, non equivale a poterci ricaricare l’auto …
        L’impianto elettrico del mio box è stato fatto fatto circa 50 anni fa.
        Arrivano cavi elettrici da 1 mm di diametro circa, a cui non mi fiderei a collegare nemmeno un asciugacapelli per la paura di farli fondere

        • Rifare la linea nooo!
          Io ho rifatto la linea portando la capacità a circa 4-4,5 kWh (semplicemente sfilando e rimettendo i cavi precedenti). Direi che può bastare per le mie esigenze.

          • Stessa cosa anch’io: semplice sostituzione dei cavi vecchi di 35 anni con cavi nuovi di sezione adeguata per la fornitura portata a 6 kWh, e via che si va.

          • Grazie, scemo io che pensavo di dover cambiare casa per risolvere il problema …
            Volevo solo dire che il fatto di avere un box di proprietà, non significa per forza poter caricare l’auto senza prima fare dei lavori, e quindi spendere altri soldi

          • Mario Bonati 1 Gennaio 2025
            Mi sembra una cosa normale adeguare l’impianto, tenendo presente che la maggior parte delle abitazioni ha impianti non in regola e gli elettrodomestici in questi ultimi anni sono aumentati in modo esponenziale, quindi più che sistemare l’impianto per EV sarebbe da sistemare per il nuovo utilizzo

          • Bob … se i nuovi cavi non passano nelle vecchie canaline le devi cambiare con opere murarie al seguito (il preventivo per mettere in regola l’appartamento di mia figlia è stato di 4000 euro) e se l’unico motivo per cui lo fai è l’auto elettrica queste spese le devi sommare al costo di acquisto.

        • Dimenticavo, adeguare i propri box in modo da predisporre colonnine di ricarica aumenta il valore del proprio immobile in caso di vendita. D’altra parte io ad oggi se dovessi cambiare casa non comprerei un ‘abitazione senza un box dove poter ricaricare la mia BEV.

          • Bob la risposta è semplice, se tu dovessi cambiare casa e trovi solo case senza box o quelle che ce l”hanno non le puoi permettere ti adatti a non cambiare casa o a prenderne una senza

        • mica solo chi ha il box può ricaricare a casa. io ho portato la wallbox vicino al portone e di fronte parcheggio l’auto (sulla strada) anche quando ricarico

          • Cioè Davide tu fai passare il cavo di ricarica sul marciapiede davanti casa? E nessuno ha detto nulla vigili inclusi? Secondo me quella è occupazione di suolo pubblico, non so dove tu abiti ma da me dopo 1 giorno avrei già i vigili che mi contestano una multa (peraltro io non potrei in quanto il mio lato di strada è divieto di sosta per cui dovrei far attraversare la strada al filo dj ricarica)

    • Per quanto ritenga suggestivo e financo aderente ai miei sentimenti pensare che Roma sia “caput mundi”, mio malgrado mi tocca farle presente che Roma non è l’Italia intera.
      Le posso assicurare che una percentuale del 35% potrebbe essere addirittura conservativa.
      Ciò non toglie che è vero: caricare a casa non è possibile a tutti. Anzi.

      • A.d. … 35% conservativa? e i milioni di Italiani che la lasciano in strada lo fanno perchè sono “pigri” di portarla nel box … a Zelig avresti avuto un successone 🙂

          • Appunto … è per questi motivi che dire che tanti italuani hanno il box ma non comprano una BEV è (scusa il francesismo) una cazzata!!! Se ce l’hai ma la macchina non entra è come non ce l’avessi.

  6. In un mondo perfetto dove tutti avremo una villa di proprietà e pannelli fotovoltaici sufficienti alla ricarica di due auto elettriche, inclusi stipendi per mantenere il tutto, penso non arriveremo mai.

    • Basta un appartamento in un complesso non enorme, come il mio.
      Senza piscina e con un solo garage per auto.
      Se ha due auto è probabile che una non faccia molti Km, quindi si può alternare.
      Sempre se c’è la volontà.

  7. Io, andare a lavorare, uso una Nissan Pixo a GPL. Poco meno di 20 euro per 450 km. Ho pensato più volte a prendere una elettrica usata ma faccio molta strada nel weekend per svago e spesso supero in 400 km. La media di un’auto elettrica usata economica è di 270 km. E alla fine spenderei circa la stessa cifra per il rifornimento. Per non parlare dell’affidabilità della mia auto. 293.000 km senza problemi. Cercando tra le auto elettriche usate, anche con pochi km, ho scoperto moltissimi problemi, soprattutto con certi modelli. Per me è ancora lontano il passaggio all’elettrico. E poi sono curioso di vedere come si adatterà l’Europa alle richieste delle case automobilistiche in crisi.

    • Ma le case automobilistiche non sono in crisi per colpa delle EV , il problema è che hanno fatto sovrapproduzione delle endotermiche che non riescono a vendere anche se in Italia ci sono gli incentivi, perché la gente ha sospeso gli acquisti perché non arriva a fine mese , e chi può è in attesa di vedere come vanno gli eventi guerra .

  8. Quel 5% è sottostimato. Sono d’accordo.
    E definire “da ricchi” è forse eccessivo.
    Però io sono classificato come ceto basso della popolazione, ed ho una casa, due auto (Sorry 😄 ma sono termici, metano per la precisione) e non possiamo permetterci i pannelli fotovoltaici e compriamo solo auto usate sopra i 100mila km. E facciamo 30mila km / anno ad auto. Io lavoro ad oltre 80 km da casa.

    Per me l acquisto di una elettrica è impensabile economicamente, per ora. Penso che siamo in tanti nella situazione ” per ora non è ragionevole ” per via dei costi.

    Forse io sono nel 5% che avrà l elettrico per ultimo.

    Ma faccio il tifo per tutti voi che già l avete e mi dispiace che si esageri nel sottolineare difetti o problemi etc.

    Detto questo, non abbiate rancore verso chi di noi definisce roba da ricchi un auto elettrica. È solo un punto di vista. Cioè è un punto di vista cosa si intende per ricchi. Assisto alla stessa discussione ogni tanto tra gli amici che mi chiedono perché non ho un iPhone. Perché , per me e ripeto per me è roba da ricchi.

    Però magari io non rosico inveendo contro chi può permettersi ora quello che credo sarà il futuro prossimo .

    Faccio il tifo per voi. Vi invidio. E leggo da anni questo blog. Ma vi prego accettate che un operaio medio di molte parti d’Italia non potrà almeno per ora avere un auto elettrica.

    Rosicare fa male ed è sbagliato ma è umano.

    • Ce ne fossero, come lei (come mentalità, non situazione economica!).
      Temo dovrà pazientare ancora un po’: le elettriche usate ci sono e costano anche poco IN PROPORZIONE, però è la base di partenza che è alta.
      Non so quanti anni passeranno prima che accada l’ineluttabile invasione e il calo dei prezzi. Ogni auto nuova elettrica , Cinese o Europea che sia, che scende di prezzo , automaticamente deprezza le precedenti usate. Anche innovazioni tecnologiche di notevole entità , non solo piccoli miglioramenti , portano ad una riduzione di prezzo di tutte le auto della tecnologia precedente, siamo in una fase di continuo miglioramento, c’è tantissimo da sperimentare, a differenza del termico che ha esaurito gli sviluppi (le ibride consumano meno grazie alla parte elettrica…). Speriamo che succeda questo , lei ha la mentalità giusta per capire che per fare 100 km al giorno con una Zoe del 2012 o con un’elettrica del 2030 che percorrerà 1000 km ricaricandosi in 10 minuti, sempre 100 km saranno.
      Buon anno!

    • condivido più o meno tutto con la tua e molti commenti di questo tenore, non irati e polemici ma che illustrano situazioni pratiche che sconsigliano, o impediscono, l’acquisto di una BEV.

      Una sola domanda: c’è un motivo preciso per cui devi fare 160 km al giorno per andare a lavorare? Forse non ci sono case decenti nella zona dove lavori? O famiglia, abitudini, etc.?

      • In tutta sincerità? 15 anni fa, da neo sposi abbiamo comprato un rudere, 45 Mila euro di casa, in provincia di Ferrara. Dopo 15 anni è più che decente ma sai quanto vale ora? 30-35 Mila euro. E mi mancano ancora 13 anni di mutuo che pago a circa 330 euro al mese.

        Praticamente invendibile perché viviamo nell’ ultimo paese dell’ ultimo comune dell’ ultima provincia del nord. E cmq con quella cifra dove lavoro io ci compri il box auto

        Se andiamo in affitto? Minimo sui 500 euro

        Qui dove vivo io tantissimi lavorano in provincie vicine, o lontane.

        Per essere sincero, ora vado in ufficio solo 2 o 3gg alla settimana. Ma sono fortunato per via del mio lavoro.

        E in due portiamo a casa 2000 euro al mese. In regola.

        Qui si campa così. Sono il primo della mia famiglia ad avere una casa di proprietà. Cioè.. ho un mutuo ma diciamo che è come fosse già mia

        Comprata a zero anticipo, 130% dell’ importo finanziato. Erano altri tempi. Errore di valutazione. Colpa mia.

        Ho cambiato lavoro da un anno perché qui si fa smart e progressivamente arriverò al full remote.

        Ma il mio vicino che fa il metalmeccanico a 56km da casa non potrà mai fare il full remote.

        Insieme di circostanze passate e presenti, e errori miei e forse anche dei miei avi. Cmq siamo qui. Felici, ma senza auto elettrica per ora

        Anzi. Avendo 2 auto a Metano, che presto esploderà di prezzo di nuovo, andremo in giro a cercare al più presto una usata con un GPL.

        Perché le due auto., insieme, han già 330 (200 + 130) mila km, per cui se le vendiamo ad un concessionario non valgono nulla e nessun privato cerca auto metano. Per cui paghiamo l errore di averle prese e … Tiriamo a fine mese, senza piangere perché noi siamo quelli ricchi per le nostre famiglie e tutti sono orgogliosi di quel che abbiamo ora essendo partiti da zero.

        Tutto qua
        Per favore , non commentate la mia vita, so che ho condiviso io la mia vita privata. Era per chiarire il contesto.

        Chiedo per favore.

        • Molte grazie per la sincerità e il tempo speso a rispondermi.

          Capisco perfettamente il problema.

          A me sembra che vadano considerati due aspetti nel
          1) sostenibilità economica
          2) sostenibilità ambientale

          Per quanto riguarda la sostenibilità economica, è chiaro che i veicoli elettrici ancora in Italia siano difficili da gestire per la gran parte della gente. Certamente non il 95% della gente, per qualcosa di meno. L’80%? il60%? E non parlo di chi usa l’auto come status symbol.

          Per quella ambientale, a parte il netto miglioramento delle condizioni ambientali nei centri urbani, se il risparmio lo si ottiene dopo diverse decine di migliaia di km, forse qualche domanda ce la dovremmo porre.

          Ma comunque bisogna andare in questa direzione, sperando che entrambi i parametri migliorino con gli investimenti che si stanno iniettando nel campo. Nel frattempo, insisto nel dire che il problema è il modello di mobilità in generale. Forse se si investisse nel trasporto pubblico (treni e bus efficienti, frequenti e ben distribuito) qualcuno cambierebbe modo di spostarsi.

        • Mirco …. 500 euro a Milano? Se posti dove lo trovi dopo 5 minuti l’hanno già affittato a un altro 🙂

        • ciao Mirko , grazie per aver condiviso coraggiosamente , io non lo avrei mai fatto. qualcuno mi ha detto ( qualcuno che aveva una cultura molto superiore alla mia che sono terra terra ) che nella vita si fa quello che si puo’ e quando si puo’. a volte anche quando si vuole , ma se mancano le prime 2 e’ dura . con stima .buon anno e tempi migliori a tutti .

        • La situazione sta peggiorando a mio modesto parere in tutta Emilia. Vivo in teoria nella Ricca provincia di Modena e si fa una fatica tremenda a trovare lavoro soprattutto con contratto decente e pagato in regola. Perfino gli ingegneri se i30 pur trovando facilmente hanno contratti alquanto volatili (amici che prendono tra i 1200 e i 1400 e la provincia di Modena è cara!). E per stare in tema di elettriche, per lavoro sono stato a Modena in 2 stanze in affitto (8mq 500€) e c’era il garage solo nella prima che però aveva spazio solo per bici e un motorino ed era in complesso di 3 palazzine da 18 appartamenti l’uno. Nella seconda avevamo solo una cantina ove nemmeno la bici entrava.
          I miei abitano in un paesino e vedo diffondersi più elettriche però tutte per famiglie che direi benestanti e un signore anziano col tesla che sta moooolto bene. Però la colpa non è elettrico o non elettrico, l’aria è sempre più inquinata ed ogni cosa possibile andrebbe fatta (anche perché spendo poi soldi per respirare decentemente) ma di decenni di zero investimenti senza progetti per la competitività futura e di conseguenza con stipendi perfino calati dagli anni 90(e lo sentono soprattutto i neolaureati che rientrano nei costi dopo una vita salvo botte di fortuna o spinte di vario genere).
          In tutto ciò se iniziassimo a creare ricerca ed aziende per auto elettriche e energie rinnovabili avremmo solo di guadagnato ed invece abbiamo politici che parlano di ponti ben poco utili o nucleare che se va bene vedrai in 10 anni e nel mentre finanziano il fossile.

  9. Siamo alle solite, terminiamo il 2024 con le solite discussioni pro e contro. Io non la farei così semplice: conosco persone che non possono neppure spendere 5000€ per un’auto usata con 150.000 km e ne conosco altre che possono e spendono però 60.000 € per il suv diesel. Poi ci sono quelli come me che potrebbero anche comprarla sta benedetta bev ma siccome l’auto non è la priorità della propria vita si tengono quella che hanno e aspettano tempi migliori senza fretta. Poi con l’altra storia del 62 % di garage, non so dove il Censis prenda i dati, qui da noi in città ( Sanremo) i piani terreno dei palazzi sono tutti negozi, se si abita nel paese in collina come me, quelli che sono nel centro storico ( la maggioranza) abitano nei carugi e il garage se lo sognano, infatti le auto sono tutte in strada. Poi ci sono io che ho comprato un terreno con un rudere, lo ho ristrutturato e ricavato casa con garage, parcheggio e relativo punto di ricarica e fotovoltaico: però ci ho messo 20 anni di fatica e risparmi e in questa situazione saremo forse il 15% non 62. Non ne farei una questione di opposte fazioni pro e contro, ognuno fa quello che si sente e che si può permettere: per adesso si può ancora scegliere, in futuro no perché la strada è comunque quella, sarà più lunga e ripida ma il futuro sarà quello, inutile negarlo. Prima o dopo si passerà per forza al motore elettrico ovunque come si è passati dalla carrozza a cavallo all’ auto. Purtroppo ci sono troppi interessi a mezzo, la situazione mondiale è complessa , guerre, crisi del mercato del lavoro, abbiamo avuto la pandemia… È un periodo grigio ma secondo me chi non può cambiare auto e passare alla bev non si deve sentire in colpa, verrà il momento giusto. Magari quando scenderanno i prezzi, anche delle ricariche. E ci sarà una informazione corretta e onesta. Buon 2025 a tutti!

  10. Presente. Condominio, no BOX, parcheggio comune (non di proprietà), ma FV e BEV.

    Confermo i dati del Sig Comi, appartamento con induzione e BEV consumi sui 5000KWh, spesa carburante 1/3 della diesel, 0 bollo, tagliandi da 90€/anno.

    Trovo la macchina sempre carica e quelle poche volte che devo investire 15 Min per un rabbocco pazienza. Con quel che risparmio (anche di tempo visto che non vado nemmeno a fare gasolio) non sono certo una tragedia.

    C’è gente molto piú benestante di me con garage e tre auto (tutte termiche) che potrebbe ma NON VUOLE. Anche a costo di perderci, sia chiaro, perchè chi è benestante risparmiare 1000€/anno di carburante, 500 di bollo e 300 di tagliandi NON gli cambia la vita.

    Senza che ci raccontiamo favole. Il 4,1% è un’opposizione bella e buona, potremmo essere al triplo di quella cifra senza nessuna fatica.

    • Parlo per me, ma non credo di essere l’unico in queste condizioni.
      E’ chiaro che una volta comprata la BEV, da lì in poi si risparmia (da quello che leggo, sempre meno, con i continui rincari dell’elettricità), ma il problema è comprarla la BEV.
      Al momento ho una Giulietta di 11 anni. Quando l’ho comprata, non era un’auto di lusso, ma nemmeno un modello base, e l’avevo pagata 20.000 euro.
      Una BEV di pari dimensioni, l’ultima volta che ho “fatto una carrellata”, costava tra i 30.000 ed i 40.000 euro, che non ho, quindi dovrei fare un finanziamento per gran parte del suo prezzo.
      Proprio di recente ho guardato con una collega, la Volkswagen ha un TAEG intorno al 6%, Toyota poco sopra l’8%. Non ricordo quale, ma almeno un costruttore era di poco sotto al 10%.
      In pratica, ogni 10.000 euro di finanziamento, tra i 600 ed i 1.000 euro di risparmio li perdi in interessi per il finanziamento, quindi il risparmio si assottiglia

      • Ci sono ID.3 (una bella segmento C) intorno ai 20k con 50.000 km e 3 anni.
        Ci sono Model 3 intorno ai 25k, di 4 anni (ma è grande)
        C’è anche l’usato, non dimentichiamoci, l’usura è modesta.

        • Scusa Guido ma con 20000 euro allora mi compro una MG HS a km 0 e con 3000 euro di più una MGZS ibrida con 100km di autonomia in elettrico non una macchina usata con 50000 km (che per me a 1000 km al mese, come la maggioranza degli italiani, significano 4 anni di viaggi).

      • Buongiorno e buon 2025, Mario!
        Il problema di sostituire la Giulietta con un BEV esiste se sei costretto a sostituirla per qualsiasi motivo, perché è purtroppo vero che i BEV costano ancora troppo, grazie allo zero impegno delle case automobilistiche (europee in particolare, ma tutte in generale) per produrre BEV “utilitarie” di segmento C e inferiori a prezzi paragonabili alle utilitarie termiche che fecero la loro fortuna.
        Altrimenti calma e gesso: io il diesel E4 l’ho portato a quasi 16 anni, nonostante gli acciacchi sempre più gravi, cominciando a girare per concessionarie (era inizio 2022) fino a trovare dopo quattro mesi un BEV che rientrasse nel limite che ci eravamo dati (30.000€, quando una VW Polo – altra auto cui puntavamo – partiva da 25.000€).
        L’importante è non farsi prendere dalle smanie: se oggi non ci sono le condizioni, si continua con la cara vecchia termica, se si può. Ma se ci sono tutte le condizioni e si trova un BEV che combacia con le nostre esigenze (oneste, però, non “deve fare millemila km con una carica” se i viaggi lunghi all’anno si contano su una mano), non prendere un BEV è davvero un peccato.

        • Eugenio, il tuo è uno dei commenti più sensati che ho letto. Importante non farsi prendere dalla smania, esatto. Io ho una Niro hev del 2018 che ha 56000 km , perfetta dentro e fuori, ultimamente la uso davvero poco. Potrei venderla domani stesso e realizzare molto bene, quanto serve per comprare una bev nuova non mi mancherebbe, la domanda è : perché farlo? Fosse oggi comprerei la ev3 l.r. e per come la vorrei mi costerebbe 40 k€ che sono obiettivamente troppi. Ma per farne cosa? Guardavo adesso i miei appunti, nel 2024 ho messo 340€ di benzina e percorso 4000 km , direi che se voglio risparmiare l’unico modo è tenere l’auto che ho già

          • Bravo Ilario, così si ragiona.
            Anche noi abbiamo ancora una seconda auto ancora termica che ci piacerebbe rimpiazzare con un’elettrica, ma ha appena 6 anni e circa gli stessi km della tua, va benissimo e, usandola meno ora che abbiamo l’elettrica, ci costa anche poco. Morale: ce la teniamo così e poi all’occasione si vedrà.

  11. Messaggio per tutti coloro che, giustamente , chiedono come faranno quelli senza garage o che percorrono molti chilometri al giorno , tutti i giorni , quando ci saranno solo auto elettriche : se tutti gli altri, che hanno il garage , che non percorrono centinaia di chilometri al giorno , tutti i giorni , non comprano auto elettriche , allora sarà un problema.
    Perché le infrastrutture e le soluzioni si cercano se c’è un ritorno economico per chi fa gli investimenti. Si pretende di avere milioni di colonnine, l’uovo,, ricariche ovunque , quando le auto elettriche circolanti in Italia (la gallina) sono una piccolissima minoranza e lo sono perché quelli che potrebbero non le stanno comprando.
    Se gli immunodepressi che non potevano vaccinarsi sono ancora vivi, lo devono a quelli che si sono vaccinati.
    Quindi, messaggio a tutti quelli che non hanno il garage e neanche un posto macchina fisso: chiedete a quelli che hanno il garage, che hanno reddito , che non fanno centinaia di chilometri al giorno, di fare quello che prima o poi dovranno comunque fare. Se l’elettrica la comprate adesso , avrete qualche vantaggio, domani qualsiasi privilegio sarà eliminato .

  12. E chi non ha 40k euro per comprare un elettrica piccola e non può avere il fotovoltaico cosa fa? Va a piedi?
    C’è anche chi fa 40k chilometri all anno magari con percorrenze di 500 km al giorno senza poter ricaricare perché l auto si trova nei piazzali delle aziende.
    Questo cosa fa? Va a piedi.

    • -Questo cosa fa? Va a piedi.-

      Prende i mezzi pubblici, e se il morto di fame deve andare in treno Saronno da Legnano fa il piacere di passare da Cadorna in centro a Milano senza troppo rompere le scatole.
      Oppure ci va in bicicletta sulla Saronnese in mezzo ai camion, che quelle a pedalata assistita ormai sono uno spettacolo. E se piove cazzi suoi.
      (Contento anche lei?😇🤭)

      • Caro A.D. una risposta diversamente intelligente come la sua fa venir voglia di tenersi una termica o di comperare una usata fino al 2060 e non al 2035 … e viste le immatricolazioni credo proprio che per tantissimi sarà così se ne faccia una ragione.

        • Vede Antonio? Lei non coglie. L’amico Luca, con il suo modo di porsi, vuole esattamente il tipo di risposta che gli ho dato. Non sta cercando una risposta intelligente e circostanziata per riflettere sulla cosa, ma la risposta becera e poco intelligente con cui confermare le proprie opinioni. Giuste o sbagliate che siano.
          E se lui è felice così, chi sono io per non accontentarlo?😂😂😂😂

          • Sinceramente la domanda pur essendo provocatoria questo lo ammetto, mi pare aprisse un problema sul discorso economico e di fattibilità di certe soluzioni, la risposta oltre a essere altrettanto probatoria non rispondeva ad slcun che di fattibile, le sa benissimo che una ipotetica soluzione di “tutti a piedi” coi mezzi pubblici per come è strutturata l’Italia non è neanche lontanamente pensabile, pasta prendere un treno, un autobus o la metro al mattino pef capire che aumentare il carico di persone anche solamente del 20 – 30% comporterebbe ritardi e costi inaccettabili per l’economia italiana.

    • Almeno le ultime due righe sei in grado di comprenderle?
      Concludendo: le BEV non sono ancora adatte alla maggior parte delle situazioni, ma sono adatte a ben più del 5% che le sceglie ora.
      Va bene l’analfabetismo di ritorno, ma meno di trenta parole riescono a comprenderle già in prima elementare!

    • La percorrenza media in Italia è 30km, quelli che ne fanno 500 al giorno sarà lo 0.001% della popolazione, solitamente non li percorre con una panda, ma ma con una bmw e non guadagna 1200€ al mese.
      Con 40k euro si compra una model 3, non esattamente una macchinetta piccola.
      Tutte le aziende hanno forniture in trifase con cui si potrebbe caricare la macchina mentre sta ferma nel piazzale.

    • io non ho ne fotovoltaico ne ricarico a casa, ho fatto un abbonamento con la general motors supercharger network che sfutta anche le stazioni Tesla quidi solo cariche fast e superfast , una sola app sul telefono, addebito della ricarica diretto in banca.

    • Le auto non sono tutte dal almeno 40k e si può benissimo prendere un usato.
      Vedevo ieri su autoscout Kona xclass da 25/28000 € con pochi Km.
      E’ un’auto che sicuramente fa 300 Km in autostrada.

    • Giusto ottima soluzione quella di andare a piedi, fa bene all’ambiente e alla salute. Ovvio spenderà un po’ più di soldi x le scarpe e magari una scarpiera in più al posto del box..

  13. Box privato, fotovoltaico, cambio auto ogni 3 anni….
    Ma certo è un operaio da 1200 1500 euro al mese è ovvio si capisce subito! e poi che gran risparmio cambiare auto ogni 3 anni … Perché giustamente i cambi auto sono gratis però si risparmia con la macchina elettrica e il fotovoltaico eh!

    • Sono auto prese in NLT, magari il Nostro ci scarica pure qualcosa.
      Cosa che peraltro fa mezza italia, a partire dal mio socio in affari di professione ingegnere civile… 😉

      • Non credo che mezza Italia abbia partita iva.
        Poi che sia vero che più del 5% attuale della popolazione possa permettersela è parimenti vero.
        A me piacerebbe ma non posso permettermela e tra l’altro da me i mezzi pubblici sono inefficienti oltre ad inquinare più di un treno a carbone. Ora ho vecchia auto a GPL e vedrò se prendere la prossima full hybrid, provo ad usare il più possibile la bici (nel precedente lavoro ero in città e l’auto la prendevo solo il weekend) ma non tutte le strade sono idonee. Per me questo è un altro grave problema, andrebbe incentivato molto più il girare in bici garantendo strade idonee. Tra l’altro da ciclista preferisco girare in mezzo alle elettriche perché non mi affumicano quindi spero si diffondano.

        • -Non credo che mezza Italia abbia partita iva.-

          Mezza italia ovviamente no, ma una percentuale preponderante dei “gipponi” e suvvoni che vede in giro, quelli grosso grossi da decine e decine di migliaia di euro, o sono leasing, o nlt o robe simili. Quasi sempre fatte da partite iva, visto che il privato non scaricherebbe nulla.

          Ma anche gran parte delle Taycan per dirla proprio tutta.

          • Ma per quello sicuramente c’è una fetta benestante che magari si è pure arricchita (senza per forza diventare ultra ricca) mentre la fascia media scompariva. Poi molti imprenditori (ovviamente non tutti) preferiscono prendersi il macchinone di turno piuttosto che investire nell’azienda ed è cosa nota e purtroppo pure io ho lavorato in aziende così.(Roba che la famiglia proprietaria aveva più di mezzo milione investito in auto ed intanto i dipendenti facevano o cassa integrazione o 11/12h al giorno di turno). Che poi il problema del prezzo delle elettriche è strettamente collegato allo stipendio medio previsto dal CCNL troppo basso e alla precarietà dei contratti.
            Comunque vedremo, mi piacerebbe elettrica ma non credo proprio di riuscire a permettemerla , anche se in teoria se andrò a casa di mia nonna dovrei avere la possibilità di un garage.

    • Il problema è che noi che non ce la possiamo permettere usiamo questo tagliente modo di comunicare: “roba da ricchi”. Se ci limitiamo a dire “io non posso permettermi l acquisto” facciamo prima e si discute di meno.

      Questo messaggio non è contro di lei, Davide, anzi, è una costruzione sopra il suo messaggio.

      Siamo in molti a non poterci permettere queste auto e neppure i pannelli.

      Inviterei però tutti a essere meno astiosi

      Non posso criticare i miei amici che hanno iPhone, iPad, Xbox, ps5 etc solo perché io non me lo posso permettere definendo i loro oggetti come cose da ricchi.
      E quindi non lo farei neppure verso gli estranei.
      Anche perché nessuno si sente mai ricco

      Per cui, coraggio, w l elettrico ma abbiate pazienza, noi ‘meno abbienti’ arriveremo con calma

      Grazie a tutto coloro che ora comprano l auto elettrica, quando toccherà a noi forse ci saranno maggiori infrastrutture e forse costi più bassi, cosa do cui dubito

  14. Questa lettera è imbarazzante. Il lettore non si considera ricco, perché non ha lo yacht o l’aereo privato, ma qui si parla di un altro tipo di censo. Avere la villetta indipendente, il fotovoltaico, cambiare auto ogni tre anni spendendo più di 43 k€ è già da privilegiati. Inoltre conferma che nelle migliori delle ipotesi le auto elettriche potrebbero soddisfare le esigenze del 40% della popolazione, cioè la minoranza, ed il restante 60% che fa?

    • Una cosa che a molti sfugge è che fuori dalle aree metropolitane e centri storici secolari la maggior parte della popolazione vive in case con più appartenenti (2,3,4 o 5) con posto auto/garage o villette a schiera. In queste case ci vivono famiglie di operai e impiegati. A questo punto mi domando. Sarà che oggi gli operai e gli impiegati sono ricchi?

      • C’è da dire che in un condominio non sempre puoi mettere un fv ad uso privato. Ai miei l’hanno messo e si può usare solo per parti comuni ed ascensore. Hanno un box (piccolo, max segmento b e alcuni box tengono al max una Panda) e il palazzo come tanti altri non è recintato quindi hanno messo le wallbox nei garage ma con appunto il problema delle dimensioni. Probabilmente con l’arrivo di segmento B decenti sotto i 25k potrebbe cambiare la situazione per molti .

        • Se non c’è posto “uguale” per tutti non c’è ed è inutile ricamarci sopra, al massimo si può fare per uso condominiale.
          Se invece il posto c’è nessuno, per quanto mi risulta, può impedire l’installazione di un impianto FV, basta una comunicazione (comunicazione) all’amministratore.

          • Allora si vede che lo spazio è sufficiente solo per alcuni pannelli e quindi viene destinato ad uso comune. Però credo sia così in molte case, è simile da mia nonna e anche dove stavo in affitto io in città in un palazzo di 5 piani si parlava di mettere FV solo per le cose comuni (poi sono andato via, non so che abbiano fatto). In linea di massima credo che sia possibile avere spazio per tutti solo se è molto piccolo il palazzo con quindi pochi appartamenti. Stando a quanto diceva io tecnico, non ho mai letto normativa specifica.

      • Il fatto di abitare in città di provincia dove le case costano meno nkn significa avere a disposizione e j soldi pef jna BEV e magari per il fotovoltaico, si ricaricando da xasa sj risparmia na se uno j soldi nkn li ha cosa fa? Un finanziamento con mega rata finale? Bhe auguri !!!!

    • L’alto 60% attente tempi migliori. Quello che oggi è per pochi probabilmente fra 10 anni sarà per un po’ di più, e magari le proporzioni si invertiranno. Cosa ne dici Sergio, potrebbe essere verosimile quello che ho scritto? Inoltre dove hai letto che spende di noleggio 43K€ ogni 3 anni?

    • C’è scritto chiaramente: la Citroën eC4 era in NLT – Noleggio Lungo Termine, quindi non ha speso l’intera cifra necessaria per acquistarla
      Se ha fatto lo stesso con la VW ID.3 che guida ora, non ha speso nemmeno i 43 k€ per acquistare questa.
      Probabilmente avrà speso circa 4-5.000 € all’anno, con il vantaggio che nel NLT potrebbe aver avuto incluso molte cose (tagliandi, pneumatici invernali, ecc.).

  15. La sua interessante esperienza conferma quanto affermato più volte dal dott. Tedeschini: ad oggi, l’auto elettrica conviene se puoi ricaricare prevalentemente a casa, soprattutto se si dispone di un impianto fotovoltaico. Ma questo accade ad una minoranza. Circa i box auto, se questi sono in un condominio non sempre si prestano all’installazione di una wallbox causa impianti elettrici inadeguati e difficoltà ad ottenere i permessi per il loro adeguamento. Quindi, ad oggi i potenziali utilizzatori di BEV potrebbero certo essere più del 5% ma non molto di più

    • Per ottenere i permessi basta la volontà, cioè una legge che dice che a nessuno può essere impedito di avere una stazione di ricarica a norma di legge.
      Punto.
      Ma non c’è… così terrapiattisti ed amministratori poco lungimiranti fanno il bello e cattivo tempo.

      Non molti di più del 5% che abita in città? Iniziamo con chi abita in provincia, nel mio paese la disponibilità potrebbe essere del 100%, ma saremo forse in 3.
      E’ un fatto di testa, di cultura e di tanta disinformazione, oltre che prezzi elevati per il nuovo. Quello sì.

      Buon anno a tutti.

    • La convenienza di ricaricare a casa c’è sempre, anche senza FV – poi se uno può installarlo, ben venga, ma non è una condizione necessaria.
      Riguardo ai box in condominio – intendendo i box comuni, non quelli singoli -, il vero problema sono proprio loro, ma esistono i bonus per ammodernarne gli impianti elettrici, operazione che aumenta anche il valore dell’immobile: tutto sta alla lungimiranza dei condomini e degli amministratori…

    • -ad oggi i potenziali utilizzatori di BEV potrebbero certo essere più del 5% ma non molto di più-

      Il fotovoltaico non è necessario, basta un buon abbonamento da 4,5 kw per gestire tutto cin serenità.
      6 kw… sciambola.

      La differenza la fa la disponibilità di un posto auto effettivamente “elettrificabile”.
      Per esperienza diretta, lavorando con gli immobili, le dico che occhio e croce un onesto 33% di abitazioni potrebbero tecnicamente dotarsi di un punto di ricarica già domattina.

      Ciò ovviamente non disconosce che per il restante 66% la cosa sarebbe un problema o come minimo più complicata, ma volendo essere realistici le percentuali a mio avviso sono quelle

      • Io sono uno del 33% abito in condominio con box privato, fatto impianto per wallbox e dai numeri Istat risulto al margine della soglia considerata di povertà… volere è la molla fondamentale, si tratta di scelte e gran parte dei miei conoscenti più “ricchi” di me non vogliono, il resto sono le solite scuse sterili…

  16. Riguardo a “Elettrico roba da ricchi”; sono d’accordo in parte perché la stragrande maggioranza degli italiani non ha il box e dubito anche su una percentuale buona di chi ha il fotovoltaico. Poi i prezzi delle elettriche, scartando Spring e qualche sua “simile” , sono ancora inavvicinabili per molti, specie al sud. C’è ancora molto da lavorare su incentivi, colonnine, prezzi del kw e prezzi delle elettriche. Aggiungo che non sono uno che va contro l’elettrico ma contro le speculazioni di operatori e case automobilistiche.

    • >>Ho avuto per 3 anni una Citroen eC4 NLT e da 3 mesi una Volkswagen ID.3 Pro Edition Plus MY2025

      Mah, uno che si può permettere di cambiare la macchina dopo 3 anni, tra l’altro non scegliendo l’allestimento base da 36.500, ma quello da 42.000 €, magari non è ricco, sicuramente non fa fatica ad arrivare a fine mese.

      Ciao

      • Non mi sembra che Ambrogio abbia scritto di essere povero. Ha scritto di non essere ricco. Il suo scontato commento è inutile.

        • Non so nella mail che è arrivata, ma nel testo riportato non c’è scritto da nessuna parte dove Ambrogio dichiara di non essere ricco.

    • Ho fatto una ricerca veloce veloce. In Italia ci si può considerare ricchi se si ha un reddito cha va dai 70 ai 100k€ annui e un patrimonio che va da 1 a 2 milioni di €. Chi scrive a mio parere non è ricco, non avrebbe preso una e-C4 e nemmeno una ID.3, potrebbe essere però benestante, oppure neppure quello perché sta pagando casa e impianto con un mutuo trentennale.

      • Beh deve avere comunque le possibilità economiche per pagare mensilmente un mutuo ed eventualmente il noleggio a lungo termine delle auto qualora non le abbia prese . Più bollette,tasse e spese varie. Quindi direi che comunque stia bene. Ma non è colpa sua se sta bene, semmai c’è da ringraziare un sistema politico economico che ha portato alla distruzione di larghissime fette della fascia media in occidente ed in particolare in Italia.
        Poi come chiosa nel finale sono comunque più del 5% attuale che potrebbero permettersi un auto elettrica , ma abbiamo gente che nega pure l’utilità di caldaie moderne e classe energetiche alte per le case per l’impatto ambientale quindi non mi stupisco di nulla .

        • Direi che il problema del potere d’acquisto di molti italiani sia concreto, di conseguenza gli incentivi che altri Paesi europei stanno abbandonando dovrebbero essere mantenuti per poter stimolare l’anemico mercato nostrano. L’importante peró è che il sistema degli incentivi sia congegnato bene : paradossalmente anni fa la somma degli incentivi statali e regionali portava a volte a situazioni fin troppo favorevoli al singolo acquirente (esempio estremo https://www.vaielettrico.it/un-operaio-in-spring-pagata-mille-euro-nuova/) ma ovviamente a scapito del numero dei possibili beneficiari. Sarebbe auspicabile una “via di mezzo” che prolunghi gli aiuti spalmandoli su una platea piú vasta finché l’aumento degli EV sul totale del parco circolante non sia adeguato, raggiunta questa fase si potrá contare sul mercato degli esemplari usati (https://www.vaielettrico.it/elettriche-solo-per-ricchi-se-la-prendi-usata/)

          • Però va rilanciata anche l’economia e quindi gli stipendi, se no la gente avrà sempre paura a spendere certe cifre . Infatti in giro vedo tante auto sopra i 10 anni. Nel mentre magari anche iniziative atte ad educare un po’ la gente sul tema ambientale (andrebbe poi educata su tanti aspetti visto quanto i vari governi susseguitesi hanno preferito una popolazione stupida da cinepanettone ma è un altro discorso).

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