Home Vaielettrico risponde Elettrico per molti ma non per tutti, parola di Marco

Elettrico per molti ma non per tutti, parola di Marco

35

Elettrico per molti, ma non per tutti. Dopo 1.000 km con una Twingo, Marco fa un primo bilancio su che cosa significhi, nel bene e nel male, passare a una EV

elettrico per moltiElettrico per molti, ma con qualche complicazione: le app, le ricariche…

Ciao a tutti elettronauti, vorrei condividere la mia esperienza finora con la Renault Twingo ZE. Il tutto è cominciato perché dovevo cambiare auto. E, data la passione per le auto elettriche, ho deciso di informarmi su cosa offrisse il mercato che potesse rispondere alle mie esigenze (almeno 150 Km di autonomia). E potesse permettermi di risparmiare sul bollo e sul rifornimento. Dopo aver visto qualche modello, mi sono innamorato della piccola Twingo, che ho ordinato ad ottobre grazie agli ultimi incentivi statali. L’auto è arrivata nei tempi prestabiliti dal concessionario a metà gennaio e non posso non condividere la gioia di “vivere elettrico”! Come altri prima di me, condivido l’opinione secondo cui attualmente passare all’auto elettrica non è una scelta per tutti. Programmare le ricariche e i viaggi. Dover scaricare una miriade di app per ricaricare con il rischio di vedere il posto occupato da un’auto a benzina o diesel (purtroppo ho già vissuto questa fantastica esperienza). Oppure ritrovarsi una colonnina guasta non segnalata e non avere la possibilità di ricaricare a casa…Tutto gioca un ruolo fondamentale, soprattutto nella scelta di una citycar come la Twingo. Marco Zocco.

elettrico per molti

Semplificare la vita a chi guida EV: ecco la priorità

Risposta. Coraggio Marco: i primi 1.000 km sono i più duri, ci siamo passati tutti. Si paga lo scotto dell’inesperienza e ci si trova davanti a problemi pratici che sembrano insormontabili. Ma poi ci si fa l’abitudine e tutto diventa più semplice. Però è anche vero che qualcosa va fatto per agevolare la vita a chi è sempre stato abituato a maneggiare benzina o gasolio. La prima mossa da fare è estendere a tutte le auto la ricarica “plug and play“, finora circoscritta ai Supercharger Tesla e a network come Ionity e ora Enel X-Volkswagen. Basta tessere, basta app: il connettore “riconosce” l’auto e provvede ad autorizzare il rifornimento, con successivo addebito automatico sul conto. Un processo di pagamento ancora più comodo del rifornimento di carburante nei distributori automatici. Le auto elettriche sono computer con le ruote? Sì, e allora il digitale deve essere al nostro servizio per semplificare la vita, non per complicarcela. Quanto al tema delle colonnine occupate abusivamente, ribadiamo quanto scritto: il Codice della Strada ora specifica che si tratta di sosta vietata, da sanzionare come tale. Le Polizie Municipali dovrebbero intervenire e multare.

—> Vuoi far parte della nostra community e restare sempre informato? Iscriviti alla Newsletter e al canale YouTube di Vaielettrico.it

Apri commenti

35 COMMENTI

  1. Ho comperato wv ID3 4 mea fa. Autonmia 430 km. In effetti 280~300 km.. Non posso caricare a casa. Con tessera 96 CHF /anno costo. 0.30. 16 CHF per circa 300km. Viaggiando lontano carica fast.0.70 euro 37.8 euro. Il problemi
    1 salita sende per fare 10 km sende autonomia 100km..
    Autostrada. 230 km
    In conclusione. Va benissimo come 2 seconda auto.
    Disel sempre meglio

  2. Il problema vero sono le ricariche fast sono troppo poche , passare una tessera RFID non è un problema, la eventuale funzionalità plug and play non cambierebbe molto lo stato attuale delle cose.

    Uno scandalo poi che in Autostrada non si possa fare rifornimento e tocca sempre uscire, qual’ è il problema? Pagare la tangente alla società autostradali e va bene mettiamo lo sto pizzo se proprio si deve, ma per favore mettete le colonnine fast nelle aree di servizio.

    • Ora le stanno mettendo, è stata la disgraziata gestione Benetton a negare i permessi per installare le colonnine.

  3. Buongiorno Marco,
    Con la mia Twingo ho percorso circa 2000 km da dicembre. Non ho problemi di ricarica perché oltre al garage di proprietà nella mia zona vi sono circa 20 colonnine che posso utilizzare con la sola tessera nextcharge.
    Il problema è come al solito costituito dai lunghi tragitti. Non so lei ma io malgrado usi sempre la modalità ECO e osservi scrupolosamente i limiti di velocità (30,50,90) non riesco a superare i 150-160 km di autonomia.
    Per uso quotidiano l’auto va benone ed è divertente specie poter ascoltare il SILENZIO.
    Vedremo con l’aumento delle temperature se la situazione migliorerà perché vorrei andare in Sicilia imbarcandomi a Civitavecchia. La Twingo è la mia prima auto elettrica che verrà in futuro sostituita con una più grande sempre Renault. Sono curioso di vedere la nuova R5 elettrica alla quale sono sentimentalmente legato perché l’ho avuta tanti capelli fa. Lei ha ragione l’elettrico è per molti ma non per tutti, ma indietro non si torna. Saluti.

    • Tranquillo, 160/180 con queste temperature sono la normalità… con la twingo ne ho fatti 17k di chilometri, comincio a conoscerla bene… 2 consigli, clima a 20 gradi ( sopra parte anche la resistenza elettrica oltre la pompa di calore ) e sedili riscaldabili accesi prima del riscaldamento. Usa la preclimatizzazione se l’auto è attaccata alla colonnina. Usa molto il cruise control. vedrai che appena supera i 12 gradi l’autonomia si allunga di molto. d’estate ci fai tranquillamente 220/230 km

  4. Non so se sono lento io, ma non ho ancora capito se un’elettrica convenga o no dal punto di vista proprio del portafoglio rispetto a, per esempio una gpl, per chi non ha possibilità di ricaricare a casa e dovrebbe usare solo colonnine. Cioè se prendo una Sandero gol pago 12k, una Spring mi costerà 13k se ci saranno d nuovo gli incentivi. Più o meno. Mi conviene la Spring o la Sandero per risparmiare?

    • Carissimo Diego, le devo raccontare che la Dacia Sandero GPL è la Nemesi di vaielettrico. 😂 è un po’ come il due di briscola, che preso da solo non vale niente ma che nelle giuste condizioni è in grado di portarsi via tutto il piatto. Per sommi capi nel 2022 la situazione è la seguente: se lei prevede di utilizzare l’automobile quasi esclusivamente in ambito urbano (spesa, figli a scuola, diporto cittadino o poco più…) e principalmente sulla tratta casa lavoro, e se è in grado di ricaricarla presso la sua abitazione con una tariffa domestica, allora le conviene senza dubbio la dacia Spring. Se viene meno anche solo una delle condizioni di cui sopra e in aggiunta a tutto ciò lei desidera fare con questa vettura anche solo una volta al mese una gita più lunga di 300 km tra andata e ritorno senza doveva essere obbligato a scegliere delle mete per forza dotate di colonnine di ricarica, allora oggi come oggi vada senza dubbio sulla Dacia Sandero GPL.

      • Confermo in pieno il suo ragionamento.
        Per quanto riguarda la domanda specifica, cioè il vantaggio puramente economico (tralasciando quindi la questione autonomia), posso affermare che l’elettrico sarebbe conveniente solo se ricaricasse quasi esclusivamente a casa e con una buona tariffa ( prezzo bloccato pre-2022) e possibilmente in parte con pannelli fotovoltaici, oltre a percorrere almeno 10000 km/anno, che per uso solo città non è scontato.
        Al netto di incentivi, visto che ora la spring non si può avere con 13k, e prezzo del GPL attuale 0,80€/l

      • Grazie. Speravo in una risposta diversa perché mi piacerebbe moltissimo poter avere un’elettrica, ho tariffa bloccata e pannelli fotovoltaici, ma abito in città e non ci sono garage disponibili in zona a meno di 30k€. Quindi sarà Sandero GPL.

        • Confermo quanto detto da Alessandro. Nella sua situazione la elettrica costerebbe davvero poco (io con la Spring ho fatto circa 8000 km con meno di 80€ usando i pannelli fotovoltaici), ma per fare oltre 200km al giorno, anche se poche volte alla settimana, la spring non è adeguata: infatti io ho la spring che usa il resto della famiglia come auto metropolitana/provinciale ed una auto a GPL (130 km con 10€) per uso mio, che per motivi di lavoro, mi trovo costretto ad affrontare viaggi di oltre 400 km nel fine settimana (e lì solo la Tesla al momento potrebbe essere concorrenziale, avendo supercharger sia vicino casa che vicino sede di lavoro che a mezza strada).

  5. Con piacere posso dire che a Vicenza intervengono e multano i termici sulle ricariche pubbliche. Visto di persona.

  6. Ho appena acquistato una twingo ed ho installato nel mio garage la ricarica. Ma onestamente sono terrorizzata all idea di ricaricare in giro. Alla concessionaria non mi hanno spiegato nulla. Mi parlano di nextcharge ed ho visto in internet come funziona (mi pare). Aiuto !!!! Io la uso in città ma se devo fare un viaggio lungo ? Ho fatto male ? Sonia

    • Sonia, non si preoccupi: vedrà che è molto più facile di come pensa. Se ci dice dove risiede, e dove di solito si reca nei suoi viaggi “lunghi”, cominciamo a darle qualche dritta sulle ricariche pubbliche nella sua zona e sulla App che fa al caso suo.

    • Se non ha la possibilità di ricaricare a casa, si! Per il resto come dice il il Signor Degli Esposti ci si organizza, basta evitare l’autostrada.

      • Basta evitare L autostrada … ha già detto tutto, per fare 300 km 6 ore rischio di code ogni paese e rischio di autovelox a 50km o si riceve il reddito di cittadinanza e si ha tempo da perdere o non è una cosa praticabile , finché non ci sarà una rete capillare di colonnine le elettriche saranno ottime solo per il tragitto giornaliero casa lavoro supermercato e

        • Se si vogliono fare viaggi in autostrada non si prende la Twingo elettrica, molto semplice. Anche perché, se non erro, non supporta le colonnine veloci in DC, quindi la rete può anche essere capillare fin che vuoi, anche in autostrada, ma se poi nella migliore delle ipotesi ci vuole 1 ora per ricaricare da 0 all’80% non mi sembra molto pratico… Mia personale opinione.
          Mi auguro che Sonia sia stata adeguatamente informata di ciò, prima dell’acquisto.

          • Corretto Mauro, la Twingo elettrica non supporta la ricarica in DC. Condivido per quanto riguarda l’uso in autostrada, per quanto ci si possa organizzare bene resta un’auto progettata per un altro utilizzo. Io ho acquistato la Twingo dato che risponde a tutte le mie esigenze, per i viaggi ho sempre preso il treno anche quando avevo la macchina a benzina.

        • Buonasera Diego, non credo si possa imputare alle auto elettriche la necessità di rispettare i limiti di velocità imposti sulle strade. Se un tratto di strada ha limiti 50, 90 o 110 non cambia il tempo di percorrenza in base al motore sia esso termico o elettrico. Rispettare le regole non significa necessariamente avere tempo da perdere perche nullafacenti percettori di reddito di cittadinanza. Ampliando il discorso, infatti, non capisco la necessità delle case automobilistiche di produrre veicoli che superano abbondantemente i limiti previsti per il ritiro della patente. Cordiali saluti.

  7. Ciao a tutti!
    Grazie per aver pubblicato la mia esperienza!
    Vi seguo da un anno ormai e sono contento di fare parte di questa community.
    Ci tenevo a spiegare meglio la parte relativa ai contro di avere un’auto elettrica, io non potrei essere più contento della scelta, l’unica nota dolente della mia esperienza fin’ora sono appunto le zone di ricarica occupate abusivamente. Per il resto ho cercato di immaginarmi in persone che hanno esigenze diverse dalle mie o che hanno una certa difficoltà al cambiamento, più di una volta parlando dell’argomento mi è capitato di sentire le critiche che ho voluto condividere con voi.

  8. Domanda da ignorante: ma con NextCharge non si risolve il problema di avere tante app? (perlomeno per la maggior parte dei gestori maggiori)

    • Si, si può usare un’unica APP ma i prezzi sono leggermente superiori. Per esempio la BeCharge da 75 kW che c’è vicino a casa mia costa 0,5 € al kW, con NextCharge 0,51€ al kW + 0,01€ al minuto. In questo caso la differenza è minima, in altri casi è sensibilmente maggiore.

    • Ciao Mauro, si con Next Charge è molto meglio ma dipende dalla zona. Dove vivo io c’è la più vicina che è una colonnina A2A che richiede la sua app, hanno appena messo un paio di colonnine BeCharge ma ho dovuto installare l’app perché con Next Charge non funzionavano, due settimane fa ero in giro e la colonnina del comune richiedeva un’app e quella del comune a pochi km di distanza un’altra ancora. Personalmente non è un problema ma per molte persone può risultare scomodo.

      • @Marco e @Marco P.: ma per curiosità, anche se uso le app interoperabili degli operatori ci sono dei sovrapprezzi? O in quei casi no?
        Mi spiego meglio: se uso l’app EnelX per ricaricare presso una colonnina BeCharge (o viceversa), dato che ho letto che adesso sono interoperabili, ho dei sovrapprezzi anche in quel caso, come quando uso NextCharge?

        Cerco di capire, anche perché, al di là di tutto, se posso evitare di installare nel cellulare mille app diverse, se proprio non sono costretto, preferirei…

        • Se usi l’app BeCharge per usare le colonnine Enel X in realtà paghi molto meno. Applicano la loro tariffa 0,5€/kWh anziché la tariffa 0,61€/kWh di Enel X. Non ho ancora capito se è voluto o se è un bug.

  9. Pare che il 2035 sia solo la data in cui si comincerà a parlare della transizione “forzosa” all’elettrico. Ancora 13 anni. C’è tempo per testare e comprendere bene per poi abituarsi all’idea oppure non abituarsi e scegliere altre soluzioni ad emissioni contenute. Oppure riconsiderare i trasporti pubblici veloci.
    Quindi oggi niente panico, niente isteria e sopratutto niente furore ideologico per favore.

      • Per la ricerca, ci stanno già sommergendo, non abbiamo speranze in Italia, arriveremo sicuramente dietro.

    • Oppure continuare ad usare le auto a benzina/diesel che già si possiedono anche dopo il 2035. Non si potranno più acquistare nuove ma se ne troveranno sempre di usate.

    • La transizione forzosa inizierà pure nel 2035, intanto quella spontanea è già iniziata nel 2008 quando Tesla ha venduto la prima Roadster. Dormite tranquilli.

  10. Ciao Marco, non voglio criticare la tua scelta, ma un’autorimessa è quasi d’obbligo per poter ricaricare in sicurezza e tranquillità. Ho avuto occasione di provare una Kona, una Leaf, una Corsa, una 500E e una Zoe. Kona, Lift e Corsa avevano il carichino, quindi avendo io un’autorimessa non ci sono stati problemi perché ricaricavo di notte. La 500E e la Zoe erano a noleggio e quindi inspiegabilmente ne erano sprovviste, ma la mia fortuna è che ho una colonnina BeCharge da 75 kW praticamente fuori casa quindi per la 500E zero problemi, infatti può caricare fino a 85 kW, mentre per la Zoe c’è qualche mal di pancia in più con le fast ma è fantastica con le quick, infatti può attingere fino a 22 kW in AC. Argomento APP, a mio parere dove vivo (Bergamo) servono almeno quattro APP, EnelX, BeCharge, A2A E-moving, mentre per le emergenze NextCharge. Con le cinque auto ho percorso in totale più di 2000 km, la soddisfazione più grande è stata la Kona per la sua autonomia e i suoi consumi ridotti, quella che mi ha sorpreso di più la 500E per la rapidità della ricarica. Certo nessuna di queste è paragonabile con il prezzo della Twingo, ma a mio parere sono le uniche due che valgono quello che costano. Per gli acquirenti futuri posso solo dire di provarne il più possibile prima di decidere l’acquisto, anche se non è semplice noleggiarne una. Vorrei provare una ID3, ma le due società che le hanno a disposizione qui in zona le hanno perennemente impegnate

    • Ciao Marco, magari mi sono espresso male scrivendo la mia esperienza. Io ho la possibilità di ricaricare l’auto a casa, ho cercato di mettermi nei panni di chi sta pensando di passare all’elettrico e purtroppo non ha questa possibilità che attualmente gioca un ruolo fondamentale secondo me.

      • Ora è tutto chiaro, grazie per la precisazione, rileggendo l’articolo mi sono reso conto di aver preso un granchio.

    • Io vivo tra Bergamo e Milano ed in casa usiamo guarda caso una Twingo ZE:
      Per ricaricare usiamo la flat (tessera fisica + app) di A2A che dal inizio gennaio da accesso a tutte le colonnine A2A ed EnelX .
      Come soluzione di emergenza: usiamo la offerta JuicePass a consumo.
      Per avere/lasciare informazioni sulle colonnine usiamo NextCharge.

Rispondi