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Elettrico ko in Italia: e ora i costruttori tremano

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Secondo l'Unrae l'elettrico si vende poco anche per la scarsità di colonnine di ricarica.

Elettrico ko in Italia. E le associazioni dei costruttori, che hanno avversato a lungo gli incentivi per le EV, tremano: chi comprerà i modelli a batterie in arrivo?

elettrico ko in Italia
La Jeep Avenger, una delle novità elettriche più attese del 2023.

Elettrico ko, ma chi comprerà le tante novità in arrivo nel 2023?

Per anni l’Unrae, l’Unione dei costruttori, ha strillato che la transizione all’elettrico non poteva avvenire troppo velocemente. E che occorreva incentivare anche le macchine termiche con emissioni non proprio contenute, la famosa fascia 61-135 grammi di Co2, non proprio ecologica. Adesso però che la ripresa nel mercato dell’auto è arrivata, ci si rende conto che in Italia a restare indietro sono proprio le auto elettriche, con una quota di mercato ridicola, un misero 2,6%. La Francia, tanto per dare una pietra di paragone, è al 13,1%, la Germania a cifre ancora superiori. E qui si apre un problema, perché le novità che le grandi Case hanno in arrivo per i prossimi mesi e anni sono soprattutto elettriche. E c’è il rischio, molto concreto, che venga a mancare un importante mercato di sbocco come l’Italia, da sempre nei primi tre dell’Europa continentale.

elettrico ko in Italia
Andrea Cardinali, direttore generale dell’UNRAE.

L’Unrae: “Rischiamo di diventare un mercato di serie B, sbocco dell’usato”

E allora ecco che il direttore generale dell’UNRAE, Andrea Cardinali, lancia l’allarme. Parlando di rischio concreto che l’Italia resti fuori dalla transizione: “E restare fuori dalla transizione significherebbe restare fuori dai radar delle case auto“, ha detto in un’intervista a Quattroruote.” E, quindi, diventare un mercato di serie B, tagliato fuori dalle scelte strategiche di prodotto e distributive continentali. Una destinazione secondaria rispetto a paesi più performanti. E ciò non solo nell’elettrico, ma anche nell’endotermico, che alzerebbe le emissioni medie del paese. Con un ulteriore rischio, quello di far diventare l’Italia destinazione privilegiata di usato endotermico. Di scarso valore oltre-frontiera, ma pagato a caro prezzo da noi. Una spirale molto pericolosa“. La spirale l’hanno creata aree politiche e spregiudicate lobby industriali contrarie all’elettrico: ora se ne raccolgono i danni.

elettrico ko in Italia
Carlos Tavares, numero uno del Gruppo Stellantis.

Elettrico ko, Tavares: EV più competitive alla fine del decennio

Gli stessi concessionari sono molto preoccupati. I costruttori hanno fissato budget di vendita 2023 ambiziosi anche per l’elettrico. Ma come raggiungerli con questi chiari di luna e con le avvisaglie dei dati di vendita di gennaio? L’anomalia italiana è stata fatta presente (sempre da Quattroruote) al n.1 di Stellantis, Carlos Tavares, non certo un entusiasta dell’elettrico. “Il caso italiano è molto interessante, perché è il mercato europeo con il più importante segmento B in Europa“, ha risposto. “Quindi il tema del prezzo è ancora più importante che altrove. Sicuramente sono importanti gli aiuti che lo Stato può mettere nella tasche degli automobilisti…“. Secondo Tavares servono EV con listini più competitivi, cosa che a suo dire avverrà “entro la fine di questo decennio“. Nel frattempo rischia di avverarsi il rischio evocato da Cardinali: l’Italia come mercato di sbocco per l’usato, mentre i giochi sul futuro si fanno altrove.

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  1. Intanto in Germania le vendite delle PLUG-IN in gennaio sono in calo del 30% ed in Norvegia addirittura del 70%. La moda del PHEV sta passando? Una cosa è certa, il prodotto da solo non vende. Senza incentivi il mercato, ovvero la gente, ha democraticamente deciso che il prodotto non vale e non o compra ed anche nei paesi dove ha avuto più successo l’elettrico non ha mai sfondato il 15% ovvero ben l85% del mercato è solidamente in mano ad un prodotto migliore e meno costoso. Per vendere EV ci vogliono EV migliori degli elettrodomestici a 4 ruote attuali. Eccezion fatta per Tesla, status symbol, il resto sono schifezze

    • Concordo, endotermico usato è la soluzione perfetta per l’Italia. Importazione di auto poco costose che riducono il deficit commerciale ma che hanno grande impatto sostituendo un parco auto euro 3 o 4 con un euro 5 o 6 ad una frazione del costo.

  2. L’elettrico si imporra’ da solo, bisogna farlo lentamente, e’ per gente intelligente e raffinata, non e’ di natura per gli italici. Con l’introduzione del euro 7 obbligatorio si prendera’ il cavallo mentre galoppa.

    • Classica risposta da radical chic con i soldi.

      Io ho i soldi, sono furbo, intelligente e compro elettrico.

      Voi non capite un cavolo e comprate le vostre macchine che fanno brum brum

      • Non direi proprio, non mi sono mai ritenuto ricco anzi, sono una famiglia monoreddito in affitto, ma mi sono preso una BEV, ho uno storico di dati spesa di oltre trent’anni, quindi un buon bagaglio di confronto e dopo attente valutazioni ho deciso quale fosse stata la spesa ottimizzata per l’auto elettrica guardando il TCO di tutte le auto avute, il passaggio è stato talmente sosisfacente che dopo 6 mesi ho venduto l’auto principale, perché la piccolina ( come autonomia 180/190km ) è diventata l’unica auto usata da noi quindi da un calcolo di 100 km settimana siamo arrivati a 100/130 km giorno, un tetris per organizzarci in modo da usarne una sola, ma ci siamo riusciti, quindi la decisione di vendere , e non ho cambiato i nostri percorsi ma abbiamo imparato a gestire l’utilizzo del mezzo, la fortuna è gli orari dissociati tra me , mio figlio e mia moglie, e i mezzi pubblici anche se sono a molti km da casa.

    • Bravo, meno male che vi offendete pure quando vi accusano di classismo. Ancora qualche migliaio di euro in più sui listini per una norma inutile, visto che hanno già deciso di ammazzare le auto termiche. Ciao ciao utlitarie, quelle che a chiacchere difendete. Mi raccomando quando le auto saranno solamente appannaggio dei benestanti tutti a festeggiare con caviale e champagne e il conto pagatelo con gli incentivi. Non ho parole, si incensa la dittatura.

      • Ma gli incentivi non li possono sfruttare tutti?… O devi avere un redito sopra una certa soglia per averne diritto?.. Chiedo perche sembra quasi una polemica all incontrario

        • Si per tutti gli stati sempre con tetto massimo di spesa e solo per pochi i regionali, e per pochi è per chi ha redditi bassi e acquista auto meno costose.

  3. Ma siamo così sicuri che tra qualche anno, anche se ci fossero gli incentivi, saranno le auto di Tavares e le VW a beneficiarne maggiormente?
    Con la concorrenza cinese ed americana in arrivo (model 2) sarà sempre il prezzo base ad orientare maggiormente la scelta.
    Un confronto di questo tipo ce lo avremo a breve in Europa con la maggiore disponibilità della MG4 e con la riduzione dei prezzi di Model 3 e Y.
    Il problema è che secondo me molte case Europee non hanno colto quanto sarà fondamentale ridurre i costi di produzione fino al punto di dover rivedere politiche commerciali e stravolgere il loro sistema produttivo.
    Purtroppo chi è partito tanti anni prima è in netto vantaggio e tanti anni di ritardo non si cancellano in poco tempo o con degli incentivi che andranno ancora a beneficio di chi è più forte.
    Speriamo che almeno VW e Renault, che sembrano essere quelle che meglio hanno capito la gravità del problema, sappiano proporre tra 1 o 2 anni dei prodotti competitivi in questo senso.

  4. Ma siamo sempre qui a dire le solite cose… Gli italiani non comprano l’elettrico perché le auto la rete elettrica attuale NON garantisce la possibilità di ricaricare con sicurezza, semplicità e velocità sufficiente. Questo è il motivo principale ai quali si uniscono il costo dell’auto, la difficoltà ad avere le auto in tempi brevi, i costi di altri eventuali adeguamenti per ricaricare a casa, i dubbi sulla durata delle batterie e della futura valutazione dell’auto. La giungla tariffaria e la moltitudine di app da dover avere ed infine la necessaria pianificazione dei viaggi e la scarsa autonomia. Il territorio italiano è un problema oggettivo che altri paesi non hanno.
    Lavorativamente parlando avere mezzi che non garantiscono nemmeno 300 km di autonomia e parlo di furgoni piccoli e medi, sono nel nostro territorio un limite troppo grande.
    Non c’è ostilità all’ elettrico in se anzi. Ci vuole solamente un po’ di tempo per l’adeguamento dell’infrastruttura e per l’aumento dell’autonomia di questi mezzi. Colpevolizzare guardando solamente al proprio orticello non è utile e scava solamente solchi tra le persone.. mi pare che ci vogliano soluzioni diverse e l’elettrico come è strutturato oggi non va bene per il nostro paese.

    • @cipiace
      …e siamo qui a ripetere per l’ennesima volta che quel che scrivi è falso,
      ed è falso perchè chi guida elettrico ha la sua esperienza da raccontarti,
      con tanti o pochi km percorsi all’anno,
      con professioni differenti,
      con possibilità di ricarica differenti (garage, fotovoltaico, colonnine, abbonamenti, ecc)
      e questa esperienza regoalrmente smentisce larga parte di quel che scrivi.

      poi liberissimo di restare della tua opinione,
      la quale però non ha riscontro nella realtà
      (a parte Enzo, il quale guida 1000 ma forse 2000 ma forse 3000 km tutti d’un fiato con limiti di velocità personalizzati, braccio fuori dal finestrino, vento nei capelli e sole al tramonto. sempre.)

    • Sui furgoni, niente da eccepire: non ci sono, adeguati.
      Sul resto, dissento, soprattutto non possiamo pensare che l’infrastruttura cresca molto prima della necessità. Quella attuale è già sovradimensionata nelle aree coperte (siamo sinceri: quante volte capita di vedere una colonnina occupata in città?) ma insufficiente in altre aree (quando non è completamente assente) anche a causa di vuoti normativi (autostrade fino allo scorso anno). Anni per avere i permessi e la PA e Polizia Municipale che se ne fregano degli abusivi, contribuendo al clima “contro”.
      Se si coprisse il famoso 13% di auto segmento D significherebbe 150.000 BEV ogni anno e allora comincerebbe la corsa all’accaparrarsi gli spazi in cui mettere colonnine o aprire punti di ristoro per chi carica.

    • Come spiega la soddisfazione del 99% di chi l’auto elettrica l’ha comprata e la utilizza ogni giorno? Non pensa che ne sappiano un poco più di lei? Non crede, quidi, che alcune delle sue perplessità (non tutte) siano solo il frutto di pregiudizi e scarsa informazione?

      • Il 99% di chi guida elettrica è un piccolissima parte di popolazione che ha l’adeguata copertura sia della rete che economica. Purtroppo per il territorio che non è composto solo da grandi centri urbani NON È Così! E’come dire che ormai la copertura della fibra raggiunge tutti. È assolutamente falso! Continuate a guardare alle esperienze dei singoli, ma la maggioranza non è in quella condizione. In provincia i punti di ricarica sono pochi e distanti e spesso non c’è la disponibilità di ricarica casalinga di conseguenza non si può passare alla nuova tecnologia. Mi pare che continuate a sbattere contro la realtà! Bisogna avere punti di ricarica ad ogni angolo!!! Altrimenti non è sostenibile.

          • Guarda qui rispondo io.

            Nel 2020 alla riunione del mio condominio All ordine del giorno uno dei punti era di installare 4 colonnine (2 per lato strada) di ricarica enelX a carico di Enel stessa, alla fine ha vinto la maggioranza che sarebbe stato un inutile privazione di parcheggi alle macchine termiche, io ho votato a favore avendo box e posto auto.

            Quindi dove vogliamo andare?

          • Nel mio comune , come in tanti , si fa fatica ad avere un marciapiede adeguato. Ma di cosa parliamo?!? Qui abbiamo avuto un’ alluvione 11anni fa e ancora oggi alcuni garage sono inagibili. Ma è inutile che parlo di me, se guardo ad altre province e zone noto le medesime problematiche. Solo nei grandi centri ci sono più presupposti per passare all’elettrico. Non dico che alcuni non possano farlo ma sono veramente pochi e non si può fare i conti in tasca ai vicini…

          • @Paolo1985 @Cipiace non intendo dire che sia facile, intendo ribadire l’urgenza di farlo.
            Prendo ad esempio i giovani che sono attivisti per l’ambiente, senza voler sollevare un polverone su questo tema, però ammiro quelli che si fanno dare dei “gretini” perché fanno la ramanzina ai nostri leader addormentati o lobbizzati. Fino a quelli più estremisti che imbrattano simbolicamente simboli delle istituzioni per cercare di smuovere le coscienze dal torpore. Ho il vago sospetto che quando la benzina e il gasolio saranno diventati beni di lusso (non manca molto) questi ragazzi saranno ricordati come eroi anziché additati come rimbambiti o semplici teppisti.
            Lo stesso vale per i posti auto per le termiche a cui non si può rinunciare, quando le cose non andranno più come prima qualcuno dirà che scemi che siamo stati a non attrezzarli quando c’erano gli incentivi, perché quando i problemi busseranno alla porta i soldi pubblici andranno a salvare il salvabile (vedi riduzione delle accuse) senza risolvere granché e non alla conversione del parco auto che nel frattempo sarà diventata l’opzione più conveniente.
            Altro capitolo, le alluvioni, vogliamo veramente parlare di urbanistica folle e cambiamento climatico? È come giocare con una bomba atomica!?
            Quindi in sostanza il mio commento non è per denigrare: sono perfettamente cosciente che la mentalità dilagante non è in grado di vedere oltre il proprio naso, la mia voleva essere un’esortazione all’azione anziché abbandonarsi allo sconforto.

        • Mi scusi… Ma lei mi sta dicento che un impiegato con uno stipendio inferiore ai 2k euro… Che abita in provincia in un paesino in mezzo ai campi… Senza colonnine nel comune.. Che deve usare la macchina per spostarsi sempre.. Non puo per un motivo o per l altro comprarsi un elettrica?… Ma quindi secondo lei IO NON ESISTO… E nello specifico io sono un entita in contrasto con la realtà da ben 4 anni… Sono una singolarita?

          • “Che deve usare la macchina per spostarsi sempre”
            Ecco, data la situazione al suo posto mi chiederei come cambierebbe lo scenario se iniziasse a non essere più disponibile la benzina (a prezzi umani).

          • Si lo è dal momento in cui pretende che tutti possano fare come lei , solamente perché lei lo fa!

          • Nessuno pretende che lo faccia anche lei. Ma se scrive che non è possibile, scrive una boiata. Lo ammetta e amici come prima

        • Io vivo in un piccolo comune di poco meno di 500 famiglie, abbiamo il 99% delle strade coperte da marciapiedi usati anche come pista ciclabile, parcheggi lungo il 70% delle strade e tutti bianchi, è una scelta fatta tra comunque e cittadinanza, perché è la cittadinanza che da il potere al comune, quindi o il comune (come amministrazione comunale) segue le esigenze dei cittadini o se ne va a casa è un semplice vivere coerenti con le esigenze dei propri cittadini.
          Di auto elettriche ne ho contate una quarantina poca cosa se teniamo presente le 500 famiglie , (io le ibride o plug-in non le considero perché non le trovo sostenibili ma se aggiungo quelle sono un altra settantina), e siamo un paesino di montagna NON esistono colonnine in paese e sinceramente non ne vediamo la necessità, non è un paese che viene attraversato per lo spostamento, mentre l’arteria di passaggio a 3km è provvista di una colonnina da 22kw e prima nella città sempre colonnine da 22kw , a mio avviso li servono colonnine anche in DC perché è lì che c’è il flusso d’auto importante.
          Non in un paesino o nel paesino limitrofe

        • Legga più attentamente le testimonianze di chi guida auto elettriche: non è affatto vero che siano tutti nababbi con “adeguata copertura”. Sono semplicemente cittadini che hanno avuto l’intelligenza di informarsi e il coraggio di sperimentare il nuovo. A differenza dei detrattori a prescindere che parlano per sentito dire.

        • In Sardegna la situazione è completamente invertita, si trovano tante colonnine nei piccoli centri di provincia e a Cagliari e paesi limitrofi il terzo mondo, l’anno zero!
          C’è da lavorare, ad ogni modo non tornerei mai indietro, sono abbastanza soddisfatto dell’elettrico.

    • Ti notifico che in colosso come amazon sfrutta per le proprie consegne ormai un parco furgoncini elettrici molto abbondante. Cio vuol dire che sui commercianti locali avra ancora piu vantaggio perche abbassa i costi mentre i nostri profesdionisti nostrani rimarranno ancora piu in dietro per questo rifiuto dell elettrico… Auguri italia

  5. Assolutamente perfetto.
    Nessun incentivo per nessuna auto, sono soldi buttati in un bene poco durevole che genera inquinamento e riscaldamento.

  6. Tavares è il solito, forse gli andrebbe tolto il diritto di pontificare, gli incentivi non sono mai finiti nelle tasche degli italiani.
    All’UNRAE forse invece se stanno a sveja! Forse però è già molto tardi.

  7. Io lo avevo detto qualche giorno fa ai risultati deludenti delle BEV in Italia.
    AD ESSERE EGOISTI sta andando alla grande.

    In EU le BEV vendono a più non posso, in Italia invece restano nei concessionari. Cosa vuoldire che ti puoi sedere e trattare il prezzo, inoltre i tempi di consegna saranno ragionevoli.

    Lo so che é un male per il Paese però bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno.

    L’industria automotive europea rischia di essere puallata dalla concorrenza USA e cinese inoltre le maestranze italiane rischiano di essere semplicemente sostituite perché il focus é la ricerca nel campo delle batterie, dei pianali per le BEV e processi più economici e veloci per produrre ELETTICHE non ICE.

    Per cui semplicemente le aziende che non trovano questo Know-how in Italia saranno accolti a braccia aperte (e portafogli pronti) da altre parti.

    Ma veramente qualcuno pe sava che con 1,3mln di auto il MONDO si crucciava del mercatino italiano ahahahahha

    Fate il referendum sul diesel che cambierete il mondo. Credeteci.

    My opinion

  8. Ah ok, quindi la sostanza qual’è?
    Viene totalmente dimenticata la parola fiducia nel costruttore… Incentivi? Siii alziamo gli incentivi! Il giorno dopo i listini tutti ritoccati del 75/80% degli incentivi aggiunti… Ora, lo han sempre fatto? Assolutamente si, ma oggi al contrario di dieci o più anni fa, la gente ha internet per parlare lamentarsi incazzarsi e lo scontento dilaga… Cioè io pago le tasse, tante, tantissime tra dirette e indirette, da lì tirano fiori gli incentivi, vendono tot auto per un po, poi li alzano e…? Non dovrei tirar fuori meno soldi con incentivi più alti? No paghi uguale e la differenza va a VW Fiat e sa il c**** quanti altri.. Tolgono gli incentivi e chi si lamenta? Le società di leasing, i privati che se li son visti dimezzare han semplicemente sfanculato e rimandato la prima ev a tempi meno fraudolenti. Per carità, se vogliamo aiutare le case a mantenere la forza lavoro di strumenti cenè migliaia in Italia.
    Italia mercato di serie B e le emissioni preoccupano… No scusa, c’è tutto l’emisfero australe che conta auto che da noi nemmeno proverebbe a pubblicizzare, e l’Italia è il mercato di serie B? Ma ben vengano dei buoni usati con cui far altri centomila km e pagarli una cazzata (perché non so voi, ma tutte le auto spedite in Romania Bulgaria e limitrofi nel ventennio scorso, non è che gliele vendevano a prezzo del nuovo eh… Qualche cento euro al vebditore(rigorosamente in nero sia chiaro) e chi s’è visto s’è visto… Vedremo cosa succederà con gli usati elettrici allora 😂

    bah dichiarazione da mendicante di sussidi statali, senza uno straccio di proposta di soluzione,

  9. Come le valigie pieni di contanti sono riuscite a fare dire che il Qatar e’ un paese. Democratico e bellissimo libero , nessuno mi toglie dalla mente che sono arrivate anche le valigie cinesi piene di contanti per smantellare l’ industria auto europea .
    Nulla toglie che ci debba essere un progresso tecnologico , ma solo degli insani di mente gettano 150 anni di storia dell’ auto direttamente nel cestino , ma in nome di chi e di cosa ?
    Dell’ inquinamento ? Sono solo le auto che inquinano ? Certamente ma in parte minore rispetto alle industrie i riscaldamenti o gli allevamenti intensivi .
    Prima una politica seria ragiona sul come produrre grandi quantità di energia ad emissione zero , perciò deve creare centrali nucleari in primis , rinnovabili eolico idroelettrico ecc. Poi si creano delle infrastrutture decenti dove poter ricaricare , ed infine si crea un prodotto fruibile per l’ utente finale , ma che non costi il doppio di un auto a combustione interna , e che dopo 10 anni non ci si ritrovi con la batteria che costa come un veicolo endotermico nuovo .
    Perché per esempio nessuno vi ha mai detto che la batteria di una 208 e o di una corsa e costa 18000 Mila euro ?
    Va bene tutto ma guardando la vita media dei veicoli italiani e gli stipendi non e’ che uno cambia l’ auto ogni 10 anni perché non riesce , perciò questa imposizione dall’ alto non sta che facendo che peggiorare la situazione perché l’ utente medio e’ spaventato e non cambia l’ auto , ma anzi la terra’ sempre più a lungo , andando così ad aumentare le emissioni di CO2 .
    Ma la cosa più grave e’ che non si e’ nemmeno previsto di formare delle reti di assistenza che siano all’ altezza delle nuove tecnologie , perché le case fanno si formazione , ma purtroppo per mia esperienza personale trasformare un meccatronico pur bravo che sia in un elettricista non e’ una cosa così semplice , non per niente quando si guastano ci sono vetture ferme per mesi perché in molti non ci sanno mettere mano .
    Serve una rete europea di formazione che interagisca direttamente con i produttori , i ragazzini le mangiano le nuove tecnologie , per loro risulterebbe più facile , ma se andremo tutti in elettrico con il livello di formazione di oggi al primo guaio altro che ripartire in 1 – 2 GG ci vorranno settimane se non mesi .

    • “…ma in nome di chi e di cosa ?…”

      in nome del Cambiamento Climatico.
      tutto lì.
      il maledetto Cambiamento Climatico causato anche dai trasporti e dalle politiche dissennate al riguardo, fatte di consenso per l’oggi e di testa sotto la sabbia per il domani.

      eh, sì, mi aspetto la solita solfa,
      il Cambiamento Climatico non esiste, nel 1800 …e poi nel medioevo…e comunque i posti di lavoro…e comunque ha sempre fatto freddo, caldo, secco, umido…bla bla bla bla bla

      non mi interessa più leggere le solite affermazioni dimostrabilmente baggianate da parte dei soliti 3-4 utenti che poi probabilmente son sempre il solito personaggio che si firma nella stessa maniera, e che chiude sempre il tutto con il solito “basterebbe” imparato all’università dei basterebbe situata su Facebook.

    • “… ma in nome di chi e di cosa ?…”

      in nome del Cambiamento Climatico.

      può piacere, può non piacere
      ma è qui per rimanere e peggiorare
      e non saranno le chiacchiere e le frignate del CEO di turno
      a farlo diminuire.

      peccato solamente che gli italiani abbiano la memoria corta
      altrimenti credo che tra qualche anno vedremmo (e non li auspico beninteso!)
      processi sommari sulla base di quello che questo o quel ministro ha fatto e detto
      questo o quell’utente da social ha scritto e affermato.

    • Solite cavolate che non affrontano mai i veri problemi, uno per esempio riguarda il motivo per cui gli italiani non cambiano auto nemmeno dopo 10 anni: quando interverremo sugli stipendi?

  10. Siamo un paese molto conservatore poco aperto al cambiamento…con stipendi fermi ed attaccati dall’inflazione…spremuti da un carico fiscale tra i più alti al mondo( non solo per mantenere una platea di pseudo politici ma anche per la nostra scarsa considerazione della cosa pubblica)..quindi se non vi è un fronte unito nell’affermare che l’elettrico sarà il futuro e ci allevierà da patologie respiratorie…se non ci sarà una incentivazione( che in sostanza considero un investimento sulla qualità di vita dei propri cittadini)..non credo che da noi ci sarà uno slancio di vendite nei prossimi anni…….chi ha i soldi spesso non è convinto dalle bev anche per poca e malfatta informazione…e chi vorrebbe magari non ha i soldi,i vari governi succedutesi dovrebbero equilibrare la situazione ma si và avanti per ideologie classificando vari interventi in ambito energetico ambientale di sinistra o destra..l’Europa funziona e avanza,mentre al di qua dei nostri confini si blatera dando la colpa della nostra incapacità ai cinesi,alla ue..agli immigrati..

    • Greta col massimo rispetto e tutta la stima ma la penso esattamente all’opposto. L’italiano disinformato e conservatore mi ricorda la favoletta del meridionale scansafatiche e ignorante che vuole vivere di sussidi sulle spalle del Nord produttivo. Purtroppo certi articoli di stampa generano questo genere di convinzioni. Meno male che VaiElettrico più volte ha pubblicato approfondimenti sul tema e i risultati di indagini e ricerche che dimostrano che, anzi, non solo l’italiano è molto ben informato ma l’elettrica la vorrebbe pure acquistare.

      Abbandonate i luoghi comuni, non ragionate per inerzia, apritevi al dubbio e documentatevi…

      • E tu comprati questa stramaledetta auto elettrica, impara a conoscerla, poi potrai parlarne con un minimo credibilità

      • e tu pensi che la gggente comune del bar legga Vaielettrico?
        che un analfabeta funzionale legga Vaielettrico?

        ma dove vivi?

        ma sul serio,
        ascolta il padrone di casa,
        sporcati le mani una buona volta
        e comincia a conoscere invece di passare i ltempo a pontificare di quello che hai solo letto.

      • Enzo ,libero di pensarla diversamente da me’, ci mancherebbe…ma la gente che attende batterie con capienza tale da percorrere i 1000km come i serbatoi per carburante come li definisci se non conservatori?..ed i tanti che continuano a chiedere le stesse cose sia sui social che anche nella vita quotidiana,o che li vedi impallati quando parli di kW /kWh..di curva di ricarica….io tutta questa informazione non la vedo…mettici anche alcune trasmissioni in TV che per spettacolizzare ti dipingono l’elettrico come una parentesi per pochi eletti….purtroppo c’è ancora tantissimo da fare per fare conoscere la vera mobilità elettrica

      • Io sono informatico e gravito in questo mondo da svariati decenni, così mia figlia Laura (lei non da decenni…). In ambito professionale (o lei universitario) ho incontrato sistematica ignoranza da parte di ingegneri informatici o elettronici che è semplicemente quella che troviamo qui ripetuta quotidianamente (repetita stancant), con i classici stereotipi e luoghi comuni che ti aspetteresti dalla “casalinga di Voghera”: ma dove la carichi e se prende fuoco, tu sei ricco (e loro Audi A6 o BMW serie 3) e spendi più del gasolio, fra 6 anni la batteria si esaurisce, ma è vero che riesci ad andare in autostrada etc etc.
        Gente che dovrebbe conoscere a memoria il sistema operativo di Tesla (kernel Unix in HA) o sapere cos’è il deflussaggio o non chiedere se a casa ho l’impianto da 20kw per caricarla.
        Povera istruzione. Povera informazione. Povera Italia. La povertà economica è in larga parte derivata dalla povertà dell’istruzione, e viceversa.

  11. Ciao, io non ci vedo un grosso problema tanto nel 2035 si potrà comprare solo elettrico, mancano tanti anni sempre che con le nuove elezioni Europee non cambino le carte in tavola.
    Nel frattempo la tecnologia va avanti e i costi scendono, manca il VTGrid e un’auto elettrica ha meno componenti di un’equivalente termica a tendere costerà meno.
    Per il 2035 Vai elettrico havra convinto tutti e la transazione sarà dolce.

    • In pratica come prenderlo in quel posto piano piano.

      Alla fine ti piace pure, andiamo bene.

      L auto elettrica con i presupposti attuali non attecchira mai almeno in Italia.
      Costi elevatissimi, stipendi fermi e inflazione ai massimi
      Infrastrutture inesistenti e quando ci sono mal funzionanti o occupati da auto endotermiche.

      Quando vedrò una colonnina elettrica a ogni parcheggio e prezzi inferiori a uno spidendio medio annuo di un italiano allora forse prenderà piede.

  12. Io invece sono strafelice. Non per l’elettrico, sia chiaro. Io spero che gli italiani non acquistino auto costose e che riducano il già elevatissimo importo che spendono ogni volta per un’auto nuova. Siamo passati in pochi anni da 19000 a 22800 euro: totale follia!

    Serve un boicottaggio a 360 gradi di tutte le auto costose, serve un approccio molto americano e cinese all’oggetto auto, ovvero un’attenzione massima al rapporto prezzo/qualità. Se abbocchiamo alla logica dei prezzi alti, alla “premiumness” di questi costruttori, ci spariamo sui piedi.

    Resistere, resistere, resistere.

    E questo non può che aiutarci: nel 2025 arriveranno ben 10 modelli mooolto interessanti con prezzi che, sulla carta, non dovrebbero superare i 25000 euro, modelli veramente validi, tutti con 400 km di autonomia (il più interessante di tutti la Renault 5, ma ci sarà anche la BYD Dolphin, la Citroen C3, le 3 elettriche di VW, Cupra e Skoda, forse anche la Nio lowcost con brand Firefly, etc.). Se oggi corriamo in massa a comprare elettrico, è certo che quei listini non partiranno più da 25k ma da 30k. Se tutti noi resistiamo, soprattutto al sud, li costringiamo a margini più bassi. Anche perché se i costruttori non vendono auto elettriche a sufficienza, sforano la quota di co2. Purtroppo i ricchi cugini del nord non sono solidali a questa nostra resistenza e acquistano in massa qualunque sciocchezza elettrica (ho letto che a Gennaio in Norvegia l’elettrica più venduta è la VW ID.4, ovvero la peggior elettrica sul mercato per rapporto prezzo/qualità … annamo bene!).

    Resistere, resistere, resistere. Solo auto economiche, low cost, scontatissime, altrimenti tenetevele! Comprate Dacia (anche la Spring!), Dr, Evo, Panda, Twingo (anche elettrica!) ma non svenatevi per comprare il premium. E se proprio dovete arrivare a spendere tanto, allora pretendete l’infinito, prendete range stellari, performance, estetica, dotazione, garanzia e accessori. E soprattutto state alla larga dalle VW elettriche e da tutti quei brand che non competono al ribasso sui prezzi …

    • tu parti dal presupposto che l Italia comandi il mercato e quindi le case stiano ad aspettare voi . Non dico altro convinto tè Amen

      • Io guardo le vendite nel Sud Europa dove vanno male quasi ovunque: Spagna, Grecia, Ungheria, Polonia, Romania, etc. Per questo spero che questi paesi restino uniti e non siano disponibile a svenarsi per acquistare un oggetto che serve per assolvere a necessità di vite e lavorative, spostarsi comodamente da un punto A a un punto B e non è una piscina da costruire nel giardino della villa. Non possiamo indebitarci più di quello che già siamo per l’automobilina elettrica. Abbiamo un’inflazione che galoppa a 2 cifre, la BCE che ogni giorno alza i tassi d’interesse, i mutui che sono arrivati alle stelle, le bollette che sono così care che conviene farsi arrestare così almeno corrente e riscaldamento in carcere sono a spese della collettività e poi devo sentirmi inferiore a un norvegese che ha acquistato nel mese di gennaio la VW ID4 che costa oltre 50000 euro? L’auto elettrica più venduta a Gennaio in Norvegia? Il suv elettrico più economico che propone la VW, il suv elettrico “del popolo”?

        Qui ci sono altri stipendi amico mio …

        Vedi che ti dico, sono triste perché a Gennaio c’è stato in generale un incremento nell’acquisto di auto nuove (parlo in generale, non di elettrico), speravo non ci fosse … sarebbe stato un segnale ancora più preciso … la mia previsione è che a Febbraio i numeri saranno un po’ più bassi rispetto a gennaio (parlo sempre in generale e non di elettrico), vediamo se ci prendo …

        • Il Portogallo hai dimenticato di menzionato… ah no, aspetta… è in controtendenza! 🤔
          L’eccezione che conferma la (tua) regola? Il tuo discorso legato al prezzo di acquisto avrebbe senso se in Italia non si acquistassero altro che utilitarie, mentre le plugin (che costano quanto le BEV) non vanno poi così male, quindi?
          Il problema è che le BEV non le acquistano nemmeno quelli che potrebbero grazie al “clima” che si è creato in Italia (e parlo in generale eh: costruttori, politica, mezzi di informazione e, di conseguenza, opinione pubblica), non nascondiamoci dietro un dito con i soliti argomenti. È inutile pretendere che i prezzi siano equivalenti ad una termica senza incentivi (specie quando sono incentivate pure quelle!), le transizioni tecnologiche non partono mai dal basso, lo sanno anche i muri! Certo I produttori, grazie alla compiacenza di buona parte degli organi di informazione, ci hanno messo del loro per cercare di ritardare il più possibile la transizione, ed ora piangono perché rischiano di perdere un mercato importante? Ma non mi dire! Ripeto: nessuno pretende che chi ha redditi bassi compri un’auto che non si può permettere, per quello c’è tempo (almeno 10 anni!), ma gli altri?… continuano con la tiritera del “quando avranno 1.000 km di autonomia e le posso caricare in 5 minuti… forse…”. Intanto gli altri paesi Europei fanno avanti e l’Italia rischia di diventare davvero un mercato di serie C (di serie B mi pare lo sia già…).

          • Le plugin sono le soluzioni di compromesso di chi deve fare anche più trasferte e non ha tempo da perdere, soprattutto se spende 50k per un’auto. Dopotutto per i 30/40 km al giorno (trasferte a parte) le migliori plugin sono perfette.

            Il Portogallo è piccolo, si gira tutto velocemente, se non devi espatriare non hai bisogno di chissà quale range e anche la copertura con colonnine hpc la fai a volo. P.s.: se Salerno è un comune in cui si vive bene, questo non significa che non esiste un problema nel meridione dell’Italia, ok? Ovvero, come hai scritto, l’eccezione che conferma la regola. Già che c’ero potevi citare Malta …

          • quoto ogni riga.

            ci siamo fatti male da soli.
            anche questa volta
            “spezzeremo le reni al nemico” ma…da lunedì prossimo.

          • Certo Enzo, come al solito meni il can per l’aia e non rispondi sul merito: che sia grande o piccolo, il reddito medio non è certo superiore a quello italiano, di questo si parlava. Sulla dimensione poi, mi sa che una ripassatina di geografia non ti farebbe male. Io l’ho attraversato tutto dall’Algarve sino al nord e ci ho messo un po’ qualche anno fa… si sarà accorciato nel tempo? Ma poi stai qui a monarca con stectrasferte come se gli italiani non facessero altro che fare la spola tra la Calabria e la Valle d’Aosta tutti i giorni… ma finiamola di cercare le solite scuse!

        • non so,
          a me tutto questo tuo discorso ricorda il personaggio di Maccio Capatonda in Italiano Medio

          “ha visto? è aumentata di nuovo la benzina!”
          e il personaggio “c..zo me ne frega a me, io c’ho il diesel”

      • /// i ricchi cugini del nord non sono solidali a questa nostra resistenza e acquistano in massa qualunque sciocchezza elettrica \\\ Diciamo che gli stipendi nordici sono piú alti di quelli italiani e quindi i “cugini” hanno meno problemi di scelta con le auto elettriche 😉

    • Son d’accordo, se I prezzi son saliti così tanto è perché glielo abbiamo lasciato fare, soprattutto da noi dove per una grande fetta di persone l’auto è più importante della casa, voi 19k che dici, nel 2014 ci prendevi la mia clio nell’allestimento top, oggi (per non girar il coltello nella piaga parlo solo di termico) con quei 22 e rotti k già buono se ci prendi la polo coi finestrini a manovella, non solo si è alzata l’asticella ma è anche enormemente calata la qualità, che ti porta a spendere non meno di 26/27k per una clio nellallestimento bellino… Però hey… Ti abbiamo trovato nuove fantastiche soluzioni di credito!! (coi tassi che continuano a salire? Siamo Seri?)
      Europa del nord e del sud… Mettiamo assieme Norvegia Svezia Olanda e Belgio si arriva al 70% scarso degli abitanti dell’Italia… Quanto ci metti a saturarli? Ora c’è la novità dellelettrico a spingere il cambio ma tra 10 anni? Saran ricchi ma mica fessi a cambiare auto ogni 2 anni.. E se lo fanno, avremo usati importati che son meglio delle aziendali

      • Il problema degli usati importati sarà il prezzo. Un po’ come nel sud est asiatico ci sono Paesi più ricchi che riescono a trascinare il mercato e ad avere mezzi nuovi e tecnologicamente all’avanguardia, c’è un corollario di Paesi che si prende le Toyota fruste di 10-15 anni e le fanno andare avanti per altrettanti anni con costi di gestione medio-alti (acquisto, manutenzione, carburante, ecc) quando probabilmente un mezzo nuovo benché più piccolo sarebbe sicuramente più economico nella gestione, più sicuro e dopo 15 anni i costi sarebbero pari… ma il costo iniziale è uno scoglio talmente difficile da superare che alla fine non hai alternativa e ti becchi l’usato importato su cui l’importatore fa una bella cresta.

      • che figo!

        ci potremo permettere le auto che gli altri non vogliono più!
        noi sì che sappiamo come essere furbi nei rapporti con gli altri Paesi!
        geniale!

        al confronto l’ARMIR era una organizzatissima operazione pensata nei minimi dettagli (e mi perdonino coloro i quali hanno avuto lutti famigliari per quella missione)

          • Quello che tutti dicono di voler fare ma nessuno osa fare per non toccare gli interessi personali: lotta spietata all’evasione fiscale (con anche inasprimento delle pene, cancellando le ignobili derubricazioni fatte da Berlusconi), taglio di tutti gli sprechi statali (province, enti parastatali parcheggi vari di amici e parenti parassiti), e contemporanea riduzione della pressione fiscale grazie a queste maggiori entrate e l’ottimizzazione delle spese. E con più soldi in tasca ti puoi comprare le stesse cose dei paesi nordici, se ti va.

          • 1. spinta convinta sulle rinnovabili per giungere alla (quasi) autonomia energetica
            sia con il sostegno alle installazioni
            sia con il sostegno alle start-up collegate.
            2. sostegno pieno e convinto alla mobilità dolce e sostenibile: piste ciclabili che non servano solo per la domenica, sostegno anche economico per lo smart working, città dei 15 minuti, revisione dei limiti di velocità
            3. un discorso chiaro agli italiani: camminiano verso questa direzione perchè il disastro ecologico incombe

            L’Italia ha tutto per diventare Paese trainante a livello economico ambientale e industriale nell’ambito dell’economia di domani, che sarà necessariamente vincolata al cambio di paradigma climatico.

            per fare questo però serve una visione
            che il Governo non ha e non si sogna certo di avere

            se non lo facciamo
            resteremo indietro,
            qualcuno lo farà al posto nostro
            e compreremo prodotti dagli altri (cinesi, americani, indiani, brasiliani, indonesiani)

    • Peccato che il prezzo lo decide la domanda quindi se davvero dovesse avverarsi uno scenario del genere pagheresti un’auto usata e meno performante come una nuova in un altro mercato,e non quello asiatico ma quello dei vicini di casa.
      Ma e giusto avere quello che ci meritiamo.

        • Però, ricordiamoci che questi prodotti low cost hanno sì prezzi inferiori, ma hanno anche una qualità costruttiva inferiore e motori con efficienza (vedi consumi) molto ma molto diversa dai prodotti veramente innovativi o comunque di marchi più conosciuti.
          Ad esempio, credo sappiamo tutti che una Sandero, seppur valida, ha motori di una …o due ….generazioni precedenti rispetto ai motori Renault in commercio attualmente.
          Quindi, a volte, meglio un buon usato….

          • Sono d’accordo, meglio un buon usato che una macchina di fascia bassa o molto bassa ed accontentarsi per dire “ho una macchina nuova”

            Io ho sempre acquistato auto usate, vuoi per il motivo principale che odio profondamente comprare a debito o roba che non posso permettermi.

            Attualmente ho una peugeot 3008 diesel 2.0 allure sport prezzo nuovo 32k nel 2013, pagata 19k con 30k km passaggio incluso solo perché era uscito il modello nuovo.

            Un elettrica con questi prezzi con il mio stipendio penso di non conprarla manco nel 2135 altro che 2035

    • Guarda su questo aspetto sono d’accordo con te, con una variante aggiuntiva: la gente deve chiedere EV a costo medio/basso e non comprare più alcuna termica.
      Deve entrare nelle concessionarie ed uscire senza alcun acquisto.
      In questo modo si indirizza il mercato e si combatte la speculazione sui prezzi, perchè oggi una EV non costa di più di una corrispondente termica.
      Al massimo ci sono costi degli impianti da ammortizzare… ma a cosa dovrebbero servire i migliaia di miliardi di utili fatti nei decenni passati se non per essere reinvestiti nei processi di cambiamento della tecnologia?

  13. I costruttori potrebbero cominciare a muoversi su due fronti:
    1) non fare più pubblicità su quelle reti radiotelevisive che periodicamente sfornano trasmissioni palesemente contrarie all’elettrico al limite di fornire dati falsi pur di sostenere che la scelta del termico è sempre la migliore. Naturalmente la scelta dovrebbe essere esplicita e pubblicizzata in modo che i vari direttori possano farsi 4 calcoli e poi decidere, alla fine ciò che conta è sempre e solo l’introito pubblicitario.
    2) Formare meglio i venditori e fare veri e propri audit nelle concessionarie che non raggiungono la percentuale di venduto elettrico almeno pari alla media del venduto di tutte le concessionarie dello stesso marchio per capire perché non vendono come gli altri.

    • Ragazzi ma io in TV vedo la pubblicità del t-roc e non della id.3. A parte Polestar, tutti i brand pubblicizzano la qualunque tranne l’elettrico. Voi siete sicuri sicuri che non vogliono usare questi risultati per costringere l’Europa a un ripensamento sul 2035?

      • e tu SUL SERIO credi che in Europa siano banderuole come in Italia?
        ti pare che negli ultimi 20 anni si sia mai verificato un significativo ripensamento?

        esci dal bar, Enzo, esci da quel bar in cui tutti ti guardano con rispetto solo perchè usi bene i congiuntivi….

  14. Rido, ma sono risate amarissimo. I nostri geni del male sono stati ripetutamente avvertiti e hanno remato contro. Frignavano allora e continuano a frignare.
    Lo sanno ormai anche i bambini che le transizioni si cavalcano oppure si viene travolti, eppure imperterriti hanno continuato a trascinare i piedi come fanciulli viziati.

    Che tristezza infinita.

  15. Mi dispiace dirlo, ma il danno è fatto.
    L’unica soluzione a mio avviso è eliminare gli incentivi sulle endotermiche e lasciare al livello attuale quelle per l’elettrico, al massimo aumentarlo per quelle fasce di reddito molto basse (vedi ISEE).
    Ad esempio raddoppiandolo per la fascia fino a 15k e incrementandolo del 50% tra i15k e i20/25k (PS io in ogni caso non ci rientrerei).
    A mio avviso in generale gli incentivi statali drogano il mercato ma in questa transizione sono necessarie solo per le BEV.
    In più nella mia esperienza ho pagato meno comprando l’auto fuori dagli incentivi, tenendo conto anche gli accessori che mi sono ritrovato (macchine normali fiat e ford, nulla di che e non versioni al top).

    • Bisogna smetterla di dare incentivi all’acquisto, ma darli per il possesso. 2000 euro l’anno per 5 anni. Limite di 1 auto per persona fisica e 5 auto per le società, così nessuno se ne approfitta. Inoltre lo Stato potrebbe dilazionare il suo flusso di cassa per gli incentivi e man mano farli decrescenti al diminuire dei prezzi.
      Bisogna togliere sostanzialmente lo sbilanciamento del potere nelle mani di chi vende. Rottami? Bene, ti aumento l’incentivo, ma te lo verso direttamente sul c/c. Dal concessionario tu non tratti il nuovo insieme al tuo usato da rottamare, altrimenti ti prende in braccio. Tratti il nuovo e basta, al miglior prezzo. Ahimè abbiamo gente al governo, da anni, che davvero non sa cosa sta facendo…

    • non accadrà anche se potrebbe essere non già una soluzione ma sicuramente una pezza utile.

      non accadrà perchè l’ideologia mica c’è solo a sinistra.

  16. -“Sicuramente sono importanti gli aiuti che lo Stato può mettere nella tasche degli automobilisti…”

    Piuttosto diamo gli incentivi per colonnine e impianti fotovoltaici casalinghi, che l’elettricità serve per alimentare anche il riscaldamento. Le auto possiamo sempre comprarcele dopo coi soldi risparmiati (e non è detto che dobbiamo comprarne una di quelle di Tavares)-

    perfetto 👏

    • 92 minuti di applausi 👏.

      Poi, Tavares dice “ aiuti che lo Stato può mettere nella tasche degli automobilisti…“
      Ma come, se ve li mangiate tutti con gli improvvisi zero sconti e l’aumento dei listini?
      Ossignur!

      • 92 minuti di applausi + 30 minuti supplementari. Bravi entrambi!

        Questi ragazzi mi danno soddisfazione, crescono bene …😗😎

      • eh, beh, certo, aiuti che lo Stato trova filtrando l’acqua del mare e che mette nelle tasche degli automobilisti i quali aggiungono un altro po’ di sostanza per alimentare i Tavares di turno.

        privatizzare i profitti, socializzare le perdite, diceva quel tale.
        evidentemente in malafede, è chiaro.

    • veramente gl iincentivi per il fotovoltaico ci sono da anni, in forme via via diverse e sempre avversati in un modo o nell’altro dalla stessa parte politica.

      per le colonnine domestiche citofonare a chi ha tergiversato un anno e passa al Mise (Ministero dello Sviluppo Economico), facendo orecchie da mercante…com’è che si chiama il ministro? non ricordo bene…

  17. -La spirale l’hanno creata aree politiche e spregiudicate lobby industriali contrarie all’elettrico-

    Aiutate in questo da un’Europa incompetente, demagogica e spesso supponente, che per applicare un’idea ottima e sicuramente necessaria segue una strategia totalmente sbagliata e che ben presto, a mio avviso, le si ritorcerà contro. Ogni articolo è una conferma, e lo dico con dispiacere.

      • Per esempio guardando Bologna dal cielo di Google, vedo che a momenti avete più stazioni del treno voi che a Roma. E accanto a un buon numero di queste c’è spazio sufficiente per fare qualche bella “fabbrica della ricarica”. Non dico mica di mettere giù il Colosso di Rodi, ma occhio e croce ci sarebbe modo di fare almeno tre o quattro di quelle installazioni per almeno 200 posti caduna tanto per cominciare. E questo tenendo conto che dove arriva il treno ci arriva anche l’alta tensione. E poi col treno si arriva comodamente in centro alla città o addirittura, volendo fare gli americani, con un po’ di impegno a livello di movimentazione si riesce anche a far diventare quasi una sorta di metropolitana tutto quel reticolo. Giuro, parlo sul serio… stavo guardando dall’alto ed è impressionante come sostanzialmente ce l’avete già fatto e pronto. Chiaro: bisogna avere la volontà politica di farlo e poi trovare il ghello… particolare non da poco…
        Però a quel punto verrebbero a studiarvi da tutta Europa.

      • Avrei voluto comprare un’auto elettrica come utilitaria di famiglia, ma:
        Non ho garage ed è in strada.
        L’utilizzo che ne fa mia moglie non permetterebbe di ricaricarla in modo organizzato, perché fa turni di lavoro anche ravvicinati, quindi rischierebbe di restare a piedi.
        Nel mio comune 1 sola colonnina sempre occupata da chi la sponsorizza ed è a 3km da casa. Dove lavora mia moglie la colonnina più vicina è a 7km
        Mi hanno chiesto una barca di soldi per un’utilitaria.

        Credo che le risposte al motivo per cui non compro un’elettrica siano di facile riscontro in tanti casi.

        Questa esplosione di vendite nel resto d’Europa è un po’ una favola. In generale l’Europa è spaccata da chi può e chi no.

        • “…Questa esplosione di vendite nel resto d’Europa è un po’ una favola…”
          beh, certo. la realtà non mi piace quindi i dati pubblicati e pubblici sono manipolati. certo.

          “..In generale l’Europa è spaccata da chi può e chi no…” e quindi da buoni sfigati quale ragionamento facciamo? siccome tanti di noi “non si può”, allora pretendiamo che anche gli altri “non si può”. geniale.

          ma una volta che sia una rimboccarsi le maniche e recuperare il terreno perso, e nel frattempo prendere a pedate chi e che cosa ha causato il ritardo?
          perchè anche solo negli ultimi due anni i ritardi hanno nome e cognome e funzione ministeriale ben nota, e domenica prossima qualcuno vota (anche su queste tematiche, di fatto)

        • Lei descrive un caso personale, sicuramente inadatto all’auto elettrica. Da qui a generalizzare, molto ci passa.

    • Beh, è sempre colpa di qualcun altro… ovviamente. La decisione tutta italiana di opporsi a tutti i costi (ed a tutti il livelli) non ha niente che vedere con l’oggetto dell’articolo, giusto? Perché qui si parla dei possibili effetti del fatto che l’Italia sia rimasta VOLUTAMENTE indietro, non il resto dell’Europa.

    • “…incompetente, demagogica e spesso supponente…”
      hai voglia di argomentare? sul serio, non è polemica la mia
      leggerò volentieri quel che vorrai scrivere

      • È sabato. 🤣

        L’importante è che non si pensi che sono contro la mobilità elettrica. Nè tantomeno che si decida che da un giorno in poi ci siano più o meno degli obblighi in materia. Dico solo che, secondo me e secondo la mia esperienza, la cosa è gestita in maniera pessima e temo (temo, non che sono sicuro) che finirà col produrre reazioni tali da vanificare i benefici. E adesso andiamo a far la spesa coi bambini. 🤣

  18. anni a criticare miopemente l’elettrico e questo e’ il risultato.

    Mi ricorda la politica degli anni 70 con il suo ritardo nell’introduzione dei TV a colori (si diceva allora: l’italiano medio non ha soldi, e poi col bianco e nero la TV si vede lo stesso” ecc, ecc). Il risultato indiretto di tale politiche fu l’azzeramento dell’industria elettronica Italiana.

    Sta accadendo lo stesso con la macchina elettrica: la distruzione dell’industria automobilistica Italiana, per colpa degli industriali e dei politici Italiani

    • Hai fatto un ottimo esempio, perché è lo stesso con l’auto elettrica, quando si dice che gli italiani non hanno i soldi.
      A parte che non è vero, perché molti italiani hanno i soldi, l’unico modo per industrializzare un prodotto e renderlo di massa è produrlo in volumi sempre più crescenti.
      Non aver capito, o far finta di non capirlo, è affare gravissimo e ancora più grave che sia stato commesso da grandi manager e leader che si sono dimostrati inadatti.

      Per usare un loro slogan: vediamo adesso chi sono i gretini?

  19. “La spirale l’hanno creata aree politiche e spregiudicate lobby industriali contrarie all’elettrico: ora se ne raccolgono i danni.”
    Verissimo, ma dopo aver spolpato il mercato italiano vendendo prodotti vecchi e ammortizzati da decenni, Tavares e gli altri han già pronta la soluzione:

    “Sicuramente sono importanti gli aiuti che lo Stato può mettere nella tasche degli automobilisti…”

    Piuttosto diamo gli incentivi per colonnine e impianti fotovoltaici casalinghi, che l’elettricità serve per alimentare anche il riscaldamento. Le auto possiamo sempre comprarcele dopo coi soldi risparmiati (e non è detto che dobbiamo comprarne una di quelle di Tavares)

    • Sì ma intanto qui in pianura padana, e non solo,.ci respiriamo gas tossici. Sei poi diventiamo sempre meno intelligenti e sempre più ammalati non sarà un successone!

    • la paura loro è che arrivi uno tsunami cinese ..
      e con gli stipendi degli italiani ,i capofila ad acquistarle mi sa che saremo proprio noi ..
      “loro” , intendo tutti i marchi europei ,
      verranno spazzati via

      io a parità di auto , non intendo pagare un marchio europeo no più caro di 3000 eur
      e oggi ci sono dei modelli che a parità di allestimento e categoria il marchio europeo costa 10000 in più ..

      TROPPO !

      • Io sono arrivato quasi al punto opposto, se posso NON comprerò più un marchio europeo, mi è bastata l’esperienza id.3… mi spiace solo per i dipendenti italiani e europei vittime di questi dirigenti miopi e parassitari (ma d’altronde, sono la prosecuzione degli Agnelli, quelli del “privatizzare i guadagni, socializzare le perdite”).
        Se le marche cinesi sbarcano in Europa per produrre qui, il problema forse nemmeno si porrà, basta lavorare per loro.

        PS: sto tenendo d’occhio la Seagull come seconda auto, vediamo con che prezzo arriva in Europa e che punteggio NCAP raggiunge. Peggio di una Zoe o una Spring non penso farà in ogni caso.

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