Elettrico, vendita di auto in crescita: a settembre Europa in rimonta +9,8%

Elettrico in crescita in Europa, a dispetto di tutte le Cassandre: in settembre le vendite sono cresciute del 9,8%. In calo le immatricolazioni di benzina e diesel.

Le quote di mercato di settembre in Europa: elettriche (BEV) al 17,3%, plug-in al 6,8%, ibride (HEV) al 32,8%, benzina (Petrol) al 29,8& e diesel al 10,4%.

Elettrico in crescita, con Tesla Model Y sempre leader. Giù le plug-in

Secondo il consuntivo dell’Associazione dei costruttori ACEA, nel nel mese scorso si sono  vendute 139.702 auto elettriche (quota 17,3%). Questo nonostante che il mercato continentale più importante, la Germania, resti fortemente depresso, a causa della cancellazione degli incentivi. Calano fortemente, invece, le vendite di ibride plug-in (-22,3%), al 6,8% di quota, con 54.889 unità vendute.  . Mentre continuano a salire quelle delle ibride (+12,5%), ora al 32,8% di quota. Profondo rosso per benzina (-17%) e diesel (-23.5%): le auto a gasolio ormai valgono solo il 10.4% del mercato europeo e stanno diventando una motorizzazione marginale. Tornando alle elettriche, la classifica dei modelli più venduti verrà resa nota nelle prossime ore. Ma è stato lo stesso Elon Musk a confermare su Twitter che la Model Y è stata l’elettrica più venduta in Europa in settembre, con circa 8 mila unità di distacco sulla seconda.

Elettrico in crescita Primi 9 mesi del 2024 ancora in rosso, ma il 2025 potrebbe essere l’anno della svolta

Nonostante l’ottima performance di settembre, le vendite di elettriche restano in rosso nel totale dei primi 9 mesi dell’anno: siamo a -5,8% rispetto al 2023. Con la quota di mercato scesa al 13,1% dal 14%, un calo dovuto al forte arretramento del mercato tedesco (-28,6%). Ma gli occhi degli analisti sono già rivolti al 2025, anno che per l’elettrico potrebbe essere di svolta. Sul mercato stanno arrivando modelli molto più accessibili in termini di prezzo. Modelli su cui i costruttori dovranno puntare forte, dato che aumenterà la pressione la da parte della UE per diminuire le emissioni medie dei modelli messi in circolazione. Pena, in caso di sforamenti degli obiettivi, multe molto pesanti, pari a miliardi di euro. A tutto questo si aggiunge l’annuncio da parte della Germania di volere ripristinare gli incentivi sulle EV. E l’Italia? Come al solito  naviga a vista, senza una linea chiara da parte del governo. Con una quota di mercato che anche in settembre è stata meno di un terzo rispetto alla media europea (5,2% contro 17,3%).

Elettrico in crescita Auto elettriche, quale frenata? Il 50% delle vendite nel 2030: le previsioni dell’Agenzia Internazionale per l’Energia 

Visualizza commenti (10)
  1. roberto guidetti

    Vedo troppo tifo da stadio: una valutazione serena ed obiettiva si potrà fare solo a fine anno, considerando le vendite sui 12 mesi

  2. Mercato estremamente bizzarro, con le vetture convenzionali rese non disponibili per l’ordine in alcuni paesi e forti sconti applicati sulle elettriche, il tutto per rientrare nei target CO2.
    L’evidenza e’ che il tutto non e’ bilanciato, con l’incremente delle elettriche non in grado di compensare le vendite “strozzate” delle termiche.

      1. Una teoria del complotto dovrebbe suggerire un gruppo segreto di persone che manipolano qualcosa per un fine malevole o non dichiarato.
        Lei vede qualcosa di segreto nei dati e mix di vendite, o nei target CO2?

  3. A settembre in Europa la Model Y è stata l’auto più venduta, punto .
    Non solo tra le EV ma in assoluto .
    Alla faccia dei menagrami .

  4. Guido Baccarini

    Speravo avreste anche fatto notare il modo in cui è stata data la notizia (lo scrivo in italiano anche se il sito è in inglese):
    “Nuove immatricolazioni di auto: -6,1% a settembre 2024. Vendite del mercato elettrico a batteria da inizio anno -5.8%”

    Eh, già: si sono dimenticati di dire che in Settembre, mentre il mercato complessivamente calava, quello delle BEV cresceva del 9,8%. Hanno usato settembre per le ICE e l’anno intero per le BEV.

    Quando in settembre pubblicarono la notizia relativa ad agosto, invece, confrontarono mese su mese, dato che il calo delle BEV era più alto di quelle delle ICE.
    In pratica, artatamente, scelgono la combinazione peggiorativa per le BEV.

    Secondo voi, da che parte “tira” ACEA?

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