Elettriche usate: come faccio a comprare un’auto senza sapere in che stato è la batteria e quanta autonomia garantisce? Ora la Renault te lo certifica.

Elettriche usate: quanta autonomia resta nell’auto
Un vero mercato di massa dell’auto elettrica può nascere solo se, in parallelo, nasce anche un mercato dell’usato. In cui vendere e comprare con facilità. È chiaro che nelle EV c’è la grande incognita delle batterie: di quanto è scesa nell’uso la capacità? Le celle sono in buono stato? Le risposte influenzano in modo decisivo il prezzo da pattuire. Ci sono aziende che offrono questa diagnosi, come Aviloo (leggi qui). Renault, a quel che ci risulta, è il primo costruttore a farlo, attraverso la piattaforma di servizi Mobilize, con un dispositivo per certificare lo stato di salute delle celle. Elaborando i dati forniti dal Battery Management System (BMS), viene rilasciato un certificato che delinea con precisione la capacità residua. È quello che gli addetti ai lavori chiamano State Of Health (SOH), Stato Di Salute, espresso nella percentuale di capacità effettiva rispetto alla capacità iniziale. Per capirci: una batteria da 40 kWh con un SOH del 94% ha 37,6 kWh di capacità residua. E l’autonomia è decurtata del 6% rispetto a quella dichiarata inizialmente.

Disponibile su Zoe, Twingo, Kangoo e Dacia Spring
La certificazione della batteria sarà disponibile su tutti i veicoli elettrici Renault che beneficiano dei servizi di connettività. Si tratta della Renault Zoe E-Tech, della Kangoo 33 kWh, della Twingo elettrica e della nuova Dacia Spring. I clienti possono accedervi utilizzando MY Renault per i privati e Easy Connect per Fleet per le aziende. Il servizio sarà presto disponibile su My Dacia per i possessori della nuova Dacia Spring. La diagnosi-batteria non è l’unico servizio proposto da Mobilize: il più innovativo, Mobilize Smart Charge, consente ai proprietari di veicoli elettrici di ottimizzare i costi di ricarica. Basato su una tecnologia sviluppata da Jedlix, funziona grazie ad un’applicazione che controlla il carico in base ai picchi di consumo e al prezzo dell’energia. Sperimentata in Olanda, la funzione è disponibile ora in Francia e dovrebbe presto essere esteso all’Italia.
Anche PKC Power checK Control si occupa della analisi e della certificazione dei dati della batteria, lo fa in modo affidabile e semplice per mezzo di un dongle OBDII e di una applicazione
https://powercruisecontrol.com/power-check-control.html
Il certificato PKC ha una durata di 60 giorni, trascorsi i quali è possibile generarne uno nuovo. Ogni certificato ha un QR code univoco che consente, una volta scansionato, di verificare la validità del certificato direttamente sui server di Power Cruise Control.
Il servizio di certificazione PKC è gratuito per gli utenti PCC Power Cruise Control
Credo che sarebbe interessante confrontare il “responso” del test Renault con quello di Aviloo..
Ottimo direi. Penso che si adegueranno anche gli altri costruttori, solo così si potrà creare un mercato dell’usato consistente, le potenzialità ci sono perché queste auto hanno una vita utile superiore alle termiche e quindi è probabile che non avranno sempre lo stesso proprietario.