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Elettriche Stellantis a Cassino, ottima notizia

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Elettriche Stellantis a Cassino: l’Italia avrà un secondo stabilimento di auto a batterie dopo Mirafiori, da dove escono 500e e Maserati Gran Turismo Folgore.

Elettriche Stellantis a CassinoElettriche Stellantis a Cassino: l’annuncio di Tavares

La fabbrica Stellantis Italia di Cassino estenderà la propria attività alla produzione di veicoli basati sulla piattaforma BEV flessibile STLA Large. Il dettaglio dei modelli sarà condiviso in una fase successiva. Attualmente dallo stabilimento laziale escono veicoli premium come l’Alfa Romeo Giulia e la Maserati Grecale. La buona notizia è stata annunciata  dal n.1 di Stellantis, Carlos Tavares nel corso di una visita alla fabbrica “Lo stabilimento di Cassino vanta una lunga tradizione di innovazione e tecnologia“, ha spiegato il top manager portoghese. “I veicoli basati sulla piattaforma STLA Large che stiamo progettando rivoluzioneranno l’esperienza di guida grazie a funzionalità e caratteristiche all’avanguardia. E per questo, confidiamo nella grande competenza dei dipendenti e nel team manageriale per riuscire a raggiungere i nostri audaci obiettivi legati al costo e alla qualità.

Elettriche Stellantis a CassinoUna piattaforma per auto fino a 800 km di autonomia

Sulla piattaforma STLA Large, secondo quanto annunciato a suo tempo, è possibile realizzare anche veicoli a trazione integrale. Con accelerazione 0-100 km/h in poco più di 2 secondi grazie a motori elettrici che erogano ciascuno tra i 125  e i 330 kW: nei sistemi a doppio motore si può arrivare fino a 660 kW. Capacità della batteria fino a 118 kWh e autonomia massima fino a 800 km. Secondo Tavares “il supporto dei dipendenti di Cassino è “un grande stimolo per sviluppare veicoli in grado di conquistare i clienti con una mobilità pulita, sicura e accessibile“. Aggiungendo di contare “sulla lungimiranza delle autorità locali e nazionali”. Con una chiara allusione al co-finanziamento degli investimenti per riconvertire le le linee produttive, cosa che peraltro sta avvenendo in tutta Europa. Per non parlare degli Stati Uniti, come insegna il caso Volkswagen. Stellantis prevede di investire, entro il 2025, più di 30 miliardi nell’elettrificazione e nel software, promettendo una capacità di “ricarica rapida ai vertici della categoria“.

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6 COMMENTI

  1. Continuano a parlare della mitologica piattaforma STLA, ma intanto ogni nuovo modello elettrico presentato (anche nel 2023) usa la vecchia e inefficiente eCMP. Arriverà mai?
    Oltre che la piattaforma STLA è modulare e può accogliere anche motori termici, siamo sicuri che a Cassino produrranno solo la variante BEV?

    Quello che non manca mai è Tavanates che batte cassa per farsi finanziare gli investimenti con i soldi degli Stati in cui hanno fabbriche. Il modus operandi degli Agnelli è una tradizione aziendale inscalfibile.

    • Nessuna mitologia, i primi modelli sulle nuove piattaforme sono previsti per il 2026, quindi ancora per un po’ i modelli in uscita saranno sulle vecchie piattaforme.

    • Qualcuno ha mai rifiutato incentivi di stato per costruire o vendere le proprie auto?
      Comunque, squilli di trombe per Stellantis che vuol costruire EV a Cassino, silenzio per Stellantis che sposta la produzione di ICEV in Sudafrica.
      Silenzio pure per il fallimento del progetto supercar elettriche in Emilia, almeno lì non era ancora stato erogato nessun contributo pubblico…

  2. Ho appena sentito da tg3 economia compreso rinnovo contratto di lavoro ( se ho capito bene) e ne approfitto per sottolineare come ( con una mia certa sorpresa) sembra cambiare l’atteggiamento dei conoscenti. A suo tempo ( scherzando) quando ho preso la ritmo mi chiamavano l’uomo plastica ora diventato l’uomo elettrico…dal sei matto hai del coraggio risatine varie , a vala incora ?? (funziona ancora ?? ) c’è un certo interesse… ma è sicuro che si fanno quei km che dici? Io devo fare 150/200 km un paio di volte a settimana di filata…e la stessa persona ( con mega fotovoltaico) che era propenso x un ibrida dice che la voce che gira in zona è che stanno tornando indietro ( testuale!! ) perché non sono contenti dell’autonomia reale e lui sta valutando seriamente l’elettrica anche perché ( dice) ho visto che non hai ancora avuto problemi…la cosa interessante è che credo proprio di essere tenuto d’occhio…x vedere come va

    • Concordo, è sostanzialmente quello che ho scritto in altro articolo. Vale più l’esempio di qualsiasi numero e dimostrazioni. Ripeto: si vedono luoghi pieni di FV e luoghi vuoti, se il primo funziona anche gli altri ci vanno dietro. Noi, nel nostro quartiere fummo i primi nel 2013 ad avere un’ibrida ed eravamo guardati con sufficienza, “poveretti, non sanno quello che fanno”, poi senza dir niente ad oggi nella nostra strada si contano 3 Yaris, 2 Rav4 3 una Outlander PHEV

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